Si tratta della Fcm, azienda di accessori moda

La Fcm di Campi Bisenzio (Firenze), azienda di accessori moda di proprietà della multinazionale Oerlikon ha confermato di voler cessare l'attività nello stabilimento fiorentino, ma si è resa disponibile a supportare il piano di continuità aziendale e la piena ricollocazione dei lavoratori, per i quali a settembre era stato avviato il licenziamento (18 dipendenti) e che da allora sono in stato di agitazione.
  
Accordo raggiunto ieri al tavolo regionale di crisi, convocato dal consigliere speciale con delega al lavoro, Valerio Fabiani e sottoscritto da management Fcm, Confindustria, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uilv, Regione/Arti e Comune di Campi Bisenzio. Accanto alle uscite solo volontarie e con incentivo economico a carico di Fcm, il licenziamento viene sostituito con un ammortizzatore sociale che l'azienda ha già richiesto non appena firmata l'intesa.

  
"L'accordo scongiura i licenziamenti forzosi e prevede uscite incentivate con il criterio della cosiddetta 'non opposizione', quindi a titolo volontario e con incentivo economico da parte dell'azienda", spiega Fabiani. "Nel solco delle migliori esperienze degli accordi ai tavoli di crisi in Toscana compare una dote per la ricollocazione dei lavoratori presso altre aziende anch'essa a carico della Fcm, cui si aggiunge una dote pubblica a carico della Regione: un incentivo per la ricollocazione dei lavoratori provenienti da crisi più un ulteriore dote per il rilancio del sito pari a 8mila euro per ogni lavoratore riassunto dall'impresa che re industrializzerà il sito stesso".
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