Il 38% dei comuni in Toscana dispone ormai di soli uno o due sportelli bancari, dopo che nell'arco di cinque anni ne sono stati chiusi 368 in tutta la regione, e undici comuni hanno perso completamente la loro presenza bancaria: è quanto afferma la Fisac-Cgil Toscana in una nota, accogliendo "con favore e soddisfazione" le parole del presidente della commissione per il sostegno delle aree interne del Consiglio regionale toscano, Marco Niccolai, il quale auspica l'avvio di un osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria.
"Questo drastico ridimensionamento - sostiene il sindacato - ha un impatto diretto sulle comunità locali, che si trovano costrette a viaggiare per chilometri per poter accedere a servizi bancari di base, come il pagamento di bollette, la gestione del conto corrente o l'accesso al credito. Si rischia così di penalizzare non solo i cittadini più anziani, meno abituati all'uso di servizi bancari online, ma anche le piccole e medie imprese locali, che rappresentano il cuore pulsante dell'economia toscana".
"Questo drastico ridimensionamento - sostiene il sindacato - ha un impatto diretto sulle comunità locali, che si trovano costrette a viaggiare per chilometri per poter accedere a servizi bancari di base, come il pagamento di bollette, la gestione del conto corrente o l'accesso al credito. Si rischia così di penalizzare non solo i cittadini più anziani, meno abituati all'uso di servizi bancari online, ma anche le piccole e medie imprese locali, che rappresentano il cuore pulsante dell'economia toscana".
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