Tensioni e cariche alla manifestazione in Piazza dei Cavalieri a Pisa. A Firenze una ragazza ferita da una manganellata

AGGIORNAMENTO 15:39 La manifestazione fiorentina si è poi conclusa in piazza Ognissanti, sulle note di 'Casa mia' di Gitali, senza ulteriori tensioni. La manifestazione era organizzata in occasione dello sciopero generale proclamato dai Cobas.  

"La polizia ha alzato i manganelli, c'è stata una carica per impedire, come annunciato, di manifestare pacificamente sotto il consolato Usa - ha detto Luca Toscana di Si Cobas -. Per la terza volta gli Stati Uniti si sono opposti, mettendo il veto, al cessate il fuoco per fermare il genocidio che sta accadendo dall'altra parte del Mediterraneo. Per questo abbiamo proclamato questo sciopero generale, e l'adesione è stata alta, soprattutto nel tessile, nella logistica, ma qui in piazza c'erano anche docenti, lavoratori della sanità, insieme agli studenti".  

"Una studentessa è in ospedale per una manganellata - ha aggiunto -, che l'ha colpita sotto gli occhi, ricevuta mentre era ferma. Probabilmente dovrà ricevere dei punti sutura. C'è un clima inquietante e inaccettabile di censura. Mentre davanti a quello che sta accadendo dobbiamo sempre di più alzare la voce e chiedere il cessate il fuoco e il ripristino del diritto internazionale".    

Poco prima dell'avvio del corteo Abed Dass, presidente dellaComunità palestinese di Firenze, aveva sottolineato: "Dopo cinque mesi di genocidio - ha detto - siamo molto contenti che la questione palestinese sia arrivata anche a toccare l'anima dei giovani, per noi è molto importante che anche loro abbiano deciso di scendere in strada e manifestare per chiedere di fermare questa guerra, questo genocidio". "Siamo tutti qui per chiedere di dare forza alla pace - ha aggiunto - e speriamo che questa voce arrivi alle nostre istituzioni per darci la possibilità di costruire tutti insieme una pace duratura che dia giustizia a tutti quanti".

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Erano quasi delusi dalla riuscita della manifestazione per il cessate il fuoco in Palestina i giovanissimi studenti pisani. I numeri erano bassi rispetto alle attese, l’interesse sperato non si dava per raggiunto. Poi sono arrivate le cariche. «Almeno tre», racconta chi era presente. «E totalmente ingiustificate, di fronte a un corteo di ragazzini con le mani alzate».

Una camionetta che chiude l’accesso a piazza dei Cavalieri da via San Frediano, la testa del piccolo corteo che arriva faccia a faccia con gli agenti in assetto anti sommossa. I ragazzi spingono per passare, ma non sono certo una falange. Pochi istanti e partono le cariche: quindicenni e sedicenni che sbandano di fronte a manganelli che mulinano e scudi che tengono la linea. Dall’altro lato, quello di chi protesta, mani alzate a coprirsi dai colpi e dalle immagini diffuse, nessun tipo di protezione per difendersi.

In uno dei video che stanno accendendo d’indignazione le chat pisane e non solo, si sentono delle voci di adulti, verosimilmente dei professori del liceo artistico Russoli, dire all’indirizzo dei poliziotti: «Siamo dei pubblici ufficiali come voi, stiamo riprendendo tutto quello che succede». Un altro, voce maschile, aggiunge: «Sono dei ragazzini di 15 anni, mica dei terroristi».

A Firenze il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato americano. 

Quando i manifestanti hanno provato a raggiungere una delle entrate del consolato sono partite le cariche di alleggerimento delle forze dell’ordine. 

«Vergognose le manganellate della polizia contro studentesse e lavoratori che pacificamente volevano manifestare sotto il consolato Usa per richiedere il cessate il fuoco e la fine del genocidio in corso» fanno sapere dal sindacato Cobas.

Come si può vedere dalle poche immagini emerse, una ragazza è stata ferita all’occhio da una manganellata e al momento si trova in ospedale.

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