Delegate e delegati toscani di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil dell'accessorio metallico per la moda hanno dato mandato alle organizzazioni sindacali di farsi promotori con le rispettive confederazioni di "una mobilitazione straordinaria e tempestiva, contro l'assenza di misure necessarie a gestire la crisi del settore e per chiedere azioni di rilancio come formazione e investimenti". Lo si legge in una nota congiunta dei sindacati, dopo l'assemblea tenutasi ieri a Firenze.
"Ad accusare il colpo non sono solo le realtà artigiane, che non dispongono di ammortizzatori sociali, ma anche quelle industriali", affermano Cgil, Cisl e Uil, secondo cui "sono ormai una minoranza residua le aziende del territorio che non hanno ancora fatto ricorso alla cassa integrazione e le ore di cassa sono aumentate drasticamente.
Un dato confermato dai segretari delle categorie del tessile Femca Cisl, Filctem Cgil e UilTec che hanno partecipato all'assemblea e ribadito come la moda sia un pilastro dell'economia toscana. I dati prevedono che la crisi si protrarrà ancora per mesi, per questo servono strumenti immediati per sostenere il reddito dei lavoratori, salvaguardare le professionalità e individuare soluzioni che permettano alle imprese di arrivare vive alla ripresa produttiva".
"Ad accusare il colpo non sono solo le realtà artigiane, che non dispongono di ammortizzatori sociali, ma anche quelle industriali", affermano Cgil, Cisl e Uil, secondo cui "sono ormai una minoranza residua le aziende del territorio che non hanno ancora fatto ricorso alla cassa integrazione e le ore di cassa sono aumentate drasticamente.
Un dato confermato dai segretari delle categorie del tessile Femca Cisl, Filctem Cgil e UilTec che hanno partecipato all'assemblea e ribadito come la moda sia un pilastro dell'economia toscana. I dati prevedono che la crisi si protrarrà ancora per mesi, per questo servono strumenti immediati per sostenere il reddito dei lavoratori, salvaguardare le professionalità e individuare soluzioni che permettano alle imprese di arrivare vive alla ripresa produttiva".
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