Nel selvaggio West delle criptovalute, dove la speculazione regna sovrana, l'ultima tendenza si chiama Trump Coin. Più che un'opportunità d'oro, sembra aver spalancato le porte a una pioggia di imitazioni e truffe potenziali. Con oltre 700 memecoin falsi apparsi sulla blockchain di Solana, gli investitori rischiano di essere travolti da un'ondata di confusione e promesse illusorie.
Ma cos’è esattamente Trump Coin? Si tratta di un memecoin, ovvero una criptovaluta basata su un meme (un'idea, immagine o concetto virale che si diffonde rapidamente online) o un personaggio pubblico, in questo caso Donald Trump. La sua creazione ha scatenato una vera e propria bolla speculativa, con l'emissione di numerose monete digitali senza alcun valore intrinseco, il cui unico motore è la pura speculazione che fonda sul supporto di Trump al mondo delle cryptovalute.
Questa dinamica è resa possibile dalla mancanza di regolamentazione nel settore e dalla facilità di creare nuovi token su blockchain come Solana, che permette a chiunque di lanciare una criptovaluta senza necessità di approvazioni.
Nel portafoglio ufficiale del Trump Coin sono stati depositati 736 memecoin differenti in poche settimane. Tra questi, circa 200 riportano il nome "Trump" o di un membro della sua famiglia, senza alcun legame effettivo con il presidente. Peggio ancora, 67 monete includono la parola "official", alimentando ulteriormente l’equivoco tra i trader meno esperti.
L'intuizione degli speculatori è stata fulminea: appena 30 minuti dopo l'annuncio del vero Trump Coin, era già stato creato il primo clone. Una rapidità impressionante, resa possibile dal sistema di tokenizzazione aperta su Solana, che consente a chiunque di creare nuove criptovalute senza alcuna approvazione preliminare.
Il trucco? Depositare questi token falsi direttamente nel wallet ufficiale di Trump, sfruttando la visibilità della sua figura per indurre gli investitori a pensare che si tratti di monete autentiche.
Il problema principale di questa proliferazione incontrollata è che molti di questi token non hanno alcun valore reale e sono altamente illiquidi. Un esempio lampante è l’"Official Barron Trump Coin", il cui valore nominale nel wallet di Trump è stimato a 6 miliardi di dollari. Peccato che la più grande transazione registrata sia stata di appena 242 dollari.
Questa dinamica crea un'illusione di valore, in cui monete con scambi quasi nulli vengono valutate miliardi, salvo poi rivelarsi completamente invendibili. Un gioco pericoloso che ricorda da vicino la stagione delle “shitcoin” del 2021, quando memecoin senza alcuna utilità bruciavano i risparmi di investitori sprovveduti.
Se il mondo delle criptovalute ha insegnato qualcosa, è che la FOMO (fear of missing out) può essere la peggior nemica di un investitore.
Perché come diceva Warren Buffett:
"Se non capisci dove sta il guadagno, il guadagno probabilmente sei tu."
Ma cos’è esattamente Trump Coin? Si tratta di un memecoin, ovvero una criptovaluta basata su un meme (un'idea, immagine o concetto virale che si diffonde rapidamente online) o un personaggio pubblico, in questo caso Donald Trump. La sua creazione ha scatenato una vera e propria bolla speculativa, con l'emissione di numerose monete digitali senza alcun valore intrinseco, il cui unico motore è la pura speculazione che fonda sul supporto di Trump al mondo delle cryptovalute.
Questa dinamica è resa possibile dalla mancanza di regolamentazione nel settore e dalla facilità di creare nuovi token su blockchain come Solana, che permette a chiunque di lanciare una criptovaluta senza necessità di approvazioni.
Nel portafoglio ufficiale del Trump Coin sono stati depositati 736 memecoin differenti in poche settimane. Tra questi, circa 200 riportano il nome "Trump" o di un membro della sua famiglia, senza alcun legame effettivo con il presidente. Peggio ancora, 67 monete includono la parola "official", alimentando ulteriormente l’equivoco tra i trader meno esperti.
L'intuizione degli speculatori è stata fulminea: appena 30 minuti dopo l'annuncio del vero Trump Coin, era già stato creato il primo clone. Una rapidità impressionante, resa possibile dal sistema di tokenizzazione aperta su Solana, che consente a chiunque di creare nuove criptovalute senza alcuna approvazione preliminare.
Il trucco? Depositare questi token falsi direttamente nel wallet ufficiale di Trump, sfruttando la visibilità della sua figura per indurre gli investitori a pensare che si tratti di monete autentiche.
Il problema principale di questa proliferazione incontrollata è che molti di questi token non hanno alcun valore reale e sono altamente illiquidi. Un esempio lampante è l’"Official Barron Trump Coin", il cui valore nominale nel wallet di Trump è stimato a 6 miliardi di dollari. Peccato che la più grande transazione registrata sia stata di appena 242 dollari.
Questa dinamica crea un'illusione di valore, in cui monete con scambi quasi nulli vengono valutate miliardi, salvo poi rivelarsi completamente invendibili. Un gioco pericoloso che ricorda da vicino la stagione delle “shitcoin” del 2021, quando memecoin senza alcuna utilità bruciavano i risparmi di investitori sprovveduti.
Se il mondo delle criptovalute ha insegnato qualcosa, è che la FOMO (fear of missing out) può essere la peggior nemica di un investitore.
Perché come diceva Warren Buffett:
"Se non capisci dove sta il guadagno, il guadagno probabilmente sei tu."
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies