Sono partiti perfino da Erfurt, la capitale della tedesca Turingia, per fare a botte con i tifosi amaranto. Sfidandosi, nei giorni precedenti, via Internet. La guerriglia urbana delle Sorgenti, con auto e motorini danneggiati un po’ ovunque nel quartiere nord della città, non sarebbe stata opera solo di massesi e livornesi, che si sono sfidati fuori dallo stadio Magnozzi a sassate e bastonate. Ma anche dei supporter del Centro Europa – quelli del Fussball-Club Rot-Weiß Erfurt, una squadra che milita nella quarta divisione tedesca – e di alcuni esponenti della tifoseria lucchese, storicamente molto vicini agli apuani.
Da giorni, come ha ricostruito anche il sindaco Luca Salvetti, le provocazioni da Massa erano note e numerose, con volantini e striscioni in tutta la città che annunciavano la partenza di 500 persone in treno con ritrovo alla stazione alle 11,15. La maggior parte, sicuramente, sono saliti sul convoglio regionale in modo pacifico. Ma altre, come poi purtroppo si è visto, no di certo.
Il primo cittadino, infatti, ha criticato apertamente l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che da una parte non ha fatto obiezioni alla trasferta dei bianconeri a Livorno, con le conseguenze che purtroppo tutti noi conosciamo, e dall’altra dopo il caos avvenuto nel rione nord ha di fatto impedito ai labronici di assistere dal vivo alla vittoriosa trasferta di Seravezza, che ha portato gli amaranto a -1 dalla vetta della classifica del campionato di Serie D, sempre più a ridosso della leader Pianese. Una decisione, a seguito del parere non vincolante dell’organo consultivo del ministero dell’Interno, che materialmente è stata poi adottata per motivo di ordine pubblico dal prefetto di Lucca.
Al termine degli scontri, con la polizia che a fatica ha portato i tifosi ospiti con i pullman alla stazione centrale, un ultrà amaranto coperto da un casco ha tirato un calcio a un vigile urbano, facendolo cadere dalla moto. Una scena ripresa, con il cellulare, da un residente e diventata virale.
L’agente della municipale, 45 anni e impiegato nel nucleo motociclisti di palazzo civico, è stato colpito mentre era fermo al semaforo all’incrocio fra via delle Sorgenti e via Donnini e stava per predisporre la chiusura al traffico della strada teatro degli scontri. Non stava rincorrendo gli ultrà, a loro non stava minimamente badando, essendo da solo. Ma è stato aggredito da uno di loro, poi fuggito, rimediando innanzitutto cinque giorni di prognosi ospedaliera, poi rinnovati visto che non è ancora potuto rientrare al lavoro a causa di una ferita alla gamba, schiacciata dal pesante mezzo a due ruote.
La polizia sta proseguendo nelle indagini, cercando di individuare quanti più ultrà possibile. Una volta identificati saranno denunciati e immediatamente puniti, a livello amministrativo, anche con il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (con il Daspo). Al vaglio degli inquirenti i numerosi video girati dalla popolazione e i filmati registrati dagli agenti della polizia scientifica, presenti con la digos e il reparto mobile fuori dal Magnozzi.
Da giorni, come ha ricostruito anche il sindaco Luca Salvetti, le provocazioni da Massa erano note e numerose, con volantini e striscioni in tutta la città che annunciavano la partenza di 500 persone in treno con ritrovo alla stazione alle 11,15. La maggior parte, sicuramente, sono saliti sul convoglio regionale in modo pacifico. Ma altre, come poi purtroppo si è visto, no di certo.
Il primo cittadino, infatti, ha criticato apertamente l’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive che da una parte non ha fatto obiezioni alla trasferta dei bianconeri a Livorno, con le conseguenze che purtroppo tutti noi conosciamo, e dall’altra dopo il caos avvenuto nel rione nord ha di fatto impedito ai labronici di assistere dal vivo alla vittoriosa trasferta di Seravezza, che ha portato gli amaranto a -1 dalla vetta della classifica del campionato di Serie D, sempre più a ridosso della leader Pianese. Una decisione, a seguito del parere non vincolante dell’organo consultivo del ministero dell’Interno, che materialmente è stata poi adottata per motivo di ordine pubblico dal prefetto di Lucca.
Al termine degli scontri, con la polizia che a fatica ha portato i tifosi ospiti con i pullman alla stazione centrale, un ultrà amaranto coperto da un casco ha tirato un calcio a un vigile urbano, facendolo cadere dalla moto. Una scena ripresa, con il cellulare, da un residente e diventata virale.
L’agente della municipale, 45 anni e impiegato nel nucleo motociclisti di palazzo civico, è stato colpito mentre era fermo al semaforo all’incrocio fra via delle Sorgenti e via Donnini e stava per predisporre la chiusura al traffico della strada teatro degli scontri. Non stava rincorrendo gli ultrà, a loro non stava minimamente badando, essendo da solo. Ma è stato aggredito da uno di loro, poi fuggito, rimediando innanzitutto cinque giorni di prognosi ospedaliera, poi rinnovati visto che non è ancora potuto rientrare al lavoro a causa di una ferita alla gamba, schiacciata dal pesante mezzo a due ruote.
La polizia sta proseguendo nelle indagini, cercando di individuare quanti più ultrà possibile. Una volta identificati saranno denunciati e immediatamente puniti, a livello amministrativo, anche con il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (con il Daspo). Al vaglio degli inquirenti i numerosi video girati dalla popolazione e i filmati registrati dagli agenti della polizia scientifica, presenti con la digos e il reparto mobile fuori dal Magnozzi.
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