"Non è ancora possibile fare una stima definitiva, ma ad oggi i danni all'agricoltura, tra strutturali e soprattutto raccolti, sono stimati in oltre 5 milioni di euro per quanto riguarda la provincia di Firenze". Lo afferma Cia agricoltori Italia Toscana Centro secondo cui sono 7.000 gli ettari finiti sott'acqua nel territorio del capoluogo toscano a causa degli eventi alluvionali del 4 marzo, con anche la piena del fiume Arno.
"Anche stavolta - commenta Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro - siamo alle prese con la conta dei danni. Se nelle città gli interventi e le misure prese, come gli scolmatori, sono stati efficaci; nelle campagne la situazione è complicata e con danni ingenti. Serve fare prevenzione su tutto il territorio".
Fra i principali danni strutturali, si spiega, è andata persa una stalla nel Mugello, ma sono "soprattutto le produzioni ad avere avuto la peggio, con danni alle colture: in Valdisieve, da Vicchio a Pontassieve, sono sott'acqua 2000 ettari di superficie agricola, in cui si coltivano grano erba medica, territorio che ha fatto da cassa di espansione. Ancora peggiore è la situazione nella zona Empolese-Valdelsa, nei comuni di Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi, Vinci, Capraia, Montelupo, dove anche in questo caso i campi hanno fatto da cassa di espansione: sono zone pianeggianti in larga parte allagate con perdita del raccolto e necessità di ripristino, in totale circa 5 mila ettari, per danni superiori a 4 milioni di euro". "Cifre che sono destinate a salire repentinamente, se dovessimo contare il ripristino frane, strade e viabilità, che in alcune zone è completamente inesistente" sottolinea il direttore Cia Toscana Centro Lapo Baldini.
In particolare poi quella di Mugello - Valdisieve, è "la zona colpita più duramente con frane e microfrane diffuse che hanno determinato crolli a strade e perdita di superfici coltivate". "I dati ufficiali parlando di oltre 70 sfollati tra cui la famiglia dell'agricoltore Massimo Cantini (attualmente ospitata in un hotel di Ronta). I territori interessati sono tutte le zone dell'appennino Tosco-romagnolo ed il monte Giovi. Tutti i comuni dell'areale sono da considerare danneggiati".
In quella del Montalbano, ovvero zone collinari dei comuni di Quarrata, Larciano, Monsummano, Vinci e Cerreto Guidi, "frane diffuse con crolli di strade e perdita di terreni coltivabili". Nella cintura fiorentina, "i danni maggiori sono alle abitazioni e alle attività (industriali, commerciali e artigianali). Anche qui comunque qualche centinaio di ettari risultano allegati ed in particolare alcune aziende ortofrutticole soprattutto della zona sud della città".
Infine per Prato e Pistoia "i danni si riferiscono alle colture allagate principalmente del pian di Prato: anche qui si parla di qualche migliaio di ettari”.
"Anche stavolta - commenta Sandro Orlandini, presidente Cia Toscana Centro - siamo alle prese con la conta dei danni. Se nelle città gli interventi e le misure prese, come gli scolmatori, sono stati efficaci; nelle campagne la situazione è complicata e con danni ingenti. Serve fare prevenzione su tutto il territorio".
Fra i principali danni strutturali, si spiega, è andata persa una stalla nel Mugello, ma sono "soprattutto le produzioni ad avere avuto la peggio, con danni alle colture: in Valdisieve, da Vicchio a Pontassieve, sono sott'acqua 2000 ettari di superficie agricola, in cui si coltivano grano erba medica, territorio che ha fatto da cassa di espansione. Ancora peggiore è la situazione nella zona Empolese-Valdelsa, nei comuni di Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Fucecchio, Cerreto Guidi, Vinci, Capraia, Montelupo, dove anche in questo caso i campi hanno fatto da cassa di espansione: sono zone pianeggianti in larga parte allagate con perdita del raccolto e necessità di ripristino, in totale circa 5 mila ettari, per danni superiori a 4 milioni di euro". "Cifre che sono destinate a salire repentinamente, se dovessimo contare il ripristino frane, strade e viabilità, che in alcune zone è completamente inesistente" sottolinea il direttore Cia Toscana Centro Lapo Baldini.
In particolare poi quella di Mugello - Valdisieve, è "la zona colpita più duramente con frane e microfrane diffuse che hanno determinato crolli a strade e perdita di superfici coltivate". "I dati ufficiali parlando di oltre 70 sfollati tra cui la famiglia dell'agricoltore Massimo Cantini (attualmente ospitata in un hotel di Ronta). I territori interessati sono tutte le zone dell'appennino Tosco-romagnolo ed il monte Giovi. Tutti i comuni dell'areale sono da considerare danneggiati".
In quella del Montalbano, ovvero zone collinari dei comuni di Quarrata, Larciano, Monsummano, Vinci e Cerreto Guidi, "frane diffuse con crolli di strade e perdita di terreni coltivabili". Nella cintura fiorentina, "i danni maggiori sono alle abitazioni e alle attività (industriali, commerciali e artigianali). Anche qui comunque qualche centinaio di ettari risultano allegati ed in particolare alcune aziende ortofrutticole soprattutto della zona sud della città".
Infine per Prato e Pistoia "i danni si riferiscono alle colture allagate principalmente del pian di Prato: anche qui si parla di qualche migliaio di ettari”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies