"In Toscana mancano 300 vigili del fuoco, carenze insostenibili". Questo l'allarme lanciato dalla Fp Cgil vigili del fuoco Toscana sulla base del documento diffuso ai sindacati il 27 marzo scorso, dalla direzione generale per le risorse umane, in vista della prossima mobilità dei vigili permanenti.
La carenza, si spiega, è relativa al personale squadre di soccorso: riguardo alla Toscana "il comando di Firenze ha il numero più alto (73 unità) che corrispondono a più del 20% del personale previsto. Questo di fatto porterà al rischio di chiusura di alcune sedi sul territorio fiorentino, con il conseguente allungamento dei tempi di intervento. A ruota, con una percentuale poco inferiore, si posiziona il comando di Siena dove la carenza è del 19% ma come si potrà intuire gli altri territori non stanno meglio, anzi in alcuni casi anche se la carenza dei ruolo dei vigili è leggermente più bassa quella dei qualificati sale (tra questi sicuramente Pisa e Livorno), ma nessun comando è escluso. Questo costringe il personale a lavorare con continui rientri a straordinario per garantire un minimo dispositivo di soccorso finchè ci sarà la garanzia delle risorse economiche".
Il sindacato ricorda che a breve "inizierà la stagione estiva che di norma porta ad un aumento del numero di interventi che saremo costretti ad affrontare con questa carenza numerica e non solo dato che meno vigili vuol dire meno qualifiche fondamentali come quella degli autisti dei mezzi di soccorso, che anche in questo caso porta all'impossibilità di far uscire alcuni mezzi di soccorso specifici, costringendo i vigili del fuoco a lavorare con mezzi non perfettamente idonei o da facendoli arrivare qualora disponibili da sedi più lontane con allungamento dei tempi del soccorso. Ancora una volta i vigili del fuoco non si tireranno mai indietro nel fronteggiare un soccorso di qualunque tipo ma non è più possibile continuare a mettere a rischio la salute e la vita dei Vigili del Fuoco. Al Governo chiediamo meno plausi e meno pacche sulle spalle ma la possibilità di poter lavorare in modo dignitoso anche dal punto di vista economico".
La carenza, si spiega, è relativa al personale squadre di soccorso: riguardo alla Toscana "il comando di Firenze ha il numero più alto (73 unità) che corrispondono a più del 20% del personale previsto. Questo di fatto porterà al rischio di chiusura di alcune sedi sul territorio fiorentino, con il conseguente allungamento dei tempi di intervento. A ruota, con una percentuale poco inferiore, si posiziona il comando di Siena dove la carenza è del 19% ma come si potrà intuire gli altri territori non stanno meglio, anzi in alcuni casi anche se la carenza dei ruolo dei vigili è leggermente più bassa quella dei qualificati sale (tra questi sicuramente Pisa e Livorno), ma nessun comando è escluso. Questo costringe il personale a lavorare con continui rientri a straordinario per garantire un minimo dispositivo di soccorso finchè ci sarà la garanzia delle risorse economiche".
Il sindacato ricorda che a breve "inizierà la stagione estiva che di norma porta ad un aumento del numero di interventi che saremo costretti ad affrontare con questa carenza numerica e non solo dato che meno vigili vuol dire meno qualifiche fondamentali come quella degli autisti dei mezzi di soccorso, che anche in questo caso porta all'impossibilità di far uscire alcuni mezzi di soccorso specifici, costringendo i vigili del fuoco a lavorare con mezzi non perfettamente idonei o da facendoli arrivare qualora disponibili da sedi più lontane con allungamento dei tempi del soccorso. Ancora una volta i vigili del fuoco non si tireranno mai indietro nel fronteggiare un soccorso di qualunque tipo ma non è più possibile continuare a mettere a rischio la salute e la vita dei Vigili del Fuoco. Al Governo chiediamo meno plausi e meno pacche sulle spalle ma la possibilità di poter lavorare in modo dignitoso anche dal punto di vista economico".
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