Giani: 'Oggi incontro costruttivo per la difesa e il rilancio del settore, la settimana prossima ci incontreremo ancora per allargare il confronto anche ad altri attori istituzionali'

"Un incontro molto costruttivo" da cui "si alza una voce comune di tutta la Toscana per la difesa e il rilancio del sistema moda". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, al termine del tavolo sulla crisi del sistema moda che si è tenuto oggi a Firenze, e che "si aggiorna a lunedì prossimo - ha aggiunto - per allargare il confronto anche ai parlamentari toscani, europarlamentari, oltre al direttore di Irpet e ai vertici toscani di Bankitalia per fornirci anticipazioni sullo studio che stanno svolgendo".
     
Per Giani "da un lato occorre richiamare il governo a interventi rapidi, a partire dalla legge di bilancio, finanziando accanto ad ammortizzatori sociali ad hoc che siano effettivamente applicabili e adeguati, anche misure di moratoria del credito e degli oneri fiscali. Dall'altro, proseguiremo la riflessione già avviata sulle azioni della Regione tese a salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale, che proprio per le dimensioni e le caratteristiche, è una questione che riguarda la Toscana diffusa".

La riflessione, per il governatore toscano, "dovrà anche toccare l'interlocuzione con i grandi gruppi nazionali e stranieri attivi in Toscana che hanno un grande ruolo sulle dinamiche dell'intera filiera". Giani ha annunciato che "a metà dicembre convocheremo un vero e proprio forum in cui approfondire il dibattito, aprendolo al più ampio numero di voci per discutere sugli interventi che lo Stato, la Regione, i Comuni possono prendere per fronteggiare una crisi divenuta strutturale a causa di fattori geopolitici e dei cambiamenti dei consumi".

A fronte della crisi del sistema moda, "il governo deve intervenire con celerità rispetto a misure ad oggi assenti o insufficienti: o all'esecutivo non hanno il polso della situazione o vogliono risparmiare sulla pelle dei lavoratori"
afferma in una nota Fabio Bernini, membro della segreteria Cgil Toscana, al termine del tavolo moda che si è tenuto oggi in Regione Toscana.

"Il tavolo ha condiviso la necessità di sollecitare il governo - ha spiegato Berni - in merito agli ammortizzatori sociali in deroga, che per la Cgil oltre a essere tardivi e insufficienti risultano ancora non utilizzabili, e alla definizione di politiche industriali e di investimento che tutelino il Made in Italy di cui il settore moda è parte importante".

    
Su moda e accessori moda, si legge nella nota, a livello regionale il tavolo di monitoraggio e confronto proseguirà per approfondire i temi: la tutela dei livelli occupazionali da parte delle imprese della filiera attraverso un'equilibrata gestione degli ordinativi, politiche di forte contrasto all'illegalità e allo sfruttamento lavorativo, la qualificazione e il tracciamento della filiera nonché la corretta applicazione contrattuale, l'individuazione dei fabbisogni formativi e delle relative iniziative di formazione, il supporto ai processi di aggregazione e di innovazione, strumenti di sostegno finanziario ai lavoratori in difficoltà.

"La moda è il nostro automotive, e merita l'attenzione dell'automotive" ha affermato il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi, dopo il tavolo moda di oggi in Regione Toscana.
Per Bigazzi "servono più strumenti, anzitutto per superare il momento di crisi contingente, a partire dagli ammortizzatori sociali per tutte le imprese e per un periodo più lungo, fino alle moratorie fiscali e sul credito".

Su questo "dobbiamo continuare a lavorare insieme per far sentire le nostre istanze al governo nazionale", ha aggiunto Bigazzi, secondo cui "poi occorre accompagnare le imprese nella trasformazione dei modelli produttivi, in relazione ai cambiamenti dei mercati. Serve anche più formazione per gli imprenditori e per i lavoratori, finalizzata anche alla riqualificazione del personale necessaria a traghettare le professionalità oltre la crisi evitando di disperderle".
    
Allo stesso modo, ha sottolineato il presidente di Confindustria Toscana, sono necessarie "misure di sostegno agli investimenti e all'innovazione per evitare che, soprattutto, le aziende della filiera della moda con maggiori difficoltà, non riescano a restare al passo con le transizioni digitali e green. Sul piano nazionale - ha concluso - abbiamo chiesto che la Regione intervenga per favorire la risoluzione dell'annosa questione del recupero del credito di imposta Ricerca & Sviluppo per le imprese del settore tessile e moda, utilizzato a sostegno delle spese per attività afferenti alle fasi di ricerca e ideazione estetica nonché di realizzazione dei prototipi nel periodo 2015-2019. Sarebbe un segnale importantissimo anche questo".

La soluzione per la crisi della moda "non può fermarsi agli ammortizzatori sociali, seppure indispensabili nell'immediato per salvaguardare l'occupazione: è necessario un ripensamento profondo di tutto il sistema" ha affermato Paolo Mantovani, presidente di Federmoda Confcommercio Toscana, commentando gli esiti del tavolo moda che si è svolto oggi in Regione Toscana.
    
"In ballo c'è il futuro - ha spiegato - del comparto produttivo e del tessuto commerciale, dei tanti negozi piccoli e grandi che animano le nostre città. Ottima l'idea di istituire un Osservatorio, ma deve essere esteso al mondo del retail, che riesce a misurare in tempo reale l'andamento della moda a livello internazionale, sia attraverso i negozi fisici sia attraverso i marketplace online". 
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