Incontro tra i presidenti Alberto Grilli ed Elena Pampana: “Solo insieme possiamo costruire risposte concrete e durature per i bisogni delle persone e delle comunità locali”

Le realtà del Terzo Settore sono oggi il primo presidio sociale nei territori più fragili della Toscana. È da questa consapevolezza che è partito il confronto tra Confcooperative Toscana e Acli Toscana, che nei giorni scorsi si sono incontrate a Firenze per rilanciare il ruolo delle reti associative e cooperative come strumento concreto di coesione, inclusione e sviluppo locale.

Il presidente di Confcooperative Toscana, Alberto Grilli, e la presidente di Acli Toscana, Elena Pampana, si sono subito trovati in sintonia su un punto: è necessario rafforzare le alleanze tra le organizzazioni sociali per sostenere le comunità più lontane dai centri urbani e spesso escluse dai grandi processi di trasformazione. Un’intesa, emersa con forza nel confronto in vista della prossima Assemblea regionale di Confcooperative del 4 luglio, ma che guarda oltre l’appuntamento istituzionale per impostare un percorso comune più ampio.

“Le Acli – dice Pampana - hanno fatto della prossimità il loro valore distintivo. Crediamo che a questo punto il nostro ruolo debba evolvere: non più soltanto presidi sul territorio, ma autentici centri di progettazione e innovazione sociale, grazie alla forza delle reti e delle esperienze concrete”.

“È ormai evidente – aggiunge Grilli – che nessuno di noi può pensare di fare rappresentanza in modo autoreferenziale: serve un salto di visione, costruire insieme grezze infrastrutture sociali capaci di sostenere le comunità locali, in particolare là dove lo Stato fatica ad arrivare”.

Dal confronto è emersa anche la volontà di organizzare momenti pubblici condivisi e progettualità comuni, coinvolgendo anche altri attori del Terzo Settore. L’obiettivo è far emergere il valore delle reti cooperative e associative come pilastro della tenuta sociale e dello sviluppo della regione.

“Crediamo che oggi, in Toscana, sia più che mai necessario rafforzare il legame tra cooperazione e associazionismo per rispondere alle nuove fragilità sociali. Questa convinzione – dicono il presidente di Confcooperative Toscana e la presidente di Acli Toscana - si fonda su un approccio concreto, territoriale e partecipato: vogliamo dare voce e risorse alle comunità, promuovere lavoro dignitoso e inclusivo, sostenere percorsi di welfare di prossimità e rigenerazione sociale”.

“Siamo pronti a fare la nostra parte – concludono Pampana e Grilli  – per costruire una visione comune che metta al centro la dignità delle persone, la vitalità delle comunità locali e il protagonismo della società civile organizzata”.
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