Osservatorio Domina: “7 lavoratori su 10 sono stranieri”

In Toscana i lavoratori domestici regolarmente assunti nel 2023 sono 73.709 (dati Inps), in gran parte stranieri, 71,2% contro 28,8%, con le badanti che prevalgono sulle colf, rispettivamente 58,1%, e 41,9%. In calo datori di lavoro, pari a 78.891 (diminuiti del 5,4% rispetto al 2022); nel 2023 le famiglie toscane hanno speso 713 milioni di euro con un esborso medio annuo di 9.040 euro, in calo del 5,4% sull'anno precedente. 561 milioni riguardano la retribuzione, 110 i contributi totali e 42 il Tfr.
    
Sono alcuni dei dati che emergono dal sesto rapporto annuale sul lavoro domestico promosso da Domina, associazione nazionale famiglie datori di lavoro domestico.

  
"La nostra mission - spiega il segretario generale Lorenzo Gasparrini - non è solo quella di offrire alle famiglie assistenza e servizi, ma anche quella di contribuire alla consapevolezza della dignità del settore, perseguendo l'obiettivo del pieno riconoscimento del lavoro domestico e dei diritti di lavoratori e datori di lavoro".

    
Colf e badanti sono quasi esclusivamente donne (88,9%), provenienti in primis dall'Europa dell'Est (35,9%), quindi italiani (28,2%) e asiatici (20,5%). L'età media è 51,4 anni, la maggior parte non ha completato l'anno lavorativo (57%). Il datore di lavoro ha invece un'età media di 68 anni ed è in prevalenza di genere femminile, solo il 4,6% ha cittadinanza straniera.

    
A livello provinciale
Firenze detiene il primato per la presenza di colf (35,6%) e di badanti (30,6%). In termini relativi, il capoluogo registra la maggiore incidenza di colf: 11,1 ogni 1.000 abitanti (media regionale 8,4) e lo stesso vale per le badanti, con 14,5 badanti ogni 100 anziani (media toscana13,2); mentre in provincia di Prato si registra una forte presenza di asiatici tra i domestici.
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