Rosso fisso, pazienza a zero: il semaforo che fa impazzire via Alderotti

Careggi ostaggio di un semaforo

Da giorni via Taddeo Alderotti, una delle arterie principali di collegamento con l’ospedale di Careggi, è teatro di una situazione al limite del paradossale. Un semaforo temporaneo, installato per regolare il traffico veicolare in corrispondenza di un cantiere stradale, resta inspiegabilmente fisso sul rosso, mandando in tilt la circolazione e seminando confusione tra gli automobilisti.Il dispositivo, che dovrebbe garantire il passaggio alternato dei veicoli lungo un tratto a senso unico provvisorio, non cambia mai colore. Il risultato è un blocco continuo della circolazione, con auto che si fermano a lungo senza sapere quando proseguire, fino a quando uno dei conducenti decide arbitrariamente di avanzare. Non mancano clacson, litigi e situazioni di potenziale pericolo.Fortunatamente, una corsia riservata consente il transito dei mezzi di emergenza diretti all’ospedale di Careggi. In caso contrario, il rischio di ritardi nei soccorsi sarebbe stato altissimo. Ma la tensione tra gli automobilisti cresce, aggravata dall’assenza di vigili o personale addetto alla regolazione del traffico.In mancanza di risposte da parte delle autorità, alcuni residenti hanno affisso un cartello fai-da-te nei pressi del semaforo con la scritta: “Semaforo rotto – passare con prudenza”. Un segnale improvvisato, ma ormai necessario per evitare il caos totale.La situazione è particolarmente difficile anche per gli abitanti della zona, in particolare per gli studenti universitari. “Il clacson è diventato la colonna sonora delle nostre giornate. È impossibile studiare o lavorare da casa”, racconta una giovane residente.Il cantiere, che avrebbe dovuto essere una presenza temporanea, continua invece a occupare parte della carreggiata senza che si intravedano miglioramenti. Intanto, la strada resta ostaggio di un semaforo bloccato e dell’indifferenza amministrativa.I cittadini chiedono un intervento immediato: non solo per il traffico, ma per garantire la sicurezza e la vivibilità in una via cruciale per l’accesso a uno dei più importanti poli ospedalieri della città.

Firenze Manutenzioni, cinque anni di impegno costante e sempre al servizio della società

Nel corso degli anni, Firenze Manutenzioni ha continuato a distinguersi per prontezza ed efficacia

Sono trascorsi cinque anni da quando, nel pieno della pandemia da Covid-19, il Governo italiano, sotto la guida dell’allora Presidente del Consiglio Antonio Conte, emanava un decreto che identificava le attività strategiche per il Paese. Tra queste, le imprese con Codice ATECO 432202, ovvero quelle specializzate in interventi e riparazioni su condotte del gas, furono precettate per garantire la continuità dei servizi essenziali.Firenze Manutenzioni fu tra le realtà che risposero immediatamente alla chiamata, mobilitando personale tecnico specializzato, attrezzature sofisticate, maschere protettive e visori notturni, per individuare e riparare tempestivamente le fughe di gas anche nelle condizioni più estreme.Nel corso del 2020, gli operatori si trovarono spesso a intervenire in contesti complessi, come condomini dove, in parallelo, i volontari della Misericordia prelevavano malati di Covid-19. Nonostante le difficoltà, l’azienda mantenne alto il livello di operatività, portando avanti la propria missione senza esitazioni.Nel corso degli anni, Firenze Manutenzioni ha continuato a distinguersi per prontezza ed efficacia. Un esempio significativo fu l’intervento in Piazza della Libertà, quando una ruspa danneggiò una tubazione del gas ad alta pressione. Anche in quell’occasione, l’azienda fiorentina intervenne rapidamente e con mezzi adeguati, ripristinando la sicurezza in tempi record.Oggi, l’impresa è riconosciuta come operatore qualificato da Toscana Energia, Italgas e Snam Rete Gas, e continua a garantire un servizio attivo H24, tutti i giorni dell’anno, per la gestione di emergenze legate alle fughe di gas sia su strada che nei condomini. Il personale, altamente formato e sempre aggiornato, rappresenta un punto di riferimento per la sicurezza energetica del territorio.Cinque anni dopo quei momenti critici, Firenze Manutenzioni conferma con orgoglio il proprio ruolo: una realtà strategica, sempre pronta a intervenire per la sicurezza e il benessere della comunità fiorentina.

Giardino di via Galliano ancora chiuso e in degrado. Quando a rimetterci sono i bambini

Cresce la rabbia dei residenti

A distanza di due mesi dal sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale e dai Vigili del Fuoco presso l’immobile INPS all’angolo tra via Toselli e via Galliano, la situazione dell’adiacente giardino pubblico resta drammaticamente invariata: chiuso, abbandonato e in stato di completo degrado.Il sopralluogo, avvenuto nel marzo scorso nell’ambito delle attività coordinate dal Cosp in risposta alle numerose segnalazioni del Quartiere 1 e dell’Amministrazione Comunale, aveva evidenziato la pericolosità dei ponteggi presenti sull’edificio INPS, lasciati da anni in uno stato di totale abbandono. A seguito delle verifiche, i Vigili del Fuoco hanno disposto la chiusura immediata del giardino per motivi di sicurezza.Un parco ostaggio del degradoOggi, nel pieno della primavera, quel giardino dovrebbe essere un luogo di ritrovo per famiglie, bambini e anziani del quartiere. Invece, come mostrano le immagini scattate a maggio, l’area verde si presenta in condizioni disastrose: erba alta, giochi per bambini inutilizzabili, rifiuti e vegetazione incontrollata. Panchine e tavoli restano inutilizzati dietro la recinzione, mentre il piccolo scivolo rosso-blu si deteriora sotto il sole e le intemperie, immerso in un contesto di totale abbandono.Un silenzio che pesaNonostante Palazzo Vecchio avesse annunciato l’intenzione di intimare alla proprietà dell’immobile di mettere in sicurezza i ponteggi come richiesto dai Vigili del Fuoco, ad oggi non risulta alcun intervento concreto. La cittadinanza, intanto, continua a chiedere risposte. “È inaccettabile che uno spazio pubblico venga chiuso per mesi senza che si muova nulla – commenta una residente – questo giardino è uno dei pochi polmoni verdi del quartiere, e vederlo in queste condizioni fa male.”La richiesta di intervento immediatoDal Quartiere 1 si rinnova l’appello all’Amministrazione affinché si sblocchi la situazione al più presto. La speranza è che la proprietà dell’edificio INPS si attivi in tempi rapidi per adempiere alle prescrizioni, consentendo così la riapertura dell’area verde.Nel frattempo, i cittadini continuano a guardare attraverso la recinzione, chiedendosi quando potranno tornare a usufruire di uno spazio che dovrebbe essere sinonimo di comunità e benessere, e non di incuria e abbandono.

Una vasca lunga 12 ore per la ricerca: a Tavarnuzze si nuota con il cuore per la lotta alla CMT

In acqua, ogni goccia conta. E domenica 18 maggio, a Tavarnuzze, si nuota insieme per un futuro migliore

Una giornata di sport, solidarietà e ricerca scientifica si prepara a prendere il largo domenica 18 maggio alla Piscina Zodiac di Tavarnuzze, dove dalle ore 9 alle 21 si terrà “Swim4CMT”, una maratona di nuoto benefica che promette di trasformare ogni bracciata in un passo verso la speranza.L’evento, organizzato dal Gruppo CMT in collaborazione con Rari Nantes Florentia, nasce con l’obiettivo di raccogliere fondi per AIGEM – Associazione Italiana Genetica Medica Onlus, impegnata nello studio delle neuropatie ereditarie tipo Charcot-Marie-Tooth (CMT), una rara malattia neurogena che colpisce progressivamente i muscoli di arti superiori e inferiori, compromettendo in maniera grave la mobilità e la qualità della vita.Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa presso la Terrazza Rarini, sede di Rari Nantes Florentia in Lungarno Ferrucci 24 a Firenze. Presenti il presidente della Rari Nantes Florentia Andrea Pieri, Fausto Birigazzi, presidente Gruppo CMT e Letizia Perini, assessora allo sport di Firenze. Quest'ultima ha commentato così l'evento: "Siamo contenti che ci sia questa iniziativa. Il senso è quello di mettersi insieme per supportare la ricerca in ogni modo. Servono dei finanziamenti è chiaro e quindi, avere a Firenze una realtà come questa per raccogliere fondi credo sia davvero importante". L’incontro inoltre, ha rappresentato un’importante occasione per illustrare alla stampa e al pubblico le finalità del progetto e le modalità di partecipazione alla maratona solidale.L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comitato Italiano Paralimpico – Regione Toscana, del Comune di Impruneta, della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico – Delegazione Toscana, oltre che del Forum Toscano Associazioni Malattie Rare e dell’Associazione Nazionale Stelle Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP.Non serve essere nuotatori esperti per partecipare: ci si può tuffare con braccioli, ciambelle o materassini. L’unica vera regola? Non lasciare mai la piscina vuota. Ogni partecipante darà il suo contributo alla “catena umana d’acqua” che per dodici ore non si interromperà mai, in un simbolico abbraccio solidale alla causa.L’intero ricavato, derivante da una donazione minima di 10 euro (5 per i bambini), sarà devoluto a sostegno di un importante progetto di ricerca portato avanti dal team di genetisti dell’Ospedale San Martino di Genova, coordinati dalla professoressa Paola Mandich, dalla dottoressa Emiliana Bellone e dal dottor Alessandro Geroldi.Il progetto in questione punta a investigare il ruolo di un gene recentemente identificato nella regolazione della mielinizzazione, processo cruciale per la trasmissione degli impulsi nervosi, e fortemente compromesso nei pazienti affetti da CMT.Alle ore 15 è prevista una presentazione dell’iniziativa e dei suoi obiettivi scientifici direttamente da parte dei ricercatori di AIGEM, per approfondire il legame tra sport, salute e progresso medico. Un momento significativo che sancirà il cuore pulsante di questa giornata: la consapevolezza che anche un piccolo gesto, come nuotare una vasca, può contribuire a cambiare la vita di tante persone. Fondamentale il supporto della Rari Nantes Florentia, che ha messo a disposizione spazi e servizi, e il contributo di partner come Officina Artigiana Fossi Srl, Fondazione Confcommercio Toscana Onlus, emm&mme Informatica e Radio Bruno, media partner dell’iniziativa.L’invito è aperto a tutti: famiglie, sportivi, bambini, curiosi. Per iscriversi o per sostenere la causa con una donazione, è possibile consultare il sito www.gruppocmt.it. Chi desideri sostenere la ricerca scientifica sulle neuropatie tipo Charcot – Marie – Tooth può inviare uncontributo con un bonifico intestato a:AIGEM Associazione Italiana Genetica Medica ONLUS - C.F. 95115850109IBAN: IT58M0324202802CC1044020679

“A CHE PUNTO SIAMO” - Via Masaccio, dieci mesi dopo: stesso cantiere, stesso disagio, indirizzo diverso

I lavori servono, nessuno lo mette in dubbio. Ma anche il diritto a una mobilità vivibile meriterebbe, forse, la stessa attenzione

Dieci mesi fa vi raccontavamo l’avvio dei lavori di rinnovo della rete idrica in Viale Mazzini, angolo Via Masaccio. Era il 1° luglio 2024, e Publiacqua annunciava con precisione tempi e modalità: due mesi per completare la prima fase. Ebbene, i tempi sono stati rispettati. Ma oggi, maggio 2025, il cantiere non è scomparso: si è solo spostato.Attualmente i lavori insistono su Via Masaccio, all’altezza dell’incrocio con Via degli Artisti. È come se il cantiere avesse intrapreso una lenta marcia lungo la via, trascinandosi dietro tutte le criticità già vissute mesi fa: chiusure parziali della strada, deviazioni obbligatorie, parcheggi sottratti ai residenti (altri 15-20 stalli in meno), e la consueta difficoltà per chi si muove in auto nella zona.È giusto sottolinearlo: i lavori procedono secondo cronoprogramma, e questo va riconosciuto. Ma resta un dato evidente: la situazione di Via Masaccio continua ad essere critica.Le proteste dei residenti si sommano alla rassegnazione di chi, ormai, ha imparato a convivere con cantieri che sembrano parte del paesaggio urbano. Firenze e i cantieri: un duo indissolubile, una compagnia costante nella quotidianità cittadina.Nel frattempo, ci si chiede quanto ancora durerà questo intervento "a tappe", e se in futuro non si potrà pensare a una pianificazione che riduca l’impatto sulla viabilità e sulla vita di chi abita o lavora lungo queste arterie cruciali.I lavori servono, nessuno lo mette in dubbio. Ma anche il diritto a una mobilità vivibile meriterebbe, forse, la stessa attenzione.

Francesco Capecchi e Firenze Manutenzioni: l'importanza di fare del bene

La sua azienda, oltre a distinguersi per l’eccellenza e la serietà professionale, ha fatto della responsabilità sociale un punto fermo

In un’epoca in cui la solidarietà sembra spesso un valore da riscoprire, c’è chi, con discrezione e costanza, continua a farsi carico dei bisogni del territorio. È il caso di Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni, imprenditore dal cuore grande che, anche nei momenti più duri, non ha mai fatto mancare il suo sostegno a persone in difficoltà, enti e associazioni.La sua azienda, oltre a distinguersi per l’eccellenza e la serietà professionale, ha fatto della responsabilità sociale un punto fermo. Grazie anche al progetto del "bagno viaggiante", Firenze Manutenzioni ha saputo intervenire concretamente in numerose situazioni, sempre con spirito generoso e senso civico.Tra gli interventi più significativi spicca la realizzazione di quattro vasche presso il parcheggio dell’ospedale Meyer di Firenze, dove oggi trovano posto quattro opere dell’artista Tomaini. Sempre per il Meyer, negli anni, sono arrivate donazioni regolari a favore dei reparti pediatrici, confermando un legame speciale con l’ospedale dei bambini.Un altro fiore all’occhiello è stata la costruzione del “Giardino del Sorriso” a Reggello, uno spazio dedicato ai bambini con disabilità, all’interno dell’oratorio della Pieve di Cascia, pensato per regalare momenti di gioco, spensieratezza e inclusione.Durante l’emergenza Covid del 2020, Capecchi ha risposto prontamente con una donazione alla Croce Azzurra di Reggello, permettendo l’acquisto di un macchinario per ottenere risultati rapidi sui tamponi. Da allora il sostegno all’associazione non è mai mancato: tra gli interventi, l’acquisto di un mezzo 4x4 per affrontare gli incendi boschivi, e contributi annuali, come quello del 2025, destinato all'acquisto di uova di Pasqua per una lotteria benefica.Il Comune di Reggello è stato più volte al centro delle attenzioni solidali di Firenze Manutenzioni: dal sostegno alle feste dell’olio tra il 2021 e il 2022, alle donazioni natalizie per addobbi e regali ai bambini. Sempre a Reggello, l’azienda ha garantito per cinque anni consecutivi (dal 2020 al 2024) il proprio contributo per la tradizionale festa della Befana, regalando le calze ai più piccoli.Nel 2024 e 2025 l’impegno si è esteso anche alla Misericordia del Campo di Marte, con importanti fondi per la costruzione di nuovi studi medici, uno dei quali è stato intitolato a Gianfranco Capecchi e a Firenze Manutenzioni Srl, in segno di riconoscimento per l’instancabile sostegno al territorio.L’azienda ha inoltre offerto assistenza al gattile di Bagno a Ripoli, ha partecipato alla ricostruzione dell’opera vandalizzata a Piazzale Michelangelo, su iniziativa del Rotary Firenze, e ha contribuito all’acquisto di una sedia a rotelle per un missionario, grazie a una collaborazione con il Lions Club.Altri interventi significativi hanno incluso la manutenzione annuale del defibrillatore in Piazza Gualfredotto da Milano, il contributo alla cena solidale della Misericordia di Badia a Ripoli, il sostegno al Serafico di Assisi per bambini sordociechi per cinque anni consecutivi, e l’aiuto all’associazione Lesc Nayan. Questi sono solo alcuni degli interventi segnalati da Firenze Manutenzioni, realtà cresciuta anche grazie alla collaborazione con aziende altamente qualificate come Toscana Energia e, in particolare, Italgas. Proprio da quest’ultima è arrivato un modello di professionalità, serietà, affidabilità e dedizione al servizio degli altri, valori che oggi contraddistinguono il lavoro quotidiano svolto nel settore del gas, spesso in condizioni difficili e a rischio, sempre nell’interesse della collettività.

Alle Cure bruciano i libri, ma anche la dignità del quartiere

Lo stato di degrado del quartiere aumenta ogni giorno che passa

Nel cuore della notte, in un quartiere che dovrebbe profumare di libri e di pane fresco, il fuoco ha inghiottito – di nuovo – le pagine del sogno di Marco, il libraio senza dimora delle Cure. Non è la prima volta che accade: i suoi volumi usati, ordinati con cura su un banchetto che sapeva di cultura e resistenza, erano già stati dati alle fiamme mesi fa. Ora è successo ancora. Un gesto vile, reiterato, che puzza di odio e indifferenza. E che non colpisce solo un uomo, ma un’intera comunità ormai rassegnata a convivere con il degrado.Il quartiere delle Cure, uno dei più storici e popolari di Firenze, oggi si presenta come un luogo spaccato tra memoria e abbandono. Il sottopassaggio che collega i lati della piazza è un emblema del declino: sporco, maleodorante, privo d’illuminazione e ormai divenuto simbolo di insicurezza. Chi ci passa di notte racconta di ombre inquietanti e passi affrettati, spesso accompagnati dalla paura. Nessuna telecamera, nessuna presenza delle forze dell’ordine: solo degrado.«Dopo una certa ora non si vede anima viva, tranne gruppetti di ragazzi che bevono, urlano, si spintonano. A volte danno anche fastidio ai passanti», racconta Giorgio, residente da oltre trent’anni nella zona. «Qui una volta si viveva bene, adesso si ha paura anche solo di portare il cane fuori la sera. Nessuno controlla, nessuno interviene».Piazza delle Cure, un tempo salotto popolare della città, è oggi teatro di notti disturbate da schiamazzi, urla e comportamenti molesti. Le voci dei cittadini si fanno sentire, ma sembrano perdersi nel vuoto istituzionale. E mentre la vita notturna degenerata si prende la scena, i più fragili – come Marco – pagano il prezzo più alto.Non bastano le parole di solidarietà dopo l’ennesimo incendio. Serve una presa di posizione chiara: il Comune deve intervenire. Ripulire, sorvegliare, illuminare. Ridare dignità a un quartiere che chiede solo di tornare a essere vivo, ma in modo civile e sicuro.Perché se bruciano i libri e nessuno se ne accorge, allora il silenzio è complice.

“A CHE PUNTO SIAMO” - La stazione di Campo di Marte respira, ma i disagi non sono finiti

10 mesi dopo, la viabilità sembra migliorata nonostante il restringimento della carreggiata

Era luglio 2024 quando parlavamo di "Paradosso" e la stazione di Campo di Marte era un mix di caos e disorganizzazione. Sono serviti un po' di mesi, forse troppi, ma adesso la situazione è migliorata. I parcheggi a lisca di pesce non ci sono più: al loro posto, una carreggiata più libera e scorrevole. Questo ha portato a una sensibile riduzione dei posti auto, ma anche a un miglioramento della circolazione e a un ambiente urbano più ordinato e meno caotico.Una delle principali criticità segnalate lo scorso autunno riguardava la fermata dell’autobus numero 17, collocata proprio davanti alla stazione e sistematicamente bloccata da mezzi in doppia fila. Anche su questo fronte qualcosa è cambiato: la fermata è stata spostata su viale Mazzini, una zona che garantisce maggiore fluidità e meno possibilità di intralcio da parte delle auto. Una decisione che ha sollevato qualche mugugno tra i pendolari, ma che nel complesso ha contribuito a migliorare la viabilità.Rimangono però alcuni elementi di criticità. Da due mesi ha aperto un nuovo ostello nelle vicinanze della stazione, con un flusso costante di giovani viaggiatori. Questo ha portato a un aumento del traffico pedonale e a nuovi disagi legati soprattutto alla sosta momentanea dei pullman turistici, che spesso si fermano dove non dovrebbero e all'inquinamento acustico denunciato da diversi residenti. Nonostante ciò, la situazione generale rispetto ai primi mesi del cantiere è migliorata. La zona respira un’aria più vivibile, anche grazie alle nuove alberature e a un marciapiede che finalmente riesce ad accogliere degnamente i viaggiatori in arrivo. Rimane il tema della sosta, che per molti residenti e pendolari resta un problema non risolto. Ma almeno ora l’ordine urbano ha guadagnato qualche punto. Della serie, la speranza è l'ultima a morire. 

Ford Youth Academy: una giornata speciale da Autosas nel segno dei giovani e del futuro dell’automotive

Il commento di Francesco Falciani, direttore generale del Ford Store Autosas

"Insieme per il futuro delle nuove generazioni." Con questo slogan, il FordStore Autosas di via della Cupola 249, a Firenze, ha accolto i partecipanti al progetto Ford Youth Academy, l’iniziativa promossa da Ford Italia in collaborazione con alcuni dei suoi Ford Partner più rappresentativi, tra cui proprio Autosas. Oggi, infatti, è stato consegnato il diploma ai partecipanti del progetto.Un evento simbolico e concreto che ha segnato il culmine di un percorso formativo pensato per formare e valorizzare i giovani professionisti dell’officina di domani. La cerimonia ha visto la partecipazione degli studenti coinvolti, dei docenti, dei referenti della rete Ford e dello staff Autosas, tutti riuniti per celebrare un traguardo importante frutto di mesi di impegno, passione e collaborazione.Il progetto Ford Youth Academy: un ponte tra scuola e lavoroLanciata da Ford Italia, la Ford Youth Academy nasce con un obiettivo chiaro: colmare il divario tra il mondo della scuola e quello del lavoro, creando un ponte concreto tra formazione tecnica e occupazione qualificata nel settore dell’autoriparazione. Il progetto ha coinvolto 32 studenti in tutta Italia, selezionati in collaborazione con 14 scuole professionali e attraverso una rete di 14 Ford Partner, tra cui Autosas.I ragazzi hanno seguito un percorso strutturato che ha previsto sia formazione teorica in aula che attività pratiche in officina, ma non solo: il programma ha incluso anche momenti di orientamento e mentoring, con l’obiettivo di trasmettere competenze tecniche e valori aziendali, metodo e visione del lavoro.La giornata di consegna: un evento di crescita e condivisioneL’evento di lunedì 5 maggio ha preso il via con la presentazione ufficiale del progetto, alla presenza del direttore generale di Autosas Francesco Falciani, del responsabile vendite Gennaro Granato e del responsabile service Stefano Spagnolo. Proprio quest’ultimo ha approfondito i dettagli operativi dell’iniziativa, illustrando le opportunità offerte ai ragazzi, tra cui la possibilità di accedere a stage formativi all’interno delle officine Ford.Successivamente, è stata raccontata l’esperienza di una giornata tipo nel lato vendita, con focus sulla gestione del cliente, per offrire agli studenti una visione completa delle dinamiche che caratterizzano una realtà moderna e strutturata come quella di Autosas. Un altro momento significativo è stato quello dedicato al rapporto con il mondo della scuola, sottolineando quanto sia importante creare un dialogo continuo con gli istituti professionali per introdurre nuove leve nel settore.La cerimonia si è conclusa con la divisione in gruppi e la consegna ufficiale dei diplomi, un momento di grande emozione per i giovani partecipanti, ma anche per tutto lo staff coinvolto nel progetto.Autosas: da sempre al fianco del territorio e dei giovani talentiAutosas, storica realtà del panorama automotive toscano, è da sempre impegnata in iniziative a sostegno del territorio e nella valorizzazione del talento. La partecipazione al progetto Ford Youth Academy non rappresenta un punto di arrivo, ma una tappa naturale in un percorso che l’azienda porta avanti con convinzione da oltre cinquant’anni.Con questa iniziativa, Autosas conferma il proprio ruolo non solo come punto di riferimento per chi sceglie un’auto Ford, ma anche come luogo di crescita e formazione, dove il talento incontra l’opportunità.Perché il futuro non si improvvisa: si costruisce insieme, giorno dopo giorno, con dedizione e visione.

Giardini di Viale Malta, riposizionato il cancello dell'area cani: la soddisfazione dei residenti

Dopo la denuncia di Firenzedintorni.it ecco la buona notizia

Buone notizie per il quartiere di Campo di Marte: il cancello dell’area cani dei giardini di Viale Malta è stato finalmente reinstallato. Dopo mesi di attesa, segnalazioni e disagi, i residenti possono tornare a godere in sicurezza di uno degli spazi verdi più amati della zona. L’intervento di ripristino, atteso dalla scorsa estate, è stato completato nei giorni scorsi con una nuova saldatura e la rimessa in funzione della chiusura serale.«Siamo sollevati – racconta una residente –. Era diventato un punto buio, insicuro. Ora speriamo torni ad essere frequentato da famiglie, padroni di cani e bambini». La situazione di degrado che aveva travolto il giardino – tra transenne provvisorie, accessi notturni incontrollati ed episodi di microcriminalità – aveva trasformato lo spazio da luogo di socialità a zona d’ombra.La soddisfazione tra i cittadini è palpabile. Il ritorno del cancello, seppur un piccolo gesto, rappresenta un segnale forte: la cura del territorio è possibile e i quartieri possono tornare vivibili quando le istituzioni rispondono. Ora resta la sfida più grande: garantire continuità nella manutenzione e una presenza attiva di chi il giardino lo vive ogni giorno. Campo di Marte se lo merita.

Grande successo per il 'Bagno Viaggiante': stupore e apprezzamenti

Anche Francesco Casini si è complimentato per l'invenzione di Francesco Capecchi

Un vero trionfo per la nuova invenzione italiana presentata al tradizionale “Fierone di Primavera”, uno degli appuntamenti più sentiti dai fiorentini, organizzato con cura e passione da Assidea – Associazione Commercianti su Area Pubblica: il bagno viaggiante di Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni. A notarlo per primi sono stati i turisti stranieri, in particolare tedeschi e inglesi, che hanno apprezzato moltissimo l'idea innovativa. Incuriositi e affascinati, molti di loro hanno fotografato il bagno mobile, lasciando commenti entusiasti: "Mai visto niente di simile!" hanno dichiarato, lodando la creatività e l’utilità dell’invenzione. Il bagno viaggiante ha fatto registrare una media di 30 persone all’ora, a conferma del grande interesse suscitato tra i visitatori del “Fierone di Primavera”. Anche le autorità locali non sono rimaste indifferenti. Francesco Casini, consigliere comunale di Italia Viva in visita al "Fierone", ha espresso parole di grande apprezzamento per l'iniziativa. Durante il suo tour dell'evento, ha sottolineato come soluzioni di questo tipo rappresentino un passo avanti importante, non solo per l’accoglienza turistica, ma anche per il miglioramento dei servizi nei luoghi pubblici molto frequentati. Il bagno viaggiante, pensato soprattutto per disabili e i visitatori sempre in movimento, si candida così a diventare un nuovo simbolo dell’ingegno italiano, capace di coniugare funzionalità, praticità e un tocco di originalità.

Fiorentina, questa non ci voleva: Dodò sarà operato per appendicite

A rischio per la sfida contro il Betis

Brutte notizie per la Fiorentina: Dodô sarà operato per appendicite. Il difensore brasiliano salterà sicuramente la partita contro l’Empoli, e resta in forte dubbio anche per la sfida di Conference League a Siviglia. I tempi di recupero non sono ancora chiari. Nonostante l’inconveniente, Dodô ha voluto tranquillizzare i tifosi con un messaggio pubblicato su Passione Fiorentina: "Non preoccupatevi ragazzi, per uno che è tornato da un crociato dopo 4 mesi, un'appendice non è niente".Oltre all’assenza probabile di Kean, la squadra viola dovrà quindi rinunciare anche a Dodô. Al suo posto, è pronto Folorunsho, che potrebbe essere schierato in quel ruolo, come già accaduto in passato su entrambe le fasce.

Firenze accoglie la primavera con il “Fierone alle Cascine” e l’esordio del rivoluzionario “Bagno Viaggiante”

Il commento di Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni

Domenica 27 aprile, dalle 8:00 alle 18:00, il Parco delle Cascine si trasformerà in un vivace centro di festa e condivisione per il tradizionale “Fierone di Primavera”, uno degli appuntamenti più sentiti dai fiorentini, organizzato con cura e passione da Assidea – Associazione Commercianti su Area Pubblica. L’evento, che affonda le sue radici nell’antica “Festa del Grillo”, vedrà la presenza dei migliori banchi selezionati della Toscana, street food, shopping all’aria aperta e musica.Ma l’edizione 2025 si carica di un valore simbolico e sociale ancora più grande: per la prima volta al mondo sarà presentato ufficialmente e operativo il “Bagno Viaggiante”, innovativa struttura mobile pensata per garantire autonomia e dignità anche alle persone con disabilità in eventi pubblici.A idearlo è Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni, insieme a Massimiliano Chiuchiolo e al geometra Francesco Bertini, con il fondamentale supporto di Arcadia Srl e del suo fondatore Alessandro. Un team che, come sottolinea lo stesso Capecchi, “non ha nulla da invidiare alla Ferrari di Formula 1”.“Domenica, per la prima volta, sarà operativo alla più bella festa nel miglior parco del mondo: Le Cascine, antica dimora dei Medici, che torna a essere il cuore pulsante della nostra città,” racconta Capecchi. “Con il Bagno Viaggiante un disabile potrà finalmente vivere un concerto, un mercato, un evento, con la possibilità di usare un bagno attrezzato, lavarsi le mani e anche cambiarsi. È un sogno che si realizza.”Il “Bagno Viaggiante” sarà presente in piazza del Re, e rappresenta un traguardo importante nel percorso verso una società più accessibile e inclusiva. Il progetto ha potuto contare sul sostegno e l’entusiasmo di Assidea, che non solo ha creduto nell’idea fin dal principio, ma ne ha anche facilitato la messa in opera all’interno del più grande evento di primavera a Firenze. Un ringraziamento speciale va anche ad Alessio Pestelli, presidente di Assidea, e al generale Stefano Agletti, definito da Capecchi come “il grande promotore di questa amicizia e collaborazione che durerà in eterno”.“Vi aspetto a Le Cascine, nel cuore verde di Firenze, per condividere una giornata di festa, solidarietà e innovazione,” conclude Francesco Capecchi.

L'arte mettetela da parte, non sui muri

Degrado a Campo di Marte. Le pessime condizioni della passerella di via Fra Paolo Sarpi

Il quartiere di Campo di Marte, a Firenze, vive una quotidianità segnata da disagi e incuria, sempre più evidenti agli occhi dei residenti. Tra i problemi maggiormente segnalati ci sono le pessime condizioni delle due passerelle pedonali che collegano le aree divise dalla ferrovia, in particolare quella situata su via Fra Paolo Sarpi.Le passerelle versano in uno stato di degrado avanzato: l’illuminazione è scarsa o assente, la sporcizia dilaga, i graffiti coprono interamente le pareti e la pavimentazione presenta numerose buche e irregolarità. Si tratta di un'infrastruttura che, nata per agevolare il passaggio pedonale e ciclabile, è oggi fonte di preoccupazione, soprattutto per la totale assenza di sistemi di videosorveglianza.A rendere la situazione ancora più critica è l’inaccessibilità per persone con disabilità, cittadini con difficoltà motorie o semplicemente con una bicicletta. Le barriere architettoniche presenti impediscono a molti di attraversare in sicurezza la zona. Anche via Mannelli, importante arteria del quartiere, presenta criticità evidenti, con marciapiedi inesistenti o danneggiati e condizioni di scarsa sicurezza per pedoni.A questi disagi si aggiungono i forti rumori causati dal traffico ferroviario e dai lavori notturni di manutenzione, che compromettono il riposo notturno e la qualità della vita degli abitanti della zona.Campo di Marte, quartiere vivace e densamente abitato, attende da tempo un piano di intervento serio che restituisca decoro, sicurezza e accessibilità agli spazi pubblici. L’assenza di una visione condivisa tra enti pubblici e operatori infrastrutturali rischia di compromettere ulteriormente la vivibilità di una zona che dovrebbe essere tra le più curate della città.

Cagliari-Fiorentina, la probabile formazione: Palladino con i titolarissimi

Torna Gosens, confermati i big dal primo minuto

Cagliari-Fiorentina, la stagione viola entra nel vivo.Il tecnico Raffaele Palladino punta a conquistare punti fondamentali contro una squadra di bassa classifica, proprio per evitare di ripetere gli errori commessi durante la stagione contro avversari considerati alla portata. L'obiettivo è presentarsi in campo con l'undici migliore, nonostante il recente tour de force tra campionato e coppe.Nella formazione titolare, rispetto alla gara di giovedì, sono previsti pochi cambi: Pablo Marí dovrebbe prendere il posto di Comuzzo, Gosens quello di Parisi, mentre Dodo sostituirà Folorunsho. Tre modifiche mirate, segno della volontà di Palladino di mantenere alta la competitività della squadra e affrontare la trasferta sarda con la massima concentrazione. Il tecnico vuole una prestazione solida per tornare a Firenze con i tre punti.La preparazione alla sfida prevede per domattina la rifinitura finale, durante la quale Palladino scioglierà gli ultimi dubbi. Subito dopo l’allenamento, la squadra pranzerà al Viola Park e partirà per Cagliari. L'attenzione ai dettagli e l’organizzazione della vigilia confermano l'importanza della partita per la corsa della Fiorentina in campionato.

San Jacopino, situazione fuori controllo: degrado e insicurezza sotto gli occhi di tutti

I residenti sono esasperati

Ancora una volta San Jacopino finisce al centro di degrado e polemiche. Il sottopasso che collega via Toselli a via Galliano, attraversando il palazzo dell’INPS, è diventato il simbolo di un degrado ormai fuori controllo, con una situazione sanitaria e sociale che preoccupa residenti e passanti.Nella serata di martedì, un nutrito gruppo di persone, visibilmente alterate dall’alcol, ha seminato il caos. Urla, spintoni, bottigliate, vomito e urina ovunque: lo scenario era quello di un luogo abbandonato, più simile a una zona di guerra urbana che a un quartiere residenziale. A pochi metri dall'ennesimo episodio di degrado, i sanitari sono intervenuti per soccorrere un soggetto colto da malore. Testimoni riferiscono anche di piccoli spacciatori in bicicletta che andavano e tornavano indisturbati, approfittando della confusione.Fortunatamente l’intervento dei carabinieri ha riportato un minimo di ordine, ma la situazione resta esplosiva. La chiusura del giardino pubblico della zona ha evitato che il degrado si estendesse ulteriormente, ma non basta. I cittadini parlano di una San Jacopino ormai da “zona rossa”, dove la sicurezza è un lontano ricordo. L’appello è chiaro: servono controlli più frequenti, presidi fissi e un intervento deciso per restituire dignità e vivibilità a un quartiere che si sente lasciato solo.

L'arte di Folco Cianfanelli: tra opere di grande bellezza e il rischio dell'oblio

Capecchi: “Vogliamo far conoscere e valorizzare la bellezza di queste opere, che rischiano di essere dimenticate”

"Il recente omaggio a Folco Cianfanelli alla Casa di Dante ha offerto l’occasione per riscoprire un artista la cui opera, se non valorizzata, rischia l’oblio". Così ha scritto una nota rivista d'arte sulle opere dell'artista Folco Cianfanelli. Firenzedintorni.it, per mantenere vivo il ricordo di questo grande pittore, ha intervistato Francesco Capecchi. Il patron di Firenze Manutenzioni, amico stretto del figlio Filippo, possiede vari quadri del noto artista. "Nel 2010 ho avuto il piacere di conoscere Filippo Cianfanelli, pittore e medico di grande fama, nonché figlio di Folco Cianfanelli" racconta Capecchi "È stato lui a introdurmi nel mondo della ceramica, dell'arte e della cultura. Mi ha mostrato i quadri del padre, incentrati principalmente sui nudi femminili. Per me è stato come entrare in un mondo nuovo e speciale". "Voglio ricordare, infatti, che Filippo ha ricevuto un riconoscimento da Vittorio Sgarbi per le sue opere. Detto questo, guardando quei quadri me ne innamorai. Il "nudo" è arte, basta pensare alla Venere di Botticelli. E i dipinti di Folco Cianfanelli incarnano perfettamente questa idea" spiega Capecchi. Capecchi conclude: "Alla Casa di Dante è stata allestita un’esposizione di queste opere, e la mia azienda, Firenze Manutenzioni, ha sponsorizzato l’evento. Nel 2027 organizzeremo una vera e propria mostra. Vogliamo far conoscere e valorizzare la bellezza di queste opere, che rischiano di essere dimenticate". 

Nicolò Fagioli fondamentale per questa Fiorentina: il punto sul suo futuro

Serve riscattarlo al più presto

Moise Kean e Nicolò Fagioli stanno vivendo un momento felice alla Fiorentina, dopo un passato difficile. Entrambi sono stati rilanciati da Raffaele Palladino e ora sono centrali sia per il club che per la Nazionale. Tuttavia, se la Fiorentina dovesse scegliere tra i due, il riscatto di Fagioli sarebbe prioritario rispetto alla permanenza di Kean.Kean ha una clausola da 52 milioni di euro ed è seguito da diversi club europei. Pur essendo un attaccante di grande talento, il suo rendimento dipende molto dal contesto. Fagioli, invece, sembra avere una classe naturale che lo rende unico e meno legato all’ambiente circostante. Il centrocampista può essere riscattato per 13,5 milioni (obbligatori in caso di qualificazione europea), una cifra che appare un vero affare considerando la sua qualità. In sintesi: entrambi importanti, ma Fagioli rappresenta un investimento tecnico e strategico ancora più cruciale per il futuro della Fiorentina.

Piazza della Signoria: una buca pericolosa da mesi, auto danneggiate e nessun intervento

La denuncia dei residenti sui social

In una delle piazze più iconiche e fotografate al mondo, cuore pulsante del centro storico fiorentino, simbolo dell’arte e della bellezza rinascimentale, si trova una “ferita” che ormai da mesi nessuno si preoccupa di curare. Parliamo di una profonda buca presente in Piazza della Signoria, al centro della carreggiata che attraversa l’area transitabile, divenuta ormai un pericolo concreto per automobilisti e mezzi autorizzati al passaggio.La buca, larga circa mezzo metro e profonda oltre dieci centimetri, è comparsa alcuni mesi fa in seguito a una serie di piogge intense, ma col tempo si è allargata e aggravata. A nulla sono servite le segnalazioni dei residenti e dei commercianti della zona: la voragine continua a crescere indisturbata, diventando una trappola per le sospensioni delle auto e, in più di un caso, anche per le ruote delle biciclette e dei motorini. Alcuni passanti hanno provato a segnalarla sui social e alle autorità competenti, ma finora l’unica risposta è stata... il silenzio.Non mancano gli episodi concreti: negli ultimi due mesi sono stati segnalati almeno quattro casi di danni a veicoli causati proprio da quell’insidiosa depressione stradale. Ammortizzatori rotti, copertoni scoppiati, cerchioni piegati. Tutto in pieno centro storico, a pochi metri da Palazzo Vecchio e dalla Loggia dei Lanzi. Una situazione paradossale, vista l’importanza storica e turistica della piazza, che accoglie ogni giorno migliaia di visitatori da tutto il mondo.I cittadini chiedono ora un intervento urgente da parte del Comune. Anche solo un rattoppo temporaneo sarebbe preferibile all’attuale stato di abbandono. Nel frattempo, la buca resta lì, come un piccolo cratere nel cuore del Rinascimento, a ricordare che tra statue, storia e bellezza, c’è anche spazio per una sconcertante disattenzione.

