Non tanto vino ma di ottima qualità. Così si annuncia la vendemmia 2024 secondo il Consorzio Vino Chianti. "La vendemmia 2024 non sarà così ricca come qualcuno si aspettava. Il pieno carico non lo faremo, ma il vino è ottimo" dichiara Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti.
"I vigneti hanno dovuto fare i conti nei mesi scorsi con la peronospora - ha proseguito Busi -, fungo che interviene nella prima fase della vegetazione annientando il grappolo, o se arriva successivamente, colpendo i singoli chicchi che seccano: i numerosi attacchi di peronospora avvenuti a maggio-giugno hanno causato una riduzione della produzione. Il fungo per fortuna però non intacca la qualità dell'uva, quindi neppure quella del vino, che infatti si annuncia eccellente".
La vendemmia inizierà settimana prossima per i vini bianchi, in linea con gli anni scorsi. "La raccolta per i vini rossi è stata anticipata in alcune zone dove le piante hanno sofferto la carenza di acqua e il grappolo molto disidratato, ma non è il caso del Chianti", ha spiegato Busi che infine in merito alle vendite ha aggiunto che "Le giacenze di vino sono circa di un 1 milione di ettolitri, in linea con gli altri anni. Il vero problema non sono le giacenze ma il fatto che i consumi siano in calo: se non si fanno politiche per ridare potere di acquisto alle persone, le vendite non ripartiranno".
"I vigneti hanno dovuto fare i conti nei mesi scorsi con la peronospora - ha proseguito Busi -, fungo che interviene nella prima fase della vegetazione annientando il grappolo, o se arriva successivamente, colpendo i singoli chicchi che seccano: i numerosi attacchi di peronospora avvenuti a maggio-giugno hanno causato una riduzione della produzione. Il fungo per fortuna però non intacca la qualità dell'uva, quindi neppure quella del vino, che infatti si annuncia eccellente".
La vendemmia inizierà settimana prossima per i vini bianchi, in linea con gli anni scorsi. "La raccolta per i vini rossi è stata anticipata in alcune zone dove le piante hanno sofferto la carenza di acqua e il grappolo molto disidratato, ma non è il caso del Chianti", ha spiegato Busi che infine in merito alle vendite ha aggiunto che "Le giacenze di vino sono circa di un 1 milione di ettolitri, in linea con gli altri anni. Il vero problema non sono le giacenze ma il fatto che i consumi siano in calo: se non si fanno politiche per ridare potere di acquisto alle persone, le vendite non ripartiranno".
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