Fiorentina a caccia dell’impresa col Milan

Basterebbe guardare il conto delle volte in cui Milan e Fiorentina si sono sfidate in casa dei rossoneri per ricordarsi quanto per i viola sia inusuale tornare a casa coi tre punti. In 85 precedenti, infatti, si registrano 51 vittorie Milan, 21 pareggi e solamente 13 vittorie gigliate.
 
Basti pensare che l’ultima volta risale al 2019, quando in campo c’era un certo Franck Ribery, che quella sera decise di dare sfoggio della sua immensa qualità, e che da lì a breve sarebbe stato tranciato da Tachtsidis per star fermo metà stagione. La storia che ne seguì ce la ricordiamo.
 
Altre fiorentine hanno scritto pagine di gloria nel fortino dei rossoneri alla scala del calcio. Lo hanno fatto quei tre tenori della mediana, Borja Valero, Pizarro e Aquilani che in faccia a Montolivo, espugnarono il Meazza due volte di fila nel 2012-13 e nel 2013-14, dando seguito ad un successo che arrivò in maniera a dir poco inattesa nel 2011-12, quando il Milan lottava per lo Scudetto, la Fiorentina era in piena zona retrocessione, ma con Jovetic e Amauri andò a battere i rossoneri di Allegri conquistando tre punti che permisero alla squadra di Delio Rossi di cambiar passo nella volata salvezza conclusasi poi a Lecce alla penultima giornata.
 
Una vittoria contro il Milan al Meazza prima di quell’1-2 mancava da una vita. Esattamente dal 17 maggio 2001, con doppietta di Chiesa e gol di Shevchenko. Come a dire, non proprio evento da tutti i giorni. Come il Milan-Fiorentina del 25 agosto 1996, quando a Milano la Fiorentina conquistò la sua 1° Supercoppa Italiana (prima squadra nella storia a vincere quel trofeo da vincitrice della Coppa Italia contro i campioni d’Italia). Erano quelli gli anni di Batistuta, che da solo rifilò un tris a Lehman e ai rossoneri nel 1998 che lanciò la Fiorentina verso il titolo di Campione d’Inverno. Poi, anche lì, sappiamo bene come andò a finire quella stagione.
 
Nel 1987-88 fu invece Roberto Baggio a scherzare tutta la difesa rossonera e a portare la Fiorentina al successo per 0-2 a Milano con rete anche di Diaz. Prima di questa, per ritrovare altri successi viola a Milano si deve risalire al 1966-67 con uno 0-2 targato Hamrin e Brugnera, al 1965-66 1-2 con doppietta di Merlo. Vittoria anche nel 1955-56, 0-2 Montuori e Virgili, quindi nel 1942-43, 1-3 con reti di Bollano.
 
Questo recap, giusto per ricordare che vincere a San Siro non è cosa di tutti i giorni, anzi. Ecco, ma ogni tanto è successo. Anche in maniera inattesa, come potrebbe essere questo Milan-Fiorentina. Sì perché, i viola di Pioli pagano già 10 punti di distacco dai rossoneri dopo 6 giornate, non hanno ancora mai vinto una partita in questa Serie A, sono pieni di problemi dietro, in mezzo e davanti e soprattutto si ritrovano a dover fare i conti con una crisi d’identità che fa spavento.
 
Poi c’è la cabala, coi viola a 0 vittorie dopo 6 giornate, come era successo solo altre 2 volte in 100 anni di storia, per cui ‘prima o poi, oh’…ma anche il fatto che Pioli tornerà in quel San Siro che lo ha reso grande e vincente, dove potrebbe ri-cominciare a ri-scrivere la sua storia di un ritorno a Firenze che fin qui ha tutti i crismi del flop. Fin qui, appunto. Poi c’è la scintilla, il click, il cambio di passo, il bivio e chiamatelo come più vi pare e piace: a San Siro, la vittoria che dette alla Fiorentina di Pioli lo slancio da cui ripartire, il primo acuto di un percorso che da disastroso si trasformò in trionfale. La serata di domenica ce la vogliamo immaginare così. Altrimenti…le cose rischierebbero di mettersi male.

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