Seduta in quel caffè sotto i portici, la ragazza col velo blu parla con un’amica. Una ragazza come tante, sembrerebbe, se non fosse che, uscita dal locale e svoltato l’angolo, una fila di ragazzine è lì ad aspettarla.“Rokia! Rokia!”, gridano. Strillano, battono le mani come a un concerto, ma lei non è una cantante. Né indossa capi firmati, porta con disinvoltura stivali neri, jeans e una camicia a maniche lunghe a righe verticali bianche e celesti.
Lei è Rokia e scrive libri.
Al firmacopie alla libreria Feltrinelli in piazza della Repubblica seicento ragazzine in coda, alcune con un girasole, un tulipano blu o una rosa bianca in riferimento ai suoi romanzi, aspettano quella che per loro è molto di più di una scrittrice. Tengono tra le mani tutti e quattro i suoi libri, per farglieli firmare con dedica personalizzata, anche se lei sarebbe lì nello specifico per l’ultimo uscito, “Guilty, Burn for love” (Magazzini Salani).
Come il precedente, “Guilty, Drunk in love”, è un romance fantasy e narra la storia di Arthur, principe di un distopico Regno d’America da cui è stato ripudiato. Rifugiatosi in Groenlandia, Arthur si innamora di una ragazza comune, la salva dal suicidio e, insieme a lei, si appresta a combattere per riprendersi ciò che gli spetta. Rokia, ventiseienne bergamasca nata da genitori marocchini immigrati in Italia e laureata in infermieristica, sorride anche con gli occhi, saluta ed entra in libreria.
Delle ragazzine in fila sembrano lei, forse vorrebbero essere come lei che ha iniziato a quindici anni a raccontare le sue storie su Wattpad, il social network di lettura, quasi per gioco, con lo pseudonimo di Clarine Jay, raggiungendo milioni di lettori.
“Ho scoperto Rokia grazie a una mia amica”, dice Matilde, tredici anni, nelle mani i libri sottolineati e pieni di post-it colorati, “È una lettura scorrevole e facile, ma allo stesso tempo trasmette varie emozioni. Ce li ho tutti i libri di Rokia”, Matilde mostra i grossi volumi, “e il mio preferito è The Truth Untold, perché è quello che ho letto per primo. Sottolineo le frasi emozionanti, le scene divertenti e quelle tristi. Fa vedere i vari punti di vista dei personaggi che parlano in prima persona e io mi sento dentro la storia”.
Anche Giulia ha tredici anni, dopo tre ore di coda è tra le prime al firmacopie e tra pochi minuti toccherà a lei: “Ho aspettato con altre ragazze che conoscevo, ma ho fatto anche nuove amicizie. Le ho dato una letterina scritta da me. L’avevo già vista un anno fa, ma averla davanti è stato emozionante, perché in lei rivedo i personaggi dei suoi libri. È disponibile e interessata a quello che noi, le sue lettrici, le dicevamo. È una persona speciale. Quel giorno era il mio compleanno, quindi mi ha fatto gli auguri, mi ha chiesto quali fossero i miei libri e personaggi preferiti”. Sai già che cosa vuoi fare da grande? “Vorrei fare la scrittrice, perché è stupendo poter trasmettere un messaggio attraverso la scrittura. Quando scrivo, mi sento libera”.
Lei è Rokia e scrive libri.
Al firmacopie alla libreria Feltrinelli in piazza della Repubblica seicento ragazzine in coda, alcune con un girasole, un tulipano blu o una rosa bianca in riferimento ai suoi romanzi, aspettano quella che per loro è molto di più di una scrittrice. Tengono tra le mani tutti e quattro i suoi libri, per farglieli firmare con dedica personalizzata, anche se lei sarebbe lì nello specifico per l’ultimo uscito, “Guilty, Burn for love” (Magazzini Salani).
Come il precedente, “Guilty, Drunk in love”, è un romance fantasy e narra la storia di Arthur, principe di un distopico Regno d’America da cui è stato ripudiato. Rifugiatosi in Groenlandia, Arthur si innamora di una ragazza comune, la salva dal suicidio e, insieme a lei, si appresta a combattere per riprendersi ciò che gli spetta. Rokia, ventiseienne bergamasca nata da genitori marocchini immigrati in Italia e laureata in infermieristica, sorride anche con gli occhi, saluta ed entra in libreria.
Delle ragazzine in fila sembrano lei, forse vorrebbero essere come lei che ha iniziato a quindici anni a raccontare le sue storie su Wattpad, il social network di lettura, quasi per gioco, con lo pseudonimo di Clarine Jay, raggiungendo milioni di lettori.
“Ho scoperto Rokia grazie a una mia amica”, dice Matilde, tredici anni, nelle mani i libri sottolineati e pieni di post-it colorati, “È una lettura scorrevole e facile, ma allo stesso tempo trasmette varie emozioni. Ce li ho tutti i libri di Rokia”, Matilde mostra i grossi volumi, “e il mio preferito è The Truth Untold, perché è quello che ho letto per primo. Sottolineo le frasi emozionanti, le scene divertenti e quelle tristi. Fa vedere i vari punti di vista dei personaggi che parlano in prima persona e io mi sento dentro la storia”.
Anche Giulia ha tredici anni, dopo tre ore di coda è tra le prime al firmacopie e tra pochi minuti toccherà a lei: “Ho aspettato con altre ragazze che conoscevo, ma ho fatto anche nuove amicizie. Le ho dato una letterina scritta da me. L’avevo già vista un anno fa, ma averla davanti è stato emozionante, perché in lei rivedo i personaggi dei suoi libri. È disponibile e interessata a quello che noi, le sue lettrici, le dicevamo. È una persona speciale. Quel giorno era il mio compleanno, quindi mi ha fatto gli auguri, mi ha chiesto quali fossero i miei libri e personaggi preferiti”. Sai già che cosa vuoi fare da grande? “Vorrei fare la scrittrice, perché è stupendo poter trasmettere un messaggio attraverso la scrittura. Quando scrivo, mi sento libera”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies