La transizione delle banche verso il digitale, accelerata dall'ascesa dei pagamenti tramite app e carte, ha portato a un significativo calo del numero di sportelli bancari tradizionali in Toscana, un fenomeno che si riflette in tutto il paese ma che colpisce particolarmente alcune province come Firenze, Pistoia e Prato. Mi ha fatto riflettere un articolo uscito sul Corriere Fiorentino qualche giorno fa, che analizzava appunto le difficoltà del sistema Banca in Italia. Il nostro paese è rimasto ormai ad un sistema tradizionale con molte filiali talvolta inefficienti, e dall’altra parte la crescita continua delle Reti di consulenza.
Negli ultimi quindici anni, la regione ha visto chiudere più di un terzo delle sue filiali bancarie, con una perdita marcata di sportelli che si concentra soprattutto nelle aree meno popolose, dove il rapporto sportelli per abitanti supera ora il trend nazionale, attestandosi a 41 sportelli ogni 100.000 abitanti rispetto ai 34 a livello nazionale. Solo nell'ultimo anno, la Toscana ha perso 60 sportelli, 12 dei quali solo a Firenze.
Queste chiusure hanno avuto ripercussioni significative non solo in termini di accesso ai servizi bancari, ma anche per l'occupazione nel settore. La Fisac Cgil Toscana sottolinea una preoccupante riduzione di 6.000 posti di lavoro nei passati otto anni, con 611 impieghi persi solo nell'ultimo anno, portando a una situazione in cui molti ex dipendenti bancari devono reinventarsi in attività parabancarie o completamente diverse.
Le conseguenze socio-economiche di questa "desertificazione bancaria" sono molteplici, tra le principali c’è sicuramente:
Difficoltà di accesso ai servizi: Nei piccoli centri, dove la digitalizzazione non è ancora pienamente radicata, la chiusura degli sportelli crea barriere significative per chi non è abituato o non può gestire le proprie finanze online.
Aumento delle truffe online: Con un maggior numero di persone costrette a utilizzare piattaforme online senza adeguata preparazione, si registra un aumento delle truffe, colpendo soprattutto le fasce più vulnerabili della popolazione.
Impatto sulla complessità territoriale: La chiusura di sportelli in aree già svantaggiate aggrava le disuguaglianze esistenti, lasciando alcune comunità ancor più isolate dal punto di vista finanziario.
Non è facile dunque andare a trovare soluzioni al declino descritto, sicuramente tanto potrebbe ripartire, da Campagne di educazione finanziaria: Essenziali per migliorare la conoscenza digitale e finanziaria, queste iniziative possono aiutare a prevenire le truffe online e facilitare la transizione verso il banking digitale, facendo si che gli sportelli siano ripensati in maniera intelligente. Interessante è anche l’idea di Sportelli mobili, Già sperimentati in alcune zone, questi sportelli itineranti potrebbero offrire un servizio essenziale nei giorni prestabiliti, specialmente nelle aree più remote.
In conclusione, mentre le banche continuano a evolversi in risposta ai cambiamenti tecnologici e alle preferenze dei consumatori, è cruciale che queste trasformazioni considerino le necessità di tutte le parti della società, evitando di creare ulteriori divisioni economiche e sociali ed è per questo che le reti di consulenza finanziaria dove resiste il rapporto umano con il consulente sempre a disposizione, siano in continua espansione.
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