Palladino, Commisso e l'obiettivo di questa Fiorentina

Dove può arrivare questa squadra?

La Fiorentina di Raffaele Palladino sta vivendo una stagione ricca di entusiasmo, con obiettivi ancora incerti ma ben definiti tra le mura del Viola Park. Il presidente Rocco Commisso, dopo la finale del torneo di Viareggio, ha dichiarato che l’obiettivo è "fare meglio dell'anno passato", ma la sua frase può essere interpretata in diversi modi. Nello specifico, per i viola, migliorarsi significa vincere un trofeo europeo, come la Conference League, o almeno qualificarsi per l'Europa League. In altre parole, un altro accesso alla Conference League sarebbe considerato un fallimento.Il pensiero della squadra sembra allinearsi con quello del presidente. Robin Gosens, ad esempio, ha sottolineato l'importanza di perseguire traguardi concreti come la vittoria della Conference League, che garantirebbe un posto in Europa League. Questa visione pratica è condivisa anche da David De Gea, che ha dichiarato di voler puntare al massimo, senza sognare troppo, ma mirando alla conquista di trofei tangibili. In questo contesto, Palladino si è sempre impegnato a mantenere equilibrio e determinazione, evitando di far sognare troppo la squadra, ma incoraggiando comunque a puntare a obiettivi concreti senza limiti mentali.Nonostante questo approccio realistico, alcuni giocatori, come Danilo Cataldi e Dodò, non hanno nascosto l'ambizione di arrivare in Champions League, forse spinti dall'entusiasmo. Tuttavia, l'impressione generale è che la Fiorentina stia vivendo con l’obiettivo di qualificarsi in Europa League, ma sogni la Champions League. La differenza tra vivere l’obiettivo e sognarlo è sottile, ma evidente, come suggerito da Marcel Proust: "Se sognare è un po' pericoloso, il rimedio non è sognare di meno, ma farlo di più".

L’Istituto Fanfani si rinnova: inaugurati i nuovi spazi tra salute, innovazione e passione per le due ruote

Grande successo per l'inaugurazione dei nuovi spazi dell'Istituto Fanfani a Firenze

Si è tenuta nel pomeriggio del 1° aprile l’inaugurazione dei nuovi spazi totalmente rinnovati della storica sede di piazza Indipendenza a Firenze. Un evento significativo che ha visto la partecipazione di numerose autorità cittadine e istituzionali, testimoniando l’importanza di questo progetto per la comunità. L’Istituto Fanfani, parte del Gruppo Lifenet, ha rinnovato il proprio impegno nel promuovere salute e benessere, rafforzando il suo ruolo di punto di riferimento per i cittadini. “La missione della struttura fiorentina – ha dichiarato Fabio Fanfani dell’Istituto Fanfani – è rispondere concretamente ai bisogni sanitari, promuovendo un ecosistema di benessere che permetta a ogni individuo di vivere in modo sano e consapevole.”Un punto di riferimento per lo sport e la saluteL’inaugurazione ha visto l’intervento di Sandra Leoncini, Amministratore Delegato di Savino Del Bene, che ha sottolineato il legame tra sport e benessere: “Nel volley, come in ogni disciplina sportiva, l’attenzione alla salute e al benessere complessivo è essenziale per ottenere grandi risultati. Come Savino Del Bene Volley, sappiamo quanto sia importante garantire agli atleti un supporto medico, fisioterapico e diagnostico di alto livello per prevenire gli infortuni e migliorare la performance. L’Istituto Fanfani, con il suo approccio innovativo alla salute nello sport, rappresenta un punto di riferimento per chi crede che la prevenzione e la cura siano essenziali per raggiungere nuovi traguardi, in campo e fuori.”Anche il Prorettore per le relazioni internazionali dell’Università degli Studi di Firenze è intervenuto all’evento, dimostrando il forte legame tra l’Istituto Fanfani e il tessuto sociale della città.Un’attrazione speciale per gli amanti delle due ruoteUna delle sorprese più attese dell’inaugurazione è stata l’esposizione della MotoGP ufficiale Aprilia Racing, che rimarrà visibile al pubblico fino al 9 aprile. Un’occasione imperdibile per gli appassionati di motociclismo, che potranno ammirare da vicino la moto che gareggia nel Campionato Mondiale.“L’inaugurazione segna una svolta cruciale per il Gruppo Lifenet, che punta ad aggiornare il modello sanitario, rendendolo più innovativo e sostenibile” – ha dichiarato Maria Carlotta Rinaldini, Direttore Marketing e Comunicazione di Lifenet. “Vogliamo confermare e rafforzare l’Istituto Fanfani quale punto di riferimento non solo per la cura della salute, ma anche per la promozione del benessere culturale, onorando la tradizione e i valori della famiglia Fanfani, che hanno reso questo istituto un simbolo per Firenze.”Un concorso esclusivo per gli appassionati di MotoGPMa le sorprese non finiscono qui! Per rendere l’esperienza ancora più emozionante, è stato indetto un concorso a premi. I partecipanti avranno la possibilità di vincere un viaggio esclusivo allo stabilimento Aprilia di Noale, dove prendono vita queste straordinarie moto da corsa.Per concorrere, basterà indovinare l’ordine di arrivo dei primi cinque piloti del Gran Premio del Qatar di MotoGP, in programma il 13 aprile. La scheda di partecipazione sarà disponibile presso il desk informazioni durante i giorni dell’esposizione e dovrà essere consegnata al personale incaricato.Un evento da non perdereAppassionati di velocità e due ruote, segnatevi queste date! Dall’1 al 9 aprile, l’Istituto Fanfani vi aspetta per un’esperienza unica, tra innovazione, passione e adrenalina. Non solo potrete ammirare la straordinaria MotoGP Aprilia Racing, ma potreste anche realizzare il sogno di visitare il cuore pulsante della produzione di Noale!

Via Masaccio invasa dai bisogni dei cani: la denuncia dei residenti

Cartelli e denunce, la situazione sta sfuggendo di mano

Negli ultimi mesi, la situazione igienica di Via Masaccio è diventata insostenibile a causa dei rifiuti organici lasciati dai cani e dei loro padroni poco civili. Le immagini che circolano in rete e i cartelli affissi dai residenti raccontano una realtà fatta di incuria e mancanza di rispetto per lo spazio pubblico.Uno dei cartelli più eloquenti recita un chiaro messaggio: "No pipì sulle finestre". Un avvertimento che sembra surreale, ma che testimonia l'esasperazione di chi abita nella zona. Un altro cartello, dal tono ironico ma amaro, invita i passanti a giocare a "Salta la cacca (e la pipì)", descrivendo il marciapiede come un campo minato di escrementi.Giovanni, abitante di Via Masaccio da oltre vent'anni, racconta: "Ogni mattina è una lotta. Devo stare attento a dove metto i piedi, soprattutto quando accompagno i miei figli a scuola. Purtroppo, alcuni padroni non raccolgono i bisogni dei loro cani, e la strada ne risente."Anche Maria, negoziante della zona, è esasperata: "Il mio negozio si affaccia sulla strada e ogni giorno vedo la stessa scena. Cani che fanno i bisogni davanti alle vetrine e padroni che si allontanano come se nulla fosse. Non è solo una questione di decoro, ma anche di igiene pubblica."I residenti chiedono a gran voce un intervento delle autorità per contrastare il fenomeno. Le proposte sono diverse: dall'aumento delle sanzioni per chi non raccoglie gli escrementi all'installazione di distributori di sacchetti per la raccolta, fino a un controllo più serrato da parte della polizia municipale."Abbiamo bisogno di maggiore sensibilizzazione e rispetto. Se tutti facessero la loro parte, Via Masaccio potrebbe tornare a essere una strada pulita e vivibile per tutti" conclude un residente.Nel frattempo, i cartelli di denuncia restano ben visibili, monito per chi continua a ignorare il problema e speranza per chi desidera una città più decorosa.

Abbondanza di uomini. Risorsa ma anche rischio

Tutti a disposizione, Palladino può scegliere. Ma deve farlo bene

Mai come in questa vigilia di campionato Raffaele Palladino si è ritrovato ad avere così tanti elementi a disposizione per scegliere l’undici da mandare in campo. Tanti, praticamente tutti, eccezion fatta per Colpani, anche lui comunque ormai prossimo al rientro. Contro l’Atalanta il tecnico viola ha l’imbarazzo della scelta.Se davanti non si scappa dal tandem Kean-Gudmundsson, con Beltran e  Zaniolo che ‘avanzano’, così come non si scappa dai due esterni Dodo-Gosens, con Parisi che ‘avanza’, e dalla titolarità di De Gea tra i pali, già in difesa ci sarà da scegliere tra quattro titolari per tre maglie: Pablo Marì, Comuzzo, Ranieri e Pongracic sono ormai tutti considerabili titolarissimi. Lasciarne fuori uno è già compito arduo. La scelta potrebbe essere influenzata dall’assenza/presenza di Retegui dall’altra parte, quindi o un difensore più marcatore come Comuzzo, magari più rapido per stare su Lookman, uno più alto e tecnico come Pongracic, o…Ecco, appunto, già il dover scegliere tra l’uno e l’altro diventa onore, ma anche onere, con annesso ‘ah già, c’è anche Moreno’, con l’argentino che ‘avanza’.Il clou dell’abbondanza, tuttavia, è in mezzo al campo. Di maglie a disposizione ce ne sono tre dopo la virata sul 3-5-2, di uomini da poter mandare in campo ce ne sono sette, coi rientri di Adli e Folorunsho. Cataldi, Mandragora e Fagioli sono in vantaggio su tutti gli altri, con la risorsa del poter scegliere che, in questo caso più di altri, è quasi un ‘problema’. Sì perché quando ci sono più vie, strade ed opzioni, aumenta la possibilità di scelta, ma anche il rischio di prendere la decisione sbagliata. Con annesso ‘ah già, c’è anche Ndour; ah già c’è anche Richardson’, che ‘avanzano’.Insomma, un bel problema. Un bello scegliere. Tante risorse, che è meglio che averne poche. Ma allo stesso tempo per Palladino non ci sono margini di errore. Ok la ripartenza con Juve e Panathinaikos, ma la Fiorentina è ancora ottava. Di strada ce n’è ancora tanta da fare per tornare in alto, senza sbagliare nulla, o quasi.

Fiesole candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028, Scaletti: “Un progetto di inclusione, dialogo e futuro”

“Vogliamo che i giovani siano parte attiva del processo partecipativo e che ci raccontino le loro esperienze”

Il Comune di Fiesole si candida a Capitale Italiana della Cultura 2028. Firenzedintorni.it, per commentare questa iniziativa, ha intervistato Cristina Scaletti, sindaca di Fiesole. Ecco le sue parole:Fiesole candidata a Capitale Italiana della Cultura 2028. Cosa significa per lei questa occasione? "Siamo davvero felici. Fiesole parla di cultura al mondo intero da sempre. Basta guardare la sua storia, la sua area archeologica, le sue fondazioni e il suo immenso patrimonio paesaggistico, artistico e naturalistico. Ma non vogliamo solo valorizzare questi aspetti: vogliamo anche trasmettere un messaggio di unione, inclusione e dialogo. L'obiettivo è esaltare il rapporto tra la pietra dell’area archeologica e il cielo, tra la materia e lo spirito"."Abbiamo il sostegno della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana, della Diocesi di Fiesole e di molti altri enti. Siamo tutti legati da un filo unico, contando anche le numerose fondazioni presenti sul territorio. Insomma, questo è un grande progetto che si realizzerà nel modo più partecipativo possibile.""I giovani avranno un ruolo fondamentale. Li coinvolgeremo non solo come protagonisti dell’inclusione e del dialogo, ma anche come promotori di idee e proposte", spiega la sindaca."Vogliamo che i giovani siano parte attiva del processo partecipativo e che ci raccontino le loro esperienze. Non a caso, nel nostro logo c'è il simbolo dell'infinito: vogliamo lanciare un messaggio alle future generazioni. Un messaggio che non si esaurirà nel 2028, ma che continuerà nel tempo, affinché Fiesole possa essere Capitale della Cultura per molti anni a venire."

Firenze, altra spaccata. Perché non usare l'idea di Firenze Manutenzioni?

L'inventiva di Francesco Capecchi può essere la scelta ideale per aiutare la città

Firenze è ancora una volta teatro di una spaccata ai danni di un’attività commerciale in Viale Corsica. I malviventi hanno utilizzato un metodo ormai collaudato: sollevare i chiusini stradali e i tombini per poi scagliarli contro le vetrate dei negozi. Questi elementi, progettati per la raccolta delle acque piovane, si trasformano in veri e propri arieti nelle mani dei delinquenti, causando danni ingenti e lasciando le attività esposte a furti e vandalismi.Tuttavia, una soluzione efficace esiste già ed è stata adottata con successo in altre zone della città, come alla Fortezza da Basso e a Firenze Fiera. Merito di Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni. Qui, infatti, sono stati installati i nuovi chiusini ultraleggeri Polieco, dotati di un sistema di bloccaggio con viti di sicurezza che impedisce la loro rimozione da parte di chiunque non sia un operatore autorizzato. Questa tecnologia innovativa, distribuita dalla ditta Sartini di Firenze, ha eliminato il problema del furto e dell’uso improprio dei tombini, aumentando la sicurezza delle aree interessate.Oltre alla questione della criminalità, la sostituzione delle caditoie con modelli più grandi potrebbe rappresentare un ulteriore vantaggio per la città. Un sistema di drenaggio migliorato aiuterebbe a prevenire gli allagamenti durante le piogge intense, garantendo così una maggiore efficienza nella gestione delle acque meteoriche. Firenze ha già sperimentato i benefici di questa tecnologia in alcune zone strategiche: estendere l’applicazione potrebbe essere la chiave per contrastare i furti e migliorare la sicurezza urbana.

Il simbolo dell'abbandono

Transenne abbandonate e resti di un brutto incidente: il caso di Via Girolamo Vitelli

Ci troviamo in Via Girolamo Vitelli, dove ormai da mesi si assiste a una situazione di totale abbandono e incuria. Le immagini parlano chiaro: transenne che dovevano segnalare un pericolo lasciate a marcire sul posto, senza alcun intervento risolutivo. Un ostacolo non solo visivo, ma anche concreto per chi si trova a dover attraversare la strada o il marciapiede.Le transenne e i cartelli stradali installati per segnalare il problema sono stati spostati e lasciati al proprio destino. Il loro scopo era quello di avvisare automobilisti e pedoni di un ostacolo, ma ad oggi rappresentano solo un simbolo del degrado di questa zona. Alcuni segnali sono caduti, altri sono stati ammassati in modo casuale, come se nessuno avesse intenzione di occuparsene.A peggiorare la situazione, si aggiunge la presenza di detriti e pezzi di automobile sparsi vicino alla zona transennata. Questo fa pensare che l'area sia stata teatro di un incidente, ma senza che nessuno si sia preoccupato di ripristinare la sicurezza. Una buca, pezzi di paraurti e detriti metallici giacciono ancora sull’asfalto, esponendo i cittadini a ulteriori rischi.Gli abitanti della zona sono esasperati. "È da mesi che questa situazione persiste. Ogni giorno vediamo le stesse transenne, gli stessi segnali storti e nessuno che interviene" racconta Pietro, indignato. "Prima o poi qualcuno si farà male sul serio, e allora di chi sarà la colpa?".Denunciare per cambiare, ancora una volta. Nella speranza che questo articolo sia il primo passo verso una situazione migliore.

Mugello, incubo alluvione: frane, smottamenti e strade disintegrate

Riccardo Rocchi racconta: “Così non si può vivere. Bisogna mantenere alta l'attenzione”

Il 14 marzo, la Toscana è ricaduta nell'incubo d'acqua che un anno e mezzo fa aveva causato ingenti danni ai cittadini. Dopo giorni complicati, la situazione sembra essersi stabilizzata, ma i disagi persistono e, anzi, sono molto più gravi di quanto si possa immaginare. Una delle zone più colpite, che ora deve fare i conti con i danni causati dall'alluvione della scorsa settimana, è il Mugello. Firenzedintorni.it ha voluto mantenere alta l'attenzione su questa situazione intervistando Riccardo Rocchi, titolare di Riverauto, che conosce la zona come le proprie tasche."È stata un'alluvione devastante, con un dissesto idrogeologico importante" ci racconta Riccardo. "Nonostante i tentativi di ripulire e sistemare la situazione, ci sono ancora enormi problemi di viabilità stradale e ferroviaria. Ci sono Comuni completamente isolati, senza alcuna possibilità di comunicazione o accesso. Serve mantenere alta l'attenzione, perché non sappiamo quanto tempo ci vorrà per migliorare la situazione. La vita quotidiana è diventata estremamente complicata: per fare 30 chilometri ora ne devi fare 200. E così non si può vivere. Le frane sono enormi, colline spostate, è qualcosa di incredibile. Non possiamo vivere e lavorare in queste condizioni"Riccardo è stato fortunato, meno chi vive nelle zone limitrofe: "Noi ci troviamo tra Borgo e San Piero. Per fortuna eravamo dall'altra parte del fiume Sieve. Borgo, Vicchio e San Piero sono i luoghi più colpiti dall'alluvione. Noi non abbiamo subito danni gravi, ma la situazione è comunque molto difficile. Sai, una cantina la sistemi con l'olio di gomito, con lavoro e sudore. Ma qui parliamo di strade franate, di località inaccessibili. Guarda Marradi, ad oggi è inarrivabile. Palazzuolo è quasi isolato. La viabilità secondaria è completamente distrutta. "La Bolognese" è interrotta a Vaglia, non c'è più la strada. E senza parlare della linea ferroviaria, che è completamente bloccata. Come faranno i pendolari a raggiungere Firenze?"Riccardo, infine, vuole sottolineare un concetto importante: "Con il passare del tempo, l'attenzione su questi temi tende a diminuire, ma non possiamo permetterci che succeda. Qui si parla di disagi che dureranno a lungo, e bisogna parlarne. I vari Comuni sembrano limitarsi a mettere transenne e semafori, ma stavolta i danni sono davvero gravi. Le istituzioni sono in difficoltà. Sicuramente qualche aiuto arriverà, ma ci vorrà del tempo. Chissà quanto..."

Torna il sole su Firenze, ma il Parco delle Cascine rimane nell'ombra

Degrado e spaccio. Un film già visto troppe volte

Torna il sole su Firenze, ma non sulle Cascine. Il grande polmone verde della città, un tempo luogo prediletto per il jogging mattutino, le passeggiate in bicicletta e i momenti di relax all'ombra degli alberi, oggi versa in uno stato di degrado sempre più allarmante.Sporcizia, rifiuti sparsi ovunque, siringhe abbandonate nei prati e sotto le panchine: la situazione del Parco delle Cascine si fa ogni giorno più critica. I residenti lamentano una crescente insicurezza, tanto che molti hanno smesso di frequentare la zona, soprattutto nelle ore serali e del primo mattino. "Una volta venivo qui a correre ogni giorno, ma adesso ho paura", racconta Anna, una giovane fiorentina appassionata di sport. "Trovarsi davanti gruppi di spacciatori o senza tetto accampati con coperte e oggetti abbandonati non è certo rassicurante".Il problema principale sembra essere il proliferare dello spaccio di droga, con individui che si aggirano tra i vialetti in cerca di clienti, spesso alla luce del giorno. Le segnalazioni dei cittadini parlano di vere e proprie "piazze di spaccio" consolidate, dove il traffico illecito non conosce soste. Accanto a questo, il fenomeno dei senzatetto che hanno trovato rifugio nelle aree più nascoste del parco contribuisce a un senso generale di insicurezza. "Non sono le persone in difficoltà il problema", precisa Marco, un residente della zona. "Il problema è che tutto questo viene lasciato senza controllo. Ci vogliono più pattugliamenti, più pulizia e una soluzione per chi ha bisogno di aiuto".Le istituzioni cittadine sono al corrente della situazione e, negli ultimi mesi, sono stati intensificati i controlli da parte delle forze dell'ordine. Tuttavia, molti fiorentini ritengono che le misure finora adottate siano insufficienti e chiedono interventi strutturali per restituire il parco alla città.Le Cascine potrebbero tornare a essere il gioiello verde di Firenze, ma serve un'azione decisa e continua. Nel frattempo, il contrasto tra il sole che illumina la città e le ombre che avvolgono il parco rimane forte, e con esso il timore che un luogo di svago e natura si trasformi definitivamente in una terra di nessuno.

Fagioli illumina la Fiorentina. A Torino già lo rimpiangono

I numeri di Nicolò Fagioli con la maglia viola sono impressionanti

Nicolò Fagioli ha offerto una prestazione straordinaria contro la sua ex squadra, la Juventus, sfiorando il gol e servendo due assist decisivi. Nonostante il suo addio ai bianconeri, il centrocampista piacentino ha dimostrato grande maturità evitando polemiche su Thiago Motta e concentrandosi sulla sua nuova avventura alla Fiorentina. Intanto, i tifosi juventini si interrogano sulla scelta del club di lasciarlo partire, soprattutto in un momento in cui la squadra fatica a trovare qualità e idee a centrocampo.La separazione è stata influenzata sia da un rapporto complicato con Motta sia dalle esigenze economiche della Juventus, che ha preferito monetizzare la cessione. Per Fagioli, però, il passaggio alla Fiorentina si sta rivelando una svolta positiva: accolto con entusiasmo dai tifosi, ha trovato fiducia e continuità, dimostrando di poter essere un elemento chiave della squadra di Palladino. Il pubblico del Franchi gli ha tributato una standing ovation, segnale di un legame già forte con l’ambiente viola.La Fiorentina ha acquisito Fagioli in prestito con obbligo di riscatto fissato a 18,5 milioni, una cifra che il club sembra deciso a investire indipendentemente dalla qualificazione europea. Il centrocampista si sente già a casa e ha sottolineato il clima positivo in cui sta lavorando. La sua crescita continua, con l’obiettivo di aiutare la squadra a restare competitiva su più fronti e rilanciare definitivamente la sua carriera.

Fiorentina-Juventus, la probabile formazione: Palladino con Adli dal 1' minuto

Le possibile scelte dell'allenatore viola

Dopo il ribaltone europeo ai danni del Panathinaikos, la Fiorentina cerca la rimonta anche in campionato. Domenica alle ore 18:00, allo stadio Artemio Franchi, va in scena Fiorentina-Juventus, match valido per la 29esima giornata di Serie A. Con dieci partite ancora da disputare, ogni sfida assume un'importanza cruciale: la corsa all'Europa entra nel vivo e la concorrenza non aspetta. Nonostante gli ultimi risultati altalenanti, la qualificazione alle competizioni europee resta alla portata. All'andata il confronto terminò 2-2, con la rete nel finale di Sottil, ora passato al Milan.La Fiorentina si presenta all'appuntamento con diverse novità di formazione. In attacco, Gudmundsson è pronto a partire titolare al fianco di Moise Kean. A centrocampo torna disponibile Mandragora, dopo aver scontato la squalifica, ma restano dubbi sulla sua presenza dal primo minuto vista la concorrenza di Folorunsho e Adli. Sugli esterni confermati Dodò e Gosens, mentre in difesa la linea a tre sarà guidata probabilmente da Pablo Marí. Tra i pali spazio a De Gea, chiamato a garantire sicurezza alla retroguardia viola.La Fiorentina cerca punti preziosi per rilanciare la propria stagione e dare continuità al successo europeo. La Juventus, d'altro canto, non vorrà concedere nulla in una sfida che potrebbe risultare decisiva per le ambizioni di entrambe le squadre.

Alluvione, Sesto Fiorentino in ginocchio: l’aiuto di Firenze Manutenzioni

Capecchi: “Siamo operativi dalle 11 di ieri. Faremo di tutto per aiutare la popolazione”

Un anno e mezzo dopo, il maltempo ha nuovamente colpito la Toscana, in particolare Sesto Fiorentino, che ieri si è risvegliata sommersa dall’acqua del fiume Rivaggio. Firenzedintorni.it ha intervistato Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni, che ha fornito un aiuto fondamentale alla popolazione:"Ieri mattina, verso le 11, abbiamo saputo che la situazione a Sesto Fiorentino stava peggiorando in modo preoccupante" ci racconta Capecchi. "Il fiume Rivaggio ha rotto gli argini, sommergendo la città in modo impressionante. Un nostro responsabile ci ha avvertito, descrivendo una situazione di gravità mai vista prima. L’acqua stava raggiungendo i 60-70 cm, entrando anche nelle abitazioni e nei negozi"."Abbiamo quindi riunito il consiglio della Firenze Manutenzioni e deciso di inviare mezzi, uomini e aiuti per supportare la popolazione, ovviamente in modo totalmente gratuito. Abbiamo dotato i nostri addetti di tutto il necessario perché, con la pressione dell’acqua in uscita, i tombini diventano un pericolo serio per chiunque voglia prestare soccorso o semplicemente attraversare la strada. Oltre all’esperienza, i nostri operatori dispongono di speciali sensori utili a individuare i mulinelli. Gli aiuti sono arrivati già nella mattinata di ieri e sono proseguiti senza sosta fino alle 23. Abbiamo liberato decine di scantinati e abitazioni, oltre a donare alla popolazione picconi e pali per rimuovere il fango e ripristinare le strade".Gli aiuti, però, non si sono fermati a ieri: "La melma è ancora presente e questa mattina abbiamo continuato a inviare aiuti per liberare le strade da ogni residuo dell’esondazione di ieri. Voglio sottolineare che questo intervento di Firenze Manutenzioni nasce dal cuore. Sono profondamente legato a Sesto Fiorentino per il passato che ho condiviso con mia moglie, e questo desiderio di aiutare viene dal profondo del mio cuore". 

Firenze ostaggio dei malviventi: ennesima spaccata

E insieme alle vetrate, anche il cuore dei fiorentini sembra andare in frantumi

I vetri a terra, il sogno di una vita distrutto, i sacrifici di ogni giorno rubati da malviventi. Questo è lo scenario che i proprietari della nota pasticceria di Via Lanza, Il Dolce Morso, si sono trovati davanti all'apertura del negozio nella giornata di ieri. L'ennesima spaccata ha colpito Firenze e, oltre alle vetrate, ad andare in frantumi è anche il cuore dei fiorentini, ormai costretti ad assistere inermi a situazioni del genere quasi ogni giorno.Firenzedintorni.it ha parlato con Alessandro Morrocchi, uno dei tre soci del noto locale, ma bastava guardarlo negli occhi per capire la desolazione di un imprenditore che si vede sottrarre ciò che è suo, senza nemmeno la possibilità di difendersi o di evitare situazioni del genere.Tra i danni al locale, l'incasso di sabato e domenica e il furto della cassa automatica, la perdita ammonta a circa 13.000 euro. Ma ciò che fa più male non è la cifra persa, bensì lo stato di abbandono in cui tanti commercianti si trovano in questo periodo. La criminalità a Firenze aumenta a dismisura giorno dopo giorno, e il senso di sicurezza è ormai pari a zero.Non a caso, la cassa rubata è stata ritrovata nel tardo pomeriggio al Parco delle Cascine. Era da aspettarselo? Sì. È cambiato qualcosa? No. Quello che rimane è la desolazione dei fiorentini, ostaggi di malviventi, senza un briciolo di speranza all'orizzonte. Alessandro è uno dei tanti. Cambierà la situazione? Ormai questa domanda sembra cadere nel vuoto da parecchi mesi.

Una tramvia in più, ma una pista ciclabile in meno: il caso di Viale Giannotti

Macchine e motorini hanno invaso la pista ciclabile del noto viale. E adesso?

La pista ciclabile di viale Donato Giannotti, nel quartiere di Gavinana a Firenze, sta vivendo una situazione critica a causa dei cantieri per la realizzazione della linea 3 della tramvia. Questi lavori, iniziati a gennaio 2025, hanno comportato modifiche significative alla viabilità locale, rendendo la pista ciclabile vulnerabile all'invasione da parte di automobili e motorini. La mancanza di una separazione adeguata dalla carreggiata principale ha trasformato questo spazio dedicato alle biciclette in una corsia improvvisata per i veicoli a motore, ostacolando il passaggio sicuro dei ciclisti.La situazione attuale costringe molti ciclisti a spostarsi sui marciapiedi, condividendo lo spazio con i pedoni e creando potenziali situazioni di pericolo. Questa convivenza forzata non solo mette a rischio l'incolumità di entrambe le parti, ma evidenzia anche una carenza nella pianificazione e gestione degli spazi urbani durante i periodi di cantiere.Con l'entrata in funzione della nuova linea tramviaria, prevista entro ottobre 2026, sorgono interrogativi sul futuro delle infrastrutture ciclabili in questa zona. Il progetto della linea 3 prevede un percorso di oltre 7 chilometri con 17 fermate, collegando piazza della Libertà a Bagno a Ripoli e attraversando viale Giannotti. Tuttavia, non è chiaro come verrà garantita la sicurezza e la continuità delle piste ciclabili lungo questo tracciato.I residenti del noto quartiere fiorentini chiedono a gran voce un intervento delle autorità, per permettere la salvaguardia di una zona dedicata proprio al passaggio delle biciclette. 

Moise Kean titolare in Grecia? Le condizioni di Adli, Folorunsho e Colpani

L'ex Juventus può partire dal 1 minuto contro il Panathinaikos

Moise Kean sta bene e si prepara a lottare per una maglia da titolare nella prossima sfida di giovedì contro il Panathinaikos. Intanto, la Fiorentina ha diramato un comunicato ufficiale sulle condizioni fisiche di tre giocatori: Andrea Colpani, Yacine Adli e Michael Folorunsho.Andrea Colpani è alle prese con una lesione di LISFRANC causata da un trauma subito durante una partita. Il centrocampista sta seguendo un trattamento conservativo e sarà sottoposto a un nuovo controllo specialistico tra due settimane. In quel momento, si valuterà la possibilità di aumentare i carichi di lavoro per permettergli un graduale reinserimento in gruppo.Yacine Adli, come anticipato dalla nostra redazione, sta recuperando bene e da domani inizierà il reinserimento nel gruppo. La sua disponibilità per le prossime gare ufficiali sarà valutata nei giorni successivi.Michael Folorunsho, invece, sta svolgendo un lavoro differenziato per recuperare da una lesione al muscolo vasto intermedio, causata da un trauma diretto subito durante la partita contro l'Hellas Verona. La sua condizione verrà rivalutata nei prossimi giorni.La Fiorentina, dunque, continua a monitorare attentamente la situazione di questi giocatori, con Kean che si prepara a un possibile ruolo da protagonista contro il Panathinaikos.

Fiorentina, adesso testa alla Conference: giovedì il ritorno ad Atene

Possibile allenamento a porte aperte prima della partenza per la Grecia

Dopo la vittoria contro il Lecce, la Fiorentina si prepara a tornare in campo per un impegno cruciale in Europa. Settantasette giorni dopo il pareggio di Guimaraes, firmato da Rolando Mandragora, i viola riprenderanno il cammino in Conference League. Giovedì sera la squadra di Palladino sarà ad Atene per affrontare il Panathinaikos nell’andata degli ottavi di finale.Sarà un ritorno in Grecia che inevitabilmente rievoca il ricordo della dolorosa finale persa lo scorso anno contro l’Olympiakos, un episodio ancora difficile da digerire per i tifosi gigliati. Questa volta, però, il seguito della squadra sarà più contenuto: saranno circa 300 i sostenitori viola attesi nella capitale greca, in attesa magari di una presenza più numerosa per un eventuale quarto di finale. Da capire se prima della partenza, la Fiorentina di Raffaele Palladino farà un allenamento a porte aperte per caricare l'ambiente. 

La normalità, un bene da tenersi stretto: la storia di Cinzia Capecchi e del piccolo Dario

Cinzia Capecchi racconta la sua storia a Firenzedintorni.it

Ieri, 28 febbraio, è  stata la Giornata Mondiale delle Malattie Rare. Firenzedintorni.it ha raccontato la storia di Cinzia Capecchi, madre del piccolo Dario."Io sono la mamma di Dario, un bambino speciale di quasi 8 anni. Ha la sindrome di Lesch-Nyhan, detta anche 'Gotta giovanile', una malattia molto rara. Siamo circa 42 in Italia" racconta Cinzia Capecchi. "La Giornata Mondiale delle Malattie Rare è fondamentale per far sapere a tutti che la nostra vita è più 'viva', con colori molto forti. E che la normalità è un bene da tenersi stretto".Una vita, quella di Cinzia, non semplice anche dal punto di vista fisico: "Gestire Dario è uno sforzo fisico non indifferente. Spostare un bambino di circa 20 chili, che non riesce a stare seduto o a camminare, dal letto al passeggino o al deambulatore comporta un impegno davvero importante. Soprattutto perché Dario, come tutti i bambini, si innervosisce, e così la gestione fisica diventa ancora più complicata. Senza dimenticare, ci dice Cinzia, l'aspetto mentale. Non parlando, bisogna cogliere tutti i piccoli segnali che Dario ci dà per farsi capire e lui, devo ammettere, ci riesce benissimo. Ma qualche volta non riesco a coglierli subito".Importante anche sottolineare gli aiuti che le istituzioni offrono alle famiglie con bambini affetti da queste patologie: "Ci sono terapiste brave che ci vengono incontro, con i loro tempi. Sono davvero di grande sostegno".L'impegno di Cinzia, però, non si ferma qui. "L'intenzione è di scrivere un libro, anche per sfogarmi. Tante volte le giornate passano in modo silenzioso, anche se spesso sono davvero molto rumorose. Insomma, viviamo molti contrasti e scrivere un libro per raccontare la mia storia e quella di Dario credo possa essere una bella iniziativa".

Firenze, la paura delle spaccate continua. La soluzione targata Firenze Manutenzioni

Capecchi: “Dopo l'ennesima spaccata, consiglio di effettuare una prova gratuita con i chiusini KIO della Polieco”

Firenze e Montelupo Fiorentino sono state teatro di due furti con spaccata ai danni di altrettante profumerie. Durante la notte tra martedì e mercoledì scorso, ignoti hanno utilizzato un tombino per infrangere la vetrina di una profumeria situata in viale Talenti, a Firenze. Dopo aver sfondato il vetro, il ladro ha rapidamente arraffato diversi profumi prima di darsi alla fuga. L'allarme è stato dato da un passante che ha subito contattato il 112 Nue. Sul posto è intervenuta la polizia, che ha avviato le indagini per risalire ai colpevoli, analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza sia interne al negozio che quelle installate nel quartiere. Al momento, il valore della refurtiva non è ancora stato quantificato.Di fronte a questi episodi sempre più frequenti, viene sempre più spontaneo pensare a misure innovative per contrastare il fenomeno delle spaccate e migliorare la sicurezza urbana. Tra queste, spicca l'installazione dei nuovi chiusini KIO, realizzati dalla ditta Firenze Manutenzioni di Francesco Capecchi. Questi chiusini rappresentano un'importante innovazione nel settore grazie alle loro caratteristiche avanzate e all’utilizzo di materiali tecnologicamente evoluti.I chiusini KIO sono infatti prodotti in Kinext, un materiale biocompatibile che offre una resistenza superiore nel tempo. A differenza della tradizionale ghisa, Kinext è completamente anti-ruggine, il che permette ai chiusini di mantenere inalterate le proprie caratteristiche nel lungo periodo, resistendo agli agenti atmosferici. Questa durabilità li rende un investimento strategico per la sicurezza delle infrastrutture cittadine.Oltre alla resistenza, i chiusini KIO presentano soluzioni innovative in termini di sicurezza: la chiusura ermetica li rende impermeabili alle intemperie, impedendo infiltrazioni d’acqua e garantendo un efficace drenaggio grazie alla griglia integrata. Inoltre, il design anti-vandalismo e anti-scintilla previene manomissioni e utilizzi impropri, riducendo drasticamente il rischio di furto o effrazione. A differenza dei tradizionali chiusini in ghisa, che possono essere facilmente rimossi e utilizzati per atti criminosi, i chiusini KIO sono saldamente fissati e non possono essere divelti con facilità.Questa innovazione si inserisce perfettamente nel piano di Firenze per migliorare la sicurezza urbana e contrastare il fenomeno delle spaccate, dimostrando come l’adozione di tecnologie avanzate possa contribuire al benessere della comunità e alla protezione del patrimonio cittadino.Firenzedintorni.it ha intervistato sul tema, Francesco Capecchi proprietario della Firenze Manutenzioni: "Dopo l'ennesima spaccata, consiglio di effettuare una prova gratuita con i chiusini KIO della Polieco, forniti dalla Sartini Srl. Questi chiusini garantiscono la sicurezza degli operai grazie al loro peso ridotto, sono fissati con viti rendendo impossibile aprirli e utilizzarli per rompere vetri vari. Inoltre, sono composti da un materiale leggero ed estremamente resistente alla ruggine. Sono antiscintilla e isolanti. Mi sembra un'ottima opportunità per il Comune di Firenze per limitare questi episodi di violenza e degrado. Ricordo che questi chiusini sono già presenti nel complesso della Fortezza da Basso. Questo progetto è sostenuto e finanziato anche dall'Artigiancredito Toscano e dal CNA Firenze, che auspica una buona riuscita dell’iniziativa".

Il paradosso di Via Mannelli

Una carrozzina costretta a muoversi tra le macchine che sfrecciano sulla carreggiata. Com'è possibile?

Camminando di sera, a piedi, verso la stazione di Campo di Marte, mi sono imbattuto in una scena che mi ha fatto riflettere: in via Mannelli, una donna spingeva una carrozzina lungo il bordo della carreggiata, nel senso opposto di marcia rispetto alle auto che sfrecciavano a tutta velocità. Il marciapiede? Largo appena 50 cm, pieno di dossi e buche, lasciato in condizioni pessime che impediscono il passaggio di una carrozzina.Il caso di via Mannelli è emblematico. La situazione è già critica, ma nei prossimi giorni peggiorerà ulteriormente a causa dei lavori per la nuova tramvia. Con la trasformazione della strada in un controviale e il conseguente cambio di senso, il traffico aumenterà in modo esponenziale, rendendo ancora più difficile e pericoloso il transito pedonale. Oltre all’assenza di marciapiedi adeguati, via Mannelli è una strada buia e insicura, dove la mancanza di illuminazione e le barriere architettoniche rappresentano solo alcuni dei numerosi problemi. Ogni giorno, il tratto è attraversato da turisti, studenti e residenti, tutti costretti a muoversi in condizioni di elevato rischio.A questa situazione si aggiunge un'altra riflessione sul paradosso della stazione di Campo di Marte. La scorsa estate è stata avviata la riqualificazione della zona con la creazione di nuove aiuole per contrastare le isole di calore, ma questo ha reso la carreggiata ancora più stretta, causando continui ingorghi a causa dei parcheggi "selvaggi" e del frequente passaggio di autobus. Inoltre, pochi giorni fa, abbiamo parlato dell'inaugurazione della nuova struttura A&O Hostels: da fuori, un vero e proprio paradiso.Basta però spostarsi di qualche metro per trovarsi di fronte al degrado di via Mannelli. Una situazione che lascia spazio a molte riflessioni, nella speranza che con l’arrivo della tramvia e delle nuove modifiche alla viabilità fiorentina, possano arrivare anche più sicurezza e meno degrado.

Hellas Verona-Fiorentina, i dubbi di Palladino: Fagioli in mediana, torna Comuzzo?

