Studi, nel 2023 aumentate le forniture da aziende italiane

Affidarsi a fornitori geograficamente più vicini, in un momento di instabilità geopolitica, funziona: secondo uno studio di Confindustria, presentato oggi a Firenze nel corso dell'evento 'Filiere e Pmi, sinergie per un ecosistema strategico', "le imprese che hanno attuato un backshoring di fornitura risultano più dinamiche, in termini di attese, di esportazioni, produzione e fatturato nel 2024".
    
Secondo i dati del Centro studi Tagliacarne-Unioncamere citati nella ricerca di Confindustria, il 20% delle imprese italiane nel 2023 ha dichiarato un aumento dei fornitori italiani extra-regione; il 15%, un aumento dei fornitori con base nella stessa regione; l'8% un aumento dei fornitori in Ue; solo il 6% un aumento dei fornitori extra-Ue.

     
"I fattori che guidano la scelta della localizzazione geografica delle forniture delle imprese intervistate che optano per i fornitori italiani - si legge nella presentazione illustrata da Cristina Pensa del Centro studi di Confindustria - sono la riduzione dei rischi di approvvigionamento legati a shock geopolitici, militari, sanitari e ambientali; l'effetto made in Italy; la vicinanza e lo sviluppo del territorio in cui opera l'impresa".
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