Per Andrea Colpani è arrivato il momento di iniziare a fare qualcosa, dopo, s’intende, la doppietta di Lecce. Di gare memorabili con la maglia della Fiorentina se ne ricordano pochissime. Forse, giustappunto, solo quella del Via Del Mare. E non solo per la doppietta, bella, tra l’altro, nella sestina rifilata ai salentini, ma anche per presenza in campo, giocate, qualcosa, appunto.
Negli occhi resta qualche difficoltà iniziale, con un paio di buone occasioni qua e là ad esempio a Parma, una crescita a livello fisico, ma anche un certo filo di delusione rispetto a quelle che erano le premesse con cui ‘El Flaco’ era arrivato in estate. Nel periodo in cui la Fiorentina ha scalato la classifica della Serie A, coinciso col cambio modulo nell’intervallo con la Lazio e dall’impiego costante di alcuni titolarissimi (De Gea, Dodo, Comuzzo, Ranieri, Gosens, Adli, Cataldi, Bove, Beltran al posto di Gud e Kean davanti oltre all’ex Monza), Colpani è stato l’unico a restare costantemente sotto la sufficienza. Tanto che, qualcuno, qualche volta, dinanzi al grigiore delle sue prestazioni, ha addirittura pure pensato che, forse forse, Ikoné sarebbe potuto essere più incisivo.
Il fedelissimo di Palladino, però, ha mantenuto praticamente sempre il suo grado di titolare. In Serie A è stato impiegato sempre dal 1’, così come era accaduto anche mercoledì con l’Empoli in Coppa Italia quando Palladino, a differenza delle partite non di Serie A, ha messo in campo l’undici quasi tipo (solo Terracciano tra i pali e Quarta a centrocampo erano i protagonisti della ‘Fiorentina B’) e probabilmente sarà così anche domani contro il Cagliari.
Facendo finta che non sia successo quello che è successo domenica scorsa, pensando che Bove sia ai box per una pedata (diciamo così), l’assenza dell’ex Roma e il contestuale rientro dell’islandese Gudmundsson impongono al tecnico gigliato di fare delle valutazioni. Tante le ipotesi al vaglio, da quella più scontata con Sottil a sinistra, Beltran/Gudmundsson e Colpani a destra a supporto di Kean, a quella più rivoluzionaria con Gud-Beltran a supporto di Kean in un 4-3-2-1, oppure con Gud a supporto di Kean e Kouame in un 4-3-1-2 etc etc. Di varianti ce ne sono tantissime, toccherà a Palladino trovare quella giusta.
Nel frattempo, già contro i sardi di Davide Nicola si dovrebbe rivedere il classico assetto con Sottil da una parte e Colpani dall’altra, assieme a Beltran dietro a Kean. A gara in corso si rivedrà Gudmundsson, con Ikoné che ha mostrato qualche segnale di miglioramento qua e là, soprattutto in Conference League, che insidia il posto dell’ex brianzolo.
Per Colpani, fermo alla doppietta di Lecce e soprattutto ancora sotto la complessiva sufficienza e ampiamente al di sotto delle aspettative, è arrivato il momento di iniziare ad incidere. Di più e meglio. E non solo perché è stato pagato 4 milioni di prestito oneroso più 12 di riscatto, ma anche perché tra gli obiettivi c’era quello di superare quella soglia di 8 gol, da unire a 4 assist, messi a referto l’anno scorso. Come si dice in questi casi, il momento di cambiare marcia è arrivato.
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