Nel corso dell’iniziativa “Casa liberata – Città abitata – Giornata nazionale sulla regolamentazione delle locazioni brevi turistiche”, organizzata da Cgil Firenze assieme a Ata (Alta Tensione Abitativa) e Social Forum dell’abitare, il segretario generale del sindacato Bernardo Marasco ha proposto al Comune di Firenze di “proseguire sulla strada della legge regionale del turismo” realizzando uno studio sulle zone a maggiore tensione abitativa a Firenze per decidere se “estendere anche alle zone oltre l’area Unesco lo stop alle nuove locazioni turistiche”.
Come riporta questa mattina Il Tirreno, il sindacato chiede di concentrare la riflessione sul tema della casa e dell’abitare anche alla crisi degli alloggi per gli studenti e alla necessità di nuovi interventi di edilizia pubblica, oltre che lanciare un’agenza per la casa funzionante. Oltre che intervenire sul tema del lavoro nel settore del turismo, per evitare subappalti al ribasso che non applicano i contratti del turismo e contrastare le situazioni illecite.
Alle proposte del sindacato, riferisce il Tirreno, la sindaca di Firenze non è sorda, ma la partita è molto complicata: sul tavolo ci sono i ricorsi contro la delibera approvata l’estate scorsa per cercare di porre un freno alla degenerazione degli affitti brevi e l’impugnazione, da parte del Governo, della legge regionale sul turismo.
“Firenze può essere un esempio di alcune pratiche messe in campo per contrastare il fenomeno dell’overtourism, ma anche di quanto sia difficile applicarle” ha commentato la sindaca.
Come riporta questa mattina Il Tirreno, il sindacato chiede di concentrare la riflessione sul tema della casa e dell’abitare anche alla crisi degli alloggi per gli studenti e alla necessità di nuovi interventi di edilizia pubblica, oltre che lanciare un’agenza per la casa funzionante. Oltre che intervenire sul tema del lavoro nel settore del turismo, per evitare subappalti al ribasso che non applicano i contratti del turismo e contrastare le situazioni illecite.
Alle proposte del sindacato, riferisce il Tirreno, la sindaca di Firenze non è sorda, ma la partita è molto complicata: sul tavolo ci sono i ricorsi contro la delibera approvata l’estate scorsa per cercare di porre un freno alla degenerazione degli affitti brevi e l’impugnazione, da parte del Governo, della legge regionale sul turismo.
“Firenze può essere un esempio di alcune pratiche messe in campo per contrastare il fenomeno dell’overtourism, ma anche di quanto sia difficile applicarle” ha commentato la sindaca.
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