La Toscana è la seconda regione italiana, dopo il sud, per la produzione di cannabis light

La Toscana è la seconda regione italiana, dopo il sud, per la produzione di cannabis light, nota per il suo basso contenuto di THC e l'aroma di alta qualità. Tuttavia, un emendamento al disegno di legge sulla sicurezza, attualmente in esame alla Camera, propone di vietarne commercio e consumo, creando preoccupazioni tra le aziende produttrici, stimate tra 200 e 250.

Leonardo Giannelli di "LaMery HempFarm" evidenzia che molte imprese iniziali hanno fallito a causa della mancanza di una rete di mercato stabile e dei continui cambiamenti normativi. Nonostante ciò, Giannelli e altri produttori sono pronti a combattere l'emendamento, confidando nelle sentenze definitive previste dopo l'estate e nelle elezioni europee.

Cristiano Genovali, presidente dell’associazione floricoltori e fioristi italiani, si è ritirato dalla produzione di cannabis light a causa delle difficoltà politiche e legali, che dissuadono produttori, acquirenti e rivenditori come i tabaccai.

Jacopo Mazzoncini, titolare del negozio WeedThink di Firenze, sta considerando di trasferire la sua attività all'estero per evitare l'incertezza normativa in Italia. Sostiene che la campagna elettorale stia influenzando negativamente il settore, creando ansia tra i produttori e danneggiando un mercato legale e sicuro.

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