Un capolavoro al contrario quello realizzato da Instagram con i contenuti postati dall’account ufficiale delle Gallerie degli Uffizi, che da anni posta regolarmente foto dei propri capolavori o contenuti divulgativi o di curiosità.
A finire sotto la scure dell’algoritmo è stato il “Ritratto di Agnolo Doni e Maddalena Strozzi” per contrarietà alle norme contro il bullismo, ma anche la “Madonna delle Rose” di Tiziano, il “Pioppi nell’acqua” di De Nittis, “L’intendente Delanoy” di François-Xavier Fabre, la “Madonna col bambino” di Domenico Veneziano e un post sullo spostamento di un’opera d’arte durante il periodo bellico, tutti colpiti per violazione delle linee della community su nudità e contenuti sessualmente espliciti, incitamento all’odio o alla violenza.
Un errore, quello dell’algoritmo, che non è nuovo ma che verrà risolto col tempo mediante l’addestramento sempre più preciso e corretto dei sistemi di funzionamento dei social network.
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