La probabile formazione della Fiorentina

Hellas Verona e Fiorentina si affrontano in una sfida cruciale per i rispettivi obiettivi stagionali. I padroni di casa cercano punti fondamentali per la salvezza, mentre i viola vogliono rialzarsi dopo due sconfitte consecutive e cancellare la pessima prestazione offerta contro il Como.La Fiorentina non è al completo: Palladino dovrà rinunciare per un periodo a Gudmundsson, Colpani e Adli, oltre a Gosens, fermato dal giudice sportivo. Nonostante le numerose assenze, il tecnico della Fiorentina intende confermare il 4-2-3-1. Sulla trequarti Zaniolo e Folorunsho agiranno sugli esterni, con Beltran al centro e Kean pronto a rientrare dal primo minuto come riferimento offensivo.In difesa, Pongracic parte favorito su Comuzzo, anche se il giovane classe 2005 resta in ballottaggio per un posto, sia da centrale sia da terzino adattato. A centrocampo Palladino ha diverse opzioni a disposizione. Attualmente, la coppia Cataldi-Fagioli è la più accreditata per partire titolare, con Mandragora leggermente più indietro nelle gerarchie. A sinistra, invece, sarà Parisi a prendere il posto dello squalificato Gosens.

La più totale indifferenza

Continui furti di motorini nel quartiere di Campo di Marte. E il tutto accade davanti l'indifferenza generale...

"Odio gli indifferenti", scriveva Antonio Gramsci. E tra l’indifferenza della gente, nella giornata di ieri, si è verificato l’ennesimo furto di un motorino nel quartiere di Campo di Marte. La cosa più sconcertante? È accaduto in pieno giorno.Erano circa le 13 quando Andrea, terminata la pausa pranzo, ha parcheggiato il suo SH bianco in Largo Gennarelli. Qualche ora dopo, intorno alle 16, pronto per tornare a casa, ha fatto l’amara scoperta: il mezzo non c’era più. Scomparso nel nulla.Firenzedintorni.it, raccogliendo la testimonianza di Andrea, ha approfondito la questione. E basta chiedere ai residenti di Campo di Marte per capire che quanto accaduto ieri non è un caso isolato, anzi. "Da più di un anno, questa baby gang ruba motorini SH dal 2018 in giù", racconta Antonio, anche lui vittima di un furto nei mesi scorsi. "Da quello che ci hanno riferito le forze dell’ordine, si muovono per Campo di Marte con un furgone. Caricano il motorino, lo smontano e i resti li abbandonano in Viale Righi".Siamo andati a dare un’occhiata. Sì, qualche pezzo di metallo abbandonato, ma nulla di rilevante. Eppure, parlando con i cittadini, questa baby gang sembra essere ben nota nel quartiere. Anche le forze dell’ordine sono a conoscenza dei fatti, ma nessuno sembra riuscire a fermarli. "La cosa più assurda" – continua Antonio – "è che questi furti avvengono durante il giorno. Le persone vedono quello che accade, non c’è dubbio. Com’è possibile che nessuno sia mai intervenuto?". La più totale indifferenza.Che questo articolo serva ad avvertire i residenti di questa situazione, ma anche a lanciare un messaggio: intervenite, se necessario. Ignorare questi episodi danneggia gli altri, ma alla lunga anche voi stessi…

Fiorentina-Como, Palladino e il dubbio del modulo: ancora 4-4-2?

La probabile formazione della squadra allenata dall'ex Monza

La Fiorentina e il Como si affronteranno domani alle 12:30 in una partita importante per entrambe le squadre. Per Raffaele Palladino, l'obiettivo è tornare a fare punti dopo la sconfitta di San Siro, mentre il Como deve reagire dopo tre sconfitte consecutive. Entrambi gli allenatori hanno diverse scelte da fare, soprattutto in attacco per Palladino e nella gestione della rosa per Fabregas, tra infortuni e nuovi acquisti.   La Fiorentina ritrova Comuzzo in difesa e si affiderà alla linea a quattro con Ranieri e Pongracic centrali, mentre Gosens è favorito su Parisi a sinistra. In mezzo al campo, l'assenza di Adli potrebbe aprire le porte all'esordio da titolare di Fagioli, che affiancherà Mandragora. Dodò e Folorunsho presidieranno le fasce, mentre in attacco resta il grande dubbio su chi sostituirà Kean, squalificato. La coppia Beltran-Zaniolo sembra la più probabile, con Gudmundsson pronto a entrare a gara in corso.  Il modulo scelto da Palladino dovrebbe essere il 4-4-2, puntando su un centrocampo dinamico e su un attacco rapido e tecnico. La Fiorentina cercherà di sfruttare il buon momento vissuto in casa, mentre il Como dovrà trovare il modo di reagire per non restare invischiato nella zona bassa della classifica. La partita si preannuncia combattuta, con entrambe le squadre alla ricerca di punti fondamentali per i rispettivi obiettivi stagionali.

I giardini di Viale Malta e il cancello della discordia: il degrado va combattuto, non aiutato

Il grido dei residenti per le condizioni dell'area cani del giardino

I giardini di Viale Malta erano una piccola oasi per il quartiere di Campo di Marte. Sì, erano. Perché adesso anche quello spicchio di verde è stato "inghiottito" dal degrado che avanza inesorabilmente e ha colpito anche le zone più profonde di Firenze.Firenzedintorni.it ha raccolto il grido d’aiuto dei residenti per denunciare lo stato di abbandono del noto giardino. Infatti, dalla fine di giugno, il cancello dell’area cani di Viale Malta è in riparazione per una semplice saldatura. Come soluzione d’emergenza, è stata posta a mo’ di barriera una transenna. Ovviamente, entrare nell’area cani, anche di notte, quando dovrebbe essere chiusa al pubblico, è diventato estremamente facile.Alcuni cittadini segnalano episodi di spaccio e la presenza di baby gang, tanto che l’area cani risulta inutilizzabile persino al mattino e nel pomeriggio. Insomma, una situazione di degrado che si protrae da mesi e rende difficile godere di uno spazio così bello e importante per il quartiere di Campo di Marte.Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, tuttavia, questa situazione dovrebbe risolversi a breve con l’installazione di un nuovo cancello a protezione dell’area cani del giardino. Con la speranza che quella zona venga frequentata dai residenti con maggiore continuità. Questi spazi devono essere una risorsa, non degli ostacoli al benessere dei cittadini. 

Ruspe, cantieri e restringimenti: via Pian di Ripoli è in ostaggio

Code chilometriche per entrare a Firenze

Ruspe, cantieri e restringimenti: ecco cosa vede un fiorentino provenendo da via Pian di Ripoli. Dal 1° febbraio, infatti, per consentire l’ampliamento del cantiere della tramvia, è stato attuato un restringimento della carreggiata.Il traffico verso Firenze ora dispone di due corsie da 3 metri ciascuna, mentre i veicoli diretti alla rotonda di Quarto-Pontassieve hanno a disposizione una sola corsia da 3,5 metri. Il tratto interessato, lungo circa 500 metri tra via degli Olmi e via Nave a Rovezzano, è soggetto a un limite di velocità di 30 km/h. Questa modifica alla viabilità resterà in vigore fino al 15 maggio, come disposto dalla Città Metropolitana.Come prevedibile, questi lavori stanno causando notevoli disagi al traffico fiorentino. Dalle 16 in poi, infatti, all'altezza del Viola Park si formano code chilometriche che si estendono lungo via Pian di Ripoli fino a viale Europa, in direzione Firenze. I residenti segnalano attese di ore per entrare in città, anche a causa dei grandi camion trasportatori che rallentano ulteriormente il traffico.Immaginare questa situazione fino al 15 maggio sembra davvero difficile, sperando che non ci siano ritardi o complicazioni nei lavori. Allo stesso tempo, appare altrettanto complesso individuare una soluzione alternativa, data l'importanza dell’intervento. L’unica opzione è abituarsi, con i fiorentini che, per diversi mesi, saranno ostaggi di gru, ruspe e cantieri.

Nicolò Fagioli è arrivato al Viola Park

A breve la firma sul contratto

Nicolò Fagioli, ormai ex centrocampista della Juventus, è arrivato al Viola Park. A breve la firma sul contratto che lo legherà alla Fiorentina. Così si conclude il mercato di gennaio della squadra di Palladino.

Statuto, incubo per i residenti: ragazzini lanciano sassi da un cavalcavia

Una vittima: “Io colpita e minacciata. La polizia non interviene, situazione surreale”

Un vero incubo quello che stanno vivendo i residenti dello Statuto, in particolare coloro che abitano nelle vicinanze del cavalcavia di viale Cadorna. La scorsa settimana, una ragazza è stata colpita da un sasso lanciato da tre adolescenti, di età compresa tra i 13 e i 15 anni, proprio da quel cavalcavia. Ad intervenire è stata la madre, la signora Erica, che, nel tentativo di difendere il figlio, è stata minacciata da uno dei membri di questa baby gang. "Tiro fuori la pistola!" avrebbe gridato il ragazzo, dopo aver colpito la donna al ginocchio con un sasso."Non appena sono uscita dal cancello, ho preso una sassata al ginocchio" racconta a Firenzedintorni.it Erica, madre del ragazzo vittima di questo pericoloso "passatempo". "Io ho riportato solo un livido, ma se avesse colpito un anziano o un bambino, cosa sarebbe successo? Sono due settimane che questa situazione va avanti: arrivano alle 18:30 e per un'ora si divertono a lanciare sassi ai passanti. Ma non solo. Uno di questi ragazzini, avrà avuto 13 anni, mi ha letteralmente minacciata dicendomi che avrebbe estratto una pistola. Questi giovani salgono dall'Orticoltura, dove c'è un buco nella rete, e percorrono la ferrovia a piedi. È una situazione insostenibile"."La polizia è arrivata dopo 40 minuti: controllano in macchina e poi se ne vanno" spiega Erica. "Quando abbiamo denunciato questa situazione per la prima volta, abbiamo fornito documenti e testimonianze. Il giorno dopo hanno mandato una pattuglia per due ore, poi sono andati via. Addirittura, una volta ho fatto una chiamata d'emergenza mentre mia figlia si trovava sotto il ponte e non mi hanno aiutata. Il motivo? Avrei dovuto identificare con precisione quei ragazzi, altrimenti nessuno sarebbe intervenuto".Sono ormai quattro i casi simili e sui social cresce la rabbia dei residenti, che chiedono aiuto alle forze dell'ordine e alle istituzioni. Firenzedintorni.it continuerà a seguire da vicino questa vicenda, con la speranza di vedere presto un cambiamento.

Pablo Marì è un nuovo giocatore della Fiorentina: le visite mediche

Il difensore potrebbe non essere l'ultimo colpo in entrata dal Monza: occhi dei viola su Bondo

Arrivato questa mattina al Viola Park, Pablo Marì ha svolto le visite mediche presso la nota clinica Fanfani. A breve firmerà il contratto con la Fiorentina fino al 2026. Lo spagnolo ritrova Raffaele Palladino dopo l’esperienza al Monza.

[GALLERY] Bomba d'acqua su Firenze: allagamenti e traffico in tilt

Le situazioni più critiche

A Firenze il maltempo continua a provocare gravi disagi. La città è alle prese con una serie di allagamenti che stanno interessando numerose strade e creando difficoltà per residenti e automobilisti. La situazione più critica è stata registrata nella zona delle Cure, dove il livello dell'acqua del torrente Mugnone è salito pericolosamente, arrivando a sfiorare il ponte ferroviario. Anche in Via Faetina, presso il noto giardino "Area Pettini" si registrano allagamenti. Le autorità stanno monitorando costantemente l'area per evitare ulteriori problemi.Le strade allagateLe strade maggiormente colpite dagli allagamenti includono: Via Artemisia Gentileschi, Via Livorno, Via delle Cascine,Via San Bartolo a Cintoia, Viale Undici Agosto, Via Luigi Lanzi, Via Incontri, Via Circondaria, Via Pisacane, Via della Pietra, Via di San Leonardo, Vicolo di San Marco Vecchio,Via Dino del Garbo, Via delle Bagnese, Via San Piero a Quaracchi, Viale MiltonQueste vie risultano impraticabili in diversi tratti, rendendo difficoltoso il traffico e aumentando i rischi per chi si sposta in auto o a piedi. I cittadini sono invitati a prestare la massima attenzione e, se possibile, a evitare di mettersi in viaggio.

Campo di Marte, la passerella abbandonata: buio, degrado e acqua fino alle caviglie. Si può continuare così?

I residenti del noto quartiere fiorentini protestano da mesi

Le immagini parlano chiaro: la passerella ferroviaria di Via Mannelli, nei pressi della stazione di Campo di Marte a Firenze, versa in condizioni che definire precarie è un eufemismo. Un luogo che dovrebbe garantire il passaggio sicuro dei pedoni è invece diventato un simbolo del degrado urbano, lasciando i cittadini esasperati e senza risposte.Passeggiare su questa passerella significa affrontare una serie di disagi evidenti. Il buio è totale: l'illuminazione, se presente, è completamente insufficiente, rendendo pericoloso il passaggio soprattutto nelle ore serali. Come dimostrano le foto scattate di recente, il camminamento è invaso dall'acqua stagnante, costringendo chi lo percorre a immergersi con i piedi in pozzanghere profonde, spesso fino alle caviglie.Le barriere di metallo, arrugginite e coperte di graffiti, sembrano solo accentuare l’atmosfera di abbandono, mentre le erbacce crescono indisturbate lungo i bordi. È evidente che la manutenzione è assente da tempo. La situazione non è solo scomoda ma anche potenzialmente pericolosa: i pedoni, tra cui studenti, lavoratori e residenti, rischiano ogni giorno di scivolare o di trovarsi in situazioni di disagio."Chi dobbiamo sentire? Nessuno fa niente." Questo il grido esasperato di chi è costretto a utilizzare quotidianamente la passerella. I cittadini chiedono interventi immediati, ma, nonostante le segnalazioni, la situazione rimane immutata. A chi spetta prendersi cura di questo luogo?

A Firenze una retrospettiva dedicata a Folco Cianfanelli: un omaggio a 100 anni dalla nascita

Mostra organizzata con la collaborazione di Firenze Manutenzioni

Dal 1 al 13 febbraio 2025, la Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante” ospiterà una mostra unica nel suo genere per celebrare il centenario della nascita di Folco Cianfanelli, artista e artigiano fiorentino. L'esposizione, voluta e curata dal figlio Filippo Cianfanelli, rappresenta un viaggio emozionante attraverso le opere e la vita di un artista che ha saputo lasciare un segno indelebile nell’arte toscana.Folco Cianfanelli, nonostante la sua maestria e il talento, è un nome che oggi rischia di cadere nell’oblio. “A 100 anni dalla sua nascita, ho voluto realizzare questa mostra per ricordare mio padre, la sua eleganza e la sua generosità,” scrive Filippo Cianfanelli nel testo introduttivo della mostra. L’esposizione assume un valore ancora più simbolico, considerando che lo stesso Folco tenne proprio alla “Casa di Dante” la sua prima mostra di disegni nel 1960.Le opere di Cianfanelli si trovano oggi in numerose collezioni private prestigiose, testimoniando il valore artistico e culturale del suo lavoro. Attraverso l’uso magistrale di olio su tela, l'artista catturava scorci di paesaggi, atmosfere e momenti della quotidianità con una sensibilità unica. La mostra include una selezione di queste opere, offrendo ai visitatori l’opportunità di riscoprire la sua arte in tutto il suo splendore.Chi ha conosciuto Folco Cianfanelli ricorda non solo il suo talento, ma anche il suo carattere aperto e generoso. Il suo laboratorio di decoratore in via Maggio era un punto di riferimento per artisti e amici, che spesso si fermavano per un consiglio o per trascorrere del tempo in sua compagnia. “Ovunque andasse, portava con sé un blocco di carta da disegno e una penna a feltro Flo-Master per immortalare gli scorci che lo colpivano,” racconta Filippo, che da ragazzo lo accompagnava nei suoi viaggi in Maremma.L’eredità di Folco Cianfanelli è oggi portata avanti dal figlio Filippo, che ha deciso di dedicarsi alla pittura solo dopo la scomparsa del padre. “All’età di 68 anni ho iniziato a dipingere a olio, senza mai raggiungere la sua maestria, ma con la speranza di onorare il suo ricordo,” scrive Filippo con emozione.La mostra si terrà presso la sede della Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, in via Santa Margherita 1/R, Firenze. Gli orari di apertura sono dalle 8:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 19:00, dal martedì alla domenica. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 330.643131 o scrivere a cianfanelli5@gmail.com.Una tappa imperdibile per chi ama l’arte fiorentina e desidera rendere omaggio a un grande artista del Novecento.

Tramvia, il 25 gennaio la nuova linea. E i fiorentini si dividono tra traffico e sicurezza

Firezedintorni.it ha intervistato i fiorentini per avere la propria opinione sull'avvento di questa nuova linea tramviaria

Il 25 gennaio 2025 segna una data importante per Firenze con l'inaugurazione della linea tranviaria VACS, progettata per migliorare la mobilità e alleggerire il traffico urbano. Dopo un sondaggio condotto pochi giorni fa, Firenzedintorni.it ha chiesto a un numero maggiore di cittadini se, secondo il loro punto di vista, l'uso della tranvia potesse davvero avere un impatto sul traffico cittadino. Ecco le opinioni raccolte:Pareri a favoreGiovanni, residente a Scandicci:"La linea 1 ha già dimostrato che la tramvia riduce il traffico. Mi aspetto lo stesso dalla nuova linea. Sono nato a Scandicci e, da quando c'è la linea tramviaria, muovermi per Firenze non è mai stato così semplice. La macchina la lascio a casa, senza alcun problema."Maria, pendolare:"Uso già la tranvia per lavoro. È comoda e puntuale. Con questa nuova linea, altre persone potrebbero lasciare l'auto a casa. Certo, non è facile cambiare le proprie abitudini, ma insieme e con un forte senso di comunità, Firenze può diventare una città migliore."Luca, studente universitario:"È un passo verso una città più vivibile. Ogni tram in più significa meno macchine sulle strade, ne sono convinto. Basta vedere i dati di questi giorni. Inoltre, grazie all'Università di Firenze, noi studenti abbiamo vari sconti che incentivano l'uso dei mezzi pubblici. Insomma, tutto di guadagnato."Simona, ambientalista:"Faccio parte di un'associazione ambientalista. Non per tirare l'acqua al mio mulino, ma questa nuova linea tramviaria è un contributo alla sostenibilità. Meno auto in circolazione significano meno emissioni. Usciamo dall'idea che il traffico a Firenze ci sarà per sempre. Non è vero! Questo è un passo importante per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo."Elena, madre di famiglia:"Con la nuova linea, i miei spostamenti quotidiani saranno più rapidi e sicuri per i bambini. Forse ci dovremo svegliare un po' prima e loro non saranno felici (ride, ndr), ma non importa. Meglio 10 minuti in più in tramvia che fare le corse in bicicletta. Quando piove, poi, non ne parliamo!"Marco, ciclista urbano:"Tramvia o no, io userò sempre e solo la bicicletta. Sono una persona atipica rispetto al mondo moderno: non ho né macchina né motorino. Solo la mia amica a due ruote e un sellino. Detto ciò, sono contento per l'arrivo della nuova tramvia, con la speranza che le strade diventino più sicure anche per noi ciclisti."Laura, turista abituale:"Io vivo a Milano, ma quando posso vengo a Firenze per ammirarla e gustarmi ogni suo dettaglio. Devo ammettere che, con l'avvento della tramvia, visitarla è più piacevole. Non so se avrà un impatto sul traffico, ma tentar non nuoce."Giorgio, autista di autobus:"I mezzi pubblici stanno diventando sempre più la normalità a Firenze, e lo dico da addetto ai lavori. Lo vedo ogni giorno. Adesso prendere la macchina è diventata una spesa quasi insostenibile per le famiglie. Il Comune ha il dovere di aiutare i cittadini, e la tramvia è un modo perfetto. Traffico ridotto? Difficile dirlo adesso, vedremo tra qualche mese."Chiara, liceale:"Onestamente non voglio parlare di traffico. Ho 19 anni, vivo in periferia e uso la tramvia per uscire la sera con gli amici. Ampliare la linea tramviaria mi sembra un ottimo modo per aiutare e proteggere noi ragazze che la sera ci spostiamo da sole. Il traffico è un tema importante, certo, ma non dimentichiamo mai la sicurezza."Lucia, guida turistica:"Da quello che so, molti hotel stanno creando convenzioni con il Comune per favorire l'uso della tramvia. Per i turisti è tutto di guadagnato. Speriamo di non dover assistere più al caos di macchine e smog che ormai siamo abituati a vedere."Pareri contrariAlessandro, tassista:"La storia del traffico ormai va avanti da parecchio tempo. La tramvia è presente a Firenze da anni e non mi sembra di vedere grandi miglioramenti. Perché con questa nuova linea dovrebbe essere diverso?"Silvia, residente nel quartiere VACS:"Con l’arrivo dei cantieri c’è stato caos per mesi. Non sono convinta che ne valga la pena. Sono nata a Firenze e il traffico c'è sempre stato. Serve la bacchetta magica, altro che tramvia!"Federico, pensionato:"Senza una gestione integrata dei parcheggi e delle auto in periferia, il traffico non diminuirà davvero. La tramvia, per me, è solo fumo negli occhi per i cittadini. Serve un intervento più a 360 gradi."Roberto, imprenditore:"Per chi deve trasportare merci o materiali pesanti, la tramvia non è una soluzione. Bisogna pensare al bene della città, certo, ma la nuova linea cambierà poco le mie abitudini. Saremo noi lavoratori, poi, a dire se il traffico sarà davvero diminuito."Stefano, medico:"La tramvia diminuirà il traffico? Forse. Ma i cantieri? Alcuni percorsi sono diventati più lunghi per via delle modifiche alla viabilità attorno ai binari. Guardate Piazza della Libertà. Firenze paga un prezzo troppo alto per la tramvia. A Scandicci serve, ma in altre zone no. Non tutta la città è uguale."Francesca, commerciante:"Non tutti i clienti vogliono usare i mezzi pubblici, specialmente quelli che fanno grandi acquisti. Forse è questione di mentalità, non lo so. Ma non diamo per scontato che la tramvia venga vista di buon occhio da tutti, perché non è così."Matteo, lavoratore notturno:"La tramvia è un covo di criminali e malviventi. E non sto esagerando. Io, alla linea della Stazione Santa Maria Novella, ne vedo di tutti i colori di notte. La gente usa la tramvia per spacciare e rubare. Senza sicurezza diventerà presto un altro luogo di degrado."La nuova tramvia continua a dividere l’opinione pubblica: da un lato, la speranza di una Firenze più vivibile e sostenibile; dall'altro, il timore che le difficoltà logistiche e le necessità di alcune categorie non siano completamente considerate. Riuscirà questo ambizioso progetto a mettere d'accordo i fiorentini?

Quanto costa parcheggiare a Firenze?

Il caso di Andrea Colombini, proprietario della Pacof Impianti

A Firenze il tema dei parcheggi continua a far discutere, con ripercussioni su cittadini, lavoratori e aziende. Andrea Colombini, proprietario di Pacof Impianti, ai microfoni di Firenzedintorni.it ha espresso la sua opinione in merito, sottolineando le difficoltà che la città pone a chi deve muoversi o lavorare nel capoluogo toscano.“Si parla tanto di soluzioni più ecologiche per limitare il traffico e l’inquinamento, ma nella pratica i problemi restano irrisolti” afferma Colombini. “La mia azienda, per far parcheggiare i vari furgoni da lavoro in giro per Firenze, spende delle cifre davvero alte. Parliamo di costi insostenibili: fino a 6.300 euro all’anno. E per un'azienda la spesa è davvero importante.”Questo è un danno importante per un'azienda. "Ogni permesso costa 700 euro all’anno a furgone solo per poter parcheggiare, più i permessi per accedere al centro e non solo. Non è una questione di limiti, ma di trovare soluzioni concrete per arginare le difficoltà. Noi così, come facciamo a lavorare?".Anche chi decide di utilizzare i mezzi pubblici non trova sempre una soluzione ottimale. “Chi viene da lontano con i mezzi ci mette troppo tempo. La mattina, forse, è ancora gestibile, ma la sera diventa complicato. Questo disincentiva l’uso del trasporto pubblico, vanificando gli sforzi per ridurre il traffico cittadino.”Le istituzioni? La risposta è chiara e netta. La gestione dei parcheggi è mirata al favorire i mezzi pubblici, salvaguardando l'ambiente. Detto ciò, dopo aver preso coscienza di questi forti limiti per i lavoratori, ci sarà maggiore impegno per trovare una soluzione congrua.

FED chiede ai fiorentini: “Ma la tramvia è davvero così importante?”

Le reazioni dei fiorentini dopo l'incidente del 9 gennaio

Il recente incidente avvenuto il 9 gennaio 2025 all'incrocio tra via Guido Monaco e viale Fratelli Rosselli, che ha coinvolto un convoglio della tramvia e un'auto, ha suscitato diverse reazioni tra i cittadini fiorentini. L'impatto ha causato il deragliamento del tram e il ferimento non grave del conducente dell'auto e dell'autista della tramvia. Firenzedintorni.it ha chiesto a Firenze: "La tramvia quindi, è davvero così importante?". Giulia, 34 anni, residente in zona Porta al Prato: "Utilizzo la tramvia quotidianamente per recarmi al lavoro. Nonostante l'incidente recente, continuo a ritenerla un mezzo sicuro ed efficiente. Eventi come questo sono rari e credo che le autorità prenderanno le misure necessarie per evitare che si ripetano."Marco, 45 anni, commerciante in via Guido Monaco: "L'incidente ha causato notevoli disagi al traffico e alle attività commerciali della zona. Sebbene la tramvia sia un servizio utile, è fondamentale garantire una maggiore sicurezza agli incroci più critici."Elena, 29 anni, studentessa universitaria: "La tramvia rappresenta un'ottima soluzione per la mobilità urbana. Tuttavia, dopo l'incidente, mi chiedo se siano necessari ulteriori controlli o aggiornamenti infrastrutturali per prevenire situazioni simili in futuro."Se si ferma la tramvia, si ferma Firenze. E questo un po' spiega come questo nuovo mezzo di trasporto sta diventando parte essenziale della quotidianità dei cittadini fiorentini. Nel bene, ma anche nel male. Il tuo parere è importante. Facci sapere cosa ne pensi! Scrivici a redfirenzedintorni@gmail.com

Albert Gudmundsson è un caso. Che fine ha fatto il numero 10 della Fiorentina?

La differenza con Beltran è troppo evidente

Albert Gudmundsson ha deluso nella sfida contro il Monza, con una prestazione opaca che lo ha visto sostituito all’intervallo dopo 45 minuti anonimi. Schierato come trequartista nel 4-2-3-1, ha faticato a trovare spazi e a superare la marcatura stretta di Izzo, senza creare occasioni pericolose. Con soli 3 gol stagionali e un rendimento calante dal rientro a dicembre, deve ritrovare forma e incisività per aiutare la Fiorentina.Nonostante la serata negativa, Lucas Beltran ha offerto segnali positivi entrando nella ripresa. Ha guadagnato e trasformato un rigore con freddezza, mostrando intraprendenza e contribuendo a movimentare l’attacco viola. Tuttavia, la stanchezza dei centrocampisti e l’assetto tattico rigido di Palladino hanno limitato le possibilità di rimediare a una prestazione complessivamente deludente.Albert Gudmundsson è un caso? Verrebbe da dire di sì

Come giocherà la Fiorentina con Folorunsho?

Il nuovo centrocampo viola

La Fiorentina continua a rivoluzionare il centrocampo, e l'ultimo acquisto è Michael Folorunsho, proveniente dal Napoli. Il giocatore si inserisce in un reparto che ha mostrato difficoltà, specialmente dopo l'assenza di Bove, con cui però presenta caratteristiche diverse. Folorunsho può formare un trio completo con Cataldi e Adli, offrendo aggressività, gol, tiri da fuori e dinamismo. Cataldi garantisce quantità e qualità, mentre Adli eccelle in regia ma ha limiti nel coprire campo.Palladino ha diverse opzioni tattiche per integrare Folorunsho. Potrebbe essere utilizzato in un 4-3-2-1 come mezz'ala di inserimento o in moduli più dinamici come un 3-5-2 o un 3-4-2-1, sfruttando la sua versatilità. Il suo arrivo dà energia e nuove soluzioni al centrocampo viola, rispondendo alle esigenze di una squadra che necessita di maggiore equilibrio e creatività.

Capecchi: “16 anni del Nodo Capecchi. Così è nata questa grande invenzione”

“Un orgoglio per me, figlio di Firenze, condividere questa tecnologia con tutti i fiorentini”

Dopo 16 anni dalla sua prima applicazione, il sistema "Nodo Capecchi" è diventato una vera e propria innovazione nel campo delle riparazioni alle fughe di gas. Firenzedintorni.it ha intervistato Francesco Capecchi, ideatore del sistema insieme al padre Gianfranco e proprietario di Firenze Manutenzioni, per raccontarci la storia dietro a questa rivoluzionaria tecnica.Francesco, come è iniziato tutto? "Era il 2009, e mi trovavo in via Rosselli Cecconi durante una fuga di gas in un condominio. Toscana Energia, che si era appena fusa con Toscana Gas, aveva bisogno di intervenire, ma non sapevano come farlo senza causare danni al palazzo. Il problema era che, per riparare la fuga, avrebbero dovuto rompere il solaio, un'operazione complessa e costosa". Come sei arrivato alla soluzione? Mio padre, Gianfranco Capecchi, mi raccontò un sistema che usava in telecomunicazioni per i cavi sanzionati e ad alta tensione. Lui utilizzava uno stucco speciale che proteggeva i cavi dall’umidità e impediva cortocircuiti. Decisi di testarlo sulle tubazioni, ma mi resi subito conto che non era la stessa cosa. Mio padre aggiunse due ingredienti speciali a questo stucco, e grazie alla sua esperienza, riuscimmo a creare un composto che potesse aderire perfettamente alle tubazioni senza danneggiarle. Dopo alcune verifiche, lo studio "Brevetti Italia" ci concesse il brevetto per quello che chiamammo "Nodo Capecchi".Come ti sei sentito durante il primo intervento? Ricordo ancora bene quel momento: avevo le mani tremanti, ero nervoso. Ma dovevo fare qualcosa, non c'era altra scelta. Applicai lo stucco sulle tubazioni danneggiate, rischiando anche la mia vita, e, incredibilmente, funzionò. Il gas si fermò immediatamente. Per la prima volta nella storia, riuscivamo a riparare una fuga di gas senza interrompere il flusso.Immagino la gioia del condominio, no? Tutto il condominio rimase a bocca aperta, come se stessero assistendo a una scena di un film. Il giorno dopo sono tornato a verificare, e il danno era stato completamente riparato. Non c’era più traccia della fuga. Poi, per nascondere l’intervento, riverniciammo le tubature dello stesso colore. Non si notava niente. Era davvero perfetto, sembrava un'opera d'arte.Cos'è che rende il sistema "Nodo Capecchi" così speciale? Una delle particolarità principali del "Nodo Capecchi" è che lo stucco può essere modellato a mano, adattandosi alla forma necessaria per ogni tipo di intervento. L’importante è che penetri in profondità nella tubatura per sigillare la fuga di gas in modo sicuro ed efficace.Dopo 16 anni, possiamo fare un bilancio dell'impatto del "Nodo Capecchi?" Il primo intervento fu il 9-10 gennaio 2009. Da allora, sono stati realizzati 18.740 interventi con il sistema "Nodo Capecchi", e, incredibilmente, non c'è stata alcuna fuga dopo il trattamento. È una soddisfazione enorme, non solo professionale, ma anche personale. Sono fiero di poter condividere questa tecnologia con tutti i fiorentini, essendo io stesso figlio di Firenze, nato a San Frediano.

C'era una volta Campo di Marte, c'era una volta Piazza Fardella

Un luogo un tempo sicuro, oggi teatro di furti, risse e degrado

C'era una volta Piazza Fardella. Un tempo era un luogo dove trascorrere le serate giocando a palla, chiacchierando e divertendosi. Sì, c'era, perché oggi tutto è cambiato. È rimasta solo una piazza. Non è più sicura e mal tenuta.Firenzedintorni.it ha deciso di porre l'attenzione su una questione che sta a cuore al quartiere di Campo di Marte. Piazza Fardella, un tempo punto di ritrovo, è oggi diventata il ritrovo di baby gang, degrado e senza tetto. La sporcizia regna sovrana, e spesso passano mesi prima che venga ripulita."Mio figlio non ci va più a giocare", ci dice Maria, residente della zona. "Adesso è inverno e fa freddo, ma d'estate spesso si trovava lì la sera con i suoi amici per passare un po' di tempo insieme. Be', quei momenti sono ormai solo un lontano ricordo."Come darle torto? Oggi sembra impossibile attraversare il quartiere di Campo di Marte di notte senza correre il rischio di incorrere in pericoli gravi. Piazza Fardella è solo una delle zone ormai abbandonate al degrado, spesso teatro di furti, risse notturne e schiamazzi che disturbano la quiete del quartiere.Forse, quando vediamo i giovani chiusi in casa davanti a un telefonino, dovremmo chiederci: da cosa si stanno nascondendo? Cosa al di là del portone di casa? Beh, se mettiamo la testa fuori dalla finestra, lo scenario non è certo rassicurante.

Fiorentina, che fine ha fatto Pongracic?

Il croato ha realizzato finora solo 379 minuti in 7 presenze complessive

Marin Pongračić, acquistato per 15 milioni dopo la cessione di Nikola Milenković, ha giocato pochissimo ed è attualmente l'ultima scelta di Palladino. Nonostante sia stato provato in allenamento, Moreno, in procinto di partire per il Monza nello scambio con Pablo Marí, gli è stato preferito. Pongračić, reduce da problemi fisici, non è mai stato schierato in campo da quando è tornato disponibile, totalizzando finora solo 379 minuti in 7 presenze complessive.Palladino ha dichiarato di averlo preso in considerazione per giocare, ma gli ultimi allenamenti pre Napoli hanno visto Moreno testato con i titolari. La società spera che la situazione di Pongračić possa migliorare, o almeno che gli venga data un’opportunità concreta.

Rovezzano e il suo grido d'aiuto: via della Chimera è una discarica a cielo aperto

Via della Chimera non sarà il Ponte Vecchio, è vero, ma merita sicuramente lo stesso rispetto

Rovezzano lancia un grido di aiuto e Firenzedintorni.it risponde, per quanto possibile. La situazione nelle case popolari di via della Chimera, assegnate dal 1998 a sei nuclei familiari Rom, è critica.La zona è stata trasformata in una discarica a cielo aperto, con rifiuti come lavatrici, divani e piccoli elettrodomestici abbandonati accanto alle abitazioni. Inoltre, un furgone con la scritta "sgombero tutto" contribuisce ad accentuare il degrado.La vicina area del parcheggio della stazione di Rovezzano, destinata a diventare uno scambiatore per la linea tramviaria, è perennemente vuota. La situazione, già oggetto di cinque denunce per gestione non autorizzata dei rifiuti e una per trasporto illegale, continua a ripetersi, con anche il sequestro di due autocarri senza assicurazione.Alia si è subito attivata per risolvere la situazione, ma le segnalazioni continuano ad arrivare, giorno dopo giorno. "È uno schifo," ci dice Francesca, residente della zona. "Mi fa stare male vedere una situazione del genere. Eppure Firenze è così bella. Vorrei ricordare che anche le periferie sono importanti, non solo il Duomo o Palazzo Vecchio."Via della Chimera non sarà il Ponte Vecchio, è vero, ma merita sicuramente lo stesso rispetto e decoro delle zone centrali del capoluogo fiorentino.

13657 interventi dal 7 aprile 2020 al 31 dicembre 2024, il risultato straordinario del Nodo Capecchi

Capecchi: “Dedico questo successo a mio padre e alla città di Firenze”

In questi anni, sono stati realizzati 13.657 interventi mirati utilizzando il sistema Nodo Capecchi (N.C.), una tecnologia innovativa per la riparazione di colonne montanti e tubazioni interrate. Questi interventi hanno affrontato con successo situazioni estremamente complesse: bicchieri, curve, tre vie, quattro vie e manicotti che risultavano impossibili da sostituire a causa della loro collocazione in punti critici (vicini a solai, affreschi storici, palazzi del '500, arcate in mattoni o edifici vincolati dalle Belle Arti).Grazie a questo sistema, è stato possibile evitare lavori invasivi come l’apertura immediata delle strade o interventi diretti sopra solai e cantine, garantendo al contempo la sicurezza totale: 0 fughe di gas riscontrate dopo il trattamento.Firenzedintorni.it ha intervistato Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni e inventore del sistema "Nodo Capecchi": "Questo traguardo ancora più significativo se si considera che, nel periodo più critico della pandemia di Covid-19, abbiamo riparato 1.213 fughe di gas, operando in condizioni estreme, muniti solo di maschere e attrezzature sofisticate, ma con tanta determinazione e fede. In una Firenze deserta, al culmine dell’emergenza, oltre alle Forze dell’Ordine, noi eravamo gli unici a garantire la sicurezza delle reti, spesso rischiando la vita per il bene della comunità". "Dedico questo successo a mio padre e alla città di Firenze" continua Capecchi. "È stato un risultato possibile grazie al lavoro di un team straordinario che desidero ringraziare di cuore: Dott. Massimiliano Chiuchiolo, che ha perfezionato il sistema con me, Danilo Giorgetti, Angelino Marinelli, Indrit Cereni e tutti gli operai della Firenze Manutenzioni. Grazie a tutti per il sostegno e il sacrificio condiviso in questa avventura".

Lo stradominio di Kean in Serie A: i numeri

L'attaccante della Fiorentina si è affermato come il giocatore più prolifico tra tutte le squadre del campionato

In una stagione di Serie A che sta regalando emozioni e sorprese, un nome emerge con prepotenza tra le fila dei marcatori: Moise Kean. L'attaccante della Fiorentina si è affermato come il giocatore più prolifico tra tutte le squadre del campionato, segnando il maggior numero di gol in tutte le competizioni. Una performance che lo consacra come uno degli attaccanti più letali e decisivi del momento. I numeri di Kean parlano chiaro. Con una media gol che supera quella di molti attaccanti più celebrati, il giovane talento italiano si è guadagnato un posto d'onore nelle statistiche stagionali. La sua freddezza sotto porta e la capacità di sfruttare al massimo ogni pallone lo rendono una risorsa indispensabile per la Fiorentina. Sono 15 i gol messi a segno dall'ex Juventus in tutte le competizioni. 

Juventus-Fiorentina, 300 tifosi viola caricano la squadra di Palladino

Breve discorso della Curva Fiesole ai giocatori viola

Circa 300 tifosi viola hanno accompagnato la partenza della Fiorentina di Palladino verso Torino, in vista della sfida di domani contro la Juventus di Thiago Motta. La Curva Fiesole non sarà presente, ma ha voluto ugualmente caricare i suoi giocatori. Breve discorso da parte dei rappresentanti del tifo viola, che hanno motivato allenatore e giocatori, sottolineando come la gara di domani non sarà mai una semplice partita per Firenze

Firenze e un cambio di passo contro le barriere architettoniche: la forza del “Bagno Viaggiante”

Dalle parole dell'assessore Giorgio, all'idea di Francesco Capecchi

"Abbiamo stanziato i fondi da investire nell’abbattimento delle barriere architettoniche in città, tutte già interamente mappate." Così Andrea Giorgio, assessore alla mobilità di Firenze, ha affrontato il tema delle difficoltà che i disabili incontrano nella vita quotidiana. Ben vengano, quindi, tutti gli interventi capaci di migliorare la qualità della vita delle persone con ogni tipo di disabilità.In questo contesto, un aiuto concreto è arrivato negli ultimi mesi da Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni, grazie alla sua nuova invenzione: Il Bagno Viaggiante. Un’idea rivoluzionaria che, in linea con le parole dell’assessore Giorgio, potrebbe davvero migliorare la vita di molte persone non solo a Firenze, ma anche altrove.Il Bagno Viaggiante è una struttura urbana innovativa che combina sostenibilità, igiene e accessibilità. Dotato di pannelli solari e di un sistema autopulente, assicura un servizio sempre igienico e funzionale. Grazie a una rampa per disabili e alla presenza di un operatore fisso, garantisce piena accessibilità e assistenza.Al suo interno, offre acqua corrente, un fasciatoio per bambini e specchi con illuminazione regolabile, trasformandolo in uno spazio ideale per la cura personale. Inoltre, funge da punto informativo grazie a un sistema collegato alle forze dell’ordine e a un operatore, che fornisce informazioni utili su negozi e luoghi della città. Un servizio che integra igiene, tecnologia e inclusività.L’idea del Gruppo Capecchi potrebbe rappresentare per Firenze lo slancio necessario per un cambio di passo significativo nella tutela dei disabili, migliorando così la vita di tutti i cittadini fiorentini.

