L’allarme di Confesercenti e Confcommercio, i ricavi risentono delle estati incandescenti

Come riporta questa mattina La Nazione sia Confcommercio che Confesercenti hanno calcolato l’impatto economico del caldo torrido che si è abbattuto su Firenze questa estate: secondo le stime di Confcommercio riportate dal quotidiano, infatti, i ricavi sarebbero scesi del trenta per cento, mentre stime più prudenti, fatte da Confesercenti, riportano -10%.

Perdite che comunque si fanno sentire, a maggior ragione se si considera che, in estati sempre più calde e invivibili, ad aumentare è la bolletta dell’energia, lievitata a causa dell’uso massiccio dei condizionatori d’aria.

Una spesa divenuta ormai irrinunciabile, essendo impossibile lavorare d’estate senza l’adeguato refrigerio dei locali.

Non solo condizionatori, a pesare sui conti dei ristoratori è anche ciò che viene consumato: il gran caldo scoraggia a fare pasti più abbondanti o anche solo con più portate, e molti decidono di consumare bevande oppure di stare leggeri.

Il quotidiano riporta che il gran caldo non fa bene neanche alle tasche dei commercianti ambulanti: i mercati all’aperto, con temperature infuocate, non sono certo luoghi invitanti per la popolazione.
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