Chiusura anticipata, alle 18, per negozi e grande distribuzione, sia il 24 che il 31 dicembre. A chiederlo Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana.
"La vera priorità sia non lo scarso fatturato di quei giorni ma la conciliazione dei tempi di vita di tutti i dipendenti e le dipendenti" scrivono in una lettera i tre segretari generali regionali Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri e Marco Conficconi, inviata a Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, Legacoop Toscana, Ancc e Dmo.
"La nostra richiesta, come ben noto - spiegano i tre sindacalisti -, nasce dall'aver evinto che in tali giornate ed orari non si realizzano incrementi economici significativi, mentre, al contrario, aumentano i costi gestionali e le tensioni con lavoratrici e lavoratori. Intendiamo evitare, attraverso questa nostra richiesta, che in un periodo come quello delle festività natalizie, unanimemente considerato particolarmente rivolto alla valorizzazione della famiglia e della socialità con i propri cari, venga invece chiesto a lavoratrici e lavoratori di effettuare orari di lavoro che non rispondono alle esigenze primarie delle società commerciali da voi rappresentate e neppure della clientela".
I segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana concludono la lettera invitando le associazioni "a riflettere e far riflettere le vostre associate sul fatto che lo scarso fatturato rappresenti comunque una priorità o se, invece, la vera priorità sia il positivo clima aziendale e la conciliazione dei tempi di vita di tutti i dipendenti e le dipendenti. Siamo a richiedervi di promuovere tra le vostre associate, con estrema urgenza, una chiusura anticipata alle ore 18 in suddette giornate"
"La vera priorità sia non lo scarso fatturato di quei giorni ma la conciliazione dei tempi di vita di tutti i dipendenti e le dipendenti" scrivono in una lettera i tre segretari generali regionali Stefano Nicoli, Alessandro Gualtieri e Marco Conficconi, inviata a Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, Legacoop Toscana, Ancc e Dmo.
"La nostra richiesta, come ben noto - spiegano i tre sindacalisti -, nasce dall'aver evinto che in tali giornate ed orari non si realizzano incrementi economici significativi, mentre, al contrario, aumentano i costi gestionali e le tensioni con lavoratrici e lavoratori. Intendiamo evitare, attraverso questa nostra richiesta, che in un periodo come quello delle festività natalizie, unanimemente considerato particolarmente rivolto alla valorizzazione della famiglia e della socialità con i propri cari, venga invece chiesto a lavoratrici e lavoratori di effettuare orari di lavoro che non rispondono alle esigenze primarie delle società commerciali da voi rappresentate e neppure della clientela".
I segretari generali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UilTucs Toscana concludono la lettera invitando le associazioni "a riflettere e far riflettere le vostre associate sul fatto che lo scarso fatturato rappresenti comunque una priorità o se, invece, la vera priorità sia il positivo clima aziendale e la conciliazione dei tempi di vita di tutti i dipendenti e le dipendenti. Siamo a richiedervi di promuovere tra le vostre associate, con estrema urgenza, una chiusura anticipata alle ore 18 in suddette giornate"
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