La Corte di assise ha condannato a 14 anni e tre mesi Alessandro Boccagna, 55 anni, imputato di omicidio preterintenzionale per la lite con la zappa di via Dogana (23 luglio 2020) per le conseguenze della quale un mese dopo era morto Ivo Tamantini, 77 anni. Una lite originata quando, al mattino, Tamantini si era presentato per raggiungere un proprio terreno.
I giudici (Laura Di Girolamo presidente, Marco Bilisari a latere e i popolari) hanno anche disposto una provvisionale da 50mila euro ciascuna per la moglie e le due figlie di Tamantini, demandando al giudice civile la quantificazione definitiva.
Nella precedente udienza il pm Salvatore Ferraro aveva sollecitato una condanna a 15 anni, ravvisando i profili di responsabilità piena (“ha mentito”, aveva detto tra l’altro in merito alla ricostruzione). Boccagna, assistito dall’avvocato Lorenzo Borghi, si era difeso anche in aula sostenendo di essere stato lui ad essere aggredito con la zappa da Tamantini, che gli dava dei calci dopo averlo stretto a sé e che l’imputato aveva cercato di allontanare. La famiglia si era costituita parte civile con l’avvocato Carlo Valle.
Questa mattina brevi repliche del pm e del difensore dell’imputato, poi la corte si è ritirata per circa 45 minuti, tornando in aula per leggere il dispositivo. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni
I giudici (Laura Di Girolamo presidente, Marco Bilisari a latere e i popolari) hanno anche disposto una provvisionale da 50mila euro ciascuna per la moglie e le due figlie di Tamantini, demandando al giudice civile la quantificazione definitiva.
Nella precedente udienza il pm Salvatore Ferraro aveva sollecitato una condanna a 15 anni, ravvisando i profili di responsabilità piena (“ha mentito”, aveva detto tra l’altro in merito alla ricostruzione). Boccagna, assistito dall’avvocato Lorenzo Borghi, si era difeso anche in aula sostenendo di essere stato lui ad essere aggredito con la zappa da Tamantini, che gli dava dei calci dopo averlo stretto a sé e che l’imputato aveva cercato di allontanare. La famiglia si era costituita parte civile con l’avvocato Carlo Valle.
Questa mattina brevi repliche del pm e del difensore dell’imputato, poi la corte si è ritirata per circa 45 minuti, tornando in aula per leggere il dispositivo. Le motivazioni saranno depositate entro novanta giorni
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