Manifestazione venerdì prossimo, 10 ottobre, a Firenze, con concentramento alle 18,30 in piazza Indipendenza, in contemporanea con il comizio del centrodestra per le elezioni regionali nella vicina piazza San Lorenzo, dove sono stati annunciati la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vice Antonio Tajani e Matteo Salvini per sostenere Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra a presidente della Toscana. A dare la notizia, sulle proprie pagine social, varie realtà, da Usb Firenze al Cpa Firenze Sud e ai Giovani palestinesi, riunite nell'Assemblea per lo sciopero.
"Hanno sostenuto l'occupazione, l'apartheid e il genocidio dello Stato d'Israele in ogni modo possibile. Hanno attaccato, denigrato, criminalizzato e schernito la Resistenza palestinese, l'equipaggio della Global Sumud Flotilla e milioni di lavoratori e lavoratrici in sciopero", si legge nella piattaforma della mobilitazione. Inoltre, "continuano a vendere armi all'entità sionista mentre in accordo con la Nato aumentano la spesa militare al 5% del Pil; una montagna di fondi pubblici sottratti a scuole, sanità, trasporti e salari che aggravano la situazione determinata dall'aumento di tutti i prezzi al consumo".
I promotori ne hanno anche per il centrosinistra: "La Firenze che 'sa da quale parte stare' scenderà in piazza con la chiarezza di chi non si vuole accontentare del "meno peggio'. La Palestina non è un carro da cui si sale e si scende per opportunismo elettorale. Non è una banderuola da sventolare per un pugno di voti come fa oggi il campo largo". Alla manifestazione di venerdì ne seguirà un altra sabato 11, con concentramento alle 15 sotto la sede Rai di Firenze per poi raggiungere in corteo la caserma Predieri dove da luglio è operativo il Comando Nato.
"Hanno sostenuto l'occupazione, l'apartheid e il genocidio dello Stato d'Israele in ogni modo possibile. Hanno attaccato, denigrato, criminalizzato e schernito la Resistenza palestinese, l'equipaggio della Global Sumud Flotilla e milioni di lavoratori e lavoratrici in sciopero", si legge nella piattaforma della mobilitazione. Inoltre, "continuano a vendere armi all'entità sionista mentre in accordo con la Nato aumentano la spesa militare al 5% del Pil; una montagna di fondi pubblici sottratti a scuole, sanità, trasporti e salari che aggravano la situazione determinata dall'aumento di tutti i prezzi al consumo".
I promotori ne hanno anche per il centrosinistra: "La Firenze che 'sa da quale parte stare' scenderà in piazza con la chiarezza di chi non si vuole accontentare del "meno peggio'. La Palestina non è un carro da cui si sale e si scende per opportunismo elettorale. Non è una banderuola da sventolare per un pugno di voti come fa oggi il campo largo". Alla manifestazione di venerdì ne seguirà un altra sabato 11, con concentramento alle 15 sotto la sede Rai di Firenze per poi raggiungere in corteo la caserma Predieri dove da luglio è operativo il Comando Nato.
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