Parcheggi abusivi e degrado: il tempo si è fermato in Via Mariti

Via Mariti dovrà essere ripulita, prima o poi

A pochi passi dal degrado di Via Mariti, si trova altro degrado. "Il degrado attira altro degrado", dice qualcuno. E come controbattere? Tra le sterpaglie dell'ex cantiere Esselunga, Via Mariti versa in uno stato di abbandono totale. Noi di Firenzedintorni.it ci siamo soffermati su due situazioni particolarmente preoccupanti.La prima, segnalata dai residenti, riguarda l'incrocio tra Via Mariti e Via Giovanni da Empoli. La strada, chiusa con blocchi di cemento a causa delle indagini sul crollo avvenuto quasi un anno fa, è diventata un parcheggio "abusivo" per auto e camion. Abbiamo verificato di persona la situazione, e la foto dell'articolo testimonia chiaramente lo stato desolante dell'area. Spesso, nello spazio lasciato vuoto da un incrocio inutilizzabile, si trovano più di quattro veicoli parcheggiati contemporaneamente. E pensare che a pochi centimetri di distanza, solo pochi mesi fa, si è consumata una tragedia.Sempre nelle immediate vicinanze di questo incrocio, sulla rotonda di Via Mariti, si trova una transenna abbandonata. "È lì da anni", ci riferiscono. Utilizzata per lavori ormai conclusi, la transenna è stata lasciata sul posto senza alcun apparente motivo. Ormai sembra essere diventata parte integrante della rotonda stessa, quasi assorbita dalle sterpaglie circostanti.Via Mariti dovrà essere ripulita, prima o poi. Se il tempo sembra essersi fermato sul tristemente famoso cantiere, lo stesso non può accadere al quartiere circostante. Il degrado attira degrado: riconoscerlo è un buon punto di partenza, ma ora servono azioni concrete.

A Firenze si festeggia il Natale, alle Cascine no

Mercatino abusivo, l'incubo non ha fine

Siamo ormai vicini alle festività, e i fiorentini si riversano nelle strade del centro di Firenze per il consueto shopping natalizio. Tuttavia, alle porte del Parco delle Cascine, accanto alla possente ruota panoramica, si trova un mercatino che è tutto tranne che rappresentativo dello spirito natalizio. Anzi.Alla fermata Paolo Uccello, molti venditori abusivi si radunano per offrire la loro merce ai passanti: borse, occhiali, dischi, ma anche caricabatterie e portafogli. Di tutto. "Una volta ci ho trovato il sellino della mia bicicletta", racconta Francesca, residente della zona. "Avevo messo un segno rosso apposta per riconoscerlo. E pochi giorni dopo il furto, eccolo lì, esposto in questa sorta di mercatino. Ho chiamato subito la polizia, ma all’arrivo degli agenti i venditori si erano già dileguati".È una situazione surreale che si protrae da anni. In passato, il mercatino abusivo si svolgeva all’interno del Parco delle Cascine, ma con l’aumento dei controlli si è spostato nella zona della fermata Paolo Uccello. Cambia solo la location, ma il problema rimane invariato. E i controlli? Esistono, ma non sono costanti. La polizia fatica a fermare tutti gli ambulanti che, giorno dopo giorno, sembrano moltiplicarsi. Nel frattempo, le segnalazioni di merce rubata ritrovata in questi mercatini continuano a crescere.Non resta che segnalare e sperare in controlli più frequenti e incisivi. Perché, mentre lo spirito natalizio anima Firenze, nella zona delle Cascine, festeggiare il Natale sembra davvero un’impresa complicata.

Viale Fratelli Rosselli e il paradosso dei semafori

44 minuti per percorrere 3,2 chilometri. C'è qualche problema...

Sapete quanto ci mette un fiorentino in macchina ad attraversare Firenze? Più o meno da Ponte alla Vittoria a Piazza della Libertà? 44 minuti. Di cui 30 spesi per attraversare Porta al Prato. Oggi Firenzedintorni.it vuole soffermarsi su una situazione critica che affligge Firenze da molto, troppo tempo.Viale Fratelli Rosselli è una delle zone più martoriate della città, vittima di traffico e smog. Si tratta di un nodo stradale complesso, con un incrocio di strade, semafori e la linea della tramvia che si intersecano. Attraversare questo tratto è ormai diventato un’Odissea. Partendo da Piazza Taddeo Gaddi, le macchine al mattino si trovano intrappolate in un imbuto senza "capo né coda", per poi proseguire lungo Viale Fratelli Rosselli, dove i semafori sembrano ormai solo un passatempo per gli automobilisti annoiati.A proposito di semafori: nel viale ce ne sono circa quattro, teoricamente utili a smaltire il traffico. Tuttavia, il binario della linea tramviaria interseca proprio quel tratto, e le lunghe code rischiano spesso di ostruirne il passaggio, nonostante i semafori regolino i tempi. Ecco perché la polizia municipale è costantemente presente dalle 9 del mattino fino alle 20, intervenendo direttamente per gestire le interminabili code.Il semaforo è verde, ma le macchine restano ferme. È normale? Non credo. Con quattro semafori, è accettabile che sia necessario il supporto continuo della polizia municipale? Credo di no. Ed è così che per percorrere circa 11 chilometri si impiegano 44 minuti. È indispensabile intervenire, e al più presto.

Statuto-Careggi, incubo code. Colpa di un parcheggio?

La surreale situazione davanti all'ospedale di Careggi

Sono stati giorni intensi all'Ospedale Careggi di Firenze, dove domenica pomeriggio il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove è stato ricoverato in terapia intensiva a seguito del malore accusato durante la partita contro l'Inter. Nel frattempo, colleghi e addetti ai lavori si sono alternati all'uscita del pronto soccorso, mentre in Viale Gaetano Pieraccini regnava il caos più totale.Il traffico mattutino che caratterizza la zona dallo Statuto fino all'Ospedale Careggi è ormai noto. Gran parte del problema è causata dal parcheggio dedicato ai pazienti, dove la lentezza delle sbarre all’ingresso provoca code chilometriche. Ma non è questo l’unico disagio.Viale Gaetano Pieraccini è composto da tre corsie: due in un senso di marcia e una nell’altro. Una delle corsie in direzione Statuto è riservata alle ambulanze e ai mezzi di emergenza dell’ospedale. Tuttavia, a causa delle code che bloccano l’altra corsia, gli automobilisti spesso invadono la corsia di emergenza, ostacolando il passaggio dei veicoli di soccorso. Un comportamento assolutamente inaccettabile.Sorprende che una coda capace di paralizzare una parte di Firenze per tutta la mattina sia causata da un semplice parcheggio. Viene spontaneo chiedersi se non esistano soluzioni più efficienti per gestire la situazione. Andare in ospedale non dovrebbe essere così complicato.

Workshop sulle Risorse Minerarie, un dialogo tra Toscana e Kazakhstan

Albini: 'Il Kazakhstan si sta dimostrando una risorsa preziosa non solo per l'Italia, ma anche per la Toscana'

La sala Caterina dell’Hotel Villa Medici ha ospitato un importante workshop organizzato dalla Fondazione dei Geologi della Toscana, in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato del Kazakhstan. L’evento ha rappresentato un momento di confronto per esplorare il potenziale minerario in Toscana e il ruolo del Kazakhstan come partner strategico per l’Europa nella fornitura di risorse minerarie critiche, fondamentali per la transizione energetica e il contrasto al cambiamento climatico.La giornata è stata aperta dai saluti istituzionali dell’Ambasciatore del Kazakhstan in Italia, Yerbolat Sembayev, e di Federico Albini, Console onorario del Kazakhstan a Firenze. Quest'ultimo ha parlato così ai microfoni di Firenzedintorni.it: "L'Italia è un partner strategico per il Kazakhstan, e altrettanto il Kazakhstan lo è per l'Italia. L'incontro di oggi, organizzato in occasione dei 125 anni dalla nascita di un importante geologo kazako, è stato davvero significativo. Hanno partecipato diverse aziende italiane e kazake per discutere di risorse minerarie e dei possibili potenziamenti legati ai giacimenti minerari". Prosegue Albini: "In Toscana abbiamo l'associazione più importante d'Italia nel campo della geologia, ossia la Fondazione dei Geologi della Toscana. Questo incontro ha favorito uno scambio culturale significativo tra studiosi e istituzioni. Voglio cogliere l'occasione per ringraziare tutte le figure istituzionali che hanno partecipato, mostrando grande attenzione verso questo tema. A Milano, inoltre, si è già tenuto un incontro con il primo ministro kazako Toqaev per discutere la possibilità di ampliare questi sviluppi commerciali. Non dimentichiamo che molti italiani visitano il Kazakhstan. Mi sento fiero di rappresentare questo Paese, che si sta dimostrando una risorsa preziosa non solo per l'Italia, ma anche per la Toscana". Moderato dal giornalista Gabriele Canè de La Nazione, il workshop ha visto la partecipazione di esperti, stakeholder e rappresentanti del settore minerario ed economico, sia in presenza che in remoto.Il tema centrale dell’incontro è stato il Critical Raw Materials Act (Regolamento UE-2024/1252), che stabilisce un quadro normativo per garantire la disponibilità delle materie prime critiche, indispensabili per tecnologie come pannelli fotovoltaici, pale eoliche, impianti geotermici e batterie per veicoli elettrici. Sebbene in Toscana molti siti minerari non siano più attivi, il dibattito si è concentrato sulla necessità di individuare potenziali giacimenti ancora sfruttabili, in linea con le nuove priorità europee.Nel corso dell’evento sono state illustrate le politiche e le iniziative che hanno portato il Kazakhstan a diventare la prima economia dell’Asia centrale e uno dei principali fornitori di energia per l’Europa. Grazie a risorse minerarie e energetiche di prim’ordine, il Paese si pone come un modello per lo sviluppo sostenibile e una fonte di ispirazione per le strategie future in Toscana e nel resto d’Europa. Tra i punti emersi, l’importanza della collaborazione internazionale per promuovere la ricerca, l’esplorazione e lo sviluppo delle risorse minerarie. Questo approccio è stato definito essenziale per affrontare le sfide legate alla dipendenza dai mercati esteri e per garantire la sicurezza energetica e tecnologica del continente.

Chiodi arrugginiti e sporcizia alle Cascine. E a breve torna la ruota...

Inutile nascondere la polvere sotto il tappeto

Le Cascine di Firenze, uno dei parchi più amati e frequentati della città, offrono uno scenario ideale per passeggiate, attività sportive e momenti di relax all'aria aperta. Quanto sarebbe bello fermarsi qui, ma la realtà è ben diversa. Il noto parco fiorentino, oltre ai numerosi casi di spaccio e aggressioni, nasconde molti altri pericoli.Oltre alle condizioni discutibili dei prati e delle strade, spesso piene di sporcizia, siringhe e bottiglie rotte, alcuni segnali di degrado hanno catturato l'attenzione dei fiorentini. Aumentano giorno dopo giorno le segnalazioni di chiodi arrugginiti che spuntano da tronchi rotti o sono nascosti ai margini delle siepi.Questo è il simbolo di un passato non troppo lontano, dal quale le Cascine devono distaccarsi al più presto, per il bene del parco e di tutti i fiorentini. Difendere la bellezza della nostra città deve diventare una priorità, e il prima possibile. Inoltre, a breve, verrà riposizionata la famosa ruota panoramica. Con essa tornerà la pista da pattinare, i bambini, le famiglie e quelle briciole di normalità che tanto fanno bene a un luogo come questo.Ecco, il fatto che tutto ciò accada tra sporcizia e chiodi arrugginiti ha qualcosa di incommentabile. Firenzedintorni.it seguirà l'arrivo della ruota panoramica nel noto parco fiorentino, nella speranza che non diventi un modo per nascondere la polvere sotto il tappeto.

Dalla tragedia al degrado: Via Mariti, una tomba tra erbacce e abbandono

Le pietose condizioni del tragicamente noto cantiere fiorentino

Firezenditori.it ha raccontato più volte ciò che ha lasciato in eredità la tragedia di Via Mariti: dal dolore dei familiari delle vittime a una comunità cittadina ancora scossa. Ma passando davanti a quel cantiere, che ha tutti gli aspetti di una tomba, non si può ignorare il degrado e le condizioni di abbandono in cui versa.Sul cancello del cantiere, con una scritta bianca, sono riportati i nomi delle persone che, in quel febbraio del 2024, persero la vita, accompagnati da un toccante “Non dimentichiamo”. Anche il grido dei residenti, scolpito sulla rete che copre le grate esterne del cantiere – "Vogliamo fare un parco" – rompe metaforicamente il silenzio che avvolge il luogo.Basta però affacciarsi, sbirciare da qualche buco lasciato dalla rete ormai logora, per scorgere sterpaglie ed erbacce che hanno preso il sopravvento tra le macerie e i macchinari inutilizzati all’interno del cantiere. Un colore marrone, simbolo di abbandono, domina tra il grigio della pietra e del cemento, suscitando un senso di impressione e malinconia, considerando ciò che è accaduto in quel luogo.Ovviamente, essendo sotto sequestro, il luogo deve rimanere com’è. Questa può essere una spiegazione, ma dove c’è degrado non potrà mai esserci pace. E le famiglie delle vittime ne avrebbero diritto, eccome. Non resta che aspettare.

Degrado e sporcizia nei bagni pubblici: perché non usare “Il Bagno Viaggiante”?

L'invenzione di Francesco Capecchi contro il degrado cittadino

Ha fatto scalpore l'articolo di Firenzedintorni.it sulle condizioni igieniche dei bagni di Piazza Indipendenza. Il degrado della zona e di questi servizi solleva una riflessione importante: perché non sfruttare "Il Bagno Viaggiante", l'invenzione di Francesco Capecchi, patron di Firenze Manutenzioni?Il Bagno Viaggiante non è un semplice bagno pubblico, ma una piccola rivoluzione nel panorama urbano, pensata per garantire la massima igiene e sicurezza in ogni momento. Dotato di un pannello solare, rappresenta anche una fonte di energia alternativa, che contribuisce a un mercato sempre più attento alla sostenibilità. Il suo sistema autopulente assicura che sia sempre pronto per l’uso, senza rischi di degrado o scarsa igiene, un elemento fondamentale, soprattutto dopo la pandemia da COVID-19.Un altro aspetto fondamentale di questo innovativo bagno è l’accessibilità. Il Bagno Viaggiante è equipaggiato con una rampa levatrice per persone disabili, garantendo che anche chi ha difficoltà motorie possa utilizzarlo in totale sicurezza. Un operatore fisso è sempre presente per assistere in ogni evenienza, rispondendo prontamente a qualsiasi necessità. Questo non è solo un luogo di servizio, ma anche un punto di riferimento per tutti.Il Bagno Viaggiante offre inoltre una serie di comodità insospettabili. Al suo interno sono presenti acqua corrente, un fasciatoio per bambini e specchi con luce soffusa e normale, perfetti per una rapida sistemata al trucco. Non si tratta solo di un luogo dove lavarsi le mani o cambiare un pannolino: è uno spazio di cura personale, comodo e attrezzato per ogni necessità.Inoltre, grazie a un computer collegato alle forze dell'ordine e a un sistema telefonico, il Bagno Viaggiante non è solo un servizio igienico, ma anche un punto di riferimento. Gli utenti possono chiedere informazioni su negozi, attività o luoghi della città, con un operatore sempre pronto a rispondere in modo utile e puntuale. Un altro vantaggio che lo distingue dai tradizionali servizi pubblici.La proposta del Bagno Viaggiante è anche una risposta al degrado dei tradizionali bagni pubblici, spesso freddi e poco curati. Questo progetto vuole trasformare il bagno pubblico in un ambiente confortevole e sicuro, da vivere come se fosse un ambiente di casa. Non solo funzionale, ma anche accogliente, grazie alle sue dotazioni tecnologiche avanzate e all'attenzione al decoro.Combattere il degrado con efficienza e innovazione: così facendo, Firenze potrebbe affrontare con successo le sfide legate alla sporcizia e all'inciviltà. Onestamente, vedendo foto come quelle dei bagni di Piazza Indipendenza, viene spontaneo chiedersi come mai il Bagno Viaggiante non sia ancora stato preso in considerazione come soluzione contro il degrado pubblico cittadino.

Presentato il Documento Previsionale Annuale 2025 della Fondazione CR Firenze

Bocca: "Qui per aiutare Firenze, ma non solo. Abbiamo molti progetti in mente".

La Fondazione CR Firenze ha comunicato un significativo incremento dei fondi destinati alle attività istituzionali per il 2025, con un aumento di 7,5 milioni di euro rispetto al 2024, portando così il budget complessivo a 47,5 milioni di euro. Il Presidente Bernabò Bocca, durante l’evento di presentazione del Documento Previsionale Annuale 2025, ospitato presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha ribadito l’impegno della Fondazione nel promuovere iniziative volte a migliorare il benessere e la qualità della vita nella comunità.Tra i progetti annunciati, spicca “Strade di Comunità”, un’iniziativa intersettoriale sviluppata in collaborazione con il Comune di Firenze, pensata per favorire un processo di rigenerazione urbana e sociale, affrontando sfide come povertà economica, educativa e culturale.Il Presidente Bernabò Bocca, a margine dell’evento, ha dichiarato ai nostri microfoni: "Abbiamo incrementato in modo significativo le nostre risorse, come dimostrano chiaramente i dati. Questi fondi saranno destinati a Firenze e Grosseto per sviluppare numerosi progetti, ma soprattutto per realizzare iniziative che lascino un segno concreto. Questo è il vero obiettivo della Fondazione. Ascoltando le necessità del territorio, abbiamo individuato le aree in cui intervenire, mantenendo però totale indipendenza nelle decisioni. Vorrei ricordare che noi rispondiamo esclusivamente alla nostra assemblea dei soci."Per il 2025 saranno inoltre lanciati 24 nuovi bandi tematici, con focus su welfare, disabilità, arte, cultura, sport e inclusione sociale. Parallelamente, la Fondazione continuerà a supportare circa mille progetti del terzo settore, contribuendo in media al 30% dei loro costi complessivi.Un’altra importante area di intervento riguarda gli investimenti dedicati al social housing e allo student housing. Grazie a un investimento di 11,7 milioni di euro nel Fondo Housing Toscano, sono già stati creati 423 nuovi alloggi a canone calmierato. Tra le future iniziative, si valuta la possibilità di realizzare 300 appartamenti nell’ex caserma Lupi di Toscana, contribuendo a contrastare la crisi abitativa.Tra i progetti diretti, “Problema Carcere” mira a garantire maggiori diritti e tutele sociali ai detenuti, mentre, in collaborazione con Dynamo Camp, saranno offerti servizi di terapia ricreativa per ragazzi affetti da patologie gravi e per le loro famiglie.All’evento “Generare Valore. La Fondazione per la città”, che ha coinvolto istituzioni locali e numerosi beneficiari, è intervenuto anche il professor Mario Calderini del Politecnico di Milano, uno dei massimi esperti europei in impatto sociale. L’incontro ha rappresentato un momento di riflessione e confronto sulle strategie future per promuovere inclusione, sostenibilità e innovazione sul territorio.

Palladino prova nuove soluzioni a centrocampo? Cosa filtra dal Viola Park

La Fiorentina riparte dalle certezze

La Fiorentina di Palladino ha trovato un equilibrio dopo l’abbandono della difesa a tre, e l’intenzione è di mantenere questa solidità. Tuttavia, l'infortunio di Richardson ha evidenziato una potenziale carenza a centrocampo, dove sono disponibili solo Cataldi, Adli, Bove e Mandragora. Nonostante ciò, Palladino non intende fare esperimenti come adattare Quarta o arretrare Colpani, preferendo puntare sulle certezze.In vista della sfida contro il Como, Palladino lavorerà sul consolidamento delle soluzioni attuali: Cataldi e Adli centrali, Bove a sinistra e Colpani a destra. Anche l’idea di schierare Gudmundsson e Beltrán insieme resta per ora remota, nonostante possa essere valutata in futuro. La squadra funziona bene e non ci sono ragioni per cambiare nell’immediato. 

“Mamma, vado a giocare a calcio con gli amici... ”

Il campetto del Gignoro, tra degrado e baby gang. Così i bambini non possono più sognare

"Guarda che bella giornata, non stare davanti alla televisione! Prendi un pallone e vai a divertirti all’aria aperta." Questa è una delle frasi più usate dai genitori in un 2024 dominato da social e videogiochi. Ma i genitori di Via del Gignoro questa cosa non potranno più dirla.Come potete vedere nelle foto, quello non è un campo da calcio abbandonato, anche se può sembrare. Fino a qualche anno fa era un punto di riferimento per i ragazzi della zona. Si festeggiavano compleanni, si trascorrevano ore in compagnia e si sognava tirando due calci a un pallone. Adesso, però, tutto questo non è più possibile.Le condizioni del campo sono pietose e nessuno sembra più interessarsi della sua manutenzione. La rete è bucata, il terreno sradicato, i pali arrugginiti e molti altri segni di degrado sono evidenti. Firenzedintorni.it porta alla luce un problema che finora è stato ignorato. Il campetto del Gignoro merita molto di più, anche per il bene dei numerosi ragazzi che lì trascorrevano le loro ore di gioco e svago.E, come spesso accade, dove c’è degrado, cresce anche la criminalità. Le segnalazioni di baby gang che si accampano all’interno del campetto sono numerose. Questi gruppi spesso aspettano vittime all’uscita dell’Esselunga vicina. I controlli? Praticamente inesistenti. La situazione deve cambiare, e Firenzedintorni.it spera di contribuire a risolvere un problema che ormai riguarda tutti gli abitanti del quartiere.Che i bambini possano tornare a sognare, non davanti alla televisione, ma con un pallone tra i piedi.

Via Mariti, il ricordo di Aldemira: “Firenze non dimentica. Qualcuno dovrà pur pagare”

Aldemira, 84 anni e residente davanti a Via Mariti. Ecco il suo racconto di quel tragico 16 febbraio 2024

Tutta Firenze e l'Italia, quel 16 febbraio, assistettero alla tragedia di Via Mariti. Noi di Firenzedintorni.it abbiamo voluto proporvi il racconto di Aldemira, una donna di 84 anni da sempre residente di fronte al complesso su cui doveva sorgere una nuova Esselunga. Da casa sua si vede tutto, dall’alto: le macerie, le sterpaglie, ma anche il dolore di una tragedia che ha segnato il cuore di tutti i fiorentini e non solo.Buongiorno, signora Aldemira. Grazie per averci accolti e per voler condividere i suoi ricordi con noi. Si ricorda qualcosa di quel 16 febbraio 2024?Oh, me lo ricordo benissimo. Come potrei dimenticare? Ero a casa, mi ero svegliata da poco. All’improvviso ho sentito un rumore che non avevo mai sentito prima, come un tuono, ma più profondo, più vicino... Poi le urla della gente. Mi è venuto subito un nodo allo stomaco. Vedere quella scena è stato devastante. Era come se un pezzo della nostra vita fosse stato strappato via.Come ha vissuto i giorni successivi al crollo?All'inizio ero scioccata. Poi lo shock ha fatto spazio alla rabbia. Vedevo quelle povere persone lavorare in condizioni precarie e mi chiedevo: ma è possibile che nessuno faccia nulla?Secondo lei le istituzioni erano a conoscenza della situazione di rischio?Come posso pensare il contrario? Noi residenti ci siamo spesso lamentati del cantiere, ma non ci saremmo mai immaginati che potesse finire così. La mia ignoranza però è giustificata, non quella di chi ha gestito il cantiere.E oggi? Cosa lasciano ai residenti queste macerie e tutto questo dolore?Guardi, da solo... Credo ci sia poco da aggiungere. Qui a Firenze abbiamo visto di tutto, abbiamo visto l’Arno esondare, ma una tragedia del genere è davvero difficile da superare. Almeno per me. Ma mi permetta di mandare un messaggio...Prego, Aldemira...A tutte le persone, giovani e adulti, che ogni giorno passano davanti al cantiere di Via Mariti, vi chiedo di guardare le macerie anche per un minuto e riflettere su quello che è successo. Che nessuno dimentichi. E che l'ennesima tragedia possa aiutare le migliaia di lavoratori in difficoltà a migliorare la loro situazione.Così Aldemira ci ha raccontato quello che per lei, fiorentina doc, è stata la tragedia di Via Mariti, con la speranza che nessuno dimentichi.

Riparte la storica edicola di Piazza delle Cure: un lume di speranza per il settore dell'editoria

Gabriella Giorgi: “Così vogliamo avvicinare i giovani alla lettura. Vi presento il nostro nuovo progetto”

Dopo mesi di incertezza, una buona notizia arriva a portare gioia e speranza nel cuore del quartiere delle Cure. L’edicola della piazza, chiusa a fine estate lasciando dietro di sé un vuoto tangibile, ha riparto i battenti. Oggi, sabato 16 novembre, è stata inaugurata la nuova edicola del quartiere.  Dietro questa rinascita c’è la visione della Giorgio Giorgi, storica azienda fiorentina attiva nella distribuzione di quotidiani e periodici dal 1920. Nonostante le difficoltà del settore, l’azienda ha deciso di puntare ancora sull’editoria e sulla cultura, dimostrando fiducia nel futuro e nel valore della carta stampata.Non è la prima volta che la Giorgio Giorgi investe per rivitalizzare luoghi simbolo della lettura e dell’informazione: nel 2014 aveva rilevato la storica Libreria Gioberti, un’istituzione amata da generazioni di fiorentini. Da allora, ha continuato a scommettere sul territorio, riaprendo librerie a Gavinana, in via Federico d’Antiochia, e a Novoli, in via Maragliano."C'è grande soddisfazione!" ci spiega Gabriella Giorgi, amministratrice delegata della "Giorgio Giorgi" ai nostri microfoni. "I giornali stanno diminuendo la loro presenza sul territorio. L'idea di aprire una libreria-cartolibreria, che propone anche giornali e un po' di pubblicità ai prodotti del territorio, ci è sembrata interessante. Il quartiere sta rispondendo alla grande. Abbiamo capito che economicamente non si può andare avanti solo con i giornali. Per questo stiamo provando a trasformare le edicole in librerie arricchite con giocattoli e articoli di cartoleria. Diventano, insomma, dei 'mini-mercati' di qualità, proprio sotto casa. Stiamo cercando anche di avvicinare i giovani, che piano piano si interessano sempre di più alle nostre edicole, chiedendoci giochi e figurine. E se poi si avvicinano anche ai libri, allora abbiamo fatto bingo!". L’iniziativa di riaprire l’edicola in piazza delle Cure rappresenta un segnale importante per il quartiere, in un momento storico in cui molte attività commerciali abbassano definitivamente le saracinesche. L’edicola, oltre a essere un punto di riferimento per giornali e libri, è anche un luogo di incontro e socialità, che contribuisce a mantenere vivo il tessuto urbano.

'Il G7 passa, Firenze resta': altre proteste in centro a Firenze

Dopo quelli di ieri, anche oggi si sono verificati casi di dissenso verso il G7 sul turismo

In occasione del G7 tenutosi Firenze, un gruppo di manifestanti guidati da Dmitrij Palagi e il sindacato COBAS, si è riunito in piazza Adua per esprimere il proprio dissenso contro l'impatto del turismo di massa sulla città. La manifestazione, immortalata in un’immagine significativa, evidenzia striscioni e cartelli con messaggi di protesta, tra cui frasi come "Il G7 passa, Firenze resta" e "Il turismo passa, Firenze resta."I manifestanti si oppongono alla gestione del turismo e dell’economia urbana, criticando come gli eventi internazionali e la crescente pressione turistica stiano trasformando Firenze, snaturando la sua identità e rendendo la città sempre meno vivibile per i residenti. Il gruppo presente sembra voler lanciare un chiaro messaggio ai leader globali e agli amministratori locali, evidenziando il bisogno di politiche che proteggano il tessuto sociale e culturale di Firenze, piuttosto che incentivare un’economia incentrata esclusivamente sul turismo.

G7 sul turismo, secondo giorno. L'ironia dei fiorentini: “Venite ministri, guardate i nostri cantieri”

Ma la chiusura di Piazza della Signoria ha creato diversi disagi. Le testimonianze

Secondo giorno del G7 sul turismo a Firenze. Piazza della Signoria diventa zona rossa, con tiratori scelti sui tetti dei palazzi a sorvegliare l'incontro con i ministri di tutto il mondo. Questa è solo una delle misure di sicurezza adottate dal Comune di Firenze per questi tre giorni intensi. Firenzedintorni.it ha voluto però sentire l'opinione di chi vive quotidianamente la città."Non potete capire i disagi", ci spiega Alessandra, 37 anni, guida turistica. "Questa settimana avrei avuto vari gruppi da guidare per il centro storico, ma tra deviazioni e zone chiuse, molti clienti hanno annullato le visite. Capisco che sia solo per qualche ora, ma chiudere Piazza della Signoria mi sembra davvero eccessivo."Marco, 45 anni, proprietario di un bed & breakfast in centro, racconta la sua esperienza: "Ho avuto varie cancellazioni all'ultimo minuto. Credo che questo G7 abbia un po' 'spaventato' il turista medio. Le misure non sembrano troppo limitanti, ma se un turista non si sente libero, spesso preferisce cambiare meta."Luca, 52 anni, ristoratore vicino a Piazza della Signoria, invece, non sembra essere preoccupato: "In questi giorni ne ho sentite tante. Firenze è bella tutta, possibile che tutti vogliano vedere Piazza della Signoria nello stesso momento? La vedranno un altro giorno, ci sono mille altre cose da visitare in questa città. Gli affari? I problemi ci sono, ma il G7 non c'entra nulla."C'è anche chi, con un po' di ironia, mette in risalto un problema ancor più grande delle zone rosse, che Firenzedintorni.it testimonia giorno dopo giorno: "Venite ministri, guardate i bei cantieri fiorentini", ci dice scherzando Giorgio, fiorentino doc di 61 anni. "A me le zone rosse non mi spaventano, Firenze è sempre una zona rossa per via del traffico. Mi dispiace solo che le varie istituzioni vedano la mia città in queste condizioni. Speriamo che sia un modo per cambiare le cose. Ci sono veramente troppi cantieri."Il G7 sul turismo prosegue, e Firenze non smette di far sentire la sua voce, con quel tocco di ironia che solo questa città sa avere.

G7 sul Turismo, Firenze non ci sta: 'Turismo selvaggio, così Firenze muore'

La protesta del comitato "Salviamo Firenze per viverci" e dell'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione

Primo giorno di G7 sul Turismo e Firenze è in rivolta. Fin dalla mattina, varie associazioni si sono riunite per attirare l'attenzione della stampa e delle istituzioni su temi ritenuti cruciali per il capoluogo toscano e i suoi abitanti. In piazza Santa Maria Soprarno, a pochi passi dal Ponte Vecchio, una ventina di attivisti del comitato Salviamo Firenze per viverci ha organizzato un flash mob per accogliere, in segno di protesta, l’apertura del G7 del Turismo. Caschi gialli, ombrelli, fumogeni e due striscioni con messaggi inequivocabili: “Firenze muore di turismo selvaggio e speculazione” e “Speculazione in corso”. Questo è il “non benvenuto” che gli attivisti fiorentini hanno voluto dare ai leader mondiali riuniti per discutere di turismo, portando alla luce una situazione che definiscono ormai insostenibile per i residenti. “Questi adesivi hanno fatto miracoli,” ha commentato Massimo Torelli, un altro membro del comitato, riferendosi alla recente delibera del Comune di Firenze che ha vietato l’installazione di keybox sulle facciate degli edifici nell’area Unesco. “Finalmente, qualcosa si è mosso. Ma non hanno capito che non si può parlare solo di zona Unesco e lasciare il resto di Firenze fuori da queste norme. Firenze intera è in sofferenza, e questi vincoli devono essere estesi a tutta la città,” ha aggiunto Torelli ai nostri microfoni.La protesta di Firenze, però, non si ferma qui. In una mattinata caratterizzata da slogan, bandiere e caschi gialli, centinaia di manutentori hanno manifestato nel cuore della città, scegliendo il vertice internazionale del G7 come momento simbolico per far sentire la propria voce. L'Assemblea Nazionale Lavoratori Manutenzione (ANLM) ha organizzato questa protesta per attirare l'attenzione sulle difficoltà e le condizioni di lavoro nel settore della manutenzione.La manifestazione è iniziata alle 10:30 con il raduno presso la stazione di Santa Maria Novella, seguito da un'assemblea pubblica alle 11:30. Successivamente, i lavoratori hanno fatto una pausa pranzo, con panini al lampredotto e pappa al pomodoro, per un ristoro dal sapore toscano. Alle 14:00, il gruppo si è mosso in corteo verso Palazzo Spini Feroni, sede del G7, rispettando i limiti imposti dalla "zona rossa" attorno all'area del vertice.Matteo, 34 anni, tecnico manutentore fiorentino, ha commentato: “Non possiamo più accettare condizioni di lavoro precarie, con contratti a tempo determinato che non ci garantiscono stabilità. Abbiamo scelto il G7 per farci ascoltare, sperando che i riflettori internazionali portino maggiore attenzione alle nostre richieste.”Il G7 sul Turismo prosegue, ma l'ira di Firenze non si placa. Firenzedintorni.it continua a raccontare la città e dà voce a ogni sua sfaccettatura.

G7 sul turismo, i negozianti fiorentini protestano: “Tante parole, ma dove sono i fatti concreti?”

I negozianti fiorentini chiedono aiuto: “Siamo abbandonati a noi stessi”

Oggi inizia ufficialmente il G7 sul turismo. Firenzedintorni.it ha  intervistato alcuni negozianti del centro storico per raccogliere le loro opinioni riguardo l'impatto di questo evento sul turismo e sull'economia locale. Mentre alcuni vedono il G7 come un'opportunità per la città, altri sollevano preoccupazioni sulle conseguenze a lungo termine per il settore turistico."Sinceramente, ho molti dubbi sull'utilità di questo evento" spiega Marco, noto negoziante di Via dei Calzaioli. "È vero che l’arrivo di tanti leader mondiali e giornalisti potrebbe portare visibilità alla città, ma la maggior parte dei turisti che vengono a Firenze ormai sono interessati al mercato spicciolo come quello dei souvenir. Come spesso accadrà, in questi giorni parleranno tanto ma agiranno poco". Senza dimenticare il problema del traffico: "Le misure di sicurezza in vista del G7 sono molto rigide, e ci sono già voci di blocchi alla circolazione e limitazioni alla zona turistica. Ciò potrebbe influire sul flusso dei turisti che sono più interessati a passeggiare liberamente. Per noi piccole botteghe, questo significa meno clienti. Inoltre, l'aumento della presenza di agenti di sicurezza potrebbe dare una sensazione di 'chiusura', cosa che non aiuta l'immagine accogliente di Firenze". Conclude Marco. C'è anche chi, come Maurizio, ormai esperto nel settore tessile, analizza la situazione con un realismo quasi invidiabile: "Per noi commercianti è una doppia faccia della medaglia. Sicuramente ci saranno turisti che approfitteranno dell'evento, ma in concomitanza con il G7, potrebbero esserci disagi legati alla sicurezza, chiusure stradali e limitazioni nella mobilità. Questo potrebbe ridurre il numero di visitatori 'normali' che si trovano di passaggio"."Questa cosa mi spaventa molto" continua Maurizio. "Il G7 potrebbe portare a un aumento dei costi, sia per la sicurezza che per eventuali cambiamenti nelle ordinanze comunali. Con la città che diventa una sorta di zona blindata, molti turisti potrebbero evitare Firenze in quei giorni, preferendo altre destinazioni più tranquille". Come spesso accade in queste situazioni, c'è anche chi sfrutta i mezzi di informazione come mezzi di sfogo. E così ha fatto Filippo, fiorentino doc che contribuisci al mercato dal centro storico da ormai 20 anni: "Firenze è già un marchio conosciuto nel mondo grazie al suo patrimonio artistico e culturale. Gli eventi politici, se non gestiti correttamente, potrebbero più che altro creare un'immagine di una città troppo 'politicizzata' o 'blindata'. E onestamente, non ho più fiducia in queste istituzioni. Sarebbe fondamentale che il Comune lavori insieme ai negozianti per trovare soluzioni che permettano di limitare i disagi, come la creazione di zone pedonali alternative o l'informazione tempestiva sui cambiamenti in città. Inoltre, sarebbe utile promuovere pacchetti turistici e offerte che incoraggino i visitatori a restare anche dopo il G7. Ma chi ci ascolta ormai. Posso dirlo? Siamo abbandonati a noi stessi". E così, Firenze si divide anche sul G7. Lo fa con la chiarezza che sempre ha caratterizzato il fiorentino doc. Nonostante la rabbia e un po' di frustrazione, la speranza non sembra essere svanita. E così Firenze continua a lottare per un futuro migliore. 

La Firenze che non si vede

Settimana del G7 sul turismo. Attenzione a non far finta di niente

Questa è la settimana del G7 sul turismo, la settimana in cui Firenze cerca di risollevare un settore in crisi e con molti limiti. Ma, vista la lente di ingrandimento che il capoluogo fiorentino avrà in questi giorni, la speranza è che il silenzioso grido della Firenze che non si vede possa essere ascoltato da chi davvero può cambiare le cose.Questa volta la foto sarà solo una, per rispetto, ma anche perché fa davvero male dover riportare certe realtà. Come quelle delle pessime condizioni in cui alcune persone sono costrette a vivere. Qui siamo al mercato di San Lorenzo, uno snodo cruciale per il mercato fiorentino, ma non solo. Queste persone si riparano dal freddo e dal sole in questo modo e rimangono lì 24 ore su 24, senza mai spostarsi. Secondo alcuni residenti, questa situazione dura da più di qualche mese. "Mandrie", scusate il termine brusco, di turisti passano accanto a questi due senza tetto ogni giorno, mostrando il duro contrasto di questa città: da un lato un turista intento a fotografare le bellezze di Firenze, dall'altro due senzatetto che cercano riparo dalle intemperie.La stessa situazione si trova anche in Piazza della Libertà, dove, tra la tramvia e i locali notturni, c'è anche spazio per qualche senzatetto che trova rifugio sotto i portici. Questa è la Firenze che non si vede e non si sente. Domani inizia il G7 sul turismo, nella speranza che possa diventare una cassa di risonanza per risolvere queste situazioni.

Il rumore del silenzio

Via Mariti, nove mesi dopo. Basta parole, servono fatti

Sono trascorsi nove mesi da quel 16 febbraio, giorno in cui il cantiere di Via Mariti, destinato alla costruzione della nuova Esselunga si trasformò in tragedia, costando la vita a cinque operai. In questo lungo periodo, il dolore ha lasciato spazio a dichiarazioni e commemorazioni, ma i passi avanti nella vicenda sono stati pochi.Firenzedintorni.it ha cercato di fare chiarezza in una situazione che appare sempre più delineata. L’indignazione è grande, soprattutto tra le famiglie delle vittime, che continuano a lottare per ottenere giustizia per i loro cari, supportate da avvocati, associazioni e da cittadini fiorentini profondamente colpiti dal crollo e dalla tragedia.A scuotere maggiormente i familiari e l’opinione pubblica è l’assenza di indagati per il crollo di Via Mariti. Come abbiamo potuto apprendere, la sorpresa iniziale ha lasciato spazio a un'amara rassegnazione. Basta parlare con i legali delle vittime per percepire il clima di sconforto in cui queste persone vivono da quel 16 febbraio.La nostra redazione ha tentato di contattare chi sta lavorando per portare giustizia a chi, quel giorno, ha perso una persona cara. Tra loro, Alessandro Taddia, presidente del Taddia Group, un’associazione specializzata in risarcimento per infortuni sul lavoro, che sta seguendo il caso di tre vittime (Taoufik Haidar, Mohamed El Ferhane e Bouzekri Rahimi) insieme ai rispettivi legali. Tuttavia, prevale il silenzio, forse nel tentativo di fare "più rumore" con i fatti piuttosto che con le parole. Come a dire: "Abbiamo già parlato abbastanza, ora è il momento delle azioni concrete."Nel rispetto delle persone coinvolte, prendiamo atto di questo silenzio. Intanto, i raggi del sole attraversano le macerie del cantiere, e con essi la speranza che un giorno portino chiarezza e giustizia per quei cinque operai che, quel fatidico giorno, persero la vita.

Fiorentina, Kean non può bastare. A gennaio arriverà un attaccante?

Kean non può fare tutto da solo

La sconfitta contro l'Apoel ha evidenziato diverse difficoltà per la Fiorentina di Palladino. La squadra viola, considerata una rivelazione della stagione con un terzo posto in Serie A dopo due finali europee consecutive, adesso si trova ora con soli 6 punti e la necessità di vincere contro Paphos e Lask per qualificarsi agli ottavi e affrontare senza pretese i portoghesi del Vitoria Guimaraes.La rotazione voluta da Italiano ha mostrato dei limiti: senza titolari come Gosens e Dodô, i sostituti Biraghi, Parisi e Kayode non hanno saputo sfruttare le occasioni. Anche l’attacco ha faticato, con Ikoné, Kouamé e Beltran in difficoltà. Per gennaio, si prospetta quindi un rinforzo offensivo, con Djuric come possibile obiettivo. Kean non può bastare.

Innovazione e sicurezza: ecco i rivoluzionari chiusini KIO di Firenze Manutenzioni installati al Palazzo degli Affari

La sindaca Sara Funaro si è complimentata in prima persona con Francesco Capecchi

L'inaugurazione del nuovo ingresso del Palazzo degli Affari di Firenze è stato un modo anche per presentare i nuovi chiusini KIO, effettuata dalla ditta Firenze Manutenzioni. Questi chiusini rappresentano una vera rivoluzione nel settore grazie alle loro caratteristiche avanzate e all’utilizzo di materiali innovativi.I chiusini KIO sono realizzati in Kinext, un materiale biocompatibile che garantisce durabilità e resistenza nel tempo. A differenza della tradizionale ghisa, Kinext è anti-ruggine, il che significa che i chiusini non subiranno deterioramento dovuto agli agenti atmosferici, mantenendo inalterate le proprie caratteristiche nel lungo periodo. Questa resistenza alla corrosione rende i chiusini KIO un investimento duraturo per le infrastrutture cittadine, poiché sono destinati a "non invecchiare mai".Oltre alla resistenza, i chiusini KIO presentano una serie di caratteristiche progettate per migliorare la sicurezza. La chiusura ermetica li rende inattaccabili dalle intemperie, evitando infiltrazioni indesiderate e raccogliendo efficacemente l'acqua piovana grazie a una griglia integrata. Inoltre, la loro progettazione anti-vandalismo e anti-scintilla ne impedisce l’uso improprio, riducendo i rischi di furto o manomissione. A differenza dei tradizionali chiusini in ghisa, che possono essere rimossi e utilizzati per atti vandalici o effrazioni, i chiusini KIO sono fissati in modo sicuro e non possono essere facilmente divelti.Francesco Capecchi, proprietario e responsabile di Firenze Manutenzioni, dichiara: "Queste sono nuove grate che, a differenza di quelle tradizionali, hanno una maggiore capacità di raccolta delle acque meteoriche. Inoltre, possono essere fissate con viti speciali, in modo da non poter essere sollevate, se non dall'operatore tramite appositi macchinari. Ma non è tutto. I nuovi chiusini, dotati di queste viti, non possono essere rimossi, evitando così ogni possibile problema per la sicurezza pubblica."Anche Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera, ha commentato l’innovazione introdotta da Capecchi: "Questo esperimento, che abbiamo già realizzato in Fortezza, migliorerà la sicurezza del luogo. I nuovi chiusini sono costruiti con un materiale più leggero, ma restano altrettanto efficaci per la funzione per cui sono stati progettati. Voglio ringraziare Francesco Capecchi e Firenze Manutenzioni, che, dopo il progetto del Bagno Viaggiante, hanno dato vita a un’altra splendida iniziativa."La sindaca Sara Funaro e la deputata del Partito Democratico Simona Bonafè si sono personalmente complimentate per il lavoro svolto da Francesco Capecchi e Firenze Manutenzioni.Questa innovazione si inserisce perfettamente nel piano di Firenze per migliorare la sicurezza e il decoro urbano, offrendo una soluzione concreta contro il fenomeno delle “spaccate” e delle occupazioni abusive. I chiusini KIO dimostrano come l'adozione di tecnologie avanzate possa contribuire al benessere della comunità e alla preservazione del patrimonio urbano.

Inaugurato il nuovo Ingresso di Piazza Adua: Firenze Fiera si rinnova

Funaro e Giani in coro: 'Così Firenze diventa più bella e più sicura'.

Lorenzo Becattini, Presidente di Firenze Fiera, ha inaugurato il nuovo ingresso di Piazza Adua, parte integrante del complesso espositivo e congressuale di Firenze.L’apertura del nuovo ingresso di Piazza Adua segna un importante passo per Firenze Fiera, consolidando il ruolo di Firenze come centro d’eccellenza per eventi, congressi e fiere a livello nazionale e internazionale. L’evento ha rappresentato  un’opportunità per conoscere da vicino gli spazi rinnovati e apprezzare le iniziative che Firenze Fiera continua a portare avanti per rendere la città sempre più centrale nel settore del turismo congressuale."Oggi abbiamo unito prestigio, decoro e sicurezza," dichiara Lorenzo Becattini ai nostri microfoni. "Abbiamo lavorato solo tre mesi, ma il risultato è davvero elegante. Sono stati realizzati molti interventi, grazie al contributo della Regione Toscana, del Comune e dell'architetto Elio Di Franco, che ringrazio. Inoltre, questo cancello è anche un elemento di sicurezza, poiché verrà chiuso la sera per evitare occupazioni abusive e situazioni di degrado."All'evento ha partecipato anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha commentato così l'iniziativa: "Un nuovo ingresso utile per la riqualificazione del polo fieristico più importante della nostra città. Becattini e tutti i tecnici hanno svolto un ottimo lavoro. Questo è solo l'inizio: ci saranno altri interventi volti a migliorare il decoro della nostra città. In questo modo amplieremo gli spazi e metteremo Firenze Fiera sempre più al centro della nostra comunità."L'entusiasmo per questo nuovo inizio è palpabile, e lo sottolinea anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana: "Ho sempre creduto in Firenze Fiera, considerandola una delle vocazioni di questa città. Questa ristrutturazione porterà a vari passaggi successivi per abbellire Firenze. Inoltre, voglio aggiungere che la Regione Toscana investirà altri 6 milioni per l'aumento del capitale sociale di Firenze Fiera."

IL MOSTRO NELL'ARMADIO

L'insegnamento della signora Maria

No, non c'è nessun mostro. E l'armadio non è uno solo, ma due. Al loro interno, fili e collegamenti vari. Alle loro spalle, l'ingresso degli Scolopi. Intorno a loro, polemiche su polemiche. Ma di cosa stiamo parlando?Erano i primi giorni di settembre quando, all'improvviso, queste due strutture sono apparse davanti all'ingresso del noto liceo fiorentino. I due "armadi" servono ad alimentare la tramvia. Non emettono alcun rumore, ma sono necessari. Genitori e politici hanno subito attaccato il Comune di Firenze per la gestione di questa situazione: l'inquinamento acustico e l'aspetto antiestetico sono i principali motivi di polemica, soprattutto considerando che si tratta di una scuola e degli studenti.Noi di Firenzedintorni.it siamo andati sul posto per "testare" di persona le condizioni attuali di un cantiere ormai prossimo alla conclusione. I due armadi, però, sono ancora lì. E lì rimarranno. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione, il Comune di Firenze non ha intenzione di spostare queste strutture, anche perché sarebbe un intervento troppo complesso, a distanza di circa tre mesi dalla loro comparsa.Maria, madre di uno studente del noto liceo, mette fine alle tante polemiche: "Sì, non sono bellissimi da vedere, ma non facciamone una questione di stato. I ragazzi studiano lo stesso e senza distrazioni. Il Comune si metta una mano sulla coscienza e si chieda se ha fatto il massimo per evitare questa situazione. Io voglio credere di sì. Vivere in una comunità significa anche fare dei sacrifici per il bene di tutti. Ho due armadi davanti alla scuola, ma ho anche una tramvia che prima non avevo. Non mi posso lamentare."C'è veramente poco da aggiungere, e noi non lo faremo. Tra traffico e cantieri, la pazienza dei fiorentini è davvero al limite, ma queste sono dichiarazioni che fanno bene a tutta la comunità. E noi ce le teniamo strette. Il mostro nell'armadio c'è, solo se decidiamo di vederlo. Questo è bene ricordarlo.

'L'EMOZIONE DELLE PAROLE - IL COLORE DELLA LETTURA': la poesia come specchio dell'anima

Eventi gestiti e organizzati da Giacomo Trallori

Un viaggio emotivo, una scoperta di emozioni nascoste e profonde attraverso i versi di quattro grandi poetesse, interpretate dalla voce e dall’anima di attrici talentuose. Questo è l’obiettivo di "L'EMOZIONE DELLE PAROLE - IL COLORE DELLA LETTURA," un ciclo di incontri dedicato a chi desidera esplorare i sentimenti umani, le piccole meraviglie quotidiane, le paure e le amarezze attraverso la poesia. L’evento, che si terrà alla Libreria Rinascita di via Gramsci 334 a Sesto Fiorentino, invita il pubblico a partecipare a un’esperienza di lettura intima e coinvolgente, dove le parole diventano un ponte verso il nostro mondo interiore. Ogni incontro sarà guidato da attrici che, con sensibilità e bravura, daranno voce ai versi immortali di quattro poetesse straordinarie: Mary Shelley, Alfonsina Storni, Alda Merini e Marina Cvetaeva. Attraverso le loro opere, i partecipanti potranno riscoprire la forza della parola poetica come strumento di introspezione e liberazione emotiva.Gli organizzatori, Luigi Bicchi, Alessandra Bruscagli e Giacomo Trallori, hanno sottolineato l’importanza della poesia come “anticorpo contro il dilagare della superficialità” nella società odierna, dove spesso il genere è ignorato. L’iniziativa si propone di riportare l’attenzione su un’arte che invita alla riflessione e al contatto profondo con le emozioni.Sabato 16 Novembre 2024 – Mary Shelley con Chiara RiondinoIl primo appuntamento sarà dedicato a Mary Shelley, celebre autrice britannica ricordata per l’immortale "Frankenstein". Sarà Chiara Riondino a interpretare i versi e le parole di una donna dalla giovinezza inquieta, che riversò nelle sue opere le contraddizioni e le tensioni del suo tempo. Shelley, oltre che scrittrice, fu anche una poetessa e pensatrice, figlia di una cultura progressista che la spinse a esplorare le profondità dell'animo umano. Attraverso la sua poesia, il pubblico potrà toccare con mano la vulnerabilità e il coraggio di una donna rivoluzionaria.Sabato 7 Dicembre 2024 – Alda Merini con Maria CassiIl secondo incontro vedrà protagonista Alda Merini, poetessa amata in tutta Italia per la sua voce unica, che sapeva parlare con disarmante sincerità della sofferenza e dell'amore. Maria Cassi interpreterà le poesie di Merini, portando il pubblico nel mondo interiore di una donna che ha vissuto la poesia come una rivincita sulla vita stessa, nonostante i lunghi periodi di dolore e sofferenza psichiatrica. Le sue parole, forti e intense, ci parlano della capacità di resistere e affermare la vita, diventando un simbolo di speranza per tanti.Sabato 14 Dicembre 2024 – Alfonsina Storni con Letizia FuochiIl terzo incontro sarà dedicato ad Alfonsina Storni, poetessa e giornalista argentina di origine svizzera, la cui vita fu un percorso di lotta e resilienza. Letizia Fuochi accompagnerà il pubblico nella vita e nelle poesie di questa donna coraggiosa, che sfidò le convenzioni del suo tempo, affrontando da sola la maternità e le difficoltà della vita. Storni, che trovò nella poesia un rifugio e una voce, si arrese alla depressione dopo la diagnosi di un tumore, scegliendo di mettere fine alla sua vita nel Mar della Plata. Le sue poesie, lette oggi, risuonano come un grido d'amore e di dolore.Sabato 18 Gennaio 2025 – Marina Cvetaeva con Daniela MorozziA chiudere il ciclo, il 18 gennaio, sarà Daniela Morozzi con la lettura dei versi di Marina Cvetaeva, poetessa russa appassionata e inquieta. La Cvetaeva visse intensamente, tanto da lasciare una testimonianza potente della sua visione della vita come una "stazione" temporanea. Poetessa raffinata e anticonformista, si avvicinò alla letteratura a Parigi, dove studiò alla Sorbona, e abbracciò un’esistenza carica di sentimenti contrastanti, fino a un finale segnato dalla disperazione. Le sue parole, lette da Morozzi, sveleranno al pubblico le sfaccettature di un’anima sensibile e tormentata.Un’occasione per riscoprire la poesia come fonte di conoscenzaQuesti incontri rappresentano un’opportunità unica per chi ama la poesia e per chi cerca un modo per avvicinarsi alle emozioni autentiche e ai dilemmi della vita. Con la bravura delle attrici e l’intensità dei versi scelti, il ciclo "L'EMOZIONE DELLE PAROLE - IL COLORE DELLA LETTURA" si propone di restituire alla poesia il ruolo di specchio dell’anima, capace di toccare la sensibilità di tutti e di trasformare le parole in un’esperienza emozionale condivisa.

Kean come Vlahovic? I numeri parlano chiaro

L'ex Juventus si prende sulle spalle Firenze

Dopo mesi di tentativi e delusioni, i tifosi della Fiorentina hanno finalmente trovato il loro attaccante ideale in Moise Kean, capace di riaccendere i sogni della città con 7 gol e grandi prestazioni. Il paragone con Dusan Vlahovic è inevitabile: come l’ex bomber viola, Kean interpreta il ruolo in modo completo, supportando la manovra offensiva e sfruttando il fisico e la tecnica. A differenza di altri attaccanti recenti, Kean si dimostra efficace senza complicate strategie tattiche, grazie alla fiducia e al sostegno del mister Palladino. Finalmente, Firenze ha ritrovato un goleador capace di far sognare i tifosi. I numeri parlano chiaro: nella stagione 2021-22, nelle prime 9 giornate aveva messo a segno 5 gol e un assist. Soltanto una rete in più rispetto ai 4 gol segnati dall'attuale bomber viola. Il paragone, quindi, non poteva essere più azzeccato.

“Gioca chi sta meglio”: ecco le probabili scelte di Palladino in vista della gara di Genova

Cataldi verso la panchina, al suo posto Richardson. Come sta Mandragora?

La Fiorentina affronta il Genoa al "Ferraris" di Genova giovedì alle 18:30, per la decima giornata di Serie A. La squadra di Palladino è in ottima forma, con cinque vittorie consecutive tra campionato e Conference League e ben 15 gol segnati nelle ultime tre partite. Nonostante ciò, il Genoa, allenato dall’ex Gilardino e in difficoltà sia per problemi societari che infortuni, cercherà di risollevarsi, essendo in zona pericolosa con soli 6 punti.Per l'incontro, Palladino potrebbe fare turnover, con possibili riposi per Comuzzo, uscito acciaccato, Dodo, Cataldi e forse Adli. Potrebbe invece partire titolare Richardson, mentre Biraghi potrebbe sostituire Gosens. Mandragora, dopo l'infortunio, potrebbe essere convocato, mentre saranno sicuramente assenti Pongracic e Gudmundsson.FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea; Dodò, Quarta, Ranieri, Gosens; Richardson, Adli; Colpani, Beltran, Bove; Kean. All. Palladino

Una situazione davvero preoccupante

Tra musica ad alto volume, ostacoli continui e tanta confusione

Vi piace fare atletica? Non preoccupatevi, a Firenze ci sono mille possibilità per praticare questo bellissimo sport. E non solo allo stadio Luigi Ridolfi! Basta passeggiare nel centro della città per rendersi conto che, tra marciapiedi stretti, cartelli stradali abbandonati, biciclette e monopattini fuori posto, si può improvvisare un vero e proprio allenamento.Scusatemi per l’ironia, anche perché la situazione è molto seria. Tempo fa Firenzedintorni.it aveva già trattato il tema dell’abbandono dei monopattini in città, ma purtroppo la situazione non sembra migliorata. Basta guardare le numerose foto per rendersi conto di quanto sia diventato difficile camminare in sicurezza.Oggi ci siamo soffermati su una zona in particolare: all’incrocio tra via dell’Oriuolo e via Sant'Egidio, a due passi da piazza Salvemini, lo scenario appare fuori controllo. Motorini, monopattini e biciclette sono abbandonati sui marciapiedi o in punti destinati a favorire il flusso intenso del traffico. Parlando con i residenti, inoltre, abbiamo scoperto una realtà davvero preoccupante.A causa di questi "ostacoli", è stato chiuso un tratto che per molto tempo era usato come passaggio per le ambulanze nei momenti più critici, quando il traffico rendeva difficoltoso il collegamento con l'ospedale Santa Maria Nuova. Abbiamo potuto verificare di persona la gravità della situazione.Ma i problemi non finiscono qui. Oltre alla presenza di queste "barriere" che complicano la vita dei pedoni, specialmente dei disabili, un altro tema caldo per i residenti è l’inquinamento acustico. Alcuni si lamentano della musica alta proveniente dai locali della zona già dalle 10:30 del mattino.Come sempre, Firenzedintorni.it denuncia la situazione nella speranza di un intervento da parte delle istituzioni, perché questo è ciò che possiamo fare. Con la speranza di rendere Firenze un posto migliore per tutti.

'Fenice Florentia: dalle Ceneri al Rinascimento': così riparte la storica società sportiva

Andrea Pieri: "Siamo la più grande società sportiva nel mondo natatorio e questo è uno step da cui spiccare il volo verso mete sempre più alte"

Si è svolta questa mattina la conferenza stampa "Fenice Florentia: dalle Ceneri al Rinascimento", un’occasione per presentare ufficialmente il nuovo consiglio direttivo e il piano di rilancio della storica e vincente associazione sportiva toscana.Durante l'incontro, il Presidente della Rari Nantes Florentia, Andrea Pieri, i membri del nuovo direttivo hanno illustrato i progetti futuri della Rari Nantes, con particolare attenzione agli obiettivi sportivi, agli interventi sugli impianti e ai programmi di inclusione sociale che contraddistinguono questa longeva società, fondata su valori di sportività, resilienza e innovazione.Andrea Pieri non è solo una figura chiave per la Rari Nantes, ma ha anche avuto un ruolo centrale a livello nazionale, reggendo la Federazione Italiana Nuoto tra novembre 2022 e febbraio 2024 e presiedendo il Comitato organizzatore degli Europei di Roma 2022. Sotto la sua guida, la Rari Nantes Florentia ha conquistato importanti risultati, come la partecipazione di quattro atleti e un tecnico alle ultime Olimpiadi, il titolo italiano nelle categorie Cadette e Ragazze, il ritorno della squadra maschile di pallanuoto in serie A1 e il titolo italiano paralimpico di pallanuoto nel 2023.A riprova dell’impegno sociale della società, Pieri ha promosso anche l’associazione ONLUS "Rarini per Amore", creata per sostenere le famiglie bisognose nell’avviamento alla pratica sportiva, nel nome di sua moglie Monica.Andrea Pieri, nel commentare la sua rielezione, ha espresso la propria determinazione a proseguire il cammino intrapreso nonostante le difficoltà affrontate: “Abbiamo trascorso gli ultimi 12 anni in mezzo alle traversie che tutti ricordano. Siamo la più grande società sportiva nel mondo natatorio e questo è uno step da cui spiccare il volo verso mete sempre più alte.”Sul nuovo assetto organizzativo ha aggiunto: “Avere due vicepresidenti come Raggi e Tempestini significa poter garantire una maggiore attenzione agli impianti e un approccio a 360° al mondo dello sport. E sulla squadra di Minetti, posso dire che l’inizio del campionato è stato incoraggiante, ma dobbiamo restare con i piedi per terra. Ora ci aspetta il periodo più impegnativo, in cui affronteremo le squadre in lotta per lo scudetto.”Con questa conferma, Pieri e il suo team si preparano a scrivere un nuovo capitolo nella storia della Rari Nantes Florentia, puntando su un mix di esperienza e innovazione per consolidare la presenza della società nel panorama sportivo italiano.Il nuovo consiglio direttivo sarà composto da:Roberto Raggi – VicepresidenteSimone Boldi – Segretario e responsabile comunicazioneRoberto Turchini – Responsabile della pallanuoto maschileAndrea Nesti – Responsabile della pallanuoto femminile e WP AbilityMassimo Borselli – Responsabile del nuoto artisticoPaolo Biagioli – Responsabile del nuotoMarco Nocentini – Gestione degli impiantiRiccardo Tempestini – Coordinatore delle attività sportive, pallanuoto giovanile, scuola nuoto, leva agonistica e reclutamentoStefano Luporini – Responsabile del nuoto Master, rapporti sportivi e avanzamento informatico

Di Livio: “Che bella Fiorentina! Mai visto un Bove così. Kean? L'amore di Firenze è stato fondamentale”

“Champions? Ci vuole calma. Ma veder giocare questa Fiorentina mi rende davvero felice”

"Che bella la Fiorentina!" esclama con entusiasmo Angelo Di Livio in esclusiva a Firenzedintorni.it. Appena iniziata l’intervista, l’ex centrocampista viola, a Firenze dal 1999 al 2005, esprime tutta la sua gioia nel vedere la squadra di Palladino giocare un calcio così spettacolare: "I cinque gol mi hanno sorpreso, e in parte è anche responsabilità della Roma, ma per il resto era prevedibile. La Fiorentina è una squadra umile che gioca un bel calcio. I tifosi viola possono ben sperare".L’artefice di questo successo è Raffaele Palladino. L’inizio non è stato facile, ma Di Livio ha sempre invitato alla calma: "Le prime difficoltà erano normali. Non dimentichiamo che veniva da una piazza come quella di Monza. Serve tempo per trasmettere il proprio gioco alla squadra". Nelle parole dell’ex viola si percepisce un mix di orgoglio e gioia: "Lasciamelo dire ancora: ho visto una squadra davvero umile. E ne sono molto contento".Dopo il 5-1 alla Roma, Firenze non è semplicemente soddisfatta: è entusiasta. Qualcuno parla persino di Champions League, ma non Di Livio. È come se non volesse svegliare i giocatori viola da un bellissimo sogno: "È ancora presto. La Fiorentina non deve entrare in campo con un obiettivo specifico in testa, ma affrontare partita dopo partita con la massima serenità. Poi, arrivati al girone di ritorno, tireremo le somme".La Fiorentina viaggia sulle ali dell’entusiasmo, spinta da giocatori in cerca di riscatto dopo esperienze difficili in altre squadre. "Questo è merito anche dell’ambiente di Firenze", sottolinea Di Livio. "La passione del tifo viola sta dando una spinta fondamentale per il rilancio di giocatori come Bove, Cataldi e Kean".A proposito di Kean, Di Livio ha le idee chiare: "Moise è nella fase giusta della sua crescita per prendersi la Fiorentina e fare il tanto atteso salto di qualità". È naturale chiedersi cosa sia cambiato rispetto alla sua esperienza alla Juventus, dove non si era mai visto un Kean così. Di Livio, che ha vissuto sia a Torino sia a Firenze, conosce bene la pressione di queste due piazze importanti: "Attenzione, eh! Firenze è una piazza grande e ambiziosa come Torino. Negli ultimi tre anni, la Fiorentina ha giocato tre finali. Moise ha cambiato tante squadre in passato, e questo può indicare scarsa personalità. Ma lo ripeto, ora lo vedo maturato".Non solo Torino e Firenze, ma anche Roma: Angelo Di Livio conosce bene l’ambiente della Capitale, lo stesso in cui è cresciuto Edoardo Bove. "Edoardo è un ragazzo meraviglioso, lo ammiro davvero tanto: intelligente, umile, propositivo, con uno straordinario spirito di sacrificio". E detto da "Il Soldatino", questo è un grande complimento. "Devo però essere onesto: a Roma non l’ho mai visto giocare così. Quando hanno deciso di cederlo, la Fiorentina è stata davvero fortunata. E permettetemi di fare i complimenti a Pradè, che è abilissimo a cogliere queste opportunità".Prima di congedarsi, Di Livio non manca di salutare quella che è stata e sarà sempre la sua città: "Non dimenticherò mai il calcio romantico della mia esperienza a Firenze. Abbiamo unito una città magnifica. E, se potessi tornare indietro, non cambierei nulla della mia carriera qui. Dalle vittorie alla rinascita, è stato tutto bellissimo".

Verba volant, scripta manent

Basta un cantiere per bloccare tutta Firenze. La forza preoccupante dei cantieri fiorentini

No, non siamo qui per ripetere quello che hanno scritto i giornali stamattina. Se volete leggere tutto su quanto accaduto ieri a Firenze, in particolare nella zona Careggi-Rifredi, potete consultare La Nazione o il Corriere Fiorentino. Firenzedintorni.it è qui per ribadire ancora una volta l'importanza della gestione dei cantieri. Se ne parla molto, ma alla fine cambia davvero poco."Verba volant, scripta manent" dicevano i latini, ed è ciò che questo sito cerca di fare fin dalla sua nascita: mettere nero su bianco tutte le problematiche che riguardano Firenze, i cantieri e i cittadini fiorentini. Quanto accaduto ieri ne è la prova: non si può e non si deve dare nulla per scontato.Cosa è successo? Un cantiere in via delle Panche ha causato code chilometriche in tutto il quartiere di Rifredi, soprattutto nei pressi dell'ospedale di Careggi. "Mal segnalato", ci dicono molti cittadini. Ma ci sorge qualche dubbio. I cartelli gialli che indicano i tempi del cantiere ci sono, come in tutti gli altri interventi in città. Quindi la domanda è: l'errore sta nel cantiere specifico o nell'organizzazione generale? A voi la risposta.La cosa più preoccupante di ieri, oltre ai tempi passati in auto (a cui i fiorentini sono purtroppo abituati), è stata vedere le ambulanze con le sirene accese zigzagare tra le automobili. I disagi per i malati sono stati notevoli, e questo è inaccettabile. "Prendete le biciclette!" polemizzano i residenti. Insomma, ce n'è per tutti, ma vogliamo sottolineare un concetto semplice: non serve una coda o un'emergenza per segnalare un problema. Firenze non dovrebbe fermarsi per evidenziare un tema come quello dei cantieri. In via Masaccio, dove i lavori sono iniziati a luglio, i ritardi continuano e siamo ormai quasi a novembre.Per questo motivo Firenzedintorni.it continuerà ad analizzare settimana dopo settimana varie situazioni. Perché "Verba volant, scripta manent" e noi preferiamo parlare poco e scrivere di più. Per voi, per Firenze, per tutti.

Per fare un albero...

Un po' di verde in più per Firenze

"Per fare un albero, ci vuole un fiore...". Cantava così Sergio Endrigo nella celebre canzone che ha accompagnato la nostra quotidianità negli anni. Forse perché oggi è un martedì diverso dal solito, Firenzedintorni.it ha deciso di soffermarsi su una situazione che potrebbe strappare un sorriso ai lettori.Spesso abbiamo trattato temi preoccupanti, come cantieri, traffico e disagi. Oggi, invece, parliamo del giardino di Via Martini/Novelli, che diventa un po' più verde per tutti. In questi tempi, non è certo una notizia da sottovalutare. I lavori di riqualificazione di una delle tante aree verdi di Firenze sta per concludersi. L'area di circa 1000 metri quadrati è stata dotata di una torre multiuso, un'altalena, una piramide e tre giochi a molla, tutti installati su gomma colata per garantire maggiore sicurezza. Sono stati migliorati anche i giochi esistenti con mattonelle anti-caduta, particolarmente utili durante l'inverno, e tutta la superficie del giardino, di 4500 metri quadrati, ha visto la sostituzione di panchine e la risistemazione dei tavoli da picnic.Michele Pierguidi, presidente del Quartiere 2, ha commentato: "I lavori al giardino di Via Martini/Novelli procedono spediti: più spazio verde per gli alberi e vialetti belli e sicuri. Presto sarà un altro bellissimo parco nel nostro quartiere."Ecco, vedendo questi progressi, ci sorgono ancora più dubbi sui lavori alla Stazione di Campo di Marte (VEDI VECCHIO ARTICOLO). Ci chiediamo: perché tanta disparità? Poco importa per ora; ciò che conta è che Firenze stia tornando a respirare grazie a un po' più di verde.

Una situazione paradossale

Prenotare un taxi fuori da un ospedale è impossibile. Serve un compromesso al più presto

Il taxi è un mezzo che semplifica notevolmente la vita dei fiorentini. Attraversare il capoluogo toscano può essere molto complicato, e in questo modo tutto sembra più facile. Tuttavia, come spesso accade in Italia, ogni cosa nasconde un lato così contorto da sfidare la logica.È il caso delle prenotazioni dei taxi. Firenzedintorni.it ha raccolto l'appello di un cittadino fiorentino che ha voluto denunciare una situazione davvero difficile da spiegare."Io sono non vedente e lavoro al CTO di Firenze. Da 34 anni ho sempre preso il taxi per tornare a casa," ci racconta Paolo. "Un giorno avevo bisogno di una vettura a un orario specifico e speravo di poter fare una prenotazione. Ma così non è stato. Con mia sorpresa ho scoperto che non è possibile prenotare un taxi da luoghi pubblici come teatri, stazioni o ospedali. Credo sia una cosa grave: come si fa a paragonare questi luoghi?"La situazione si commenta da sola. Ma qual è il motivo di questa disposizione del servizio taxi? "Se chiamo un taxi quando esco dall'ospedale, arriva senza problemi, ma se lo prenoto in anticipo, no," ci spiega Paolo, ancora incredulo. "È davvero difficile capire il perché di questa decisione. I miei amici tassisti dovrebbero cambiare questa regola per il bene della comunità."Il paradosso non finisce qui. "Spesso le attese sono di circa 30-40 minuti, il che è complicato per una persona con problemi di salute," aggiunge Paolo. "E non è finita: se indico una via o un numero civico che non corrispondono a un luogo pubblico, la prenotazione è possibile. Una situazione che fa riflettere."Paolo Tozzetti, vice presidente e responsabile sala radio del 4242, ha chiarito la posizione dei tassisti ai nostri microfoni: "Noi non siamo contrari alle prenotazioni, anzi. Per noi rappresenterebbero un’opportunità di lavoro più stabile. Il problema è trovare un punto d’incontro sugli orari". Ci spiega con attenzione. " Spesso le visite terminano oltre l’orario previsto o in anticipo, e così viene preso un altro taxi. Nei luoghi pubblici, come teatri o stadi, è davvero complicato rispetto a quelli privati, dove il servizio è più agevole". Continua Tozzetti: "Per noi sarebbe un'opzione interessante, ma è davvero difficile da attuare. Va inoltre precisato che, per legge, non possiamo accettare prenotazioni di un taxi con largo anticipo, ad esempio dalla mattina per la sera. Questo è una prerogativa del servizio NCC, come previsto dalla legge 21/92. Le cooperative taxi permettono agli utenti di “prenotare la chiamata”, garantendo che l’operatore inserirà la richiesta al momento opportuno, evitando al cliente di dover chiamare personalmente". Un giusto compromesso sarebbe di grande aiuto per tutti, cittadini e tassisti. Solo insieme si può ottenere un servizio migliore.

La Fiorentina e la rivincita del mercato

Molti giocatori viola hanno smentito le loro ex società

"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori," cantava Fabrizio De André, il poeta degli emarginati, dei bisognosi, di chi veniva considerato scarto. Proprio come gli scarti che, secondo molti, la Fiorentina avrebbe preso durante il mercato estivo. Ecco un riepilogo.Moise Kean: "18 milioni per la terza punta della Juventus?! Questo è l’attaccante promesso?" Ebbene sì, Pradè ha avuto ragione. Dopo un anno complicato alla Juventus, ora è il protagonista dell'attacco viola, raccogliendo l’eredità di Vlahovic.David De Gea: "Un portiere fermo da un anno? A 34 anni, che azzardo!" Ma guardando Fiorentina-Milan si capisce che il rischio ha pagato. De Gea è tornato ai suoi livelli e sta guidando la squadra con la sua esperienza, un vero leader silenzioso.Edoardo Bove: "Se De Rossi non l’ha voluto tenere, ci sarà un motivo." A Roma faceva panchina, ma Palladino ha visto il potenziale e ora Bove è diventato un jolly prezioso per la Fiorentina, sempre efficace ovunque venga schierato.Danilo Cataldi: "Sarri gli preferiva Rovella, quindi non era così importante." Ma da quando è arrivato a Firenze, ha preso in mano il centrocampo e guida la squadra con personalità, formando un’ottima coppia con Biraghi anche fuori dal campo.Yacine Adli: "Giocava solo per l’assenza di Bennacer al Milan, se fosse forte non l’avrebbero ceduto." Ma vedendolo ora in campo, la Fiorentina ha trovato un regista di qualità, capace di dare ordine e geometrie che mancavano da tempo.Questi sono gli "scarti" che la Fiorentina ha raccolto nel mercato estivo. E come diceva De André, a Firenze stanno sbocciando fiori, che insieme a qualche diamante, stanno creando una Fiorentina competitiva. Gli scarti? A questo punto, vanno più che bene.

L'invasione dei monopattini

Strade, marciapiedi e non solo. Camminare per Firenze è una vera corsa a ostacoli

Firenze è letteralmente invasa dai monopattini elettrici. No, non stiamo usando un’iperbole. Basta girare per la città, dal centro alla periferia, per vedere come le strade e i marciapiedi siano occupati da questi mezzi a noleggio.Sono un’alternativa valida alla tramvia e ai bus, soprattutto per i numerosi turisti che visitano il capoluogo toscano. Ma allo stesso tempo, è evidente a tutti che manchi una regolamentazione, soprattutto per evitare che vengano lasciati in posti non idonei.Le foto parlano chiaro: spesso gli accessi alle strade sono occupati da biciclette, le cosiddette "Mo-bike", e dai monopattini. Gli ingressi per disabili e le strisce pedonali sono ostacolati da questi scomodi mezzi. Cosa fare, quindi, a riguardo? La soluzione potrebbe essere una semplice rastrelliera o un meccanismo tecnologico piuttosto banale: finché il mezzo non si trova in una zona di sosta adeguata, sarà impossibile scollegarlo e quindi fermare il timer utile per calcolare il prezzo del noleggio.Chissà, forse in futuro sarà così, ma per adesso serve una soluzione efficace nel breve periodo. Le segnalazioni aumentano giorno dopo giorno, e la situazione sta sfuggendo di mano.

Palladino, Fonseca e il peso dei giudizi

Fiorentina-Milan vale tanto per questi due allenatori

Il calcio è un gioco semplice, ripete spesso Massimiliano Allegri. Così come i giudizi, che cambiano con una facilità imbarazzante partita dopo partita. Un giorno sei un eroe, l’altro il colpevole. Un giorno tocchi il cielo con un dito, quello dopo ti trovi sul ciglio di un burrone a due passi dal baratro.Questo vale per tutti, giocatori ma soprattutto allenatori. Domani sera al Franchi Raffaele Palladino sfiderà Paolo Fonseca, due allenatori diversi per esperienza e idee di calcio, ma simili in molti altri aspetti.Partendo dall’allenatore della Fiorentina, il suo percorso fino ad oggi è stato pieno di alti e bassi. Certo, gli alti sono pochi, ma non importa. La Fiorentina continua a faticare dal punto di vista del gioco, e il primo tempo contro i New Saints non ha alleggerito le pressioni intorno a un allenatore che ancora deve trovare la quadra. Domani sera una vittoria ribalterebbe completamente i giudizi su Palladino, perché il calcio è questo. Non c'è pazienza, non ci sono vie di mezzo. Il calcio è semplice, sì, ma allo stesso tempo spietato. Palladino dovrà dimostrare di saper rispondere alle difficoltà. Perché è proprio in questi momenti che si trova la via per crescere, e Palladino lo sa bene. Battere il Milan per toccare il cielo e allontanare il baratro. I "se" e i "ma" non conteranno più.Guardate Fonseca. Praticamente un morto che cammina appena arrivato a Milano. La tifoseria non è mai stata soddisfatta del suo arrivo. Le prime difficoltà, i mugugni e tanto malcontento. Sembrava uno scenario già scritto verso un esonero inevitabile. Poi il derby, una vittoria importante, ed ecco che Fonseca non è più in discussione. Fonseca batte anche il Lecce e tutto sembra rientrato. Fino a quando la sconfitta con il Leverkusen fa riapparire i fantasmi del passato. E così Fiorentina-Milan diventa decisiva anche per l'ex Roma. Una sconfitta significherebbe ritornare vicino al baratro da cui è partito.Il calcio è così. Semplice, ma spietato. Non c'è tempo da perdere, né per Palladino né per Fonseca. Fiorentina-Milan vale tanto, se non tutto. Un giorno credi di essere nel giusto, in un altro ti svegli e devi cominciare da zero. Palladino e Fonseca lo sanno bene. Molto bene.

