Continuano a crescere i costi degli affitti in Italia. Lo rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che segnala un aumento generalizzato dei canoni di locazione nella seconda parte del 2024. A trainare la crescita è una forte domanda, spinta da diversi fattori: l’impossibilità di accedere al credito per l’acquisto di una casa, la scelta consapevole di non acquistare e la mobilità legata a motivi di lavoro o di studio.
Allo stesso tempo, l’offerta di immobili in affitto si sta progressivamente riducendo. Secondo lo studio, i proprietari temono morosità e problematiche con gli inquilini e, nelle località turistiche, continuano a preferire le locazioni brevi (short rent), che garantiscono maggiore flessibilità e guadagni più immediati. Nelle grandi metropoli, tuttavia, questo fenomeno sembra iniziare a rallentare per via della saturazione del mercato.
A Firenze gli aumenti sono stati evidenti: +3,4% per i monolocali (660 euro medi al mese), +5,8% per i bilocali (820 euro), +5,2% per i trilocali (981 euro).
Il trend di crescita è netto anche nel lungo periodo: negli ultimi dieci anni i canoni di locazione sono saliti del 41,7% nelle grandi città e del 26,6% nei capoluoghi di provincia.
Cambiano anche le motivazioni alla base della locazione: i contratti per scelta abitativa calano dal 61,2% al 60,2%, mentre aumentano quelli per esigenze lavorative, dal 26% al 28,7%. Crescono inoltre i contratti a canone transitorio, dal 32,7% al 33,4%, sempre più apprezzati dai proprietari che preferiscono formule più flessibili rispetto ai contratti tradizionali di lungo periodo.
Un quadro che conferma come il mercato della locazione sia in una fase di grande trasformazione, in cui la tensione tra domanda e offerta continua a spingere verso l’alto i prezzi.
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