Introdurre un passaporto digitale delle imprese toscane della filiera della moda. Lo chiede una mozione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale della Toscana, con prima firmataria Sandra Bianchini (Fdi) e sottoscritta anche da Vittorio Fantozzi (capogruppo FdI) e Fausto Merlotti (Pd).
Un atto, si spiega in una nota, che nasce dall'esigenza di sostenere un settore che sta vivendo un periodo di profonda crisi, contrassegnato dal calo degli scambi internazionali e dei consumi interni, ai quali è seguita una diminuzione della produzione.
Per questo si impegnano il presidente della Regione e la Giunta regionale a valutare tutte quelle iniziative e procedure volte all'introduzione dello strumento del passaporto digitale delle imprese toscane della filiera della moda, al quale possano accedere tutte quelle aziende in possesso di requisiti specifici, così da realizzare una filiera toscana vincente, garantire il Made in Italy, permettere la ripartenza del sistema toscano della moda e una efficace ripresa di tutto il comparto; a valutare la predisposizione di appositi bandi, che sostengano l'iniziativa di tutte quelle aziende del comparto moda che intendano ottenere il riconoscimento del passaporto digitale e la conseguente introduzione all'interno dell'unione che si andrà a delineare.
È previsto infine l'impegno a valutare la predisposizione di appositi bandi a favore di consorzi no profit del comparto moda, affinché gli stessi possano sostenere i costi legati a tutte quelle attività collaterali e necessarie ai fini dell'ottenimento del passaporto digitale delle imprese toscane della moda.
Un atto, si spiega in una nota, che nasce dall'esigenza di sostenere un settore che sta vivendo un periodo di profonda crisi, contrassegnato dal calo degli scambi internazionali e dei consumi interni, ai quali è seguita una diminuzione della produzione.
Per questo si impegnano il presidente della Regione e la Giunta regionale a valutare tutte quelle iniziative e procedure volte all'introduzione dello strumento del passaporto digitale delle imprese toscane della filiera della moda, al quale possano accedere tutte quelle aziende in possesso di requisiti specifici, così da realizzare una filiera toscana vincente, garantire il Made in Italy, permettere la ripartenza del sistema toscano della moda e una efficace ripresa di tutto il comparto; a valutare la predisposizione di appositi bandi, che sostengano l'iniziativa di tutte quelle aziende del comparto moda che intendano ottenere il riconoscimento del passaporto digitale e la conseguente introduzione all'interno dell'unione che si andrà a delineare.
È previsto infine l'impegno a valutare la predisposizione di appositi bandi a favore di consorzi no profit del comparto moda, affinché gli stessi possano sostenere i costi legati a tutte quelle attività collaterali e necessarie ai fini dell'ottenimento del passaporto digitale delle imprese toscane della moda.
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