Toscana Energia, Firenze si arricchisce ancora di più: inaugurato il nuovo Centro di Controllo Impianti e Reti (CIR)

Funaro: “Vogliamo offrire servizi sempre più innovativi ed efficienti, rispondendo alle esigenze di crescita e innovazione della città”

Quest'oggi si è svolta l'inaugurazione del nuovo Centro di Controllo Impianti e Reti (CIR) presso la sede di Toscana Energia a Firenze. Questo traguardo segna una tappa fondamentale nella gestione e nel controllo dell’intera rete di distribuzione del Gruppo Italgas, rappresentando un passo significativo verso l'innovazione e la digitalizzazione del settore.Il nuovo CIR, realizzato presso la sede fiorentina di Toscana Energia, avrà un ruolo strategico nella supervisione della rete di distribuzione del gas, non solo a livello regionale, ma su tutto il territorio nazionale. Grazie a questo impianto, la gestione di 74.000 km di rete distribuiti in tutta Italia, di cui 8.000 km solo in Toscana, sarà condivisa tra i centri operativi di Firenze e Torino. La struttura d’avanguardia è stata progettata per monitorare e gestire in tempo reale ogni aspetto della rete, permettendo interventi tempestivi e coordinati, indipendentemente dal centro operativo di riferimento."Quello di oggi è un altro passo importante per la nostra città verso la smart city", ha dichiarato la sindaca di Firenze, Sara Funaro, a margine della presentazione. "Ci tengo a ringraziare Toscana Energia e Italgas per aver scelto Firenze, dopo la sede madre di Torino, per portare un sistema così avanzato. Questo impianto va a integrare tutto il lavoro che stiamo facendo sul nostro territorio, a partire dalla smart city control room, con cui abbiamo già un collegamento con Toscana Energia. Vogliamo offrire servizi sempre più innovativi ed efficienti, rispondendo alle esigenze di crescita e innovazione della città. Inoltre, i risultati ottenuti in termini di nuove assunzioni e miglioramento della qualità sono significativi, e rappresentano un ulteriore passo verso la città che vogliamo: una città che innova, che crea opportunità per i giovani e che offre servizi di alta qualità", ha concluso la sindaca.Fabio Giorgetti, presidente di Toscana Energia, ha sottolineato l’importanza del nuovo centro: "Grazie al CIR, potremo garantire una maggiore qualità nel controllo del trasporto e del monitoraggio del nostro sistema del gas, raggiungendo tutte le abitazioni. Toscana Energia rappresenta un’eccellenza all’interno del gruppo Italgas. Questo centro permetterà un monitoraggio accurato, garantendo una tempestività d'intervento e inserendosi perfettamente nel processo di innovazione e digitalizzazione che Italgas ha avviato negli ultimi otto anni. Un impegno che punta a migliorare la sostenibilità e la qualità, con l'obiettivo di assicurare la sicurezza delle nostre famiglie e del trasporto di gas in tutta Italia."A concludere l’evento, Paolo Gallo, amministratore delegato di Italgas, ha evidenziato le principali novità dell’impianto: "Quando nessuno si accorge del nostro servizio, significa che stiamo facendo un ottimo lavoro. Con il nuovo centro, avremo ancora più controllo su tutta la nostra rete, permettendoci di intervenire in anticipo rispetto a eventuali criticità. Questo è già accaduto durante le recenti inondazioni in Emilia Romagna, quando abbiamo gestito da remoto i nostri impianti, in una situazione in cui l'intervento locale non era possibile. In caso di eventi atmosferici estremi, possiamo gestire la rete da remoto, metterla in sicurezza e riavviarla in sicurezza. La qualità del servizio continuerà a migliorare: negli ultimi anni, le perdite della nostra rete sono scese sotto lo 0,1%, e monitoriamo costantemente la situazione, offrendo un servizio di altissimo livello."

Quando prevenire è meglio che curare

Il nostro resoconto della situazione dei tombini fiorentini

La Toscana è stata una delle regioni italiane più colpite da forti temporali nell'ultimo anno. Purtroppo, l'alluvione che ha colpito Campi Bisenzio, ma non solo, ha lasciato un segno profondo nell'animo dei suoi cittadini. Se a Firenze la pioggia è ormai diventata un disagio per chi si trova bloccato nel traffico, è giusto chiedersi quali siano le misure di prevenzione adottate per gestire situazioni d'emergenza.Come recita il proverbio "prevenire è meglio che curare". Firenzedintorni.it si è quindi concentrato sulla condizione dei tombini in città. Basta fare un giro per Firenze, come abbiamo fatto noi, per osservare lo stato preoccupante delle fognature. Una delle foto che vedete in questo articolo è stata scattata il 2 agosto, un giorno prima di un'allerta gialla per temporali e grandine. Le immagini parlano da sole.A distanza di mesi, nonostante le segnalazioni dei nostri lettori, molti tombini sono ancora nelle stesse condizioni. Nella seconda foto, per esempio, vediamo uno dei tanti tombini otturati su Viale Michelangelo. Questo è solo uno dei primi, ma lungo la via ce ne sono almeno altri cinque nelle stesse condizioni.Le istituzioni sono presenti e fanno sentire la loro voce. La pulizia dei tombini è affidata sia ad ALIA che a Publiacqua, che collaborano in un lavoro di squadra costante. I cittadini possono contribuire in modo significativo attraverso le segnalazioni. Ci informano che ne ricevono già molte, ma ogni aiuto è sempre ben accetto. Con pazienza, tutte le situazioni di emergenza verranno affrontate, perché, come si dice, prevenire è meglio che curare. Sempre.

Becattini: “Sprechi e cambiamenti climatici. Il Festival dell'Acqua un modo per trovare delle nuove soluzioni”

“Il Bagno Viaggiante? Dopo il ‘Nodo Capecchi’ ecco un'altra grande invenzione”

L’Earth Technology Expo, conosciuta anche come "Festival dell'Acqua", ha catturato l'attenzione del centro di Firenze dal 25 al 27 settembre. La splendida cornice dell'evento è stata la Fortezza da Basso, che ancora una volta ha confermato il suo fascino e la sua bellezza."Un'ottima occasione per mettere a confronto diverse realtà", ha dichiarato a Firenzedintorni.it Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera. "Sono stati trattati molti temi importanti: dalla distribuzione dell'acqua al problema sempre più pressante degli sprechi. Ma si è discusso soprattutto delle calamità naturali che colpiscono con crescente frequenza il nostro Paese, cercando di capire come prevenirle. Un tempo erano eventi rari, ora invece si ripetono negli stessi luoghi con una violenza sempre maggiore. Affrontare questi argomenti è un passo essenziale per trovare soluzioni."Firenze e la Regione Toscana hanno una lunga esperienza nella gestione di eventi calamitosi devastanti. "I Comuni dispongono di diversi strumenti per affrontare queste situazioni - ha proseguito Becattini - ma sarà necessario valutare se servirà un vero e proprio piano regolatore delle acque. Questo sarà utile sia per una gestione più efficiente della distribuzione, sia per coordinare meglio gli interventi in caso di calamità naturali. I cambiamenti climatici ci impongono di adottare strategie diverse rispetto al passato."Durante la Fiera dell'Acqua è stata presentata per la prima volta al pubblico un'innovativa invenzione: "Il Bagno Viaggiante", ideato da Francesco Capecchi con il supporto di Fabrizio Bertini di Firenze Manutenzioni, Massimiliano Chiuchiolo e Alessandro Masi dell'Arcadia Garage Lab, quest'ultimo creatore del mezzo. "Un grande investimento!" ha commentato Becattini. "L'ho visto personalmente e posso dire con certezza che Capecchi, dopo il successo del ‘Nodo Capecchi’, ci ha offerto un'altra invenzione straordinaria. Questa struttura, particolarmente utile durante eventi di massa e non solo, offrirà ai cittadini un servizio che spesso è difficile da trovare o fuori servizio".

Campo di Marte, l'incubo continua. Altra spaccata nella notte

Colpito il negozio Tognoni. I residenti: “Siamo stanchi!”

Spensieratezza, tranquillità e sicurezza: erano solo tre delle qualità che caratterizzavano il quartiere di Campo di Marte. Ora, però, la situazione è cambiata. L'ondata di insicurezza e criminalità che ha colpito Firenze è arrivata anche ai piedi dello stadio Franchi, e la situazione peggiora di giorno in giorno.L'incubo delle spaccate sembra non avere fine. Tra i negozi colpiti nel quartiere di Campo di Marte ci sono la cioccolateria Donnamalina in via Pacinotti, la bigiotteria La Tartaruga in viale dei Mille, il bar Moma in piazza Antonelli e il negozio di abbigliamento K13 in via Marconi. Ora, anche il negozio di scarpe Tognoni in via Elbano Gasperi è stato vittima di un furto.Noi di Firenzedintorni.it abbiamo voluto testimoniare la situazione di persona. Arrivati al negozio, tra i frammenti di vetro sparsi sul pavimento, si percepisce un’aria di disperazione e rabbia, e poca voglia di parlare. Lo capiamo subito e rispettiamo il silenzio del proprietario. Le immagini già parlano da sole: la porta a vetri è completamente distrutta."È un giornalista?" ci chiede Graziella, una signora di 75 anni che vive nel quartiere da ben 60 anni. Intuiamo e sentiamo subito la sua voglia di raccontare: "Siamo stanchi. Parlo a nome di tutti i residenti. Campo di Marte era un’oasi di benessere e felicità, i miei nipoti sono cresciuti in queste vie. La sera potevamo uscire senza problemi, ma ora le nostre case sono diventate bunker per proteggerci dai malviventi, e a volte non basta nemmeno questo. Cosa dobbiamo fare?"Non sappiamo cosa rispondere. Graziella ci saluta e ci ringrazia per averla ascoltata. La situazione delle spaccate sta peggiorando visibilmente. Sembra che si stia raggiungendo un punto di non ritorno. Denunciare è utile, ma senza un aiuto concreto, possiamo solo immaginare scenari ancora più gravi.

Il “Bagno Viaggiante” è finalmente realtà. Capecchi: “Un'invenzione che aiuterà disabili, ma non solo”

Le immagini in esclusiva dall'Earth Technology Expo, presso la Fortezza da Basso di Firenze

La bellezza della Fortezza da Basso di Firenze fa da cornice all'invenzione che caratterizzerà il 2025. Durante l'Earth Technology Expo è stato presentato il "Bagno Viaggiante".Nato da un'idea di Francesco Capecchi, con il supporto di Fabrizio Bertini, componente di Firenze Manutenzioni, di Massimiliano Chiuchiolo, e del creatore del mezzo stesso Alessandro Masi, dell'Arcadia Garage Lab, ha preso forma questa nuova invenzione destinata ad aiutare le persone con disabilità e non solo.Come mostrano le foto di Firenzedintorni.it, il "Bagno Viaggiante" è un vero e proprio contenitore di servizi igienici mobile. Colpisce subito l'attenzione la rampa d'accesso situata sul retro della struttura, che permette a tutte le persone con disabilità di usufruire dei numerosi comfort presenti all'interno."Il Bagno Viaggiante è realtà!" esulta Francesco Capecchi, proprietario e responsabile di Firenze Manutenzioni, ai nostri microfoni. "La struttura ha una rampa con una portata di 360 chili, in grado di sostenere sia la persona disabile che l'accompagnatore". E questo è solo uno dei tanti comfort offerti da questa nuova invenzione."Le persone con disabilità", continua Capecchi, "possono usufruire di ogni comfort possibile. L'accompagnatore può uscire in ogni momento, lasciando massima libertà alla persona. Una volta terminato l’utilizzo, si accenderà una luce rossa per segnalare a chi è all'esterno che il bagno è libero. Per quanto riguarda l'ingresso principale, gli utenti potranno accedere alla struttura in qualsiasi momento, trovando all'interno tutto il necessario per rifocillarsi. Saranno necessarie prove su strada, e poi tutto sarà pronto. Verso gennaio 2025, il Bagno Viaggiante sarà operativo e disponibile sul mercato"."La struttura è alimentata da pannelli solari e ha una capacità di 8 kilowatt. Potenzialmente, può alimentare un intero mercato. In questo modo, il Bagno Viaggiante può diventare anche una fonte di energia in caso di necessità o emergenza. La struttura è stata apprezzata da Francesco Becattini, presidente di Firenze Fiera, e dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, riscuotendo grande successo. Sono davvero felice", conclude Capecchi.Non è stato facile raggiungere questo risultato, come conferma Capecchi: "La realizzazione del Bagno Viaggiante ha richiesto molto tempo. Ringrazio Alessandro Masi e tutto il team di Arcadia Garage Lab per lo splendido lavoro svolto".Ma le novità non finiscono qui: "Stiamo lavorando anche a un prototipo di dimensioni ridotte, pensato per eventi e ricevimenti. Sarà pronto per metà aprile-maggio del 2025".

Via Nazionale, una Via Crucis tutta fiorentina

Una situazione che sta sfuggendo di mano

Perdonatemi il paragone religioso, ma non è stato facile trovare una similitudine adeguata per esprimere il caos con cui Via Nazionale e i fiorentini devono convivere ormai da diversi anni. La foto di Firenzedintorni.it, che può avere anche un tocco romantico, mostra una normale situazione del traffico nella zona della nota via intorno alle 18-19. È l'orario di punta, certo, ma spesso il tutto si ripete in vari momenti della giornata.Via Nazionale è conosciuta da tutti. È uno degli accessi principali per la stazione di Santa Maria Novella, soprattutto per coloro che vogliono raggiungere questo punto di snodo fiorentino senza incorrere in ZTL, corsie preferenziali e multe salatissime. Inoltre, la via è anche una delle zone con più negozi e turisti, che contribuiscono in modo significativo a quel caos che ormai la caratterizza.Tra strisce pedonali sbiadite e semafori con tempi discutibili, gli ingorghi sono all'ordine del giorno. I pedoni non aiutano, con attraversamenti improvvisi o passeggiate lungo la carreggiata a causa degli stretti marciapiedi del centro storico fiorentino. Già trascinare una valigia diventa molto complicato. Inoltre, il continuo passaggio di autobus e camion di spedizione rallenta ulteriormente il traffico.File su file. Attesa dopo attesa. Via Nazionale diventa spesso un incubo per chi deve raggiungere la stazione di Santa Maria Novella, con il costante rischio di perdere il treno. "Ristoranti, bar e turisti in mezzo allo smog del traffico non sono un bel biglietto da visita per una città bella come Firenze," ci dice Maurizio, milanese di nascita ma residente in Via Nazionale da diversi anni. "E non parliamo poi dell'inquinamento acustico. A volte il via vai di macchine diventa insopportabile."In motorino, l'esperienza è ben diversa, ma la situazione sta sfuggendo di mano. Una Via Crucis di macchine e camion, tra turisti e smog. Via Nazionale è entrata in un loop davvero senza uscita.

Il “Bagno Viaggiante” prende forma: ecco la rampa d'accesso 

Dall’idea di Francesco Capecchi, ecco la nuova invenzione firmata Firenze Manutenzioni

Il "Bagno Viaggiante" è un'innovativa struttura progettata per migliorare l'accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità, un progetto ideato da Francesco Capecchi. La sua presentazione ufficiale è prevista per mercoledì 25 settembre, nell'ambito dell'Earth Technology Expo, che si terrà presso la Fortezza da Basso a Firenze. A presentare il mezzo ci sarà Fabrizio Bertini, componente della Firenze Manutenzioni, Massimiliano Chiuchiolo e il creatore del mezzo stesso Alessandro Masi, dell'Arcadia Garage Lab. Questo progetto è di grande rilevanza poiché si tratta del primo in Italia ad essere specificamente pensato per rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. Il "Bagno Viaggiante" è una soluzione che consente di trasportare un bagno mobile dotato di tutti i comfort necessari, facilitando così la fruizione di spazi pubblici, eventi e località turistiche per chi ha difficoltà motorie.In particolare, la foto menzionata ritrae la rampa d'accesso che sarà utilizzata per trasportare le persone all'interno della struttura, un dettaglio essenziale per garantire un ingresso comodo e sicuro. Questo strumento si inserisce in un contesto più ampio di innovazioni tecnologiche e accessibilità, puntando a migliorare l'inclusione e l'autonomia delle persone con disabilità in diverse situazioni quotidiane e contesti sociali.L’Earth Technology Expo è un'importante vetrina per tecnologie sostenibili e innovative, e il "Bagno Viaggiante" rappresenta un passo avanti significativo verso una società più inclusiva.

Fiorentina-Lazio, squadre a confronto. E attenzione all'ex obiettivo Dia

I segreti della Lazio di Baroni

La sfida tra Fiorentina e Lazio, in programma domani alle 12:30, potrebbe rappresentare un momento cruciale per la stagione della Fiorentina. Nonostante i miglioramenti mostrati in campo, come sottolineato da Palladino, i risultati non sono ancora all'altezza delle aspettative per una squadra costruita per ambire a posizioni più alte in classifica. Le prime partite contro squadre come Venezia e Monza, entrambe disputate in casa e concluse con solo 2 punti raccolti, indicano che alla Fiorentina manca ancora il cinismo necessario per fare la differenza contro le squadre "piccole", un problema che si era già manifestato nelle stagioni precedenti.Dall'altro lato, la Lazio, sebbene rivoluzionata dal mercato e inizialmente accompagnata da qualche dubbio, ha dimostrato maggiore continuità contro avversari teoricamente inferiori. Le vittorie contro Venezia ed Hellas e il pareggio con il Milan sono segnali positivi per gli uomini di Baroni.Numeri alla mano, la Fiorentina avrebbe potuto essere alla pari con la Lazio in classifica se non avesse "sbagliato" le partite casalinghe. L'adattamento ai nuovi schemi di Palladino richiede tempo, ma la squadra non può più permettersi di perdere punti preziosi. Dopo Lazio, Empoli e Milan, sarà fondamentale per la Fiorentina ottenere risultati per risollevare la stagione.Un'altra sfida sarà arginare Dia, attaccante della Lazio che in passato ha già messo in difficoltà la difesa viola, come nel pareggio 3-3 con la Salernitana nella scorsa stagione. La difesa di Palladino dovrà essere particolarmente attenta per evitare ulteriori problemi.

Singoli o modulo? Ecco cosa succede alla difesa viola

Palladino difficilmente abbandonerà la difesa a tre

Il tema della difesa era centrale l'anno scorso e lo è anche quest'anno, rappresentando la principale critica rivolta all'allenatore della Fiorentina. La curiosità sta nel fatto che, nonostante il cambio in panchina da Vincenzo Italiano a Raffaele Palladino, le stesse accuse persistono. L'attuale allenatore del Bologna aveva ricevuto critiche simili, e chi lo ha sostituito ora si trova a dover affrontare le medesime problematiche. La difesa a tre della Fiorentina ha messo in evidenza i motivi delle critiche alla difesa alta di Italiano.Biraghi, Ranieri e Quarta sono gli stessi giocatori dello scorso anno, ma il nuovo contesto tattico influisce sulle loro prestazioni. Biraghi appare fuori posto come terzo di difesa, Ranieri non sembra in grado di guidare il reparto da solo, e Quarta, nonostante i suoi gol, mostra ancora carenze difensive. Il modulo influisce fino a un certo punto, e forse Italiano lo aveva intuito: giocatori come Ranieri e Quarta si esprimono meglio aggredendo l'avversario piuttosto che aspettando. Inoltre, la fisicità richiesta da questo tipo di gioco non sembra essere all'altezza delle caratteristiche dei centrali della Fiorentina. Il problema è stato costruire una fase difensiva con giocatori non adatti a seguirla. Tuttavia, anche con una difesa a quattro, potrebbero emergere gli stessi difetti, poiché Ranieri e Quarta davano il meglio nel sistema offensivo di Italiano. Solo Milenkovic sembrava soffrire in alcune situazioni, ma il rischio era giustificato. Ciò che conta non è tanto il tipo di difesa, ma come viene applicata. Anche Inzaghi, Gasperini e Conte difendono a tre, ma con approcci completamente diversi.La squadra è stata progettata per una difesa a tre, come dimostrano le scelte di mercato. Non tanto nei giocatori acquistati, quanto nel modo in cui sono stati scelti. Pongracic, ad esempio, sembra non adattarsi bene all'assetto difensivo di Palladino, e per ora rappresenta una scommessa. Paradossalmente, l'unico giocatore che conosce bene la difesa a tre è Moreno, che non ha ancora giocato in Italia. L'arrivo di Gosens, invece di un nuovo centrale, conferma che questo sistema di difesa rimane centrale nel progetto della Fiorentina, e un cambiamento non sembra previsto a breve.

Una corsa a ostacoli

Motorini, monopattini e sterpaglie: è ancora possibile andare in bicicletta in Via Erbosa?

La bicicletta è un mezzo che unisce l'utile al dilettevole: un piacevole passatempo per i bambini e un modo per salvaguardare l'ambiente per gli adulti. Tuttavia, è importante chiedersi se gli spazi dedicati all'uso delle biciclette siano adeguatamente mantenuti per favorirne l'utilizzo.Grazie alla segnalazione di un nostro lettore, Firenzedintorni.it ha portato alla luce una problematica che riguarda Via Erbosa, una nota zona del quartiere di Gavinana, famosa per la sua pista ciclabile. Arrivati sul posto, abbiamo subito notato come quello che dovrebbe essere un semplice spazio per le biciclette si sia trasformato in una vera e propria corsa a ostacoli.Il primo problema evidente riguarda le siepi confinanti che, come si può vedere nelle foto, invadono la pista ciclabile per oltre un metro, costringendo i ciclisti a oltrepassare la linea che separa le due corsie. Ma i disagi non finiscono qui: spesso la pista ciclabile viene utilizzata come parcheggio abusivo per motorini o monopattini a noleggio, mentre le auto in doppia fila invadono parte della pista per evitare di bloccare la carreggiata principale."A questo punto preferisco andare a piedi", ci dice Marco, un residente di Via Erbosa. "Vivo qui da molti anni e ricordo quando la nostra pista ciclabile veniva curata e trattata come un bene prezioso. Oggi sembra abbandonata a se stessa, e andare in bicicletta è diventato troppo pericoloso".Dopo aver constatato personalmente la situazione, è difficile non dargli ragione. Il tema della pista ciclabile, soprattutto nel quartiere di Gavinana, continua ad essere sempre più centrale. Firenzedintorni.it solleverà anche altre problematiche che interessano questo noto quartiere fiorentino, ma per ora il caso di Via Erbosa non può passare inosservato.

Ecco a voi il “Bagno Viaggiante”. Capecchi: “Un’innovazione davvero importante”

Scopriamo insieme tutti i dettagli della nuova creazione di Francesco Capecchi

"Il bagno quando vuoi e dove vuoi", si chiama così la presentazione del nuovissimo "Bagno Viaggiante" che avverrà dal 25 al 27 settembre alla Fortezza da Basso di Firenze durante l'Earth Technology Expo. Firenzedintorni.it ha intervistato Francesco Capecchi, proprietario e responsabile di Firenze Manutenzioni, nonché ideatore del "Bagno Viaggiante": "Il "Bagno Viaggiante" nasce esattamente due anni fa, a fine luglio, in un periodo segnato ancora da alcuni casi di Covid e dalla paura per ciò che era accaduto. Durante i lavori nei cantieri, i miei operai non potevano usufruire dei servizi igienici a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia. Per risolvere questo problema, decisi di installare dei bagni chimici, ma presto mi resi conto dei loro limiti"."Com'è nata l'idea? Un giorno, vedendo un bagno all'interno di un camper, mi venne un'idea: perché non creare un "Bagno Viaggiante" adatto a tutti? Ne parlai subito con Massimiliano Chiuchiolo e il geometra Fabrizio Bertini della Firenze Manutenzioni, e insieme cominciammo a gettare le basi per il progetto. Essendo padre di un bambino con disabilità, decisi di progettare un bagno accessibile a persone con qualsiasi tipo di difficoltà motoria. Così, creammo un camion dotato di un accesso posteriore con rampa elevatrice, pensata per le persone con disabilità. All'interno dello stesso camion, aggiungemmo anche servizi igienici separati per uomini e donne". "Successivamente, grazie all'ingegnere A. Mannucci, responsabile dell'ufficio brevetti del Comune di Firenze, riuscimmo a ottenere il brevetto e avviammo la costruzione del nostro "Bagno Viaggiante". Si tratta di un bagno vero e proprio, come quello di casa, con lavandino, lavabo, acqua corrente, due fasciatoi, un bagno per disabili e vari specchi. L'intera struttura è alimentata da pannelli solari per fornire acqua calda ed è utilizzabile anche come spogliatoio. Inoltre, sono presenti prese USB per ricaricare i cellulari e una tenda per proteggersi dal sole durante i mesi estivi". "Questo tipo di bagno è stato progettato per essere utilizzato durante feste, eventi e in tutti quei luoghi dove c'è una grande affluenza di persone con diverse necessità, rappresentando un'ottima alternativa ai bagni chimici, grazie ai 600 litri di acqua corrente disponibili. Il termine "viaggiante" deriva dal fatto che il bagno è montato su un camion, rendendolo facilmente trasportabile in tutta la città. La presentazione ufficiale del "Bagno Viaggiante" avverrà dal 25 al 27 settembre, durante la Fiera dell'Acqua all'Earth Technology Expo, presso la Fortezza da Basso. Sarà un evento di grande rilevanza, con migliaia di visitatori, che permetterà di mostrare questa innovazione importante, capace di rispondere anche alle esigenze delle persone con disabilità".

Il peso dell'inspiegabile

Il caso di Via Melchiorre Gioia: possibile chiudere una via per due mesi?

Il peso dell'inspiegabile. A volte certe scelte sembrano davvero poco comprensibili, soprattutto per chi non conosce i dettagli. Siamo in via Melchiorre Gioia, dove recentemente sono iniziati i lavori di rifacimento delle tubature da parte di Publiacqua. L'intervento, invasivo e necessario, riguarda una strada importante che collega Via Giovanni Fabbroni con Largo Cesare Cantù, e comporterà la chiusura della via per più di due mesi."Serve l'elicottero per muoversi," ci dice un residente durante il nostro sopralluogo. I lavori dureranno fino all'8 novembre 2024 e i dubbi su questa tempistica sono molti. "Perché iniziare a settembre e non prima, magari a luglio e agosto quando Firenze è meno affollata?" è una delle tante domande poste dai residenti, alle quali possiamo solo rispondere con il peso dell'inspiegabile.Un caso simile è quello di Via Masaccio, già descritto da Firenzedintorni.it, dove lavori importanti iniziati a luglio sono stati rallentati, aumentando i disagi con l'aumento del traffico.Inoltre, le polemiche non mancano, soprattutto per quanto riguarda i parcheggi. Via Melchiorre Gioia era un'area preziosa per chi cercava un posto auto, ma ora la situazione è peggiorata drasticamente.Il peso dell'inspiegabile rimane evidente e si aggiunge al crescente malcontento.

Rocco Commisso è al Viola Park

Il numero uno viola assisterà alla partita della Primavera contro il Lecce

Dopo essere tornato in Italia questa mattina dopo quasi sei mesi di assenza Rocco Commisso è arrivato al quartier generale della Fiorentina, il Viola Park: presso la struttura il presidente della Fiorentina assisterà alla gara in programma oggi alle 15 tra la Fiorentina Primavera e il i pari categoria del Lecce.

I giocatori viola in Nazionale: top e flop

Bene Kean, Pongracic preoccupa

La sosta per le nazionali ha visto diversi giocatori della Fiorentina di Palladino impegnati con le rispettive squadre. Tra i protagonisti principali:Kean: Ha confermato il suo buon stato di forma segnando un gol decisivo contro Israele, anche se ha giocato pochi minuti contro la Francia.Pongracic: Ha deluso con la nazionale croata, mostrando difficoltà difensive contro il Portogallo, che hanno portato alla sua sostituzione all'intervallo e alla panchina nella partita successiva contro la Polonia.Kouame: Ha giocato solo 4 minuti con la Costa d'Avorio contro lo Zambia, una scelta che lo lascia fresco per la prossima partita con la Fiorentina.Richardson: Ha avuto una sosta discreta con il Marocco, giocando complessivamente 70 minuti nelle due partite contro Gabon e Lesotho, mostrando una prestazione solida ma non brillante.Bove e Kayode: Bove è stato protagonista con l'Under 21 italiana, segnando un gol e offrendo ottime prestazioni nelle due partite giocate, mentre Kayode non è sceso in campo.Comuzzo: Ha giocato con l'Under 20, partecipando parzialmente nella partita contro la Repubblica Ceca e interamente contro la Germania, in una gara difficile conclusa con una pesante sconfitta.Martinelli e Caprini: Martinelli ha brillato parando un rigore contro l'Inghilterra e giocando bene nelle successive partite con la Germania e la Croazia. Caprini ha segnato il gol del pareggio contro la Croazia, dimostrando lucidità e freddezza.

Kean-mania, la Fiorentina ha un centravanti vero

Palladino e Spalletti sorridono, ma a gennaio...

Moise Kean: sarà lui il centravanti che Firenze cercava da tre anni? Dopo tentativi falliti con Cabral, Piatek, Jovic, Nzola, Belotti e Beltran, sembrava una maledizione. Ma l’ex Juventus sembra destinato a rompere questo incantesimo, diventando protagonista e trascinando la Fiorentina di Palladino.Fin dal suo arrivo, Kean ha mostrato movenze da vero attaccante, quel tipo di punta che Firenze non vedeva da tempo. Ha già segnato tre gol con la maglia della Fiorentina e ora anche con la Nazionale di Spalletti. L'ex PSG sta finalmente trovando una continuità che gli era mancata in passato. Tuttavia, è necessaria cautela nei giudizi: anche Belotti lo scorso anno aveva iniziato con una buona prestazione contro il Frosinone, illudendo i tifosi viola, ma si rivelò poi un flop.La situazione di Moise Kean sembra però completamente diversa, fortunatamente. Le sue ottime prestazioni hanno aperto una riflessione importante in casa Fiorentina: quanto è rischioso diventare dipendenti da Kean? Al momento, tra Kouamè e Beltran, la Fiorentina non ha un vero vice Kean. L’ex Genoa rimane un jolly d’attacco utile in varie situazioni, ma senza garanzie concrete, mentre l’argentino vive ancora nel limbo del suo ruolo: attaccante o seconda punta? Inoltre, con l’arrivo di Gudmundsson, lo spazio per loro sta diventando sempre più limitato.La squadra viola disputa in media 50-60 partite a stagione, considerando che spesso raggiunge le fasi finali delle competizioni come Coppa Italia e Conference League. E si sa, prevenire è meglio che curare. Per questo motivo, il mercato di gennaio sarà fondamentale.Tra i principali nomi c’è Milan Djuric del Monza, già seguito in passato dal Ds Daniele Pradè. Sebbene l'operazione non sia andata a buon fine nell'ultimo giorno di calciomercato estivo a causa delle difficoltà nel trovare un sostituto per il Monza, la Fiorentina potrebbe riprovarci a gennaio se il rendimento di Beltran dovesse risultare insoddisfacente. Djuric è apprezzato da Palladino e le cifre del suo stipendio (circa un milione di euro a stagione) e del suo eventuale trasferimento (non più di 2 milioni) sarebbero accessibili per il club viola.Altri nomi valutati dalla Fiorentina includono Giovanni Simeone, attualmente al Napoli, che potrebbe essere disponibile in prestito con opzione di riscatto, e Leonardo Pavoletti del Cagliari, che potrebbe trovare poco spazio nella squadra sarda. Infine, tra i giocatori svincolati c’è Eric-Maxim Choupo-Moting, ex Paris Saint-Germain e Bayern Monaco, che potrebbe rappresentare un’opzione a costo zero in caso di necessità. È Kean-mania, con la speranza che questa volta vada tutto secondo i piani.

La storia può essere d'intralcio?

Mercato Sant'Ambrogio, ritardo inevitabile?

A volte la storia può essere d'intralcio? Chiedetelo ai venditori ambulanti del mercato di Sant'Ambrogio. Ma andiamo con ordine. Il progetto, iniziato lo scorso gennaio con un investimento di 1,3 milioni di euro, prevede la costruzione di un nuovo loggiato esterno che sostituirà le vecchie pensiline con strutture più moderne ed efficienti.Le nuove strutture saranno armonizzate con l'edificio esistente e includeranno un ampio corridoio centrale, una migliore disposizione dei banchi, infrastrutture nascoste e un'illuminazione a risparmio energetico. Inoltre, verranno realizzati nuovi impianti per i posteggi esterni e una nuova pavimentazione, rispettosa della struttura storica e delle norme di sicurezza e salute.L'intervento si svolgerà in tre fasi: la prima riguarda i nuovi pavimenti interni e la realizzazione della vasca antincendio (da luglio a dicembre 2023); la seconda prevede le nuove tettoie esterne (a partire da gennaio 2024), con spostamento temporaneo dei banchi a piazza Annigoni; la terza fase vedrà il progressivo ricollocamento dei banchi sotto le nuove tettoie fino a dicembre 2024. Il completamento del progetto è previsto entro dicembre 2024.Questa è la teoria, ma la pratica è un'altra cosa. Nei giorni scorsi, il ritrovamento di reperti archeologici ha rallentato tutto. Ora il cantiere è completamente fermo, come si può notare facendo un giro al mercato. Il tempo passa e niente sembra andare avanti, rendendo la fine dei lavori, prevista per dicembre 2024, sempre più un miraggio. I disagi, quindi, sono destinati ad aumentare.Da una parte ci sono i venditori ambulanti che chiedono a gran voce un sostegno economico dal Comune di Firenze. Passare il Natale 2024 in queste condizioni comporterebbe gravi perdite economiche per tutti i venditori, senza contare l'impatto visivo, davvero disturbante. Inoltre, il cantiere ha occupato vari posti macchina utili sia per le attività di vendita che per i residenti.Ora non resta che capire quando finirà tutto. Il ritardo sembra inevitabile, così come il peso dei disagi che lavoratori e venditori dovranno sopportare.

Palladino, cosa ti inventi?

Tutti i possibili cambiamenti tattici della Fiorentina del futuro

Negli ultimi tre anni, una delle critiche principali rivolte a Vincenzo Italiano è stata la sua rigidità tattica e la mancanza di cambiamenti. Ora, con l’arrivo di Raffaele Palladino alla Fiorentina, sembra che il problema si stia ripetendo. Il nuovo modulo 3-4-2-1 ha mostrato più limiti che vantaggi, soprattutto in difesa, con un Pongracic disorientato e Biraghi adattato a un ruolo non suo, alimentando le preoccupazioni dei tifosi.È vero che Palladino è appena arrivato e che serve tempo per adattare i giocatori a un nuovo sistema tattico, specialmente dopo tre anni con lo stesso allenatore. Tuttavia, l'ex tecnico del Monza è stato criticato per la mancanza di inventiva nelle prime partite. Nonostante le difficoltà evidenti, Palladino ha fatto pochi cambiamenti, puntando solo sull'inserimento di Biraghi nella linea difensiva a tre—a detta di molti, una scelta tutt'altro che azzeccata. In questa sosta, Palladino dovrà lavorare proprio sulla fantasia per trovare nuove soluzioni e alternative tattiche.La Fiorentina ha diverse opzioni tecniche a disposizione. Un centrocampo a tre potrebbe aiutare a proteggere il reparto difensivo, attualmente il punto debole della squadra. Palladino può contare su un mediano di contenimento come Mandragora, un combattente come Bove, un regista equilibratore come Cataldi, un giocatore più avanzato come Adli e una mezz'ala tecnica come Richardson. Sugli esterni, Gosens a sinistra e Kayode (o Dodo) a destra offrono qualità e solidità. Con Gudmundsson a supporto di Kean, potrebbe nascere una Fiorentina più equilibrata e funzionale in un possibile 3-5-1-1.Palladino ha anche menzionato la possibilità di utilizzare una difesa a quattro, sulla scia di quanto fatto da Italiano nei suoi anni in viola. Tuttavia, anche quella difesa a quattro aveva mostrato vulnerabilità, soprattutto per la distanza ridotta tra difesa e centrocampo che rendeva la squadra vulnerabile ai contropiedi. Con un modulo 4-2-3-1, Palladino avrebbe a disposizione una vasta gamma di opzioni: Kayode o Dodo sulla destra, Pongracic o Martinez Quarta al centro, Ranieri o Moreno, e Biraghi o Parisi sulla sinistra. A centrocampo, potrebbe scegliere tra una coppia solida come Bove-Mandragora, più creativa come Cataldi-Adli, o una mista che includa Richardson. Davanti, i tre giocatori dietro Kean potrebbero variare da attaccanti puri come Colpani, Gudmundsson e Sottil, a una versione meno offensiva con Gosens al posto di Sottil.Per tornare a vincere servono fantasia e lavoro, elementi che Palladino dovrà integrare rapidamente. Le prossime sfide contro Atalanta, Lazio, Empoli e Milan non concederanno tregua, e la Fiorentina deve ancora trovare la giusta direzione. È il momento di agire, con forza e coraggio!

Fiorentina, ecco Moreno. Come cambiano le gerarchie in difesa

Oggi la presentazione dell'argentino

La Fiorentina ha presentato Matias Moreno, un difensore centrale argentino del Belgrano, classe 2003, destro e alto 1,93 m. Moreno gioca titolare da un anno con il Belgrano, dove ha accumulato 26 presenze nell'ultima stagione (35 totali, contando anche l'anno precedente) e un assist. Cresciuto nel settore giovanile del Belgrano, ha debuttato in prima squadra nell'agosto 2023. È un difensore versatile, capace di ricoprire vari ruoli della linea difensiva, con una buona tecnica di base e abilità nel gioco aereo. Arriverà alla Fiorentina per 5 milioni di euro e un contratto fino al 2029, inizialmente come alternativa a Martinez Quarta.Nel frattempo, la Fiorentina riflette sulla posizione di Cristiano Biraghi dopo la grande prestazione di Robin Gosens, che ha segnato un gol decisivo al 95'. La qualità del tedesco ha messo in discussione la titolarità di Biraghi, il cui rendimento difensivo è stato deludente. Palladino dovrà decidere se Biraghi può adattarsi nella difesa a tre, altrimenti potrebbe finire fuori dai titolari.Anche Fabiano Parisi è sotto osservazione dopo un difficile adattamento dal trasferimento dall'Empoli. L'arrivo di Gosens e la sua immediata titolarità evidenziano la mancanza di fiducia di Palladino verso Parisi, il cui futuro nella squadra è incerto se non migliorerà le sue prestazioni.Crediti foto: ACF Fiorentina Facebook  

Vivere nel disagio: la situazione preoccupante del giardino di Piazza Valdelsa

Abbiamo ascoltato la richiesta d'aiuto di un nostro lettore. Ecco cosa abbiamo scoperto

Quanto è importante ascoltare? Con l'ascolto si possono imparare molte cose e, soprattutto, conoscere situazioni sconosciute ai più. Ed è proprio quello che ha fatto Firenzedintorni.it, ascoltando la richiesta di aiuto del signor Gianluca, residente fiorentino che ci ha illustrato una situazione preoccupante riguardante un giardino pubblico.Ci troviamo in Piazza Valdelsa, dove da qualche anno è sorto quello che doveva essere uno dei giardini pubblici migliori di Firenze. Tuttavia, gli alti condomini della zona nascondono una situazione di degrado non trascurabile. Con l’aiuto del signor Gianluca, abbiamo potuto constatare la preoccupante condizione di un giardino abbandonato a sé stesso.All'apparenza non manca nulla: ci sono un'area per i bambini, un piccolo campo da calcio, tante panchine e un’area per i cani. C'è tutto, ma più che un giardino, sembra un assemblaggio di servizi messi lì senza una vera logica. Prendiamo ad esempio l’area cani: tra rifiuti e sterpaglie, questo terreno desertico accoglie diversi cani del quartiere. Il campetto da calcio, però, confina proprio con questa zona e, ovviamente, l'attenzione dei cani viene attirata dalle numerose pallonate dei bambini. Senza dimenticare l’inquinamento acustico della zona: dalle 6 del mattino si sentono schiamazzi, cani abbaiare e rumori metallici, e così fino a tarda notte. Il giardino dovrebbe seguire gli orari stabiliti dall'ordinanza del Comune di Firenze, ma nessuno li rispetta. Anche perché, raramente c’è qualcuno incaricato di chiudere il giardino.Parlando con il signor Gianluca, una sua frase descrive bene il disagio: "Ho la cucina che si affaccia su questo giardino. Adesso sono costretto a cenare in salotto a causa della confusione che proviene da lì". Senza parlare della sicurezza: la presenza delle forze dell'ordine è scarsa e la sera diventa davvero difficile uscire anche solo per sedersi in tranquillità e godersi il verde della zona. La situazione sta sfuggendo di mano a tutti, a partire dalle istituzioni. Il giardino è diventato ostaggio di baby gang, rider intenti in picnic notturni e sporcizia (vedere foto).Questa è la realtà che diversi residenti affrontano ogni giorno. Qualcuno cerca di proporre soluzioni: c’è chi parla di recinzioni, chi invece chiede più controlli da parte delle forze dell’ordine. Insomma, in attesa di una risposta da parte delle istituzioni, i residenti devono armarsi di una pazienza ormai al limite. Firenzedintorni.it ha ascoltato e, nel suo piccolo, prova a dare una mano, nella speranza che qualcosa possa davvero cambiare.

