In Coppa Italia contro l’Empoli, Albert Gudmundsson ha fatto il suo ritorno in campo, seppur per pochi minuti. Per il tecnico della Fiorentina, Raffaele Palladino, è stato un primo passo importante ma da gestire con attenzione. Anche nella sfida di domenica contro il Cagliari, l’attaccante islandese dovrebbe scendere in campo per un breve spezzone, probabilmente una mezz’ora, così da aumentare gradualmente il suo minutaggio. Non si vogliono correre rischi, e l’obiettivo è quello di integrarlo progressivamente per rafforzare il reparto offensivo viola.
Oltre a Gudmundsson, ci sono altri giocatori chiave per la Fiorentina, tra cui De Gea, Kean, Dodo e Gosens, ma un ruolo cruciale è ricoperto da Yacine Adli. Il centrocampista francese è il fulcro del gioco della squadra di Palladino. Quando Adli manca, la Fiorentina fatica a esprimere il suo potenziale. Dopo un piccolo problema fisico riscontrato nella partita contro il Como, è stato gestito con prudenza e non ha giocato contro l’Empoli, anche a causa di un attacco influenzale. Per domenica dovrebbe però tornare a disposizione. La sua importanza è indiscutibile: con 3 gol e 3 assist all’attivo, abbina qualità tecniche, personalità e capacità di dettare i ritmi. La sua assenza si fa sentire, e in rosa non ci sono alternative che possano sostituirlo efficacemente. Cataldi, Richardson e Mandragora possono adattarsi, ma offrono un tipo di contributo diverso.
Un’altra questione per Palladino sarà la mancanza di Edoardo Bove, un giocatore estremamente versatile che ha ricoperto diversi ruoli con ottimi risultati. La soluzione più logica sembra quella di affidarsi a Riccardo Sottil, che ha mostrato segnali di crescita nelle ultime partite. Già contro l’Empoli, Sottil è stato impiegato sulla sinistra, e questa scelta potrebbe essere confermata contro il Cagliari.
In attacco, la Fiorentina sta puntando su due elementi fondamentali: Gudmundsson, al rientro dopo l’infortunio, e Lucas Beltran, che sta vivendo un momento di grande forma. L’islandese, ancora non pronto per partire titolare, potrebbe trovare spazio gradualmente, candidandosi a diventare uno dei protagonisti del reparto offensivo. Il 4-2-3-1 è il modulo che meglio si adatta alle sue caratteristiche, permettendogli di giocare sia nei tre dietro la punta sia a sinistra, come mostrato contro l’Empoli.
Palladino sta valutando diverse opzioni per integrare Gudmundsson e mantenere alta la resa di Beltran. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di schierarli insieme in un tridente con Colpani, oppure utilizzarli in un modulo diverso che preveda Gudmundsson e Beltran dietro Kean come terminale offensivo. Un’alternativa ancora più creativa potrebbe vedere Gudmundsson affiancare Kean, con Beltran schierato da trequartista.
Oltre a Gudmundsson, ci sono altri giocatori chiave per la Fiorentina, tra cui De Gea, Kean, Dodo e Gosens, ma un ruolo cruciale è ricoperto da Yacine Adli. Il centrocampista francese è il fulcro del gioco della squadra di Palladino. Quando Adli manca, la Fiorentina fatica a esprimere il suo potenziale. Dopo un piccolo problema fisico riscontrato nella partita contro il Como, è stato gestito con prudenza e non ha giocato contro l’Empoli, anche a causa di un attacco influenzale. Per domenica dovrebbe però tornare a disposizione. La sua importanza è indiscutibile: con 3 gol e 3 assist all’attivo, abbina qualità tecniche, personalità e capacità di dettare i ritmi. La sua assenza si fa sentire, e in rosa non ci sono alternative che possano sostituirlo efficacemente. Cataldi, Richardson e Mandragora possono adattarsi, ma offrono un tipo di contributo diverso.
Un’altra questione per Palladino sarà la mancanza di Edoardo Bove, un giocatore estremamente versatile che ha ricoperto diversi ruoli con ottimi risultati. La soluzione più logica sembra quella di affidarsi a Riccardo Sottil, che ha mostrato segnali di crescita nelle ultime partite. Già contro l’Empoli, Sottil è stato impiegato sulla sinistra, e questa scelta potrebbe essere confermata contro il Cagliari.
In attacco, la Fiorentina sta puntando su due elementi fondamentali: Gudmundsson, al rientro dopo l’infortunio, e Lucas Beltran, che sta vivendo un momento di grande forma. L’islandese, ancora non pronto per partire titolare, potrebbe trovare spazio gradualmente, candidandosi a diventare uno dei protagonisti del reparto offensivo. Il 4-2-3-1 è il modulo che meglio si adatta alle sue caratteristiche, permettendogli di giocare sia nei tre dietro la punta sia a sinistra, come mostrato contro l’Empoli.
Palladino sta valutando diverse opzioni per integrare Gudmundsson e mantenere alta la resa di Beltran. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di schierarli insieme in un tridente con Colpani, oppure utilizzarli in un modulo diverso che preveda Gudmundsson e Beltran dietro Kean come terminale offensivo. Un’alternativa ancora più creativa potrebbe vedere Gudmundsson affiancare Kean, con Beltran schierato da trequartista.
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