“Interpelleremo il Prefetto perché l’atto è viziato. Il voto favorevole del sindaco avvantaggia, di fatto, i suoi familiari, tra cui la madre, anche lei proprietaria di immobili destinati da tempo ad affitti brevi nel palazzo di famiglia”

"I nuovi dettagli emersi da un'inchiesta giornalistica, relativi agli affitti brevi di immobili nello storico Palazzo Bargellini nel centro storico fiorentino, che vedono proprietaria anche la madre del sindaco, indirizzano verso una certezza: Sara Funaro non avrebbe dovuto votare l'atto che vieta l’apertura di nuove locazioni turistiche brevi all'interno dell'area Unesco.

Siamo di fronte non solo ad un fatto istituzionalmente inopportuno, ma l’atto potrebbe inoltre essere illegittimo, perché in violazione del testo unico degli enti locali (TUEL), che prevede infatti, da parte degli amministratori locali e dei consiglieri l'astensione dalla votazione di provvedimenti che riguardino interessi propri o dei loro parenti, fino al quarto grado.

Che si sia trattato di impreparazione, di superficialità o, peggio, di una sorta di senso di immunità che una certa sinistra peraltro mal nasconde, non è dato a noi di stabilirlo.

Interpelleremo il Prefetto di Firenze proprio per verificare che il provvedimento votato anche dalla sindaco sia illegittimo e se esista l’eventualità di possibili conseguenze erariali per il Comune di Firenze. Di certo, ad oggi, c'è un fatto: Funaro, per legge, avrebbe dovuto dichiarare anche soltanto l'ipotesi che la propria famiglia potesse trarre vantaggio dall'atto relativo alle locazioni brevi".


Lo scrive, in una nota, il
senatore fiorentino di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi.
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