Fatta per Adli, si tratta Gosens. Amrabat piace in Turchia

Le ultime sul mercato della Fiorentina

Il Milan ha autorizzato il trasferimento di Yacine Adli alla Fiorentina. Il centrocampista, classe 2000, dovrebbe arrivare in prestito con un'opzione di riscatto tra 12 e 14 milioni di euro. Adli non si è allenato con il Milan questa mattina e potrebbe arrivare a Firenze già in serata o, al più tardi, domani mattina. Nelle due stagioni al Milan, non ha avuto un grande impatto, collezionando solo 6 presenze il primo anno e 24 (di cui 17 da titolare) lo scorso anno. Inoltre, dopo il rallentamento nella trattativa per Kostic, la Fiorentina potrebbe puntare su Robin Gosens come possibile nuovo rinforzo per la fascia sinistra.Sirene turche per Amrabat (in foto). Il Fenerbahce ha chiesto ufficialmente il centrocampista marocchino. Si sta muovendo Josè Mourinho in persona per convincere l'ex Manchester United.  

Più lusso per Firenze, ma a quale prezzo?

Ecco l'ingombrante cantiere di Viale Matteotti

Da qualche mese, i fiorentini che attraversano viale Matteotti si imbattono in una struttura che lascia perplessi (vedi foto). Di cosa si tratta? È un nuovo ostacolo al bellissimo paesaggio di Firenze? Per chiarire la questione, Firenzedintorni.it ha voluto fare luce sul cantiere in viale Matteotti 7, all'angolo tra piazza Isidoro del Lungo e via Capponi.La risposta, semplice ma non scontata, è che si tratta del cantiere per l'espansione del Four Seasons. Il noto albergo di lusso sta infatti prendendo il posto dell'ex Liceo Castelnuovo, che negli ultimi anni era stato adibito a sede di vari uffici. L'espansione è finanziata dalla società Cu.Gi.Mi., gestita dal fondo qatariota che possiede il celebre resort di lusso.I tempi di completamento non sono ancora chiari, ma questo è solo uno dei tanti interventi che stanno trasformando Firenze in una città sempre più orientata al lusso. Basti pensare che, tra qualche mese, in Piazza della Libertà aprirà un nuovo hotel 4 stelle superior, aumentando ulteriormente il prestigio del capoluogo toscano.Intanto, questo cantiere ingombrante farà compagnia ai fiorentini per un altro po' di tempo. Poi, più lusso per tutti. Ne varrà la pena? Ai posteri l'ardua sentenza. 

Piazza Indipendenza, quando anche prendere il bus diventa complicato

Il nostro report sulle condizioni della storica piazza fiorentina

No, il titolo non è l'inizio di una canzone dei The Giornalisti, ma descrive la situazione che molti fiorentini devono sopportare in questi giorni di caldo afoso, in particolare chi aspetta l'autobus in Piazza dell'Indipendenza. Oggi, Firenzedintorni.it si è soffermato sulla vita di questa nota piazza fiorentina, uno snodo cruciale sia per i turisti che per i residenti.Partendo dalla fermata degli autobus 31 e 32, la polemica tra i cittadini è costante. Basta guardare la foto nell'articolo per notare che la fermata è completamente esposta al sole per quasi tutto il giorno, rendendo l'attesa dei mezzi pubblici, soprattutto per le persone anziane, sempre più difficile. Considerando la vicinanza della storica clinica Fanfani, un miglioramento del trasporto pubblico sarebbe auspicabile. Forse servirebbe un intervento da parte delle istituzioni?Mentre in questi giorni di calciomercato la zona si tinge spesso di viola, i lavori ai margini della piazza non si fermano. I tempi si allungano e il rifacimento del terreno intorno alle storiche colonne continua senza sosta, ma i tempi di completamento rimangono indefiniti.Chi invece attraversa Piazza dell'Indipendenza alla ricerca di ombra o di un posto dove dormire sono i senzatetto. Basta passare nella zona una qualsiasi mattina per notare numerose persone sedute o distese sulle panchine della piazza, persino tra i giochi riservati alle famiglie che frequentano l'area. E la situazione peggiora di notte: con la diminuzione della luminosità, attraversare la piazza diventa una sfida, senza dimenticare i vari casi di spaccio segnalati dai residenti.Questa è la vita in Piazza dell'Indipendenza, un luogo dove si respira la storia di Firenze e che va assolutamente preservato. I controlli della Polizia Municipale sono costanti, e questo può essere un buon punto di partenza, per ora...

Gudmundsson arrivato a Firenze

Le visite mediche dell’ex Genoa

Finalmente Gudmundsson è arrivato a Firenze per le visite mediche di rito con la Fiorentina. Oggi la firma del contratto.

Calcinacci e transenne: in che condizioni è il cavalcavia di Piazza Alberti?

E quando arriva la notte...

Il cavalcavia di Piazza Alberti è un punto cruciale per il traffico fiorentino, collegando Campo di Marte al resto della città, così come fa Ponte al Pino, pochi metri più avanti. Tuttavia, da giorni sono apparse alcune transenne a causa di crepe visibili nella parte inferiore del ponte.Firenzedintorni.it è stato sul posto per verificare le condizioni del cavalcavia. Senza creare allarmismi, è sempre opportuno effettuare controlli per rassicurare i cittadini. A parte qualche calcinaccio caduto sotto il ponte, la situazione non sembra preoccupante. Palazzo Vecchio ha confermato che vengono eseguiti controlli continui per garantire la sicurezza della struttura. Tuttavia, ci sono altri aspetti da segnalare.Abbiamo anche osservato le condizioni del sottopassaggio, che molti cittadini attraversano a piedi sia di giorno che di notte. Si tratta di un piccolo tunnel, per così dire, di pochi metri, spesso scarsamente illuminato. C'è infatti una piccola luce che si fulmina frequentemente, lasciando la zona al buio per diversi giorni. La richiesta di una maggiore illuminazione è stata, e continua ad essere, una delle principali battaglie dei residenti. Il cavalcavia di Piazza Alberti è solo uno dei luoghi che, giorno dopo giorno, osserveremo per il bene dei cittadini e la totale informazione su varie situazioni. Perché, ci sono varie situazioni che meritano la nostra attenzione, ma tempo al tempo. 

Niente Tessmann per la Fiorentina. Ecco Richardson

Il marocchino arriverà a Firenze lunedì

Niente Fiorentina per Tessmann. Il centrocampista del Venezia non vestirà la maglia viola, salvo clamorose sorprese. Il tira e molla degli agenti del giocatore non è piaciuto alla Fiorentina che quindi ha optato per Richardson del Reims. Tessmann quindi rimarrà a Venezia dove al suo posto doveva andare Hans Nicolussi Caviglia. Lunedì arriverà a Firenze il classe 2002 del Marocco che tanto ha stupito alle Olimpiadi. La Fiorentina ha concluso l'acquisto per una cifra pari a 10 milioni di euro. Richardson firmerà un contratto di 5 anni a 1,2 milioni di euro.Adesso bisognerà capire, quale sarà il centrocampista che affiancherà i vari Barak e Mandragora. Richardson non può bastare. E se dovesse rimanere Amrabat? L'ultima parola spetta a Palladino. 

Il potere dell'ascolto

La pericolosità dell'incrocio tra Via Campo d'Arrigo e Via della Torretta è nota da tempo

A volte basterebbe ascoltare. Da quando Firenzedintorni.it ha iniziato la sua avventura, l'ascolto dei cittadini è stato uno dei suoi punti cruciali per la ricerca di notizie e per il tipo di giornalismo espresso. Per questo motivo, oggi ci soffermiamo su una situazione emersa dall'ascolto di chi vive Firenze ogni giorno.Sono anni, infatti, che i residenti di Campo di Marte, ma non solo, segnalano la pericolosità dell'incrocio tra Via Campo d'Arrigo e Via della Torretta. Basta provare di persona per rendersi conto di come, effettivamente, servirebbe un intervento preventivo per evitare tragedie, come quella che ha coinvolto il 29enne Davide Sicilia, morto qualche mese fa sempre in Via Campo d'Arrigo dopo uno scontro con una minicar.Ritornando all'incrocio tra Via Campo d'Arrigo e Via della Torretta, è abbastanza facile percepire la pericolosità dell'intersezione. Le auto provenienti dalla strada dell'Università di Psicologia, spesso a velocità elevata, non tengono conto dei pedoni o delle uscite dalle strade private vicine alla curva. Con il caldo, la situazione potrebbe peggiorare, specialmente per quanto riguarda l'attenzione dei conducenti.I marciapiedi della zona sono molto stretti e il passaggio dei pedoni è difficoltoso. Anche questo aspetto andrebbe considerato. Cosa fare? Difficile a dirsi, ma sicuramente è una situazione su cui porre la massima attenzione. A volte basta saper ascoltare, poi il resto viene da sé.

Prevenire è meglio che curare...

Iniziano i lavori in Piazza Brunelleschi. E quelle maledette transenne...

Era il 13 gennaio 2020 quando il giovane Nicolò Bizzarri, uno studente universitario disabile, rimase incastrato con la sua carrozzina in una buca di Piazza Brunelleschi a Firenze e perse la vita a soli 21 anni. Sono passati quasi cinque anni e le transenne che delimitano la causa della morte di quel giovane sono ancora lì. Sono posizionate in maniera discutibile, ma sono lì."Prevenire è meglio che curare", si dice. E quelle transenne, dall'aria abbandonata, fungono da monito per tutti. Purtroppo, per Nicolò non sono servite, ma si spera che questa tragedia possa insegnare qualcosa, anche se ciò non riporterà in vita quel ragazzo pieno di sogni e speranze.Per quanto riguarda Nicolò, sarà il corso della giustizia a trovare un colpevole, poiché non può essere solo una semplice buca a essere responsabile. Nel frattempo, Firenzedintorni.it si è soffermata sullo stato della piazza e sul futuro di un punto di snodo per gli studenti fiorentini.Ieri sono iniziati i lavori di rifacimento della piazza. L'intervento prevede la creazione di una nuova pavimentazione in asfalto grigio, l'installazione di un'isola pedonale con pavimentazione in pietra e l'incremento del verde urbano con nuove aiuole e un albero in più. Saranno aggiunte nuove panchine e mantenuti i parcheggi per le auto. Le tempistiche? La prima fase dei lavori dovrebbe concludersi il 27 settembre, mentre la seconda e ultima fase ha come deadline gennaio 2025.E quelle transenne? Rimarranno lì, anche con i nuovi cantieri. L’area è sotto sequestro da parte della magistratura e non può essere toccata. Da Palazzo Vecchio fanno sapere che è stato tentato un intervento anche in quella zona, ma non è stato possibile."Prevenire è meglio che curare". Piazza Brunelleschi sarà completamente nuova, ma Nicolò non tornerà. Forse, quelle transenne fanno bene a rimanere lì, come segno di ciò che non è stato e di ciò che doveva essere.

La sindrome dell'abbandono

Quante transenne abbandonate al proprio destino. Nel 2025 la svolta?

La sindrome dell’abbandono indica preoccupazioni eccessive e travolgenti riguardo al possibile allontanamento e abbandono delle persone vicine. Adesso immaginate se Firenze temesse l'addio o la scomparsa di elementi ormai caratteristici. Un esempio? Le transenne. Se chiedete ai residenti di Campo di Marte da quanto tempo sono state posizionate le transenne che limitano il collegamento di Viale De Amicis con Via Lungo l'Affrico, pochi vi risponderanno. Ormai nessuno ricorda più né il quando né il perché. Ma solo che esistono e che ormai fanno parte del paesaggio. Guai a immaginare Campo di Marte senza. Basta ironizzare. Il discorso è serio. Via Lungo l'Affrico è delimitata da anni da transenne che indicano il passaggio alle macchine che da Viale De Amicis vogliono raggiungere Via Lungo l'Affrico o viceversa. La strada è danneggiata da tempo a causa delle radici degli alberi che hanno rotto il cemento. Ma negli anni nulla è cambiato. Come risponde Palazzo Vecchio? Esiste un progetto di riqualificazione che riguarda Via Lungo l’Affrico e Viale De Amicis, con un investimento di 1,48 milioni di euro. Dopo l'approvazione del progetto esecutivo, è iniziata la gara per i lavori, che inizieranno nel 2025 e dureranno 8 mesi, suddivisi in 5 lotti per minimizzare i disagi alla circolazione. I lavori partiranno dal tratto tra il cavalcavia dell’Affrico e Via Poma, procedendo successivamente in altre aree specifiche.Cosa cambierà? Il progetto si focalizza sul parterre alberato di Viale De Amicis e Via Lungo l’Affrico, inclusa una pista ciclabile e vari stalli di sosta. Verranno mantenute due corsie per senso di marcia, modificati i varchi di collegamento e riorganizzati i parcheggi senza ridurre il numero di posti disponibili. Così, quelle transenne potranno essere rimosse senza troppi problemi. Chissà se qualche fiorentino, affetto da una "strana" sindrome dell'abbandono, teme l'arrivo di quel giorno. Ad oggi, sembra davvero difficile...

Il lato nascosto della tramvia

I cantieri della rete tramviaria non si fermano in Viale Spartaco Lavagnini ed è giusto ricordarlo

Se chiedete alla maggior parte dei cittadini di associare un'immagine alla tramvia, molti risponderanno: Piazza della Libertà. Altri invece menzioneranno Viale Spartaco Lavagnini. Ci sarà poi chi si lamenterà dei cantieri e del traffico. Insomma, un solo tema, molte sfumature per analizzarlo. E oggi su Firenzedintorni.it vogliamo soffermarci sul lato "nascosto" della tramvia, su quegli aspetti che spesso passano inosservati e su cui, per dovere di cronaca, è giusto porre la massima attenzione.Passando per Viale Spartaco Lavagnini è facile notare come il paesaggio circostante sia stato ripulito dai vari cantieri, segno che i lavori del nuovo tratto tramviario che unirà la Fortezza a Piazza della Libertà stanno procedendo secondo i piani del Comune di Firenze. Ma se ci spostiamo poco più in là, nella silenziosa Via Lamarmora, la situazione è completamente opposta.Infatti, i lavori della parte della tramvia che riguarderà Piazza San Marco e il centro storico continuano senza sosta, ma i reclami dei cittadini vanno di pari passo. In particolare, è curioso quanto successo nella via del noto Liceo scientifico Castelnuovo. Entrando nei dettagli, spiegano i fiorentini del posto, nei giorni scorsi è stato fatto un lavoro preciso per rifare l'asfalto. Ma la cosa che ha lasciato sorpresi, è che pochi giorni dopo, lo stesso asfalto appena posato è stato rotto per lavori legati alla rete tramviaria. Operazioni senza un vero senso logico, in effetti.Non sono poi da trascurare i disagi causati dai rumori dei lavori, soprattutto la notte, o la situazione che riguarda la linea elettrica danneggiata per errore e che ancora non è stata riparata. Tutti aspetti che spesso vengono trascurati perché, quando si parla di tramvia, l'attenzione è tutta su Piazza della Libertà e dintorni, trascurando tutto il resto. La speranza è che con la conclusione del cantiere, la situazione torni alla normalità il prima possibile.

Attaccante o trequartista? Dove giocherà Lucas Beltran?

Tanti dubbi sull'attaccante argentino

Da Nico Gonzalez a Lucas Beltran il passo è molto breve. Tutto nasce da un piccolo e semplice quesito: Nico Gonzalez rimarrà alla Fiorentina? L'argentino è il giocatore chiave della squadra di Italiano, ma allo stesso tempo l'unico in grado di portare introiti importanti per il mercato. Le parole di Daniele Pradè su Nico Gonzalez risuonano ancora nelle stanze del Viola Park: "Rimarrà al 99%", ma nel calciomercato quel 1% pesa come un macigno.Offerte? Ancora zero, ma come per l'Europeo, anche la Coppa America è un freno importante per i club interessati ai giocatori della competizione. Da immaginare poi per una pedina della squadra finalista. La sensazione, quindi, è che da fine luglio in poi, molti club, soprattutto inglesi, busseranno alla porta della Fiorentina per l'esterno d'attacco. Quanto vale Nico Gonzalez? Difficile a dirsi. Sicuramente la dirigenza viola non ascolterà offerte inferiori ai 40 milioni, questo è certo. Ma da quella cifra in su la trattativa può prendere il via. Così si spiegano anche le attuali trattative del club viola.Con una trequarti che straborda di giocatori (Sottil, Barak, Kouamé, Ikoné, Beltran, Nico Gonzalez), perché cercare giocatori dalle caratteristiche di Zaniolo o Colpani? È ben noto quanto la Fiorentina sia stata vicina all'attuale attaccante dell'Atalanta. Come è conosciuto l'interesse della Fiorentina per il gioiello del Monza di Galliani. Giocatori che, per caratteristiche, rispecchiano alla perfezione l'ex giocatore dello Stoccarda. Forse Colpani può affrontare il ruolo in modo diverso, ma per zona di campo e idea di calcio è l'esatta copia di Nico Gonzalez. Che la dirigenza viola voglia mandare un messaggio? Lo stesso discorso vale per Gudmundsson.Il talento del Genoa può benissimo giocare sulla sinistra, ma allora il quesito è un altro: dove lo metti Lucas Beltran? La Fiorentina ha speso 24 milioni per portare in Italia l'attaccante ex River Plate e, a oggi, sembra difficile immaginare una sua cessione. Immaginiamo però che i vari Colpani, Gudmundsson non siano i papabili sostituti di Nico, ma anzi. Dei nomi che vanno a rinforzare il reparto. In quel caso, sulla trequarti ci sarebbero Sottil, Barak, Kouamé, Ikoné, Beltran, Nico Gonzalez, più un possibile acquisto. Ikoné è in partenza, mentre sul fronte Barak e Kouamé tutto tace. E anche se fosse, la cessione di questi giocatori difficilmente porterà introiti all'altezza del nome del talento del Genoa.Insomma, la domanda rimane tale: dove giocherà Lucas Beltran? In quale ruolo? Tutti punti interrogativi che l'11 agosto, quando l'attaccante solcherà la soglia del Viola Park, verranno sciolti da Italiano in persona. Mentre per la domanda iniziale: Nico Gonzalez rimarrà alla Fiorentina? Ad oggi verrebbe da dire di sì. Ma con un Colpani che arriva, un Nico Gonzalez si allontana. Beltran permettendo...

Lo strano caso della Stazione di Firenze Campo di Marte

Code, macchine in doppia fila e autobus bloccati. Sì può continuare così?

Spesso i cantieri lasciano dei cambiamenti poco visibili, come una tubatura, un marciapiede o l'asfalto di una strada. Nulla che va a modificare in maniera importante la viabilità, almeno non dopo la fine dei lavori. Esistono, in alcuni casi, delle eccezioni. Come, per esempio, quanto accaduto alla stazione di Campo di Marte in questi mesi.Era l'ottobre del 2023, quando via Mannelli è stata invasa da transenne e operai intenti a modificare in maniera netta la struttura della seconda stazione di riferimento del capoluogo toscano. Infatti, il marciapiede che accoglie turisti e viaggiatori in arrivo è stato allargato di qualche metro, andando così a restringere la carreggiata. Ciò ha portato vari effetti collaterali, come l'eliminazione delle rastrelliere, utili per chi volesse lasciare la propria bicicletta, e la sostituzione di parcheggi, che per motivi di spazio sono diminuiti in maniera significativa.Il motivo di tutto ciò? Le cosiddette "Isole di calore". Per combattere il caldo afoso di Firenze, incentivato dal cambiamento climatico, il Comune di Firenze ha programmato una serie di interventi per inserire nuove piante capaci di contrastare le alte temperature. E così, da settembre 2023 a gennaio 2024, la stazione di Campo di Marte è stata "rinchiusa" in un imbuto che complica non poco la vita degli automobilisti.Inoltre, la fermata del bus numero 17 davanti alla stazione di Campo di Marte è uno snodo importante per i viaggiatori, visto che unisce questa zona di Firenze con Santa Maria Novella. Sistematicamente, la corsa dell'autobus è ostacolata da macchine o camion in doppia fila che, a causa del restyling della via, non permettono il transito né al 17 né al resto delle automobili. Scenari come quelli che potete vedere nella nostra foto succedono quasi ogni giorno.Molte domande sorgono spontanee: questo intervento era necessario? Poteva essere fatto in altri modi? Ma soprattutto, è necessario un intervento della Polizia Municipale per impedire agli automobilisti di lasciare le proprie vetture in doppia fila? Da Palazzo Vecchio hanno pochi dubbi sull'utilità dell'intervento. Per quanto riguarda la gestione del traffico, l'auspicio è che il buonsenso dei cittadini porti a evitare determinate situazioni.

Via Masaccio-Viale Mazzini, ecco il nuovo cantiere: dettagli e viabilità

La pazienza dei fiorentini messa a dura prova. E chi pensa ai parcheggi?

Firenze e i cantieri, un duo indissolubile con cui i fiorentini convivono stoicamente giorno dopo giorno. Quest'oggi Firenzedintorni.it si sofferma sui lavori di Publiacqua che interessano tratti di Via Masaccio, all'angolo con Viale Mazzini. Come raccolto dalla redazione, lo scopo di questo cantiere è il rinnovo della rete idrica su entrambi i lati della strada. I tempi? I lavori sono divisi in due lotti: sono iniziati ieri, 1 luglio, e finiranno il 31 agosto.E la viabilità? Questo cantiere comporta la chiusura del tratto di Via Masaccio, dall'angolo con Viale Mazzini fino all'incrocio con Via Benedetto Varchi. Per adesso, la viabilità è regolare verso Viale Mazzini, mentre nella direzione opposta sarà impossibile proseguire fino all'incrocio con Viale Mazzini. Infatti, è stato imposto l'obbligo di svolta a sinistra o a destra per garantire il corretto andamento del cantiere.Ovviamente, non ne risente solo la viabilità. Parte dei parcheggi di Via Masaccio saranno impraticabili (circa 20), creando molti disagi ai fiorentini che decidono di spostarsi in macchina. Publiacqua sottolinea l'urgenza dei lavori, ma viene spontaneo chiedersi: è possibile chiudere una via per quasi due mesi? Ma soprattutto, non c'era altra soluzione? Nelle foto raccolte dalla nostra redazione, potete osservare l'attuale situazione.

Inizia il calciomercato: tutti i possibili affari della Fiorentina

Da Kean a Zaniolo, come sarà la Fiorentina di Palladino?

Oggi, 1 luglio 2024, inizia ufficialmente il calciomercato. E le ambizioni della prima Fiorentina di Raffaele Palladino passeranno sicuramente dagli acquisti della coppia Pradè-Goretti. Ma di cosa ha bisogno questa Fiorentina? Partendo dalla porta, fino all'attacco, ecco dove il mercato potrà venire in soccorso della Viola."È un giocatore forte" ha detto Daniele Pradè su Pietro Terracciano. L'ex Empoli si avvia all'ennesima stagione da protagonista, a differenza del suo compagno di reparto Christensen. L'ex Hertha sembrerebbe sul mercato, anche se non sarà facile piazzarlo. Al suo posto, piacciono vari giocatori come Audero della Sampdoria, Musso dell'Atalanta e Strakosha, ex Lazio adesso in Inghilterra.La Fiorentina di Palladino giocherà con la difesa a tre e questo implica un semplice ragionamento di mercato: servono almeno due difensori centrali. Milenkovic, Quarta e Ranieri saranno i perni della retroguardia viola, ma dopo? Ecco che Palladino dovrà valutare i vari Lucchesi e Comuzzo e capire se sono pronti o meno per la prima squadra. Altrimenti, serve un innesto importante. E per adesso, il nome più seguito è quello di Theate, ex Bologna di proprietà del Rennes. Sulle fasce, tutto ruota intorno a Kayode. Biraghi e Parisi dovrebbero essere sicuri della loro permanenza a Firenze, così come Dodò. Per il giovane talento viola invece, la Premier è pronta a fare pazzie con Tottenham e Aston Villa tra i club più interessati. Il club di Rocco Commisso chiede almeno 25 milioni di euro.Mandragora e Bianco. Per adesso questo è il centrocampo della Fiorentina 2024-2025. Senza contare i vari Sabiri, Amrabat e Infantino, destinati alla cessione, serviranno molti innesti in questa zona del campo. Il primo nome trattato dalla Fiorentina è quello di Ster Vranckx del Wolfsburg, ma il club tedesco ha offerte dalla Premier League. La richiesta è di 10 milioni, mentre la Fiorentina, forte dell'accordo con il giocatore, ne offre 8. Sullo sfondo rimangono Marco Bresciani del Frosinone, gestito dallo stesso Beppe Riso agente di Sottil e Palladino. Prezzo? 15 milioni. Piace anche Tommaso Pobega in uscita dal Milan, Thorsvedt e Daniel Boloca del Sassuolo tra i tanti. Ma la sensazione è che ancora deve uscire il vero obiettivo di questa Fiorentina per il centrocampo.Infine, l'attacco. E l'ambizione della Fiorentina passerà proprio da qui, dal centravanti. Che, salvo sorprese, sarà Moise Kean. L'ex PSG arriva dalla Juventus per 13 milioni più 5 di bonus e con ogni probabilità sarà lui il centravanti della prossima Fiorentina. Nei piani dei dirigenti viola dovrebbe arrivare un altro attaccante con la cessione di Nzola e il primo obiettivo sembrerebbe essere Lorenzo Lucca. Riscattato dall'Udinese a 9 milioni di euro, potrebbe partire per una cifra intorno ai 15 milioni di euro. Alla Fiorentina serve quindi un tesoretto da investire e la speranza è che possa arrivare non solo da Nzola ma anche da Ikoné, cercato da molti club esteri. Intanto, la Premier League rimane interessata a Nico Gonzalez. Quel 99% di cui parlava Pradè può essere messo in discussione soltanto con un'offerta da capogiro. Conferme importanti invece per Sottil e Lucas Beltrán, mentre Vincenzo Italiano sarebbe pronto a fare pazzie per Kouamé, fresco di rinnovo fino al 2025. Capitolo a parte quello che riguarda Nicolò Zaniolo. Continua il testa a testa con l'Atalanta. Il club di Gasperini offre di più, ma non l'obbligo di riscatto che tanto vuole il Galatasaray. Il club di Commisso è pronto invece a garantire un riscatto pari a 15 milioni, più altri 3 milioni per il prestito. L'ex Roma sembrerebbe davvero interessato all'offerta viola, dove ritroverebbe Kean e Firenze, la piazza che l'ha accolto da giovanissimo.

“Siamo agli Europei”: così Firenze accoglie la nuova sindaca

“Italia, Italia” “Sindaca! Sindaca!” e Via Fratelli Rosselli si riempie di gioia e cori

No, non è Italia-Croazia. No, non siamo dentro uno stadio. Non si tratta nemmeno di una competizione sportiva. Ma nonostante ciò si sentono cori ed esultanze. Dal comitato elettorale di via Fratelli Rosselli è arrivata una vittoria che segna la storia di Firenze. Il capoluogo fiorentino avrà la sua prima sindaca donna: Sara Funaro. Dopo un'ora dalla fine dello spoglio, iniziato alle ore 15, Firenze ha accolto la notizia del successore di Dario Nardella.La festa era già iniziata pochi minuti prima. Sezione dopo sezione, la squadra di Sara Funaro accoglieva i vari dati con applausi e boati. La vittoria era quindi nell'aria da tempo, ma appena Sara Funaro è uscita dal suo ufficio, le lacrime e la commozione hanno preso il sopravvento. Lacrime di gioia di chi ha accompagnato la candidata sindaca fino alla fine. Salti di gioia del sindaco Dario Nardella e applausi di tutti i volti politici presenti, da Emiliano Fossi a Eugenio Giani."Italia! Italia!" o "Sindaca! Sindaca!". Questi i cori che riempiono le stanze del comitato, ma non solo. Un gruppo di cittadini si è raccolto all'esterno del quartier generale intorno a Sara Funaro per abbracciare per la prima volta la neo sindaca di Firenze. Adesso, un passaggio al volo in Piazza Signoria e poi un meritato riposo dopo mesi estenuanti."Siamo agli Europei", hanno detto alcuni dei presenti mentre la folla inneggiava a Sara Funaro. E la metafora, in effetti, non è così errata. Bastava chiudere gli occhi per immedesimarsi nel clima che poteva benissimo essere quello di un vero e proprio stadio. Così, tra cori e applausi, Firenze accoglie la sua nuova sindaca.

Al quartier generale di Sara Funaro si festeggia già: boati e applausi

Affluenza pari al 48,7%

Boati, esultanza e applausi. Arrivano via, via i dati delle varie sezioni e l'aria all'interno del comitato della candidata sindaca Sara Funaro si riempie di gioia e conforto. Ovviamente, ancora è presto per fare ogni tipo di proiezione. Ma le urla di gioia provenienti dall'ufficio della candidata sindaca del centrosinistra lascia pochi dubbi. Intanto arrivano i dati sull'affluenza: 48,7%. Non è stato quindi superato il 50%. 

Alcuni sostenitori riempiono il comitato: grande appoggio per Sara Funaro

La candidata sindaca sente il sostegno di alcuni cittadini 

La pioggia non ferma i fiorentini che, numerosi, sono accorsi al comitato elettorale di Sara Funaro. La candidata sindaca è rimasta chiusa nel suo ufficio in attesa dei primi dati indicativi del ballottaggio. È possibile che durante il pomeriggio si affacci per salutare chi ha voluto sostenerla di persona, nonostante il maltempo di questo 24 giugno. C'è molto entusiasmo tra i vari sostenitori di Sara Funaro, ma la tensione è comunque alle stelle. 

I Fochi di San Giovanni si faranno anche sotto la pioggia? 

Firenze si prepara a festeggiare 

La tradizione dei fuochi di San Giovanni a Firenze è troppo importante per essere fermata dalla pioggia. Secondo le previsioni meteorologiche attuali, sembra che il tempo migliorerà intorno alle 19, permettendo ai fiorentini di godersi i festeggiamenti senza troppi problemi. Anche se dovesse piovere, i fuochi d'artificio sono confermati, mentre l'unico evento che potrebbe essere cancellato è il concerto introduttivo allo spettacolo pirotecnico. Quindi, i "fochi" di San Giovanni si faranno, confermando l'impegno della città nel mantenere viva questa tradizione, indipendentemente dalle condizioni meteo. 

Le ultime ore di quiete poi la pioggia lascerà spazio all'attesa e all'ansia 

Dalle 15 lo spoglio

Si sente solo il picchiettare della pioggia in questo lunedì di giugno al comitato elettorale di Sara Funaro. Iniziano adesso le ultime ore di quiete e "pace", se così vogliamo definirla. Dalle 15 inizierà lo spoglio e il quartier generale della candidata sindaca del centrosinistra brulicherà di esponenti politici, giornalisti e forse anche qualche cittadino.La pioggia continua a scendere, il tempo passa e l'ansia diventa sempre più protagonista di questa giornata grigia ma decisiva per il futuro di Firenze. Il 10 giugno, Sara Funaro seguì tutto lo spoglio dal suo ufficio, circondata dai suoi collaboratori. Lo farà anche oggi?

Sara Funaro, quell'applauso e l'abbraccio di tutto il PD

Dalle 14 tutti gli aggiornamenti dal quartier generale della candidata sindaca Funaro

Erano le 17.00 del 10 giugno. Nelle stanze del comitato elettorale di viale Rosselli risuonò un lungo e caloroso applauso. Così, Sara Funaro e tutta la sua squadra accolsero con entusiasmo i 10 punti di distanza da Eike Schmidt con il loro 43,02%. Oggi, alle 15, si chiuderà il ballottaggio e Firenze avrà il suo nuovo sindaco.Dalle 14, Sara Funaro attenderà i risultati delle elezioni all'interno del suo comitato, come successo due settimane fa. Insieme a lei, ci sarà un grosso abbraccio da parte di tutto il PD: Dario Nardella, Emiliano Fossi e Federico Gianassi saranno soltanto alcuni dei volti che sosterranno la candidata sindaca del centrosinistra in queste ore decisive.Probabilmente, anche alcuni cittadini aspetteranno l'esito del ballottaggio all'interno del comitato. O almeno così era stato quel 10 giugno. La speranza di Sara Funaro è di tornare ad applaudire, accogliendo un risultato positivo e definito. Nella giornata di ieri, Firenze ha registrato un'affluenza pari al 35,01%.

Mauro Icardi alla Mario Gomez? Numeri e differenze

Firenze ha voglia di sognare, Icardi è il nome giusto

Alzi la mano chi, tra tutti i nomi accostati alla Fiorentina in questi giorni, non sceglierebbe Mauro Icardi. Pochi, molto pochi. L'attaccante argentino, ad oggi, rappresenta l'identikit ideale dell'attaccante che serve a questa Fiorentina: un profilo forte, una garanzia, ma soprattutto un bomber capace di far sognare il tifo viola. Non a caso, il possibile arrivo dell'attaccante del Galatasaray viene paragonato all'acquisto di Mario Gomez ai tempi dei Della Valle. E in effetti, Icardi sarebbe il nome perfetto per alzare l'asticella della Fiorentina. Cosa frena però i sogni dei tanti tifosi viola che chiedono a gran voce l'attaccante argentino? La realtà.E quindi, è lecito chiedersi: Mauro Icardi direbbe davvero sì alla Fiorentina? L'illusione è la peggior forma di masochismo che esista, quindi è giusto analizzare i fatti con razionalità. Mauro Icardi ha un contratto con il Galatasaray fino al 2026 e guadagna 6 milioni all'anno netti. Questo comporta che la Fiorentina, in caso di trattativa, deve convincere il club turco con un'offerta per il cartellino (valore intorno ai 18 milioni) e poi trattare con Wanda Nara per cercare un accordo sul contratto. Le parole di Daniele Pradè sono state molto chiare: il monte ingaggi della Fiorentina ha già cifre molto importanti e l'acquisto di Icardi comporterebbe un aumento davvero significativo. Senza trascurare il lato sportivo: tutti conoscono la storia dell'ex Inter e il rapporto che Wanda Nara, sua agente, ha con i vari club. Icardi è un attaccante abituato a giocare la Champions League e difficilmente accetterebbe di giocare per un club che milita in Conference League. La realtà dice questo, e convincerlo a venire a Firenze, ad oggi, sembra davvero complicato.Qualcuno parla di un colpo alla Gomez, ma con le dovute proporzioni, il bomber tedesco venne acquistato a condizioni diverse rispetto a quelle che servirebbero per portare Icardi a Firenze. Mario Gomez venne acquistato dopo una stagione che vide il tedesco protagonista 21 volte in campionato con 11 gol all'attivo e tante assenze per infortunio. Quell'anno Mario Mandzukic relegò il bomber tedeco in panchina e l'exploita dell'ayyaccante croato spinse poi Mario Gomez a intraprendere una nuova avventuraAltro quesito, però, va a favore della Fiorentina: se l'Atalanta rimane l'obiettivo a cui ispirarsi, che senso ha prendere Icardi? Club come quello di Gasperini o lo stesso Bologna di Sartori puntano a profili diversi. Icardi sì, è una certezza, ma per quanto tempo? Vero, la coppia Retegui-Pinamonti potrà non scaldare un tifo viola alla ricerca di riscatto, ma in prospettiva potrebbe regalare più emozioni rispetto a Icardi. Il calcio moderno ha dato un grande insegnamento: il calcio non è né passato né presente, ma solo futuro. E al futuro dovrà pensare la Fiorentina con un mercato calibrato e gestito nel migliore dei modi, senza andare a rincorrere il grande nome. Perché alla fine dei conti parlerà il campo, e se Retegui, preso come esempio, inizierà a segnare con continuità, il nome di Icardi rimarrà solo un lontano ricordo. Mauro Icardi verrebbe davvero alla Fiorentina? Domanda sbagliata: sarebbe meglio chiedersi se la Fiorentina ha davvero bisogno di Mauro Icardi.

Funaro-Schmidt e un confronto in "stile Colosseo"

Platea protagonista durante il confronto organizzato da Repubblica

Non se le sono mandate a dire Sara Funaro ed Eike Schmidt durante il confronto prima del ballottaggio organizzato da Repubblica, all'interno della sala della Camera di Commercio. I due candidati sindaco hanno discusso su quella che sarà Firenze in caso di vittoria, ma la scena se l'è presa la platea. Una sala gremita pronta a commentare in "stile Colosseo" ogni parola detta dai due candidati. Gli applausi e i mugugni di insoddisfazione hanno caratterizzato con forza il confronto. Più il tempo passava, più gli animi si scaldavano. Con Sara Funaro ed Eike Schmidt quasi costretti a reagire e rispondere anche alle persone presenti. Immaginiamo: se la platea di questo dibattito fosse Firenze stessa i temi che faranno la differenza in questi ultimi giorni di campagna elettorale in vista del ballottaggio sarebbero principalmente tre. Tramvia, traffico e stadio Franchi. Anche su questi temi i fiorentini decideranno chi li rappresenterà per i prossimi 5 anni. Una parte del pubblico non ha apprezzato i temi "nazionali" di alcune domande, esternando la volontà di restare sulle questioni cittadine. "Firenze! Parliamo di Firenze!", alcune delle esclamazioni più ricorrenti. E così è stato. Funaro prima e Schmidt poi hanno risposto a tutti quei punti interrogativi che attanagliavano la mente dei presenti."Un dibattito acceso, appassionato e interessante", commenta a Firenzeditorni.it il giornalista di Repubblica Fabio Galati. "Si viene da un mese di campagna elettorale quindi molti temi erano già conosciuti, ma si sono approfonditi aspetti fondamentali come l’ambiente, il traffico e tutte quelle questioni centrali per Firenze. Attraverso questo dibattito, i fiorentini avranno un elemento in più per decidere chi votare il 23 e il 24 giugno".Quello di oggi era il secondo confronto consecutivo dopo quello di ieri alla Fiom, per Firenze saranno sicuramente 10 giorni di fuoco. 

Addio cara ruota. E adesso? Cosa succederà al Parco delle Cascine?

È giusto chiedersi: la ruota ha davvero cambiato qualcosa?

Sono le 00.00 del 10 giugno 2024. La ruota panoramica in Piazza Vittorio Veneto, lentamente, si ferma e spegne le sue luci per l'ultima volta. Esatto, da oggi non ci sarà più. Quel complesso di bar, giochi e intrattenimento che aveva caratterizzato la zona per mesi sarà smantellato e rimandato a data da destinarsi. Adesso il Parco delle Cascine tornerà a vivere la sua normalità, caratterizzata da crimini, spaccio e aggressioni. Ma la ruota ha davvero cambiato qualcosa?I locali notturni prendono il sopravvento della notte fiorentina, con la musica che si espande per tutto il Parco delle Cascine. I ragazzi in fila aspettano il proprio turno per iniziare una notte di divertimento e spensieratezza. Nel frattempo, i soliti spacciatori si aggirano nella zona in cerca di qualche possibile affare. Forze dell'ordine? Zero. Solo qualche buttafuori prova a risolvere eventuali screzi o situazioni di disagio. Troppo poco, per il luogo più pericoloso della città fiorentina. E tutto questo, sotto le luci della ruota.Quindi? No. Non è cambiato molto. Come spesso abbiamo detto qui su Firenzedintorni.it, Piazza Vittorio Veneto è solo una piccola parte del grande parco di Firenze. Il crimine che prima trovava spazio in quella zona, si è solo spostato di qualche metro. Serve intervenire, al più presto. E il nuovo sindaco, chiunque esso sia, dovrà partire proprio da qui. Forse anche dalla ruota, ma serve altro. Molto altro. 

