Incoraggia ad andare avanti nel loro impiego

Firmato all'Accademia dei Georgofili un documento a sostegno delle Tecnologie di evoluzione assistita (Tea) in agricoltura, un atto che vuole anche sollecitare "i politici, in sede nazionale ed europea, per terminare l'iter di approvazione della proposta di legge e incentivare la ricerca e la sperimentazione, anche con maggiori finanziamenti".
    
La firma, riporta un comunicato, c'è stata "a conclusione del Convegno su 'Tea: attualità e futuro. Prime sperimentazioni italiane'", organizzato dall'Accademia dei Georgofili in collaborazione con la Società Italiana di Genetica Agraria e l'Unione Nazionale delle Scienze applicate allo sviluppo dell'Agricoltura, alla sicurezza Alimentare e alla tutela Ambientale). I presidenti delle tre istituzioni hanno firmato un documento congiunto a sostegno dell'impiego di queste nuove tecnologie in agricoltura.

   
"La Comunità scientifica - si legge nel documento - ha ampiamente dimostrato che con le Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea), chiamate in Europa New Genomic Techniques (Ngt), è possibile ottenere in tempi ridotti mutazioni (che potrebbero verificarsi anche in natura) mirate a indurre la resistenza agli stress biotici (parassiti) e abiotici (siccità) e a migliorare anche le componenti qualitative e nutrizionali delle piante di interesse agrario, rendendo così l'agricoltura, non solo più sostenibile ma anche più competitiva e resiliente".

    
L'Accademia dei Georgofili nella sua nota commenta che "purtroppo a Bruxelles, malgrado la votazione del Parlamento europeo del 7 febbraio 2024 favorevole alla proposta del nuovo regolamento sulle Tea, il Consiglio dell'Ue della passata legislatura, ha ritenuto di non portare a termine l'iter di approvazione della proposta, che è così rimasta sospesa senza giungere a regolamentare la coltivazione e la commercializzazione, unitamente agli aspetti di protezione intellettuale, legati a questa innovazione genetica".

    
Nel documento firmato oggi a 
Firenze si fa anche riferimento al 'Manifesto per la promozione delle Tea e per il sostegno al made in Italy', sottoscritto a Verona lo scorso gennaio dai vertici delle maggiori associazioni di categoria e da quelli della comunità scientifica ed accademica, in cui si richiede la formazione di un Comitato interministeriale (Ambiente, Salute, Agricoltura) finalizzato a garantire l'approvazione della proposta di regolamento Ue sulle stessa Tea e la costituzione da parte del Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare di una rete di Centri di ricerca pubblica e privata con l'istituzione di un fondo destinato alla ricerca applicata alle Tea. Viene richiesto inoltre la creazione di un tavolo permanente sulle Tea e l'attivazione di una campagna istituzionale di comunicazione.
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