Dal punto di vista tattico, oltre alla consolidata impostazione del 3-5-2, già utilizzata nelle ultime gare, si sta valutando l’ipotesi di schierare due trequartisti a supporto della punta centrale, che sarà Moise Kean. Per quanto riguarda il reparto difensivo, le scelte potrebbero ricadere su Pongracic, Ranieri e uno tra Comuzzo e Moreno. A centrocampo, invece, le corsie esterne saranno affidate a Dodô e Gosens, mentre in mediana Mandragora, Cataldi e Fagioli si contenderanno due maglie da titolare. Sul fronte offensivo, il ballottaggio è aperto tra Gudmundsson, Zaniolo e Beltrán, con l’attaccante islandese che sembra in vantaggio grazie alla rete realizzata contro il Napoli.
La filosofia di gioco di Palladino appare chiara: costruire una Fiorentina più intraprendente, capace di imporre il proprio ritmo e sfruttare fin dai primi minuti la qualità dei suoi interpreti. La scelta del modulo definitivo dipenderà dal tipo di compiti che il tecnico assegnerà ai due giocatori schierati dietro Kean, ma la direzione intrapresa è quella di un tridente offensivo che possa garantire un attacco efficace e ragionato. L’unico nodo da sciogliere resta legato alle condizioni fisiche di Gudmundsson: se l’islandese non dovesse garantire la giusta tenuta atletica, potrebbe lasciare spazio a Zaniolo. In ogni caso, la squadra si prepara a una gara d’assalto, consapevole della necessità di conquistare la qualificazione con una prestazione di alto livello.
Se l’attenzione è rivolta principalmente ai dieci calciatori di movimento, altrettanto cruciale sarà la scelta di chi difenderà i pali in questa delicata sfida di ritorno di Conference League. La domanda è più che legittima: chi sarà il portiere titolare contro il Panathinaikos? Terracciano, protagonista sfortunato nella gara di andata, rappresenta un’incognita, mentre De Gea si configura come una certezza, avendo dimostrato di essere tra i migliori estremi difensori del campionato. L’ex portiere dell’Empoli non scendeva in campo da oltre due mesi e mezzo ed era stato designato come titolare per le sfide europee, ma ora la decisione si complica. La sua prestazione negativa in Grecia ha lasciato qualche dubbio e, all’interno della società, si sta riflettendo sull’importanza di proseguire il cammino in Conference League senza rischi.
Nonostante abbia disputato un campionato di alto livello, De Gea ha commesso quello che si può considerare il suo primo errore significativo nella partita contro il Napoli, come dimostra la respinta non perfetta sul gol di Lukaku. Tuttavia, il resto della sua prestazione è stato di ottima fattura. Fino a questo momento, non è mai stato impiegato in Conference League, fatta eccezione per i turni preliminari contro il Puskás Akadémia, in cui è riuscito a mantenere la porta inviolata per ben otto volte. Alla fine, la scelta definitiva spetterà a Palladino, ma secondo alcune fonti vicine al club, l’ex portiere del Manchester United sembra il principale candidato per difendere la porta nella gara di ritorno. Questa mattina si svolgerà la rifinitura, durante la quale verrà presa la decisione finale.
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