Aggregazione e reti d'impresa, sostegni economici anche per l'accesso al credito, digitalizzazione, formazione e valorizzazione del capitale umano, retribuzioni adeguate per i lavoratori, valorizzazione del marchio 'Made in Tuscany', investimenti nella sostenibilità sociale e ambientale: queste le proposte emerse dalla seduta aperta del Consiglio comunale di Fucecchio tenutasi negli scorsi giorni, e dedicata alla crisi del settore moda.
All'iniziativa erano presenti l'assessora regionale alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e il direttore di Irpet Nicola Sciclone, i sindaci del comprensorio del cuoio, oltre ai rappresentanti dei sindacati Cgil e Uil e delle associazioni dei conciatori.
La sindaca Emma Donnini, ha proposto che i cinque tavoli tematici della Regione Toscana vengano convocati direttamente nei territori del distretto. "Per dare un segnale concreto - affermano in una nota i gruppi consiliari di Pd e Orgoglio fucecchiese - , abbiamo proposto che il Consiglio comunale rinunci al gettone di presenza di questa seduta, destinando queste risorse, seppur limitate, a sostenere questo percorso di lavoro congiunto".
Secondo quanto riportano Pd e Orgoglio fucecchiese, "da alcuni sindaci del comprensorio non è mai stata pronunciata la parola 'lavoratori'", ma invece "se le aziende sono il motore, i lavoratori e le lavoratrici sono il carburante: senza di loro, nessuna impresa può andare avanti. Questa presa di posizione da parte di alcuni primi cittadini è davvero grave".
All'iniziativa erano presenti l'assessora regionale alla formazione professionale e al lavoro Alessandra Nardini e il direttore di Irpet Nicola Sciclone, i sindaci del comprensorio del cuoio, oltre ai rappresentanti dei sindacati Cgil e Uil e delle associazioni dei conciatori.
La sindaca Emma Donnini, ha proposto che i cinque tavoli tematici della Regione Toscana vengano convocati direttamente nei territori del distretto. "Per dare un segnale concreto - affermano in una nota i gruppi consiliari di Pd e Orgoglio fucecchiese - , abbiamo proposto che il Consiglio comunale rinunci al gettone di presenza di questa seduta, destinando queste risorse, seppur limitate, a sostenere questo percorso di lavoro congiunto".
Secondo quanto riportano Pd e Orgoglio fucecchiese, "da alcuni sindaci del comprensorio non è mai stata pronunciata la parola 'lavoratori'", ma invece "se le aziende sono il motore, i lavoratori e le lavoratrici sono il carburante: senza di loro, nessuna impresa può andare avanti. Questa presa di posizione da parte di alcuni primi cittadini è davvero grave".
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