Il Corriere Fiorentino riporta che dopo anni di chiusura e difficoltà l’ex Convitto della Calza (in Piazza della Calza a Firenze) potrebbe tornare ad essere vissuto.
Dopo che nel 2020 la pandemia ha messo definitivamente fine all’utilizzo della struttura, che all’incirca dalla fine dello scorso millennio era utilizzata come centro convegni e foresteria dopo secoli di utilizzo per l’accoglienza di anziani sacerdoti, l’ex Convitto della Calza era rimasto vuoto ed inutilizzato, “prigioniero” di una destinazione d’uso precisa, ovvero quella direzionale.
Già prima della pandemia, racconta il quotidiano, la Curia, allora proprietaria dell’immobile, aveva tentato di venderla, ma il rifiuto netto dell’assessora all’urbanistica Cecilia Del Re a modificare la destinazione d’uso aveva bloccato la vendita.
Ora qualcosa sembra muoversi: dopo che la società Domus Rex, del fiorentino Riccardo Acquari, ha rilevato la struttura nel 2022, ha presentato un piano per la riqualificazione dell’immobile, e, nota il quotidiano, qualche tempo fa sulle porte dell’edifico c’erano dei cartelli di inizio lavori che ora non ci sono più.
La conclusione, secondo il Corriere Fiorentino, è che si sia trovata una soluzione allo stallo che la rigida destinazione d’uso dell’edificio aveva causato: forse una spa, forse una struttura dedicata alle cure termali.
Proprio l’ipotesi della spa, sostiene il quotidiano, potrebbe permettere ai nuovi proprietari di non distrarre dalla destinazione d’uso originale la struttura.Condividi
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