Confartigianato Imprese Toscana e Cna Toscana chiedono misure urgenti di sostegno e di rilancio per il settore moda: "Riteniamo positiva la presa di posizione del consiglio regionale con la mozione e le conseguenti proposte - affermano in una nota i rispettivi presidenti, Ferrer Vannetti e Luca Tonini -, ma ci aspettiamo un passo decisivo del governo nazionale con interventi incisivi e a lungo termine".
Secondo Vannetti e Tonini "non esistono segnali di inversione di tendenza sul settore moda: i dati parlano chiaro e dicono che la crisi sta diventando strutturale. Lo dimostra chiaramente anche il fatto che tutti i settori della filiera compresa la meccanica, la minuteria metallica, l'impiantistica, fino ad arrivare alla logistica, stanno iniziando a soffrire a loro volta. La maggior parte delle nostre imprese, non dimentichiamolo, sono 'contoterziste' e rappresentano l'ultimo anello della filiera, ma dopo di queste esiste un mondo di indotto e di servizi. Sommando tutti gli addetti arriviamo a centinaia di migliaia di persone che rischiano seriamente di rimanere senza lavoro a causa della chiusura di una enorme quantità di imprese".
"Da febbraio chiediamo incessantemente al governo misure importanti e urgenti - aggiungono il presidente nazionale e regionale di Confartigianato Moda Moreno Vignolini e il presidente di Federmoda toscana Paolo Pernici - a sostegno di un settore strategico non solo per l'economia toscana, ma anche per tutto il Paese", la cui crisi "rischia di produrre conseguenze irreparabili sulle filiere della moda e sull'economia toscana e nazionale. Conseguenze che si ripercuoterebbero anche su interi comparti collegati, come la meccanica, l'impiantistica e la logistica oltre a produrre un danno sociale rilevante".
Secondo Vannetti e Tonini "non esistono segnali di inversione di tendenza sul settore moda: i dati parlano chiaro e dicono che la crisi sta diventando strutturale. Lo dimostra chiaramente anche il fatto che tutti i settori della filiera compresa la meccanica, la minuteria metallica, l'impiantistica, fino ad arrivare alla logistica, stanno iniziando a soffrire a loro volta. La maggior parte delle nostre imprese, non dimentichiamolo, sono 'contoterziste' e rappresentano l'ultimo anello della filiera, ma dopo di queste esiste un mondo di indotto e di servizi. Sommando tutti gli addetti arriviamo a centinaia di migliaia di persone che rischiano seriamente di rimanere senza lavoro a causa della chiusura di una enorme quantità di imprese".
"Da febbraio chiediamo incessantemente al governo misure importanti e urgenti - aggiungono il presidente nazionale e regionale di Confartigianato Moda Moreno Vignolini e il presidente di Federmoda toscana Paolo Pernici - a sostegno di un settore strategico non solo per l'economia toscana, ma anche per tutto il Paese", la cui crisi "rischia di produrre conseguenze irreparabili sulle filiere della moda e sull'economia toscana e nazionale. Conseguenze che si ripercuoterebbero anche su interi comparti collegati, come la meccanica, l'impiantistica e la logistica oltre a produrre un danno sociale rilevante".
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