Anche quest'anno saranno ospitate all'interno del Salone dei Cinquecento

In Toscana si coltivano oltre 5 milioni di stelle di Natale e il principale polo produttivo è il distretto Versilia-Viareggio. Inoltre per otto toscani su 10 la Stella di Natale, il fiore simbolo delle festività, ha un una sola tonalità: il rosso. Lo riferisce la Coldiretti sottolineando che sono "molto distanti, tra le preferenze dei consumatori, tutte le altre tonalità, il bianco, il rosa e la scintillante versione glitterata con le caratteristiche foglie 'pennellate' di bianco.

Tra le varietà in commercio più curiose invece troviamo la Micky Mouse con i suoi particolarissimi petali tondeggianti che assomigliano alle orecchie del Topolino della Walt Disney mentre l'ultimo "grido" è rappresentato dalla multicolore "tapestry" che in inglese significa "arazzo" perché, durante la fase vegetative, le sue foglie ricordano la fantasia di un tappeto persiano. Ad anticipare la tendenza di questo Natale 2024 sono Coldiretti Toscana e Affi, l'associazione floricoltori e fioristi italiani ricordando che le Stelle di Natale sono divenute protagoniste delle feste grazie proprio al loro colore rosso intenso tipico e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa, una forma affascinante tanto che il suo nome latino "Euphorbia pulcherrima" significa bellissima.

      
Anche quest'anno le Stelle di Natale saranno ospitate all'interno del Salone dei Cinquecento, a Palazzo Vecchio, a
Firenze, nell'originalissima installazione a forma di abete composta da centinaia di esemplari: un altro modo per valorizzare e promuovere un prodotto floricolo che, dal punto di vista economico, è vitale per il florovivaismo regionale che muove un giro d'affari tra i 12 ed i 13 milioni di euro, in particolare nel distretto Viareggio-Versilia, riconosciuto a livello nazionale come primario polo produttivo, dove se ne producono ogni anno circa 5 milioni.
       
La Stella di Natale ha capacità depurative, le sue foglie assorbono il benzene presente nelle vernici, il fumo di sigaretta e lo xilene prodotto da stampanti, fotocopiatrici e computer. "Il nostro studio ha dimostrato che le Stelle di Natale, attraverso i loro processi fisiologici ed in particolare le loro strutture fogliari, contribuiscono a purificare l'aria liberandola da quei fattori che hanno un impatto negativo sulla nostra salute, sulla nostra concentrazione e sul nostro umore. - spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana - Sono divoratrici naturali dell'inquinamento: ecco perché circondarci di piante in casa non è solo piacevole ma anche intelligente. E nel caso delle Stelle di Natale si alimenta un settore importante per la nostra agricoltura".

      
Il florovivaismo è una eccellenza del Made in Italy che però vive un momento difficile a causa delle importazioni selvagge. Ma a incidere sui bilanci sono anche l'impennata dei costi di produzione legata alle tensioni internazionali, le pratiche commerciali sleali e gli effetti dei cambiamenti climatici. "A pesare - accusa la Coldiretti - è soprattutto la concorrenza sleale dall'estero 'guidata' dall'Olanda, che importa fiori da paesi extracomunitari per rivenderli sul mercato comunitario. Si tratta spesso di prodotti come le rose in Kenya o in Colombia, coltivati grazie allo sfruttamento di minori e donne, oltre all'impiego di sostanze vietate in Europa da decenni".
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