Il Parma per lo spagnolo chiede 25 milioni

È un’estate calda, in tutti i sensi, per la Fiorentina. La dirigenza viola ha già piazzato i primi tre colpi del suo mercato: Edin Džeko in attacco, Jacopo Fazzini a centrocampo, Mattia Viti in difesa. Un trio di innesti mirati, con l’obiettivo chiaro di consegnare a Stefano Pioli una rosa il più possibile completa entro il 14 luglio, giorno del raduno al Viola Park.

Ma la sensazione, ormai evidente, è che il mercato della Fiorentina sia solo all’inizio.

Il prossimo grande obiettivo è un centrocampista. Un regista. Un giocatore in grado di prendere in mano il gioco, di dare ordine, geometrie, ma anche sostanza. Il nome più caldo al momento è quello di Adrián Bernabé, classe 2001 del Parma, ma la concorrenza — e il prezzo — non lo rendono una pista semplice. L'obiettivo primario della Fiorentima infatti, è il centrocampo. Cessione di Moise Kean permettendo...

E allora, tra ipotesi, trattative e incastri da risolvere, ecco l’identikit del profilo che la Fiorentina sta cercando: un centrocampista centrale, preferibilmente con visione di gioco, piedi buoni e — dettaglio non secondario — forza fisica. Un elemento capace di completare il centrocampo a tre, dove Pioli ha già individuato Mandragora e Fagioli come due pedine fisse. Il modulo sarà con ogni probabilità il 3-5-2, e a questo sistema servirà un regista vero, capace di dettare i tempi.

La lista dei nomi è lunga. Si è parlato di Ismaël Bennacer, ma il centrocampista rossonero non sembra rientrare negli obiettivi della società viola. Anche Kristjan Asllani, attualmente all’Inter, è stato accostato ai viola: profilo interessante, ma non una priorità. Poi c’è lui, Adrián Bernabé. Il nome che piace a Pioli e non solo.

Il centrocampista spagnolo è un talento purissimo. Tecnico, intelligente, con quel tocco elegante che lo rende un regista atipico nel calcio moderno. Non ha il fisico possente di un mediano classico, ma compensa con visione, rapidità mentale e piedi educati. In questa stagione con il Parma ha collezionato 21 presenze in Serie A, condite da un gol e un assist. E non è un caso se il suo nome continua a rimbalzare tra i corridoi del Viola Park.

Chi lo ha visto giocare lo ricorda bene. Era il 6 dicembre 2023, ottavi di finale di Coppa Italia. Fiorentina contro Parma al Franchi. Quella sera, Bernabé incantò. Segnò un gol bellissimo e mise in mostra tutto il suo repertorio, costringendo molti osservatori a segnare il suo nome sul taccuino. Una prestazione da leader, nonostante la giovane età, in una partita ricca di tensione, poi decisa ai rigori.

Ma c’è un problema. O forse due. Il primo è il prezzo: il Parma chiede almeno 25 milioni di euro. Il secondo è legato a una dinamica di mercato ben precisa. Il club emiliano non ha intenzione di privarsi di più di un top player in questa sessione. E l’altro nome caldo in uscita è quello di Ange-Yoan Bonny, attaccante finito nel mirino dell’Inter. Se i nerazzurri dovessero chiudere per Bonny, Bernabé resterebbe al Tardini. E viceversa.

Nel frattempo, la Fiorentina osserva e riflette. Sa di avere tra le mani una chance per costruire qualcosa di solido, di concreto. Con Pioli in panchina, l’ambizione è crescere, dare continuità al progetto europeo e competere con le prime sette. Ma per farlo serve una rosa all’altezza, completa in ogni reparto.

Il regista è l’ultimo pezzo mancante del puzzle. Musah, anche lui seguito, non convince fino in fondo per caratteristiche: è più una mezzala dinamica che un organizzatore di gioco. Nicolò Rovella sarebbe il profilo perfetto, ma la Lazio chiede 50 milioni. Tanti, troppi. Ma nel calcio non si sa mai...

Rimane allora Bernabé. Giovane, tecnico, con il passato tra Barcellona e Manchester City e un presente fatto di sostanza. Un talento in cerca della grande occasione. E forse, questa occasione, può chiamarsi Fiorentina.

Solo il tempo ci dirà se l’operazione andrà in porto. Intanto, il mercato viola non si ferma. E a Firenze cresce l’attesa per conoscere il volto di colui che guiderà il centrocampo della nuova era targata Pioli.

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