Palladino-Fiorentina sempre più vicini: il tecnico è nuovamente a Firenze

Il tecnico del Monza è nuovamente in città per trattare il suo passaggio alla Fiorentina

L'era di Raffaele Palladino a Firenze sta per iniziare. Le immagini di Firenzedintorni.it mostrano l'arrivo del tecnico ex Monza alla stazione di Santa Maria Novella poco dopo pranzo, pronto a firmare il suo nuovo contratto con la Fiorentina. Dopo due anni alla guida del Monza, Palladino è chiamato a raccogliere l'eredità di Vincenzo Italiano, che ha lasciato la panchina viola dopo tre stagioni.

Da Arthur a Nzola: i dubbi che attanagliano la mente di Italiano

Tanti si giocano un posto in finale

Chi gioca contro il Cagliari? Chi contro l’Olympiacos? Questi sono i due grandi dubbi che attanagliano la mente di Vincenzo Italiano. Questa sera alle 20.45, scopriremo chi sarà incaricato di portare tre punti fondamentali per l’Europa e chi, invece, avrà il compito di portare a Firenze quel tanto atteso trofeo. Questione di scelte quindi, ma anche di singoli. Partiamo da chi fin dall’inizio dell’anno è stato gestito con il contagocce: Arthur."C'è fare o non fare, non c'è provare", recita così una nota citazione tratta da un altrettanto noto film e Arthur ha fatto eccome contro il Monza. Dopo tre anni, il centrocampista brasiliano è tornato a segnare in campionato. Era il 2 gennaio 2021, Juventus-Bologna, e Arthur indossava la maglia bianconera. Anche in quell'occasione, il suo destro è stato decisivo, anche se deviato da un difensore del Bologna. Si è sbloccato il brasiliano e con lui la Fiorentina ha mandato in gol 19 giocatori diversi in Serie A, nessuno ha fatto meglio della squadra di Vincenzo Italiano.Il futuro di Arthur è segnato. I 20 milioni per il suo riscatto, pagabili in 3 rate, non sono considerati cifra abbordabile dalla Fiorentina, che quindi cercherà altrove. Il brasiliano lascerà un vuoto importante nella squadra che, molto probabilmente, non sarà più allenata da Vincenzo Italiano. Con 45 presenze all'attivo, un gol e 4 assist, Arthur ha accumulato ben 2.690 minuti. L'anno scorso con il Liverpool sono stati soltanto 256 i minuti giocati, veramente pochi a causa del brutto infortunio. Con la Juventus ha giocato 1714 minuti il primo anno e 1533 il secondo. Insomma, il brasiliano non ha mai giocato così tanto come in questa stagione, nemmeno ai tempi del Barcellona. Forse, Arthur ha fatto fin troppo rispetto alle sue possibilità?Al di là di ciò, adesso serve un ultimo sforzo e vedremo quale sarà la decisione di Vincenzo Italiano. Stesso discorso vale per un giocatore che in tre partite ha mostrato tutto quello che ha fatto fatica a dimostrare per il resto della stagione: M’bala Nzola. Tra le due gare di Bruges e la sfida contro il Napoli, l’ex Spezia ha messo a segno 2 gol e si è guadagnato il rigore che è valso la finale di Conference League. Adesso toccherà a Vincenzo Italiano capire chi giocherà e chi no. Senza dimenticare che in queste due partite, Andrea Belotti si gioca il futuro a Firenze e un possibile riscatto. La scelta rimane ardua: la rinascita di Nzola o il recupero di Belotti? La palla passa a Vincenzo Italiano.Insomma, sono tanti i giocatori che si divideranno la Fiorentina tra Cagliari e Atene. Bonaventura o Mandragora? Quarta o Ranieri? Dodò o Kayode? La gestione di Nico Gonzalez e la scelta tra Lucas Beltran e Antoni Barak. Insomma, rebus su rebus per Vincenzo Italiano che adesso non può che guardare avanti. Stasera Cagliari, poi la trasferta di Atene. Un futuro a tinte viola tutto da scrivere.

Corteo ex Gkn: il racconto della giornata dal nostro inviato

Alcuni manifestanti hanno piantato tende nel prato antistante i palazzi della Regione

Firenze si unisce intorno all'ex Gkn e alle 14.30 ha dato il via a un corteo per sostenere e difendere i diritti dei lavoratori. Su Firenzedintorni.it potete trovare immagini e video esclusivi della giornata che vedrà la manifestazione partita da Via Mariti e fermarsi davanti alla sede amministrativa della Regione Toscana.AGIORNAMENTO 20.00: Al punto di arrivo del corteo, secondo quanto appreso, circa 100-150 manifestanti hanno scavalcato la cancellata della sede della Regione Toscana, piantando poi le tende nel giardino antistante i palazzi, mentre un intervento di contenimento da parte delle forze dell'ordine ha impedito che un'altra quarantina di persone potessero scavalcare. I manifestanti accampati nel giardino chiedono di poter parlare con rappresentanti della Regione e dare il via libera ad una legge regionale per la nascita di consorzi industriali, che secondo la Rsu potrebbe rappresentare una soluzione per lo stabilimento di Campi Bisenzio. AGGIORNAMENTO 19.00: Il corteo di Firenze per la ex Gkn si è concluso davanti al complesso direzionale della Regione Toscana nella zona di Novoli, e alcuni manifestanti hanno piantato tende nel prato antistante i palazzi della Regione, scavalcando le recinzioni. Il numero dei manifestanti, strada facendo, è aumentato rispetto agli oltre tremila della partenza in via Mariti: tante le bandiere palestinesi nel corteo, che ha spesso intonato slogan come 'Palestina libera, Gaza Gaza vincerà', in segno di solidarietà col popolo palestinese.    "Non andiamo a casa", ha annunciato Dario Salvetti (Rsu ex Gkn), "resisteremo fino a quando ci pare", e "lunedì quando i lavoratori della Regione, che appoggiano la nostra proposta di legge, timbreranno il cartellino, ci troveranno lì, e decideremo nel frattempo quali altre azioni fare; ma se andiamo via di lì è solo per raggiungere le nostre compagne e i nostri compagni in piazza San Marco", ha concluso, riferendosi alla protesta degli universitari per la Palestina.IL RACCONTO DELLA GIORNATA Parla uno dei partecipanti al corteoLe immagini del corteo che prosegue in cittàLa manifestazione prosegue15:30 - La candidata del centrosinistra Sara Funaro ha parlato ai nostri microfoni dal corteo15:04 - Il corteo è appena partito15:03 - "I legami politici con la vicenda sono tutti da indagare", afferma Salvetti (Rsu Gkn) ai nostri microfoni 14:49 - Anche Cecilia Del Re (Firenze Democratica), ha parlato ai microfoni del nostro inviato direttamente dal corteo14:29 - Ai nostri microfoni ha parlato Dimitrij Palagi, che ha polemizzato sull'assenza di Eike Schmidt

Del Re al corteo Gkn: 'Legge regionale la miglior soluzione'

la candidata per Firenze Democratica è intervenuto ai ostri microfoni direttamente dal corteo in città

La candidata sindaca di Firenze Democratica Cecilia Del Re si è fermata ai nostri microfoni a margine del corteo a favore dell'ex Gkn che si sta tenendo in questi minuti in città: "Gli operai della ex GKN chiedono l'approvazione di una legge regionale e noi sosteniamo questa richiesta perché ci pare il modo migliore per affrontare questo momento di grande difficoltà. Si tratterebbe di un'operazione che vuole anche immaginare una politica industriale diversa, basata su una transizione ecologica, su un progetto collettivo per evitare anche che investitori possano arrivare e fare quello poi è stato fatto agli oltre 400 lavoratori di questa zona. Sappiamo quanto quelle zone siano state interessate da un disastro ambientale recentemente, quindi c'è la necessità di un progetto che parta da una legge regionale di fronte all'immobilismo del governo Meloni"SCHMIDT ASSENTE - "L'assenza non mi stupisce. Dietro ha comunque i partiti del centrodestra e come ho detto prima c'è un immobilismo anche di fronte a questa situazione. In ogni caso, quest'assenza non è giustificata"CASCINE - "Sono stata la prima a parlare di Cascine, sono stata la prima a dire che per Le Cascine c'è bisogno di un nuovo modello di gestione. Quello di un ente parco. Lo dissi già quando ero assessora all'ambiente in giunta, ma Nardella non volle sentir parlare di questa innovazione che veniva peraltro da un percorso di ascolto. Dopo aver proposto il trenino alle cascine, Sara Funaro propone adesso un ente parco. Guarda caso, era la proposta che avevo fatto io, ma non siamo gelosi. Siamo nati per stimolare un dibattito pubblico e quindi se il PD ci ripensa su questa proposta e la fa è per noi la proposta più giusta. Non sono invece d'accordo con il night manager perché questo vuol dire invece esternalizzare un problema così importante come la sicurezza. La politica se ne deve occupare, se ne deve occupare con le altre forze dell'ordine e non si può attaccare il questore ma occorre agire anche col comando di Polizia Municipale che presiede insieme agli altri corpi il comitato d'ordine e sicurezza pubblica ogni settimana."NARDELLA - "Ha amministrato la città e ha servito la città nel primo mandato, nel secondo mandato si è servito della città per il suo futuro e i suoi interessi personali. Questo è molto grave perché Firenze merita invece un progetto che metta i cittadini e le cittadine al centro del dibattito, che metta un vero progetto pubblico al centro della città. Noi siamo qua per questo, con i nostri temi, con la nostra coerenza. Siamo usciti dalla maggioranza proprio perché anche nel piano operativo tante scelte sono state disattese rispetto a quelle che avevo avanzato nella fase di adozione. Non viene tenuta dritta la barra e questo non va bene perché i cittadini hanno bisogno di un'amministrazione giusta, di un'amministrazione che spinga questa Firenze, Grande Firenze, verso una città dove il pubblico dà le sue risposte."

Palagi al corteo Gkn: 'Difendiamo tutto il territorio. Schmidt assente? Siamo stupiti'

Le parole del candidato sindaco di Spc ai nostri microfoni

Il candidato sindaco a Palazzo Vecchio Dimitrij Palagi ha parlato ai nostri microfoni a margine del corteo in favore della Gkn che si sta tenendo in questi minuti a Firenze: "Non dobbiamo difendere solo il collettivo di fabbrica, ma tutto il territorio e il suo tessuto industriale. Avremmo fatto a meno di questi licenziamenti. C'è una proposta di produzione di cargo bike, noi le stiamo utilizzando per le nostre campagne elettorali. Ci auguriamo che qui ci siano tute le istituzioni, oltre ai candidati della città. Il sostegno deve essere costante. C'è una proposta di legge depositata a livello regionale che deve essere sostenuta e che prevede la possibilità che anche la regione, il comune e la città metropolitana possano investire, se non tutto, almeno una parte per far riprendere la produzione industriale. Quindi questo è un impegno che noi ci prendiamo."PROGETTI - "Anche nel programma per le elezioni comunali abbiamo previsto che per tutte le aree inutilizzate e vuote ci possa essere una proposta di creazione di consorzio pubblico o pubblico-privato per ritornare ad avere un ruolo attivo rispetto a una situazione dove ci sono fondi internazionali che spesso guardano più alla speculazione finanziaria che effettivamente alla dimensione economica reale." SOSTEGNO - "Firenze è una città importante dai tempi del social forum, anche prima, ha sempre saputo rispondere in maniera aperta e richiamare tante persone da tutte le città d'Italia. La vertenza della GKN è una vertenza che parla di tanti licenziamenti, di tante decisioni che a livello internazionale poi ricascano sul territorio, quindi non ci stupisce"SCHMIDT ASSENTE - "Beh, siamo contenti che la candidata del PD venga perché l'avevamo invitata noi. Non riconoscerà mai che ha accettato il nostro invito e non è nostra la manifestazione quindi ci fa piacere che venga, non era scontato. Che il centrodestra non venga un po' polemicamente, lo voglio dire, ci stupisce perché loro dicono di essere una destra sovranista eppure quando c'è da difendere le lavoratrici e i lavoratori non li vediamo mai. quindi bisogna capire quale sovranità difendono, se difendono la sovranità del capitale finanziario non è esattamente un tipo di sovranità che corrisponde nemmeno alla loro propaganda, quindi secondo noi anche il centrodestra e le destre potevano tranquillamente venire."

Il parco delle Cascine, Dr. Jekyll e Mr. Hyde. E quel nesso nascosto tra forze dell'ordine e Fiorentina

Durante Fiorentina-Monza, il noto parco era privo di controlli e polizia

Dr. Jekyll e Mr. Hyde, no, non è il titolo di un noto romanzo inglese, ma è l'immagine perfetta di quello che è diventato il Parco delle Cascine, la zona verde più grande di Firenze, ormai in mano a spacciatori e criminalità che continuano a creare problemi non solo per chi ci vive, ma anche per chi lo visita.Ormai tema centrale della campagna elettorale fiorentina, il giorno e la notte dividono in due il parco. E attenzione, non bisogna illudersi: casi da segnalare sono accaduti anche alla luce del sole, ma la differenza sostanziale rispetto a quanto succede di notte fa davvero riflettere.Lunedì 13 maggio, Fiorentina-Monza. Lo Stadio Artemio Franchi e il quartiere di Campo di Marte "invasi" dalle consuete forze dell'ordine incaricate di gestire il traffico e l'afflusso dei tifosi. Ma mentre l'arbitro del match fischia per tre volte, al Parco delle Cascine regnava l'anarchia più totale. È difficile capire se esista un nesso tra l'assenza di forze dell'ordine alla Cascine, anche nelle zone che spesso sono sotto il controllo della polizia e municipale, e la partita della Fiorentina. Fatto sta che nella serata di ieri, girare il parco in motorino diventava un serio problema, con spacciatori all'angolo delle strade pronti a importunare chiunque voglia passare da quelle zone.Al sorgere del sole invece, la quiete dopo la tempesta. La ruota inizia a girare in Piazza Vittorio Veneto, le strade vengono ripulite dalla sporcizia del giorno precedente e qualche giovane corre per le vie del parco provando a raccogliere delle briciole di normalità da un luogo che ormai sembra aver perso ogni via di salvezza.

Piazza Cavour, Fallani a FeD: “Noi vittime, non carnefici. Il cantiere non si ferma”

L'appello di chi ci vive: “Uno scandalo, la situazione è uguale da anni”

Transenne, sterpaglie, buche e lavori lasciati a metà: così si presenta Piazza Camillo Cavour, nella provincia di Scandicci. Il progetto di riqualificazione della piazza è diventato una vera e propria odissea, con un cantiere che dura da quasi due anni e che, tra stop, rinvii e 'scontri', sembra non trovare mai fine.Firenzedintorni.it ha dato voce a Mario, residente della zona, che ha illustrato le principali criticità della nota piazza di Scandicci: "Ho amici che abitano in zona San Giusto con cui spesso ci fermiamo a parlare di questa piazza, che ormai è diventata uno scandalo. Non finisce mai e più passa il tempo, più emergono difetti di progettazione che lasciano tutti perplessi. Ormai sono anni che la situazione rimane invariata".Il cantiere, visto dagli occhi di un cittadino, presenta molteplici problematiche: "Le transenne che chiudevano la piazza sono state rimosse a fine marzo, ma è stata lasciata una situazione davvero preoccupante. I commercianti che si affacciano sulla piazza sono spesso in contatto con le istituzioni per discutere di questa situazione. Ad esempio, i cassonetti dei rifiuti sono ancora recintati e inutilizzabili perché, a quanto pare, i camion dell'AIA non riescono a svuotarli a causa di un errore di progettazione. Inoltre, hanno allargato così tanto la piazza da rendere la carreggiata estremamente stretta, creando problemi soprattutto per i SUV che spesso urtano i cordoli che delimitano la piazza, i quali vengono distrutti perché colpiti dalle macchine. Questi sono tutti problemi di progettazione. Chi deve trovare delle soluzioni?". Firenzedintorni.it ha interpellato coloro che cercano di risolvere giorno dopo giorno questa situazione. Così, Sandro Fallani, sindaco di Scandicci, ha illustrato nel dettaglio la situazione di Piazza Cavour: "Le lamentele dei cittadini sono normali e accettabili. Piazza Cavour è uno dei luoghi che abbiamo reso 'luoghi di vita'. Il problema di questa piazza si è intrecciato con una serie di questioni: appalti, aumento dei prezzi a causa del Covid e discussioni ancora aperte con le aziende. Noi ci siamo sempre esposti, aggiornando costantemente i cittadini sulle principali novità. Siamo in piena discussione con l'azienda per completare la piazza, dall'illuminazione ai parcheggi. Non vogliamo passare attraverso la giustizia civile per non prolungare i tempi".Sull'AIA e la questione dei cassonetti, il sindaco ha dichiarato: "Abbiamo discusso con l'assessore all'ambiente per il riposizionamento dei cassonetti, poiché erano stati previsti cassonetti interrati che, senza il giusto cordolo, non sono utilizzabili. Noi siamo vittime della situazione, non i responsabili".Sui tempi del cantiere, il sindaco ha aggiunto: "I lavori non si sono mai fermati, anche se ogni volta che si prosegue c'è una discussione su dettagli e appalti. Il cantiere è in avanzamento, anche se non si vedono ancora i miglioramenti. Le discussioni non si fermano mai. Tutto ciò è fatto per garantire la sicurezza dei cittadini".Questa è la situazione attuale di Piazza Cavour a Scandicci. Serve tempo e pazienza, con la speranza di vedere il progetto completato il prima possibile.

Il direttore del Tour de France Prudhomme: “Questo evento può essere locomotiva per il ciclismo”

“Il passaggio del Tour dall'Italia può essere un'occasione per rilanciare il ciclismo”, ha detto il direttore del Tour

È stato avviato il conto alla rovescia dei 100 giorni alla partenza del Tour de France, la cosiddetta Grand Départ: in piazza della Repubblica a Firenze il cronometro è stato scoperto dal sindaco Dario Nardella con il direttore del Tour de France Christian Prudhomme, l'ambasciatore di Francia in Italia Martin Briens, il presidente della Toscana Eugenio Giani, il presidente del Piemonte Alberto Cirio, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, e il presidente dell'Apt Emilia-Romagna Davide Cassani, ex ct della Nazionale di ciclismo."Il Tour del France parte dall’Italia, da Firenze, attraversa luoghi patrimoni dell’UNESCO, Firenze e Bologna e una parte del Piemonte - ha detto Christian Prudhomme -. È una gara sportiva, una delle più importanti del mondo, che attraversa paesaggi stupendi. Più che per altri sport, nel ciclismo e per il Tour de France, conta la scenografia, i paesaggi che i corridori attraversano. Lo ricordo, per il Tour del France, la visione d’eccellenza è quella dall’alto, quella presa dall’elicottero, quindi è importante chiaramente l’exploit e la performance dei corridori, ma sono altrettanto importanti i paesaggi e le scenografie nelle quali hanno luogo questi exploit. Io sono venuto a Firenze prima di tutto come turista, come molti altri, ancora prima di immaginare qui una partenza del Tour de France. E da Firenze, che è un museo a cielo aperto, il tour attraverserà l’Emilia Romagna, l’Adriatico per poi andare verso il Piemonte, quindi parliamo di paesaggi mozzafiato e il Tour de France si nutre della bellezza, sia della bellezza delle performance dei suoi corridori sia della bellezza dei paesaggi che attraversa. E l’Italia è un Paese magnifico quando la Francia".Cosa può fare il Tour de France per il ciclismo italiano, che ha perso un po’ di interesse e risultati rispetto a tanti anni fa? "Non ho la bacchetta magica, perché se avessi la bacchetta magica e potessi prevedere il futuro, io una soluzione per rilanciare il ciclismo l’applicherei anche al ciclismo francese - ha proseguito Prudhomme -. Però è sicuramente molto importante che il Tour de France passi dall’Italia, voi siete un Paese che ha avuto grandi campioni e un po’ fa male non avere un equipe italiana in prima fila, che parta proprio dall’Italia, però se il Tour de France può essere un’occasione per rilanciare il ciclismo in Italia, io sarò contento. Sarò contento se avrò portato avanti questa missione. Dobbiamo espanderci in altri Paesi, ma è anche importante che paesi di lunga tradizione ciclistica come l’Italia, i Paesi Bassi e il Belgio, abbiano dei campioni in casa propria. In bicicletta è tutta una questione di equilibrio, questo è l’equilibrio che va trovato. Quando sono arrivato qui dall’aeroporto e considerata anche l’accoglienza che mi avete riservato, tutto questo mi ha emozionato, ho visto di sbandieratori, i vessilli tradizionali, ma accanto a loro c’erano anche dei bambini con la maglia gialla, e questo è quello che io sogno: un rilancio del ciclismo nelle nuove generazioni. Vorrei che i bambini continuassero a sognare di diventare campioni di ciclismo e il Tour de France può rappresentare una locomotiva per rilanciare il ciclismo, non soltanto per creare dei campioni di ciclismo, ma anche per lanciare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano".

Via al conto alla rovescia per il Tour de France. Nardella: “Per la prima tappa attese 900mila persone”

Cento giorni al via dell'edizione 2024. Un orologio scandirà il tempo in piazza della Repubblica

"I numeri della partenza del Tour de France sono impressionanti, più di 4.000 giornalisti, 5.000 tra volontari e forze dell’ordine, due miliardi e mezzo di contatti media nel mondo in quasi 200 paesi e un indotto tra diretto e indiretto di 200 milioni di euro, se pensiamo alla visibilità, all’immagine, alla promozione turistica e ovviamente la mobilitazione di tante energie e risorse". Lo sottolinea il sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel giorno in cui in piazza della Repubblica, questa mattina, è partito il conto alla rovescia dei 100 giorni alla partenza della Grande Boucle. Conto alla rovescia che sarà tenuto da un tabellone elettronico che segnerà il tempo mancante fino al giorno della partenza, sabato 29 giugno."Siamo davvero eccitati, emozionati all’idea di ospitare tra 100 giorni esatti la grande partenza del Tour de France - prosegue Nardella -. È un evento unico al mondo, il più grande evento sportivo itinerante e il terzo evento sportivo dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio. Certamente un obiettivo che abbiamo inseguito per tanti anni, di cui siamo orgogliosi anche perché Firenze, con il suo Gino Bartali, può essere considerata città nel pantheon della storia del ciclismo ed è proprio nel nome di Bartali e di Gastone Nencini, due grandi vincitori del tour, che abbiamo lanciato la nostra candidatura. C’è stato un bel gioco di squadra con l’Emilia Romagna e il Piemonte e siamo riusciti ad ottenere l’aggiudicazione di questa edizione, che è un’edizione speciale, perché cade nell’anno olimpico e quindi di fatto sarà il primo evento che farà da battistrada alle Olimpiadi di Parigi. Quindi c’è una liason, un asse tra Italia e Francia nel nome dello sport che si apre proprio a Firenze,  e questo ci rende davvero orgogliosi".Poi torna su Joe Barone e l’affetto da lui ricevuto nella giornata di ieri, durante l’apertura della camera ardente: "La presenza di così tanti tifosi e cittadini comuni ha dimostrato due cose: uno, l’amore per lo sport e per il calcio della nostra città, il legame profondo con la Fiorentina, due il grande affetto e il grande rispetto verso la figura di Joe Barone, che è sempre stato un esempio di schiettezza in tutte le occasioni, in quelle positive tantissime e anche in quelle dialettiche che abbiamo avuto ma che non sono mai state all’insegna della falsità o della scorrettezza. Questo ha fatto di Joe un vero combattente, un uomo appassionato, una persona che ha messo sempre la faccia in tutte le cose, e per questo ho voluto ricordare proprio oggi, nella conferenza stampa del Tour de France, il giorno in cui condividemmo questa decisione di far partire la corsa agonistica, perché la corsa ufficiale partirà da piazza della Signoria come sapete con tutta la carovana, ma quella cronometrata agonistica vera e propria partirà davanti al Viola Park. E questo 29 giugno sarà appunto una partenza nel nome di Joe Barone. Credo che sia una cosa anche doverosa, che ci riempierà di orgoglio, e anche un gesto di vicinanza e di affetto alla Fiorentina, alla famiglia di Barone, alla famiglia di Commisso, perché è anche un modo per dare lustro, e davanti a due miliardi e mezzo di contatti media al Viola Park, che è la creatura di Joe Barone”.Per l’occasione del Tour de France saranno rifatte alcune strade. "Proprio in questi giorni stiamo definendo tutti i progetti esecutivi, quindi vi daremo presto i chilometri di strade che saranno interessati a questa manutenzione, però parliamo sia di strade comunali che di strade provinciali, quelle che attraversano la Val di Sieve e lambiscono il Mugello, e regionali, quindi sarà un numero significativo, ve lo daremo sicuramente nei prossimi giorni non appena avremo pronti i progetti esecutivi, i lavori dovranno partire ovviamente nelle prossime settimane", conclude Nardella.

La Fiorentina accoglie il suo nuovo attaccante. Belotti è arrivato al Viola Park

Il Gallo Belotti sbarca alla Fiorentina

Andrea Belotti è prnto a diventare un nuovo calciatore della Fiorentina. L'attaccantee ex Torino è appena arrivato a Bagno a Ripoli dove ha posato con una sciarpa viola davanti al Viola Park. L'attaccante arriva dalla Roma in prestito secco oneroso da 750mila euro.ITER - Il ragazzo svolgerà domani mattina le visite mediche con la Fiorentina e poi apporrà la firma sul contratto con il club. La speranza, adesso, è che porti i gol che mancano all'attacco gigliato...

Cascine: spaccio, furti e reati ai piedi della ruota

"Dall'8 dicembre la ruota sorge possente sulle Cascine, ma è cambiato qualcosa?"

Gira la ruota e no, non stiamo parlando di un noto programma televisivo. Gira la ruota sopra il parco delle Cascine, quei 170 ettari che rendono Firenze una città più verde ma allo stesso tempo più pericolosa. Sì, perché da anni il parco delle Cascine è diventato un luogo di spaccio e degrado, dove di notte entrarci diventa un’impresa ardua e complicata.Firenzedintorni.it, vi porta all’interno del noto parco. Sia di notte che di giorno, per descrivere quello che i residenti devono vivere ogni giorno. Ma soprattutto, è spontaneo chiedersi, che cosa è cambiato con la ruota? Lo sappiamo, dall’8 dicembre fino al mese di giugno, Piazza Vittorio Veneto sarà decorata dalla possente ruota panoramica e da una pista di pattinaggio che si trasformerà in varie attività per giovani e bambini nei mesi seguenti. Un paesaggio surreale se paragonato alle Cascine, ma bisogna ammetterlo, l’installazione sembra aver soltanto spostato i problemi di degrado e disagio. E non di molto.Basta fare qualche metro all’interno del parco ed ecco che inizia la marcatura a uomo per la consueta vendita di sostanze stupefacenti. Una, due, al terzo rifiuto ecco che non vieni più visto di buon occhio. Dopotutto, cosa ci fai alle Cascine se non per partecipare allo spaccio? Purtroppo, tutto ciò è diventato la normalità. Muovendosi per i meandri del giardino, ecco che possiamo notare sporcizia ovunque, tra i cespugli ma anche nelle zone riservate alle famiglie. Nel parco giochi che si trova tra la vegetazione del parco, non è una novità vedere bambini che giocano tra bottiglie, lattine, siringhe, profilattici e vetri rotti. Gli stessi vetri, che possiamo notare nei parcheggi limitrofi, con auto e macchine colpite dalla criminalità del luogo. Chiedetelo alla signora Maria, di 65 anni, che proprio durante un nostro sopralluogo ci ha raccontato come una sera, all’interno della sua auto, abbia trovato un senza tetto a dormire e a fare uso di sostanze stupefacenti dopo aver scassinato la macchina. Per non parlare poi dei consueti bazar abusivi che metto in mostra merce di ogni tipo con dubbia provenienza.Insomma, questa è le Cascine e noi ve le raccontiamo con continuità. La ruota? Un bene, ma non è la soluzione. Come spesso ricordiamo piazza vittorio Veneto non è le Cascine, ma solo una piccola parte. Chiudere gli occhi o ignorare il problema non è la soluzione, serve un intervento concreto. In attesa di ciò, continueremo a raccontare ciò che accade nel polmone verde di Firenze. Notte dopo Notte. 

Salvini senza freni: “Un nuovo stadio per Firenze”

Salvini commenta: "Sono a disposizione per trovare un'area adatta in città per la sua realizzazione"

Matteo Salvini, vicepremier e ministro, ha parlato dalla sala stamapa del Viola Park. Ecco le sue parole sul tema Franchi:Il Viola Park è la casa di una comunità, complimenti alla Fiorentina per l'investimento strepitoso. C'è bisogno di stadi nuovi in questo Paese, non solo a Firenze ma in tutte le città e come Ministero faremo di tutto per rendere sempre meno complessa la burocrazia legata alla realizzazione di nuovi impianti. Per quanto riguarda il Franchi, non voglio entrare nel merito delle polemiche ma una cosa la voglio dire: è veramente un peccato quando un privato vuol investire e portare soldi per costruire uno stadio nuovo ed all'avanguardia e non gliene viene data la possibilità. Questo purtroppo è successo qui a Firenze, così come a Milano. Da appassionato di calcio mi rifiuto di pensare che i tifosi e gli appassionati della Viola debbano andare a centinaia di chilometri di distanza, fuori dalla Toscana, per seguire la loro squadra, sarebbe una mancanza di rispetto. Il tema del PNRR riguarda il governo precedente ed il discorso relativo al Franchi è stato bocciato dalla Commissione europea, mi auguro che a questo punto le istituzioni possano dialogare con la società gigliata per trovare una soluzione, pensando anche e soprattutto ad un nuovo impianto. Sono a disposizione per trovare un'area adatta in città per la sua realizzazione. Il recupero del Padovani? Mi sembra molto complesso. L'adeguamento di strutture vecchie in un sistema urbanistico vecchio ne rende difficile l'utilizzo per eventi sportivi importanti e prestigiosi, mi auguro che Firenze possa ospitare gli Europei del 2032. Allungare i tempi per il restyling del Franchi? La vedo molto ambiziosa come ipotesi, difficilissimo che l'Europa dia l'ok.

La Curva Fiesole nei guai per gli striscioni contro Nardella e non solo

Striscioni contro Nardella e gazebo: la Digos chiede spiegazioni

“Nardella tranquillo alla copertura ci s’è pensato noi”. Recita così lo striscione esposto dalla Curva Fiesole durante Fiorentina-Udinese. Insieme alla scritta, i tifosi viola, hanno sollevato anche due gazebo come simbolo della “copertura”. Secondo quanto riportato da Repubblica, la Digos starebbe indagando per capire come sia possibile che certi contenuti siano entrati all’interno dello stadio Franchi di Firenze.

Kayode: “Vi svelo il segreto di questa Fiorentina vincente”

Michael Kayode, ai microfoni di Radio Serie A, ha parlato della sua esperienza alla Fiorentina ma non solo:

"La Supercoppa? Abbiamo tantissime aspettative. Giocheremo per provare a vincere questo bellissimo trofeo e tramite le nostre idee daremo il massimo in campo. Kvaratskhelia? E' un grandissimo calciatore e ho già avuto modo di studiarlo in campionato e sarà una bella sfida. Il segreto della Fiorentina? Il nostro segreto è il gruppo, lavoriamo ogni giorno insieme e cerchiamo sempre di dare il massimo. Ti aspettavi un rendimento personale così? Non mi aspettavo di iniziare la stagione in questo modo, ho avuto la fiducia dei miei compagni e di tutto lo staff tecnico, mister compreso, e per questo devo ringraziare loro".

Dal Medio Oriente: “Assenza Fiesole? Una tristezza immane”

L’Associazione dei tifosi della Fiorentina nel Medio Oriente ha espresso, via Twitter, il rammarico per l’assenza della Curva Fiesole in Arabia per la Supercoppa:

"Ci rivolgiamo a voi con profondo rammarico e tristezza per esprimere la nostra grande delusione per l'assenza della Curva Fiesole a Riyadh. È veramente doloroso per noi tifosi della Fiorentina e sentiamo un vuoto nel nostro cuore. La Curva Fiesole è stata parte integrante della nostra identità da tifosi, sono lo spirito vero della squadra e la loro voce alta riempiva gli stadi, dandoci forza e sostegno in ogni partita. La loro assenza sarà un grande vuoto nei nostri cuori e in tutto lo stadio. Tuttavia, desideriamo confermare che non ci arrenderemo mai. Faremo tutto il possibile per sostenere la nostra amata squadra nella sua partita di giovedì. Saremo lì sugli spalti, cercando in ogni modo di esprimere il nostro amore e la nostra lealtà alla Fiorentina. Sappiamo che non saremo in grado di colmare il vuoto lasciato dalla Curva Fiesole, ma siamo impegnati a continuare a sostenere il club e la squadra. Continueremo ad essere fedeli alla Fiorentina in ogni momento, li supporteremo e incoraggeremo indipendentemente dalle circostanze che i tifosi potrebbero affrontare. Crediamo che l'amore e la lealtà che abbiamo per la Fiorentina non saranno influenzati dalla semplice assenza della Curva Fiesole. Sono veri coraggiosi e rimarranno nei nostri cuori. Continueremo a sostenere e sostenere la squadra con tutte le nostre forze, perché la Fiorentina non è solo una squadra di calcio per noi, ma è la nostra famiglia e la nostra passione. In questi tempi difficili, la nostra unità come tifosi e la nostra solidarietà saranno più importanti che mai. Resteremo uniti e rimarremo sempre dietro la Fiorentina".

Mourinho lascia da Roma, con lui anche Belotti? Piace alla Fiorentina

Mourinho è stato esonerato e la Fiorentina potrebbe sfruttare questa situazione per un obiettivo di mercato

Josè Mourinho non è più l’allenatore della Roma. Una notizia che ha scosso tutto l’ambiente giallorosso e che avrà un impatto importante sul futuro della rosa. Tra i giocatori che potrebbero partire infatti, come riportato da footmercato.net, ci sarebbe anche Andrea Belotti. L’attaccante ex Torino piace a molti club di  Serie A e tra questi c’è anche la Fiorentina di Italiano.

Trevisani a Ranieri: “Paredes miracolato? E bene che stia un po’ calmo”

Il noto telecronista ha parlato così dell’atteggiamento di Luca Ranieri in campo con la maglia della Fiorentina

Tutti ricordano il messaggio che Ranieri, in Roma-Fiorentina ha mandato a Paredes. Riccardo Trevisani, noto giornalista, ha parlato così del suo atteggiamento a Cronache di spogliatoio: “Paredes è stato definito miracolato da Ranieri, discutiamone, che l'altro giorno abbruttiva con Beltran e Ikone che non gli tagliavano sul palo. Ranieri, stai calmo”.

Italiano saluta la Fiorentina a giugno? Commisso ha l’asso nella manica

La Fiorentina è nel vivo della stagione, ma c’è da pensare al futuro di Vincenzo Italiano. Partirà?

Tuttosport questa mattina, si è soffermato sul futuro di molti allenatori. Da Pioli a Thiago Motta, passando per Vincenzo Italiano. L’allenatore della Fiorentina rimarrà a Firenze anche la prossima stagione? Ha il contratto in scadenza, però la Fiorentina può esercitare l’opzione per il rinnovo a suo favore, un jolly importante su cui può contare Commisso e gli permetterebbe di tenere il boccino in mano nel caso in cui arrivassero offerte per il suo allenatore.

Barak vuol il Napoli e De Laurentiis rassicura: “Ne compriamo altri due”

Barak è vicino a vestire la maglia del Napoli, c’è da convincere solo la Fiorentina. Intanto De Laurentiis parla così del mercato azzurro

"Ne compriamo altri due". Queste le parole di Aurelio De Laurentiis riportate dal Corriere dello Sport. Il presidente del Napoli è pronto per regalare a Mazzarri altri colpi. Traorè è arrivato, Ngonge e cosa fatta e adesso c'è la Fiorentina nel mirino. Domani i due club si sfideranno per la finale della Supercoppa, ma nel mentre, i dirigenti viola ascolteranno l'offerta decisiva per Antonin Barak.  La trattativa per il centrocampista ceco della Fiorentina, 29 anni, entrerà nel vivo proprio a Riyad: il giocatore ha già dato il placet e i club chiacchierano sulla formula (prestito con obbligo la richiesta della Viola).

Saltato Ngonge, la Fiorentina punta tutto su Vargas

Ngonge sarà un nuovo giocatore del Napoli. La Fiorentina rimane spiazzate ed è pronta ad investire tutto su Ruben Vargas

Se c’è una cosa che nelle ultime ore ha spiazzato (e non poco) la dirigenza della Fiorentina è stato, più che il no dell’Augsburg alla prima offerta viola per Rubén Vargas, il sorpasso quasi al fotofinish del Napoli per Cyril Ngonge. Un nome sul quale l’area tecnica era tornata a sondare il terreno già domenica sera - dopo una lunga corte avviata a inizio gennaio - e su cui, attraverso gli agenti, aveva ricevuto nuove aperture alla luce del ritrovato interesse del club di Commisso. Una speranza tramontata in un baleno che ha fatto partire la comitiva di Italiano - con tutta la società al seguito - verso l’Arabia Saudita di cattivo umore. La prima offerta per Vargas? 5 milioni di euro più una serie di bonus per arrivare a quota 8. L’Augsburg si è presa qualche ora per riflettere ma già lunedì ha fatto pervenire il proprio rifiuto. Che tuttavia non preclude ad alcuna rottura. La sensazione, infatti, è che vi siano ancora discreti margini di trattativa perché i viola si assicurino il classe ’98, valutato dal club tedesco 8 milioni di euro. Tutto lascia pensare che non appena la truppa viola sarà tornata in Italia, ultimati gli impegni in Supercoppa a Riyad, la Fiorentina tenterà subito un altro (e decisivo) affondo alzando l’offerta. Ad oggi la prospettiva più probabile è quella che un accordo possa essere trovato attorno ai 7 milioni di euro e che dunque un eventuale braccio di ferro possa essere scongiurato. Lo riporta il Corriere dello Sport. 

Calleri a Firenze e dintorni: "La ruota non può combattere la criminalità delle Cascine"

La nostra intervista a Salvatore Calleri, presidente della fondazione Caponnetto, sulla situazione delle Cascine

Le Cascine di Firenze è sempre un tema all’ordine del giorno. Un luogo che Firenze e dintorni segue con interesse e attenzione per mantenere alta l’attenzione su un tema che non deve essere dimenticato. Per questo motivo, Salvatore Calleri presidente della fondazione Caponnetto ed esperto del tema delle Cascine ha descritto così la situazione del parco più importante di Firenze: "Le Cascine di Firenze, un parco bellissimo, non è mai stata un'isola felice. Ci hanno provato a migliorarla, ma adesso sta peggiorando. Con il Covid, con l'aumento di una droga come il crack che si appresta agli accampamenti e il ritorno dell'erorina la situazione sta peggiorando. Poi, l'arrivo della tramvia ha quasi isolato un pezzo di Cascine, visto che le fermate sono punti di spaccio. E sia chiaro, non è colpa del concetto di tranvia. Esistono strade da seguire per salvare la zona da spaccio e degrado? Molto si sta già facendo, ma non si sta ottenendo l'effetto sperato. Tra tutti i corpi di polizia che hanno il compito di proteggere e controllare la zona i numeri sono alti, circa un centinaio. Però non basta. Biosgna fare delle cose straordinarie: da un lato un intervento sociale per salvare queste persone, circa 200 persone. Molti di questi sono consumatori di crack. Poi, devi passare a una fasa di intervento mirato, forte, con operazioni ad alto impatto. Adesso è arrivata la ruota. Come commenta l'impatto di questa decisione? L'impatto è positivo, ma non puoi chiedere alla ruota di migliorare la situazione criminale. Non è il compito di una ruota. Aiuterebbe di più se la zona fosse più piccola, come la Fortezza. Ma le Cascine è un parco troppo ampio e la criminalità si sposta"