La deputata pratese ha così commentato il tavolo di crisi convocato ieri mattina dal Presidente della Regione Giani

L'Onorevole Chiara La Porta, deputata pratese di Fratelli d'Italia, ha commentato in una nota il tavolo di lavoro convocato ieri dal Preisdente della Regione Toscana Eugenio Giani nel quale è stato presentato un memorandum in cinque punti per affrontare la crisi del settore.

"Bene che, finalmente, si sia tenuto nella sede della Regione Toscana il tavolo interistituzionale sulla crisi che attanaglia il settore moda ormai da tempo, e che colpisce duramente i distretti e le filiere anche della nostra regione. Come Fratelli d'Italia, accogliamo in modo attivo ogni proposta che possa essere utile a combattere un dramma economico sociale, che le istituzioni regionali hanno per troppo tempo sottovalutato e sul quale, seppur tardivamente, si è posta questa mattina l'attenzione che speravamo, con il coinvolgimento di tutte le parti" ha scritto la deputata.

"Il 19 marzo scorso, attraverso una nota, posi l'accento su quanto fosse irrispettoso minimizzare quella che già da tempo si era prospettata come una crisi, purtroppo, profonda. Ad oggi, dopo la mozione dedicata alla crisi del comparto, con linee guida e proposte, che abbiamo presentato in settembre, siamo già al lavoro sugli emendamenti al decreto legge d'urgenza varato dal ministero del Lavoro in ottobre, che ha previsto otto settimane di cassa integrazione in deroga per le aziende artigiane del comparto al di sotto dei 15 dipendenti. Prova che il governo si è impegnato concretamente per trovare risorse, ad un mese dalla legge di bilancio. L'esecutivo è già pancia a terra sui provvedimenti 2025 destinati al settore moda, facendo la propria parte per contrastare la drammatica situazione che migliaia di addetti stanno affrontando."

"Auspichiamo che le istituzioni, davvero, possano fare fronte comune sistemico per il bene di un comparto economico fondamentale e che il tavolo di questa mattina ponga fine alle polemiche, inutili e strumentali, di una certa parte politica" ha concluso.
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