Rapina da far west stamattina all'alba sulla strada fra Arezzo e Sansepolcro: un commando di banditi ha speronato un furgone portavalori, e picchiato l'autista che è stato anche affrontato con le pistole.
Poi la fuga con un bottino che secondo le prime stime dovrebbe aggirarsi poco sotto il mezzo milione, si parla di 400 mila euro. Ora è caccia all'uomo, con i carabinieri mobilitati per rintracciare la banda, della quale finora però non c'è traccia.
È successo fra le sei e le sette, alla periferia di Arezzo, fra le frazioni di Palazzo del Pero e Molin Nuovo, lungo la vecchia statale 73 Senese-Aretina, ormai sostituita in quel tratto da un pezzo di Due Mari a quattro corsie.
L'autista stava percorrendo il nastro d'asfalto con le provviste di contanti per banche, uffici postali e altri servizi della zona. D'improvviso, a tagliargli la strada è sbucato un altro furgone, quello dei malviventi, che ha hanno affrontato il giovane portavalori, costringendolo a scendere sotto la minaccia delle pistole. Poi lo hanno malmenato per neutralizzarlo ed evitarne la reazione.
Lui ha raccontato di essersi trovato dinanzi a due banditi, ma i carabinieri ritengono che ce ne fossero di più, probabilmente nascosti e pronti a intervenire in caso di necessità.
Messo ko l'autista, i malviventi sono saliti a bordo del furgone con il denaro e sono scappati a tutto gas. Il mezzo è stato poi ritrovato qualche chilometro più in là, ma ormai svuotato del contenuto, le cassette a doppia chiave con il denaro che l'autista avrebbe dovuto consegnare. Tutto lascia ritenere che la banda abbia proseguito la fuga, eclissandosi, con una o più auto «pulite» che erano rimaste in attesa.
A dare l'allarme è stata la stessa vittima del colpo, ancora malconcio per le botte subite. È stato trasportato al pronto soccorso del San Donato di Arezzo, ma le sue condizioni non sono gravi, solo qualche brutta contusione e lo shock della rapina.
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