Giovanni Lamioni ha parlato a Radio Bruno della partita che la Fiorentina ha giocato domenica sera contro il Milan: “Devo dire che dopo domenica si sta veramente molto bene, se domenica fosse andata diversamente in questa sosta avremmo avuto giorni di grande sofferenza, così invece sono giorni di gioia.
Domenica ero in Arabia per lavoro assieme a mia figlia e mia moglie, ero già in situazione di tensione: abbiamo sofferto come matti ma alla fine è andata bene”.
Ora arriva la trasferta a Lecce, una partita “che sarà molto difficile, perché dopo le partite in cui hai avuto stimoli importanti confermarsi su campi come quelli è molto difficile” ma la cui importanza è primaria, perché “riuscire a confermarsi è l’ultimo gradino che questa squadra deve salire per fare l’ultimo salto di qualità, dovremo preparare la partita con carica e adrenalina”.
Per Lamioni quello per la Fiorentina è un amore profondissimo, un amore che lo ha portato a chiamare la propria figlia Viola (“non è un nome casuale” ha detto) e sul quale scherza: “Lo dico sempre, io sono ammalato di Fiorentina e non voglio guarire”.
Infine sul Grosseto, di cui è patron, Lamioni ha detto: “L’ultima partita l’abbiamo vinta 2-0, venivamo da due brutti stop ma ci siamo ripresi bene: adesso contano molto le prossime due partite, dobbiamo fare punti per metterci una bella posizione. Questa squadra è forte, lotteremo fino in fondo”.
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