"Targetti Sankey è una realtà storica del nostro territorio, con produzioni importanti e di qualità. Alla proprietà diciamo chiaramente che non accettiamo di vederla morire e che, per questo, non abbasseremo la guardia". Lo affermano l'assessore al lavoro del Comune di Firenze Dario Danti e la presidente della commissione lavoro Beatrice Barbieri che ieri pomeriggio, a Palazzo Vecchio, sono intervenuti durante la seduta della commissione dedicata alla vertenza dell'azienda fiorentina che dal 1928 progetta e produce apparecchi di illuminazione architettonica. Ai lavoratori di Targetti, acquisita nel 2017 dalla 3F Filippi di Pianoro (Bologna), è stato annunciato il trasloco della produzione in Campania.
"Abbiamo a cuore il futuro dei novanta lavoratori - aggiungono Danti e Barbieri in una nota -. Si prevede la chiusura della produzione a Firenze e la vendita dello storico stabilimento di via Pratese con una conseguente riduzione del personale. Da novanta i dipendenti diventeranno quaranta prevedendo così un riduzione di personale di cinquanta operai del settore della produzione, attività che verrà svolta esclusivamente nello stabilimento di Nusco in provincia di Avellino".
"Siamo favorevoli a svolgere una prossima riunione proprio a Pianoro - concludono - per avere una interlocuzione seria, fondata, strutturale e decisiva. Siamo tutti uniti e con una sola voce chiediamo un segnale alla proprietà”
"Abbiamo a cuore il futuro dei novanta lavoratori - aggiungono Danti e Barbieri in una nota -. Si prevede la chiusura della produzione a Firenze e la vendita dello storico stabilimento di via Pratese con una conseguente riduzione del personale. Da novanta i dipendenti diventeranno quaranta prevedendo così un riduzione di personale di cinquanta operai del settore della produzione, attività che verrà svolta esclusivamente nello stabilimento di Nusco in provincia di Avellino".
"Siamo favorevoli a svolgere una prossima riunione proprio a Pianoro - concludono - per avere una interlocuzione seria, fondata, strutturale e decisiva. Siamo tutti uniti e con una sola voce chiediamo un segnale alla proprietà”
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