Così il presidente di Confindustria Toscana, commentando il futuro dell'industria toscana alle prese con i dazi americani

"Siamo fortemente preoccupati ed è chiaro che lo scenario mondiale ridefinito ieri sera chiama a decisioni urgenti anche a livello territoriale, perché la sfida sarà continuare a rendere attrattivo il territorio toscano per tutte le nostre eccellenze". Lo afferma in una nota il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi sottolineando che "è chiaro che anche a livello toscano serve attuare subito i provvedimenti necessari ad aumentare il tasso di industria del nostro territorio e a facilitare la presenza di quelle già esistenti".
    
"Abbiamo quindi alcune priorità che non possiamo più rimandare - continua Bigazzi - Sono la sicurezza per gli approvvigionamenti energetici, la messa in sicurezza del territorio e una politica industriale a largo spettro che da un lato sia di sostegno agli investimenti, ma che attui anche politiche industriali 'a costo zero' come alcune misure di semplificazione, che potrebbero essere introdotte velocemente e che per le imprese sarebbero fondamentali". "Dobbiamo liberare le aziende da quante più incombenze possibili - conclude Bigazzi -. Fare impresa nel nostro territorio deve diventare semplice".

    
Gli Usa, riporta una nota, anche nel 2024 sono stati il principale mercato di sbocco dell'export manifatturiero toscano con valore delle merci vendute oltre i 10 miliardi di euro, quasi il 17% del totale venduto nel mondo (+12% sul 2023). L'economia toscana importa merci Usa per circa 7 miliardi di euro (il 19% del totale); nel 2023 era inferiore ai 4 miliardi di euro. I dati del Centro Studi spiegano che il 37% dell'export manifatturiero in Usa sono prodotti farmaceutici, il 16% macchinari e il 15% articoli moda. Rilevanti anche le vendite dell'industria alimentare e delle bevande che in valore assoluto si fermano a poco più di 1 miliardo di euro ma rappresentano il 30% dei prodotti del comparto venduti dalla Toscana nel mondo (33% delle bevande). A partire dal III trimestre 2024 l'export verso il mercato Usa ha registrato alcune flessioni (-15% nel III trimestre e -2,5% nel IV rispetto al corrispondente periodo del 2023) soprattutto per il contenimento delle vendite di prodotti farmaceutici.

    
Per le importazioni i comparti più rilevanti sono meccanica e farmaceutica che coprono circa l'85% del totale. Oltre il 70% dei farmaci che la Toscana acquista nel mondo vengono dagli Usa. Depurato dal comparto farmaceutico, il dato dei volumi di export e import cambia sensibilmente, ma tuttavia gli Stati Uniti rimangono al secondo posto per export di manufatti toscani, mentre scendono di posizione per le importazioni (quinti dopo Spagna, Francia, Germania e Cina).
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies