In una nota il segretario della Cgil Toscana critica la risposta del Governo alla crisi che sta investendo il settore della moda in Toscana

"Ci preoccupa la dichiarata limitatezza delle risorse stanziabili dal Governo nazionale per agire sugli ammortizzatori sociali e sulle politiche industriali del settore moda e di tutti i settori in difficoltà: tali risorse risultano ampiamente insufficienti per le sfide che abbiamo di fronte". Lo ha affermato in una nota Fabio Berni, segretario della Cgil Toscana, dopo la riunione oggi a Firenze del tavolo sulla crisi della moda e degli accessori moda.
    
"E' un discorso che vale in generale - ha proseguito - e rafforza le ragioni dello sciopero generale del 29 novembre proclamato da Cgil e Uil. Infatti tra i punti della piattaforma sindacale, insieme a salari, fisco, sanità, pensioni, sicurezza sul lavoro, vengono indicate anche alcune misure per rendere più equo il sistema fiscale e trovare le risorse che mancano per il sistema industriale, i salari, la scuola, i contratti pubblici, la sanità, le pensioni, agendo sulla rendita e sugli extraprofitti e riformando il fisco in maniera equa".
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