Per superare lo choc dei dazi Usa, la Camera di Commercio di Firenze schiera il programma ExportHub dell'azienda speciale PromoFirenze come strumento per affrontare nuovi mercati. I prossimi 14 e 15 maggio ci saranno gli 'ExportHub days', una due-giorni in Camera di commercio dedicati all'incontro degli imprenditori con gli esperti del progetto di PromoFirenze per far conoscere le potenzialità di nuovi mercati. Sempre sul fronte della diversificazione dei mercati, la Cciaa mette a disposizione delle imprese contributi a fondo perduto per la partecipazione alle fiere internazionali (2.000 euro per partecipare a quelle nell'area dell'Ue e 2.500 nei Paesi extra-Ue).
ExportHub aiuta a valutare e affrontare, con consulenze ad ampio spettro, l'ingresso in 11 Paesi con economia dinamica tramite dei referenti dedicati.
"Si tratta - spiega Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio - di uno strumento efficace che nell'ultimo anno ha accompagnato circa 1.000 imprese nella crescita internazionale e che adesso risulterà fondamentale per far conoscere le potenzialità di nuovi mercati nei quali indirizzare le esportazioni del territorio".
L'economia fiorentina ricava 6 dei 24,5 miliardi del suo export realizzati nel 2024 proprio dal mercato Usa. Agroalimentare (vino e olio in testa), farmaceutica, gioielleria e moda sono i comparti più esposti.
"Il legame con gli Stati Uniti resta strategico - commenta Massimo Manetti, presidente della Camera - Voglio ricordare le cinque milioni di presenze americane nel territorio metropolitano, i 18.000 studenti e le oltre 30 università che qui hanno sede, realtà che spero potrà scongiurare il rischio di chiusura per il consolato Usa di Firenze".
Inoltre "il 23 aprile la Camera ospiterà un intervento pubblico del professor Carlo Cottarelli, economista di livello internazionale e già direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale: sarà un'occasione eccellente per riflettere sull'impatto che i dazi hanno sul sistema economico e sulle possibili soluzioni".
ExportHub aiuta a valutare e affrontare, con consulenze ad ampio spettro, l'ingresso in 11 Paesi con economia dinamica tramite dei referenti dedicati.
"Si tratta - spiega Giuseppe Salvini, segretario generale della Camera di commercio - di uno strumento efficace che nell'ultimo anno ha accompagnato circa 1.000 imprese nella crescita internazionale e che adesso risulterà fondamentale per far conoscere le potenzialità di nuovi mercati nei quali indirizzare le esportazioni del territorio".
L'economia fiorentina ricava 6 dei 24,5 miliardi del suo export realizzati nel 2024 proprio dal mercato Usa. Agroalimentare (vino e olio in testa), farmaceutica, gioielleria e moda sono i comparti più esposti.
"Il legame con gli Stati Uniti resta strategico - commenta Massimo Manetti, presidente della Camera - Voglio ricordare le cinque milioni di presenze americane nel territorio metropolitano, i 18.000 studenti e le oltre 30 università che qui hanno sede, realtà che spero potrà scongiurare il rischio di chiusura per il consolato Usa di Firenze".
Inoltre "il 23 aprile la Camera ospiterà un intervento pubblico del professor Carlo Cottarelli, economista di livello internazionale e già direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo Monetario Internazionale: sarà un'occasione eccellente per riflettere sull'impatto che i dazi hanno sul sistema economico e sulle possibili soluzioni".
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