"Risultano operai irregolari nel cantiere"

"Il problema è di abbinare i nomi ai corpi, quindi si è iniziata anche una complessa attività di identificazione su ciò che resta di questi poveri operai, che sono stati travolti da strutture imponenti per peso e cemento". Lo ha detto il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, in un incontro coi giornalisti aggiungendo che l'identificazione legale dei cadaveri del cantiere di via Mariti "è stata avviata con l'ausilio di esperti e richiede competenze specifiche, anche di tipo genetico perché questi corpi sono davvero in condizioni drammatiche".

"Risulta da prime verifiche compiute che per alcuni operai stranieri vi fosse una condizione di irregolarità circa la loro presenza sul territorio nazionale, detto questo diverso è il discorso per quanto riguarda le posizioni contrattuali e quant'altro, oggetto di successivi accertamenti". Così il procuratore capo di Firenze Filippo Spiezia sul cantiere di via Mariti. Spiezia fa riferimento agli accertamenti che "si sono limitati a un dato di mera corrispondenza tra la posizione di queste persone e il rispetto delle norme sull'ingresso nel territorio nazionale".
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