I dazi americani hanno gettato nel panico interi settori economici a livello mondiale, e la Toscana, naturalmente, non è da meno.
L’export toscano verso gli Stati Uniti vale una consistente fetta del pil regionale, e le nuove tariffe imposte dal presidente Trump spaventano e non poco gli imprenditori, minacciati da un netto calo delle esportazioni e, quindi, di utili e fatturato.
In aiuto dell’imprenditoria toscana scende però in campo direttamente la Regione.
Ieri, un incontro con Cgil, Cisl e Uil, con le Camere di Commercio Toscane e le sezioni di Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confesercenti e Confservizi, il presidente Eugenio Giani, assieme all’assessore regionale all’economia Leonardo Marras e al direttore generale della Regione Paolo Pantuliano, ha annunciano la prossima apertura di diversi bandi a sostegno delle aziende toscane e per attrarre nuovi investimenti dall’estero.
In tutto, spiega questa mattina La Nazione, sono stati messi a disposizione 50 milioni di euro: 8,5 sono rivolti ad attrarre investimenti stranieri sul territorio toscano e 12 milioni saranno invece destinati a sostenere la partecipazione delle aziende toscane a eventi di promozione come fiere e campagne marketing.
Ma la fetta più consistente dei fondi messi in campo dalla Regione, una trentina di milioni di euro, saranno destinati all’aumento della competitività delle aziende toscane, potenziando prodotti e processi produttivi.
“In una regione come la Toscana, molto esposta ai mercati e soprattutto agli Stati Uniti, bisogna aspettarsi delle ricadute, anche se le conseguenze saranno generali e avranno effetti anche sugli stessi Stati Uniti” ha commentato l’assessore Marras.
Sul piano messo a punto dalla Regione ha espresso dubbi il capogruppo di Forza Italia Marco Stella, second il quale invece di stanziare risorse la Regione dovrebbe diminuire la pressione fiscale e stimolare gli investimenti.
L’export toscano verso gli Stati Uniti vale una consistente fetta del pil regionale, e le nuove tariffe imposte dal presidente Trump spaventano e non poco gli imprenditori, minacciati da un netto calo delle esportazioni e, quindi, di utili e fatturato.
In aiuto dell’imprenditoria toscana scende però in campo direttamente la Regione.
Ieri, un incontro con Cgil, Cisl e Uil, con le Camere di Commercio Toscane e le sezioni di Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Confcommercio, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Confesercenti e Confservizi, il presidente Eugenio Giani, assieme all’assessore regionale all’economia Leonardo Marras e al direttore generale della Regione Paolo Pantuliano, ha annunciano la prossima apertura di diversi bandi a sostegno delle aziende toscane e per attrarre nuovi investimenti dall’estero.
In tutto, spiega questa mattina La Nazione, sono stati messi a disposizione 50 milioni di euro: 8,5 sono rivolti ad attrarre investimenti stranieri sul territorio toscano e 12 milioni saranno invece destinati a sostenere la partecipazione delle aziende toscane a eventi di promozione come fiere e campagne marketing.
Ma la fetta più consistente dei fondi messi in campo dalla Regione, una trentina di milioni di euro, saranno destinati all’aumento della competitività delle aziende toscane, potenziando prodotti e processi produttivi.
“In una regione come la Toscana, molto esposta ai mercati e soprattutto agli Stati Uniti, bisogna aspettarsi delle ricadute, anche se le conseguenze saranno generali e avranno effetti anche sugli stessi Stati Uniti” ha commentato l’assessore Marras.
Sul piano messo a punto dalla Regione ha espresso dubbi il capogruppo di Forza Italia Marco Stella, second il quale invece di stanziare risorse la Regione dovrebbe diminuire la pressione fiscale e stimolare gli investimenti.
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