Si avvicina l’ora della verità per Albert Gudmundsson. È atteso a breve un incontro tra Fiorentina e Genoa per discutere il futuro dell’attaccante islandese. Finora le parti si sono limitate a valutare le rispettive posizioni, senza dare avvio a una trattativa vera e propria. Tuttavia, con i viola intenzionati a rivedere i termini dell’accordo siglato in precedenza, diventa necessario un confronto diretto, soprattutto in vista della finestra utile per l’esercizio del diritto di riscatto, fissata dal 16 al 18 giugno.

Il Genoa, per bocca del direttore sportivo Ottolini, ha ribadito pubblicamente la disponibilità ad aspettare la Fiorentina, pur non escludendo la possibilità di riabbracciare il giocatore, già oggetto di interesse da parte di club che disputeranno la prossima Champions League. Una posizione che, in privato, appare meno rigida: c’è infatti margine per una nuova trattativa, magari per un prestito oneroso, anche alla luce della situazione extracampo che coinvolge Gudmundsson. Il procedimento per cattiva condotta sessuale che lo riguarda non si concluderà prima di ottobre, rendendo improbabile una sua cessione a titolo definitivo già in questa finestra di mercato.

Da parte sua, Stefano Pioli ha espresso il desiderio di poter lavorare con un calciatore dalle qualità eclettiche come Gudmundsson. Il carattere non facile dell'islandese non lo spaventa: basti pensare all’esperienza con Rafa Leão. Tuttavia, i 17 milioni richiesti per il riscatto vengono ritenuti eccessivi dalla dirigenza viola, soprattutto considerando la stagione appena conclusa. Senza uno sconto, l’affare rischia di saltare, nonostante i 6 milioni già versati dalla Fiorentina lo scorso luglio.

L’incontro decisivo è previsto entro il 18 giugno. Dopo settimane di contatti gestiti unicamente dagli agenti, le società sono pronte a entrare in scena. Il futuro di Gudmundsson resta incerto, ma il momento della decisione definitiva è ormai alle porte.