Le parole del presidente regionale di Prodotto coltivazioni legnose Marco Scaltritti

"La valorizzazione della filiera dell'attività forestale può rappresentare una grande opportunità di sviluppo e crescita per l'economia toscana. Ma per arrivare a questo risultato sono necessarie misure concrete di sostegno alle imprese e una revisione delle normative esistenti per ridurre la burocrazia e migliorare la competitività del comparto". Così Marco Scaltritti, presidente sezione regionale di Prodotto coltivazioni legnose di Confagricoltura Toscana.
    
"In Toscana le superfici forestali private rappresentano oltre 1.050.000 ettari - aggiunge in una nota -, più del 50% del territorio regionale e sono in continua crescita. Tuttavia solo il 25% della ripresa legnosa viene effettivamente utilizzata, lasciando inespresso un potenziale economico considerevole".

Per Scaltritti, "purtroppo, sul settore e sulle imprese gravano troppe criticità come gli alti costi di lavorazione e la scarsa remuneratività nella commercializzazione, nonostante la forte importazione di molti prodotti legnosi. Un ulteriore problema riguarda l'esclusione di fatto delle imprese forestali dalla possibilità di ottenere un riconoscimento economico per la loro partecipazione attiva alla produzione di biomasse. A questo si aggiungono i costi burocratici e i vincoli normativi, che incidono significativamente sulla sostenibilità economica del settore".

  
"Ben sappiamo quanto siano preziosi i boschi e le piante - conclude - ma è fondamentale ricordare che il bosco è un'attività agricola e, in quanto tale, deve essere coltivato e gestito con attenzione. Solo attraverso una corretta gestione possiamo preservarlo e conservarlo al meglio, come facciamo da decenni".
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