Il regista Sandro Guerci alla guida della Compagnia del Buono in uno spettacolo che profuma di tradizione, eleganza e toscanità

Debutta al Teatro Verdi di Firenze una versione tutta Toscana della commedia 'Il cappello di paglia di Firenze' firmata dal regista Sandro Querci che si è ispirato alla forma originale di 'Un chapeau de paille d'Italie', operetta di Eugene Labiche datata 1851.

E' proprio a partire da questo testo che Nino Rota ha dato vita, a metà del Novecento, alla sua celebre opera.
"Ho riscritto completamente il testo - ha spiegato Querci in conferenza stampa -. La nostra rappresentazione strizza l'occhio agli anni Ottanta e Noventa".

Portata in scena dalla compagnia Del Buono, che ha firmato anche altre commedie del teatro classico fiorentino (come 'L'acqua cheta' e 'Il gatto in cantina'), la rappresentazione racconta la spasmodica ricerca da parte di Francesco Leoni, futuro sposo novello, di un cappello di paglia fabbricato a Firenze.

L'opera, che sarà al Verdi dal 9 all'11 maggio con le coreografie di Camilla Gai, avrà anche un'altra particolarità: in scena saranno indossati dai personaggi più di 150 cappelli di paglia (forniti per l'occasione dalle aziende del Consorzio il cappello di paglia di Firenze), di cui 30 piuttosto preziosi.

In scena ci saranno il regista e attore Alessandro Calonaci, Silvia Querci, Emiliano Geppetti, Antonio Lanza, Elena Talenti.
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