Il 12 ottobre sul palco 70 partecipanti tra disabili, educatori e volontari

C’è chi interpreta Raffaella Carrà e chi racconta barzellette, chi prende i panni di Riccardo Cocciante e chi canta Imagine. C’è chi balla il valzer e chi si trasforma nelle protagoniste di Sister Act.
Una vera e propria festa collettiva di creatività, emozione e condivisione: tutto questo è la terza edizione di “Se il mondo si desse la mano”, in programma domenica 12 ottobre alle 16 al Teatro Puccini di Firenze.

Tra i protagonisti, 40 persone con disabilità, educatori, operatori, familiari e volontari, uniti sul palco per accompagnare gli spettatori in un viaggio fatto di gag, canzoni e gesti semplici ma profondi.
Gli artisti sono ospiti delle strutture per disabili e giovani fragili del Consorzio Zenit, tra cui il centro diurno La Tenda di via del Guarlone.

L’evento, ideato da Stefania Barbieri Benvenuti e realizzato in collaborazione con i volontari della Compagnia delle Arti di Romena, nasce dal desiderio di dare voce e visibilità ai talenti e alle storie di chi spesso non viene ascoltato abbastanza.
Sul palco si intrecciano teatro, musica e momenti corali in cui ogni partecipante — con la propria sensibilità — contribuisce a costruire un racconto comune.

“Non è soltanto uno spettacolo: è un gesto di comunità, un simbolo di come, se davvero il mondo si desse la mano, ciascuno di noi diventerebbe parte attiva di un tessuto sociale più accogliente”, spiegano gli organizzatori.

Lo spettacolo è il frutto di mesi di prove e laboratori teatrali all’interno delle strutture per disabili del Consorzio Zenit. Un percorso che valorizza abilità comunicative, motorie ed emotive, rafforza l’autostima e il senso di appartenenza.

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