"Forte preoccupazione" per i 31 lavoratori, 60 se si considera l'indotto, di Pelletteria Claudio Sas a Dicomano in Mugello, "rispetto alla condizione di forte precarietà finanziaria in cui verte l'azienda" con una "situazione sociale gravissima". Lo sottolineano Pina Angela De Vincenti della Filctem Cgil Firenze, e Daniele Collini, responsabile Cgil Mugello.
"I lavoratori hanno terminato gli ammortizzatori sociali ordinari il 18 ottobre - ricordano in una nota -, stanno ancora aspettando il pagamento della cassa del mese di settembre e sono in arretrato di una mensilità. Pertanto da fine agosto sono senza stipendio".
De Vincenti e Collini sottolineano che "i lavoratori stamattina, accompagnati dalla Cgil, si sono presentati a lavoro per prestare la propria attività lavorativa ed hanno trovato i cancelli chiusi. Solo successivamente, il sindacato, insieme al sindaco di Dicomano, Massimiliano Amato, già a conoscenza della situazione drammatica dei lavoratori, è stato ricevuto dal titolare che dichiara grosse preoccupazioni per il futuro dell'attività.
L'azienda produce da 30 anni articoli di lusso in pelle e conta, all'interno delle sue maestranze, lavoratori specializzati che si sono dichiarati pronti a riprendere immediatamente l'attività".
"Chiediamo alle istituzioni di attivare il prima possibile un tavolo all'unità di crisi della Regione Toscana - aggiungono - a salvaguardia dei posti di lavoro e di professionalità. La pelletteria Claudio, sfortunatamente, è la prima industria, prima fascia di un famoso brand della moda, che rischia di essere travolta dalle dinamiche della crisi di settore che le organizzazioni sindacali denunciano da tempo. I lavoratori, rappresentati dalla Cgil, si dichiarano sin da subito disponibili ad attivare tutti i tavoli e le trattative a tutela dei posti di lavoro, indispensabili in territorio interno quale quello di Dicomano che già soffre una crisi importante delle imprese e, tra i comuni del Mugello, è il Paese a più alto tasso di pendolarismo".
"I lavoratori hanno terminato gli ammortizzatori sociali ordinari il 18 ottobre - ricordano in una nota -, stanno ancora aspettando il pagamento della cassa del mese di settembre e sono in arretrato di una mensilità. Pertanto da fine agosto sono senza stipendio".
De Vincenti e Collini sottolineano che "i lavoratori stamattina, accompagnati dalla Cgil, si sono presentati a lavoro per prestare la propria attività lavorativa ed hanno trovato i cancelli chiusi. Solo successivamente, il sindacato, insieme al sindaco di Dicomano, Massimiliano Amato, già a conoscenza della situazione drammatica dei lavoratori, è stato ricevuto dal titolare che dichiara grosse preoccupazioni per il futuro dell'attività.
L'azienda produce da 30 anni articoli di lusso in pelle e conta, all'interno delle sue maestranze, lavoratori specializzati che si sono dichiarati pronti a riprendere immediatamente l'attività".
"Chiediamo alle istituzioni di attivare il prima possibile un tavolo all'unità di crisi della Regione Toscana - aggiungono - a salvaguardia dei posti di lavoro e di professionalità. La pelletteria Claudio, sfortunatamente, è la prima industria, prima fascia di un famoso brand della moda, che rischia di essere travolta dalle dinamiche della crisi di settore che le organizzazioni sindacali denunciano da tempo. I lavoratori, rappresentati dalla Cgil, si dichiarano sin da subito disponibili ad attivare tutti i tavoli e le trattative a tutela dei posti di lavoro, indispensabili in territorio interno quale quello di Dicomano che già soffre una crisi importante delle imprese e, tra i comuni del Mugello, è il Paese a più alto tasso di pendolarismo".
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